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Lettera pubblicata il 16 Settembre 2014. L'autore, Andrea_guest, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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>>> Van Gogh, ha rappresentato una svolta per la storia dell’arte, alla quale si sono rifatti altri artisti che hanno ampliato la ricerca lungo il percorso “emotivo” iniziato dal pittore olandese. E se ho preso l’arte come esempio clamoroso di questa evoluzione verso il “valore svincolato dalla verità”, è perchè l’arte è il cardiogramma della società che si sta vivendo, anticipandone istanze e VALORI. Quindi l’artista “VERO” è un “Anghelos” per la cultura di una società, nell’accezione greca del termine di messaggero, portatore di quei messaggi che attengono all’anima dell’uomo e ne indirizzano gli obiettivi.
Ma un Koons, un Hirst, una Abramovic, un Cattelan, sono artisti? Non secondo me, e non solo secondo me a quanto pare,e meno male che qualcuno cominca a parlarne, sono solo “creazioni” pubblicitarie per annoiati quanto ignoranti ricchi borghesi, che vogliono distinguersi dal popolino aggiudicandosi un “valore” deciso a tavolino, ma comunque condiviso dal “gruppo” di riferimento di cui accennavo. Gruppo che non ha lo spessore dei Lorenzo il Magnifico o dei mecenati di quel periodo, ma quello dei parvenue alla Berlusconi, per intenderci, che tuttavia decidono il destino socio culturale di una società. Infatti, dall’altro lato del tavolo hanno anche la pappa pronta per il sottoproletariato con i miti alla Corona.
Ora, se pensiamo che le relazioni amorose, ma anche le amicizie asessuate, non risentano di queste “indicazioni”, modificando le relative espressioni della relazione, dal corteggiamento, con le nuove tipologie di “corteggiatori”, all’attrazione che ne deriva, per proseguire con la relazione, sino ad arrivare alle sempre maggiori separarazioni e “singletudini”, significa non comprendere con quanta “pataccheria” più o meno consapevole conviviamo, e perchè, per capirci meglio io e te, all’epoca di Rostand gli eroi erano come Ciranò e oggi come…Coronà. Anche se a una SINGOLA persona come te può piacere, chessò, uno come Cacciari, che però non farà mai l’audience del Fabrizio, neppure se tira una coltellata a Sgarbi. Non so se mi sono spiegato.
Ross, le mie considerazioni ti saranno apparse tristi e ciniche, ma ritengo invece che siano solo la fotografia della realtà, priva degli orpelli che il lascito degli anni del romanticismo e dell’amor cortese ci ha fornito per imbellettare il bruto desiderio sessuale. Ma al fondo della questione lo scopo dell’amore è sempre lo stesso, e anche se è FALSATO nel VERO VALORE, resta il sesso e la compagnia
Andrea,
“possiamo biasimarlo e odiarlo, ma avrà pur sempre qualche caratteristica, magari positiva, diversa dalle nostre.” – su questo punto siamo perfettamente allineati.
per paradosso, la vedo alla Dostoevskij: “Se il giudice fosse giusto, forse il criminale non sarebbe colpevole.”.
ammetto di essere insofferente quando si giudica in base a categorie umane che pur esistono e non brillano in positivo. mi sembra un’ingiustizia nei confronti di chi non ha avuto in dotazione naturale o non è stato in grado di formarsi aspetti migliori da offrire.
è un mio limite, di cui sono ora consapevole.
buona pomeriggio a tutti!
Golem.
il tuo ragionamento può anche filare nel descrivere i cambiamenti d’epoca, che sempre ci sono stati e sempre ci saranno. scontato, anche, che la maggior parte delle persone finisca con l’omologarsi ad essi, nel bene e nel male, a seconda del momento storico (mi viene in mente Mazzini, e la sua inutile lotta, che ha martirizzato a vuoto per un qualcosa che si è realizzato parecchi decenni dopo).
Van Gogh non è stato compreso nel suo tempo, perchè anche lui era più avanti di tutti i suoi contemporanei. non conosco i nuovi artisti che hai citato, e non ho interesse ad approfondirli. siccome però l’arte è sempre stata l’espressione di un’epoca, ritengo che alcuni di questi finiranno nel dimenticatoio ma altri, invece, forse pochi e magari neppure per vero e proprio merito, saranno in futuro considerati come oggi si fa con Van Gogh.
Golem, non ti seguo in tutta quasta tua disillusione, eppure non è che non sia stata mai delusa da niente o da nessuno. semplicemente, pur indossando come tutti la mia inevitabile maschera protettiva, RIFIUTO tassativamente di leggere il prossimo e la vita umana con una SOLA lente d’ingrandimento. a costo di essere più presuntuosa di altri che ho criticato, rivendico il diritto di ESSERE (con il fisico, la mente e il cuore in perenne sintonia fra loro) più che non quello di “fingire” (per cosa, poi?), oppure di appiattarmi sul solo istinto o sul solo apparire. ho impiegato quasi l’intera vita per essere me stessa, senza troppi veli, educativi o culturali, e non torno indietro proprio ora, che sono vicina alla fine.
se tu sei contento del tuo punto d’arrivo, ne sono lieta per te.
buon pomeriggio a tutti!
Vedi, il fatto che tu, io Andrea, Kid, MG, riteniamo di NON FINGERE, nell’espressione relazionale con il partner, o l’affetto SESSUALE della nostra vita, non di meno siamo immersi in una (sotto)cultura che della finzione ha fatto un paradigma semantico fondamentale
E chiaro che sia così , pertanto quando la discussione trae eccessivamente spunto da esperienze personali che come contropartita se non collimano creano a volte confronti e più spesso collisioni tra utenti , il forum perde significato due volte . Occorrerebbe dare ipoteticamente per buona una tesi , come quella di andrea , discuterne i punti fondamentali e successivamente lasciare che gli utenti spieghino le proprie esperienze personali . Ma col modus in rebus e non come si è fatto in questo thread e in altri thread. Capisco che il forum si fondi sul dire la propria opinione ma essa ha i suoi limiti personali :Allora è vero tutto ed il contrario di tutto e le discussioni degenerano, vanno off o muoiono .
Quello che è interessante non è l’esperienza del singolo che al massimo è il presupposto sul quale egli fonda la propria opinione , il quale oggi la difende ma domani potrebbe cambiarla in melius o in peius , dunque essa rappresenta solo una analisi relativa , ma è l’analisi del cambiamento sociale e relazionale in corso e giocoforza “generalizza”. E’ atteggiamento strumentale ed “ignorante” non accettare questo presupposto da cui parte qualsiasi analisi .Oggi la vita relazionale è “socializzata” e questo comporta una moltitudine di cambiamenti sostanziali come il colloquiare e l’incontrare più facilmente stranieri che risiedono in Italia o all’estero .
L’approccio dovrebbe essere ” E’ possibile che l’uomo medio Italiano sia destinato alle straniere? Se sì , perché? Se no , perché?” . Motivazioni , esperienze personali e discussione ! In altre parole , una semplice e pacifica analisi. Gli utenti maschi non vanno visti come i detrattori delle Italiane ma come un punto di vista che nasce anche dalle loro esperienze per discutere e senza scadere sul personale . Altrimenti , non ha senso neanche iniziare se qualcuno spinge per mandare la discussione in rissa .
Rossana, non sono per niente disilluso, nè voglio togliere certezze a nessuno, ci mancherebbe. Ho solo introdotto nel dibattito delle riflessioni che allargano il discorso ad ambiti più ampi che non quelli esclusivamente sentimentali, dal momento che il “logos” col quale ci si esprime in un certo momento storico, vale in tutte le manifestazioni umane di quel momento.
Non ci siamo chiesti perchè i paesi latini in generale e l’Italia in particolare, esprimono classi dirigenti di così basso livello? Quindi maschi e femmine che DOVREBBERO essere alfa per antonomasia, visto che vengono scelti per gestire il “potere”? Per rispondere al quesito è sufficiente riprendere il mio modesto ragionamento sulla prevalenza dei pataccari in amore e applicarlo alla politica, e di conseguenza trarne le conclusioni attraverso i risultati raggiunti dal nostro Paese nell’ultimo mezzo secolo. Una volta questo concetto l’ho riassunto con una frase poco elegante ma efficace: “Ti fanno credere di amarti, ma vogliono solo scoparti”.
Che si applichi come metafora allo stile dei nostri politici, agli pseudo artisti che ho citato, o a quello del macho alla Corona, il risultato è il medesimo: patacche.
Questa evidenza, per me, è un’altra dimostrazione della prevalenza della “falso” nella nostra cultura, di cui ho trattato.
Ciao
Kid,
“Capisco che il forum si fondi sul dire la propria opinione ma essa ha i suoi limiti personali :Allora è vero tutto ed il contrario di tutto e le discussioni degenerano, vanno off o muoiono.” – hai ragione! bisogna che impari a prendere le distanze da chi la pensa troppo diversamente da me.
buona serata a tutti!
Ma il forum non era la piazza dove ognuno diceva la sua? Se l’appunto è mosso anche al sottoscritto, l’aver proposto un’ipotesi come quella del “falso” spacciato per valore effettivo, non potrebbe avere a che fare col tema del thread e alla mancanza di cominicazione tra uomini e donne, italiani?
A me sembra di sì, ma è un’opinione. Oppure nominiamo un o una “chairman” che dirige l’orchestra. Che ne dite. Saluti
🙂
https://www.youtube.com/watch?v=sAqaP6822Z0
Trovo molto corretto l’intervento di Kid, ha aggiunto qualcosa che forse ancora non era stato detto. Ho notato che spesso la dinamica dei thread è grosso modo simile. C’è un filone narrativo sul quale prendono vita le argomentazioni, un costituirsi di fazioni, incursioni di utenti che sistematicamente attizzano il fuoco e solitamente la perdita del senso logico.
Ciò accade in primo luogo perché molti usano questo posto anonimo come valvola di sfogo nel quale riversare tutta la rabbia repressa.
Secondo, molti qui non hanno la minima intenzione di imparare, di cambiare di idea, di evolvere e saranno infatti condannati in eterno a rivivere in un continuo loop i propri errori.
Ho sempre sofferto questo clima improduttivo, poiché sono qui per apprendere e insegnare, tutto attraverso il confronto. Molti non leggono neppure con attenzione, altri non hanno forse le capacità mentali per “crescere”. Do per scontato che certi concetti siano elementari, eppure alcuni non sono assolutamente in grado di comprendere. Forse è anche per questo motivo che viviamo in un mondo pieno di preconcetti e razzismo.
Sono sicuro che con una MG ad esempio, si potrebbe stare anni a dibattere su determinati argomenti, che intanto non riuscirebbe, non dico a cambiare punto di vista, ma quanto meno a capire quello altrui. E’ come quei vecchi che trovi al bar, ormai completamente irremovibili.
E lo dico con rammarico perché mi piacerebbe molto che da questi scambi nascessero considerazioni interessanti, poter osservare che in un certo senso si cresce.
Golem: penso che il forum possa essere anche qualcosa più di una semplice piazza. Potrebbe essere un luogo di discussione nel quale si riconoscono le ragioni dell’altro anche se non le si condividono. Sarebbe auspicabile che ogni discussione lasciasse una minima traccia nell’utente e non fosse una perdita di tempo come accade invece il più delle volte.
Aggiungo una cosa sui paesi latini. E’ vero che spesso sono governati da cialtroni e amministrati sicuramente peggio dei paesi anglosassoni, ma è anche in questi paesi che sono maggiormente presenti ingegno e capacità di essere mentalmente flessibili.