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Lettera pubblicata il 9 Maggio 2013. L'autore, kreta, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Un tempo a fare molti figli erano soprattutto i poveri, per una serie di ragioni. La mortalita’ infantile peraltro non era accettata con la “tranquillita’” con cui oggi si vuole immaginar – Sono perfettamente d”accordo con Sergio che concepire un figlio non prova, di per se’, alcuna maturita’. Magari fosse cosi! Invece spesso avviene esattamente il contrario e cioe’ che immaturita’, egoismi, paranoie varie emergano con la nascita di un figlio o gia’ durante la gravidanza.
Ofiuco
Certo incredibile pensare che sia andato a fare l’esempio di un pilota….a un pilota. Comunque caro Ofiuco, non è detto che la sensazione di vertigine al pensiero di fare un bambino possa arrivare anche solo perché si ha un carattere tendente all’edonismo. Che comunque non è nulla di trascendentale. E’ semplicemente la ricerca dello stare bene come fine della vita. E una persona può essere edonista anche desiderando un figlio, poiché il suo fine dello “stare bene” si realizza con l’arrivo di un figlio. Tu dici che con gli istinti non si ragiona. Eppure noi uomini dobbiamo ragionarci. Perché se è vero che l’istinto di una donna è quello di procreare, l’istinto di un uomo è quello di avere rapporti con più donne. Eppure, per tanti motivi, etici, morali o semplicemente di sentimento, plachiamo questo nostro istinto (non tutti gli uomini per la verità).
Or bene, per carità, io non voglio passare per colui che va contro il desiderio di maternità. Ma solo per colui che cerca di comprendere i motivi per i quali, soprattutto un uomo, possa oggi, non di co non desiderare, ma non aver voglia di fare un figlio.
Ho scritto nel mio precedente post che ci sono state epoche peggiori di questa sotto altri punti di vista. Ma l’epoca che viviamo oggi è sicuramente peggiore di tutte le altre in quanto a valori come sentimento, amicizia, lealtà, coerenza e quant’altro.
Come dici tu una volta non c’era scelta: a una certa età ti sposavi e facevi figli. Oggi non sei obbligato. Ma comunque chi ha desiderio di sposarsi o metter su famiglia, comunque è costretto a pensarci non una ma venticinque volte. Senza andare tanto lontano, i miei stessi genitori mi esortavano a sposarmi per “sistemarmi”, per avere un punto di riferimento, o, semplicemente una persona con la quale volersi bene. Se ti fai un giro su questo forum (ti invito a leggere tra gli altri, la lettera e i commenti su “matrimonio fallito….vivere o morire”), ti accorgi quanto un matrimonio oggi sia altro che una scommessa. Matrimoni che saltano per motivi futili per non dire assurdi. A quel punto la famiglia messa a repentaglio perché un marito non porta la moglie a “passeggio” o perché per un periodo si mostra “disattento” (mah!).
Poi, sai, come si dice, è la somma che fa il totale. Dietro al no del compagno di kreta ci possono essere mille motivazioni che vanno al di là di quello che può sembrare solo egoismo, o per meglio dire edonismo, come hai sottolineato tu..
Guarda caso kreta ha tenuto a sottolineare come il suo compagno sia in sintonia con i bambini, tanto da poter presumere che possa essere un padre meraviglioso.
Troppo spesso mi è capitato di parlare con mamme oggi ultrasettantenni che “inorridiscono” nel vedere le famiglie odierne e gli stress estremi a cui sono sottoposti i genitori di oggi. Troppe volte ho sentito dalle loro stesse voci che ai loro tempi era tutto più semplice e che non ci si poneva troppi problemi nel fare figli. Il solo pensiero era legato al fatto che crescessero
….sani e in salute. Con tutta onestà non ricordo che i miei genitori, ma neanche quelli dei miei amici, fossero iper-stressati come lo siamo noi per i nostri figli e che soprattutto molti matrimoni finiscano spesso per disaccordi proprio riguardo la gestione dei figli.
Non mi meraviglio come quindi un uomo, che a differenza della donna, non ha in sé quell’istinto di ma-paternità possa nutrire dubbi o semplicemente essere impaurito nell’imbarcarsi in questa avventura. Quindi forse si pensa di rinunciare ad un “viaggio” con la prospettiva però di farne un altro, non per questo privo di altre “soddisfazioni profonde”
Ciao Sergio, sono un pò di corsa ma rispondo al tuo post. Bè, sì intanto quello dell’esempio aviatorio è una coincidenza talmente strana che per un momento ho pensato che lo sapessi di tuo, ma non era possibile evidentemente. Poi a proposito del varicocele, a me fu diagnosticata la stessa cosa a 32 anni, ma la bimba è nata lo stesso, semmai era mia moglie che faceva fatica a restare incinta. Sai, i medici vogliono operarti anche quando non serve: fa curriculum.
Sergio, io non penso che 50anni fa fosse tutto più semplice. Diciamo che la gente era più abituata a fare sacrifici perchè la vita era un continuo sacrificio. Io ho visto i miei nonni buttare il sangue in campagna, o nel negozio di frutta e verdura, per anni, spesso 6 giorni su 7 per 10/12 ore, allevare 6 figli e accogliere i nipotini (tra cui io) con sorrisi e allegria. Questi erano i genitori della mamma. Quelli di mio padre, invece non avevano tutta questa armonia, e la mia povera nonna dovette subire vessazioni di ogni genere, sino a morirne, perchè non poteva lasciare la famiglia: era condannata.
Quindi non possiamo generalizzare sulla qualità dei rapporti famigliari, anche perchè i maltrattamenti fisici e psicologici sulle donne, allora non venivano denunciati, nè comparivano nelle cronache.
Oggi la donna ha la liberta anche di mollare tutto e andarsene, purtroppo i femminicidi dimostrano che molti di noi maschi non riescono ad accettare i cambiamenti culturali che la storia impone.
Caro Sergio, oggi la bella famiglia patriarcale purtroppo non ha ragione di esistere, perchè le condizioni economiche che la giustificavano, in termini di forza lavoro nelle campagne, non hanno più senso.
Certo, oggi la scelta è più consapevole, e un uomo, che lentamente sta perdendo il ruolo di capofamiglia com’era qualche decennio fa, non riesce a trovare una identità precisa, mentre perde quel potere che la storia precedente gli aveva consegnato.
Anche queste perdite diventano una forma di insicurezza che si riversa nei progetti futuri, dove un figlio è un progetto che quasi sempre ti assorbe vita natural durante.
Oggi i dubbi assalgono molti uomini, lo so, lo vedo, che finiscono per comportarsi come dice il famoso detto, cioè, nel dubbio si astengono. Fuggono dalla responsabilità, ma la ragione è proprio quella perdita di “posizione” che il pater familiae ha avuto sino a 30 anni fa o giù di lì e oggi non ha più, perchè non esiste.
Le donne no,loro sono più determinate. “Sentono” prepotente la missione di procreare e sanno che quello probabilmente le realizzerà.
Diciamocela tutta, per la Natura il maschio è solo un fornitore di seme, che cerca di diffondere come sappiamo e il più possibile. Il resto del tempo,non essendo impegnato a far nascere e allevare la prole, o combina casini con le guerre e le distruzioni o con la fissa della carriera negli ultimi trent’anni.
Io temo che in un mondo possibile, tra qualche secolo, le donne potranno fare a meno dei maschi. Per fortuna io sarò da un altra parte.
Il discorso non e’ proprio cosi semplice riguardo le donne e la maternita’, anche perche’ da donna posso assicurare che non e’ assolutamente un tema che, ne’ prima ne’ dopo, sia vissuto interiormente con lo stampino. E ci sono cose che molte donne non ammettono con chichessia e spesso hanno difficolta’ ad ammettere anche con se stesse. E anche donne di ieri, che hanno amato e amano i loro figli visceralmente, ma non per questi anche con sentimenti e pensieri ambivalenti. Detto cio’ sul fatto che tutte le donne avrebbero un istinto prevalente alla procreazione chissa’ come mai allora l’avvento della pillola e dell’aborto legale anche (due cose diverse a mio avviso) ha portato moltissime donne a fare uso in particolare della pillola e della pillola del giorno dopo, anche. L’aborto nella maggior parte dei casi e’ traumatico ma per alcune un metodo anticoncezionale. Inoltre molte donne ad un certo punto affermano che e’ il tempo di fare un figlio (dopo aver a lungo rimandato e anche senza pensarci proprio) “perche’ magari poi senno’ me ne pento” o perche’ ancora nel 2013 saresti strano se i figli non li fai. Attenzione non dico sia sempre cosi, ma un tempo avere dei figli non era solo “istinto” o normalita’ ma anche un fatto culturale. Non averne, o averne pochi o non avere eredi maschi era una vergogna sociale e famigliare. Anche e certamente un dolore personale ma era da ufo non averne. Che li si desiderasse o no. E tra l’altro averne era anche un problema di carattere ereditario con figlie da sistemare e con che ansie e figli maschi da ficcare in seminario (anche perche’ un parente prete era in molti casi un vanto). Per contro, poiche’ cmq pero’ esiste l’amore anche nel 1600 e nei paesi piu’ poveri perdere un figlio non era semplicemente un banale incidente di percorso anche se la mortalita’ infantile era elevata
Per una donna era gravissimo non poter procreare, un dolore sociale oltre che personale. La sterilita’ per un uomo grave socialmente al punto che la colpa era sempre e comunque della donna. Fermo restando che esistevano persone aperte che non si incolpavano a vicenda.comunque esistono anche famiglie di ieri che hanno scelto di avere un figlio o due e non dodici. Non sto dicendo che si arrivi oltre i 35 anni con un desiderio appena emerso di paternita`/maternita’ solo per ragioni sociali, fotocopiative o perche’ magari senno` me ne pento. E le ragioni perche« cio« emerga piu« tardi rispetto a ieri non credo siano solo squisitamente egoistiche o legate al “carrierismo”. Le persone oggi hanno anche, si spera, una maggiore consapevolezza di spinte anche contrastanti o di loro “nodi” da sciogliere (che altrimenti possono anche pesare parecchio sui figli), dove si mangia in due si mangia in tre ma spesso e’ difficile anche mangiare in due e il fatto che la precarieta’ porti varie, reali’, difficolta’ puo’ portare comunque le persone a riflettere sul fatto che se sei in ansia tu e’ un conto se lo e’ un figlio anche molto piccolo un altro. Francamente vedo amici miei strozzati dai debiti e i loro figli, se pure amati, lo “sentono’ a meno che i genitori non fingano di continuo. Peraltro certo ci sono anche dodicenni con l’i phone (e magari genitori che si indebitano per questo) ma in questo gli «incasinati» sono i genitori. C`e« anche molta piu« sterilita«, anche “inspiegabile”, rispetto a ieri e chi di fronte a cio’ fa un suo percorso, inseminazione, adozione… Coppie gay vogliono il diritto di adottare figli (e se uomini non dovrebbero essere la parte del cielo a cui importa molto meno?)..in generale a meno che non si sia pronti a fare un figlio con chiunque (e c’e’ chi m/f sceglie anche veramente con la benda sugli occhi) poiche’ non e’ piu’ l’epoca in cui se a 23 anni non sei sposata sei zitella e se uomo la famiglia e” comunque preoccupata, le persone possono anche non sentirsi innamorate “abbastanza” o cogliere che non e’ il momento o la persona. Troppe domande? Non in tutt casi semplici paranoie direi visto poi quanti/e scoppiano cmq dopo matrimonio e figli, che non sono “punti di arrivo”. Detto cio« credo che affermare che di per se« non volere figli sia egoista e farli no sia non guardare la realta«.
kiki:” tu a differenza mia dici a tutte le donne di questo mondo che sono false, cattive e che vogliono stare con un uomo solo per aver figli o approfittarsene”
vedi kiki, ti spiego lo stex concetto con atre parole che non fanno delle donne degli esseri “cattivi” ma solo degli animali (come noi uomini) progettati da madre natura x la sopravvivenza della specie.
Le donne hanno un compito su questa terra, per indole naturale, un compito primario che va al di là della coscienza di esistere (la consapevolezza di noi esseri umani di esistere è il risultato del evoluzione, come l’uccello ha sviluppato le ali..noi abbiam sviluppato la ragione…uno scherzo della natura lo potremmo definire…visto i risultati a cui ci ha portato …come credere o sperare nell’aldilà o costruire chiese o moschee…inventare matrimoni, riti superstiziosi, etc etc)
Ma questo istinto animalesco naturale che ci guida va al di là dei bei moraleggiamenti,belle credenza e false speranze. Istinto di sopravvivenza e istinto di riproduzione sono le due uniche leggi di vita che nessuna ragione umana potrà mai fermare o modificare: e le donne devono procreare. E’madre natura ad averlo deciso. Ogni loro comportamento dipende da qst e quindi ogni candidato che scelgono per fifgliare deve essere quello ideale..al costo di essere bugiarde e cattive. Un candidato ideale per figliare deve essere leader, sicuro, forte, garantire sicurezza (ieri i muscoli per cacciare il cibo o difendere dagli avventori dinnanzi alla tana..oggi i soldi per un tetto o per mantenere la prole) . Non è colpa loro, è la natura ad averle fatte cosi’. E noi uomini siamo arrapati!Possiamo inseminare anche piu’ di una donna al giorno, è la natura ad averci dato qst possibilità- Ti assicuro che il piu’ prete dei fidanzati o sposati..se gli metti una sex bomb davanti a corteggiarlo e a provarci lei in tutte le maniere (e a lui qsta donna in particolare lo fa impazzire) questo cede al 100×100. se è lui a doverci provare magari riesce a soprassedere…ma se lei a lui piace da morire e lei diciamo “lo violenta”..lui cede .E non lo fa x cattiveria.
ripeto:
”
se un muro è marrone è marrone punto e basta…descriverlo di altri colori non ha senso…ed affermare al contrario che è marrone non significa avere la verità in tasca…ma semmai potrebbe dire che non hai le fette di salame sugli occhi e guardi le cose con oggettività e raziocinio. quello che dico io non è vero xchè lo dico io, te lo ripeto nel caso avessi vuto difficoltà a capire, ma è cosi perchè lo riscontri nel mondo reale, osservando il fenomeno. ti ripeto che se 2 piu’ 2 fa 4…e tu ti metti con le tue ditine a contare per vedere se è vero…non riesco a caòpire come alla fine tu possa pocntestare il risutato per il semplice fatto che qst risultato non ti piace”. Per come ci hanno educato a crederla (con scuola, religione e famiglie patriarcali) a noi qst verità scomoda non piace affatto…ma è la realtà della natura, la stex che fa girare la terra attorno al sole
@ Sergio
vedi le cose in modo troppo soggettivo secondo me, che ne sai che anche una volta i figli non creassero contrasti nei matrimoni? solo che si restava dentro a questi anche odiandosi. tu soffri della vita che ti è cambiata da quando hai figli perché rimpiangi la vita spensierata da innamorati tua e di tua moglie (sono cose che hai raccontato), per questo hai questo punto di vista -tragico direi- sul concepire e poi crescere i figli. in fondo hanno ragione Ofiuco e Samuel, si tratta di assumersi, se si vuole, la responsabilità, quando si decide di fare un figlio, ma siccome fa paura si cerca di sfuggire. è a questo che mi riferivo quando ho detto ci vuole maturità, riprendendo le parole di Ofiuco. cioè se una persona si sente matura, non avrebbe problemi a fare un figlio, pure oggi, con i problemi di oggi. riguardo la guerra che ho citato, era per dire che prima era difficile pure sopravvivere, stavi con l’ansia che ti cadeva una bomba in testa, che non avevi da mangiare, ecc… eppure non si sono spaventati gli uomini anche se erano nel momento peggiore della storia (e che ne sapevano che la guerra non sarebbe finita, mica c’era scritto..) comunque non voglio dilungarmi, volevo solo dire che le mie parole erano solo riferite al discorso di Ofiuco. io penso, consiglio personale, che dovresti parlare con tua moglie per recuperare qualche momento solo per voi, da innamorati, visto che ne senti molto la mancanza, senza prendertela con chi desidera fare un figlio… un saluto in amicizia
@ rdf
“Ti assicuro che il piu’ prete dei fidanzati o sposati..se gli metti una sex bomb davanti a corteggiarlo e a provarci lei in tutte le maniere (e a lui qsta donna in particolare lo fa impazzire) questo cede al 100×100. se è lui a doverci provare magari riesce a soprassedere…ma se lei a lui piace da morire e lei diciamo “lo violenta”..lui cede .E non lo fa x cattiveria.”
non credo che questo sia vero… chiedilo ai tuoi amici uomini che sono innamorati davvero… 🙂
“Ogni loro comportamento dipende da qst e quindi ogni candidato che scelgono per figliare deve essere quello ideale..al costo di essere bugiarde e cattive”
mi pare un discorso esasperato all’ennesima potenza…. e sì che alcune donne potranno essere così, ma guarda che prendere il peggio della specie femminile e porlo a rappresentanza di tutte le altre è una cosa molto poco oggettiva (visto che tu reclami l’oggettività) e molto forzata…..
@rdf le persone non sono muri e se la vogliamo dire tutta sui colori, ci sono persone che vedono colori che noi nemmeno immaginiamo perchè, nell’occhio hanno 4 (invece che 3) di un qualcosa (ora non mi ricordo il nome) per concepire i colori. E oltre a questo le persone non sono matematica, perchè è vero che ci sono vari fattori che possono influenzare (cultura, ambiente ecc…) ma ogni persona ha un proprio carattere. Ed è vero che ci sono donne cattive e false (che spesso, invece di fare figli se riescono a sposarsi, io soldi li usano per sé), ma non tutte sono così, almeno, io non ci riesco.
“Ti assicuro che il piu’ prete dei fidanzati o sposati..se gli metti una sex bomb davanti a corteggiarlo e a provarci lei in tutte le maniere (e a lui qsta donna in particolare lo fa impazzire) questo cede al 100×100. se è lui a doverci provare magari riesce a soprassedere…ma se lei a lui piace da morire e lei diciamo “lo violenta”..lui cede .E non lo fa x cattiveria.” E dai con questa matematica, 100% ecc… cosa ne sai? Hai provato? E parlando di filosofi e poeti, Kant ” L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d’intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’Illuminismo. ” Capisci? E’ comodo dire “tutte le donne sono cattive e tutti i maschi sono arrapati” perchè puoi comportarti come un maiale o come una zocc*la, tanto “sono tutti/e così”. E’ invece più difficile capire che ci sono persone con dei principi morali, con dei sentimenti veri e che ti rispettano, perchè se sai che hai davanti una di queste persone, la cosa più giusta da fare è rispettarle a tua volta e diciamo che costa più fatica. Mi dispiace davvero tanto che per te siamo solo degli animali in balia dei nostri istinti e per farti un esempio del mondo animale, c’è l’arvicola, un piccolo topo. Il maschio sceglie la sua compagna per tutta la vita, respinge le corteggiatrici e se lei morisse, lui smette di accoppiarsi. Adesso vuoi dirmi che un uomo a livello di sentimenti e morale, è inferiore ad un topo?