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Lettera pubblicata il 16 Settembre 2014. L'autore, Andrea_guest, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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M.,
“Per quanto riguarda la donna/mamma come genitore più qualificato, è vero, ma non per tutta la vita del figlio.” – presenza che può anche bastare nei primi 5-6 anni.
dopo, senza un VERO padre, almeno presente e attento, un figlio o una figlia (ma soprattutto un maschio) avranno poche possibilità di diventare adulti equilibrati. si cercheranno, strada facendo, figure maschili a cui far riferimento ma difficilmente queste potranno colmare vuoti più strutturali che affettivi.
secondo me, i padri sono indispensabili, almeno fino ai 18-20 anni. il loro apporto nella crescita dei figli è decisamente sottovalutato.
buon pomeriggio!
MG mi hai fatto ridere col video ahahahahahahah!
purtroppo rossana nella vita di molti figli maschi ( e non solo ) i loro padri hanno fatto solo danni.
A me l’articolo di One non mi è parso per nulla maschilista, consapevole semmai, certo le soluzioni erano pura utopia, ma per il resto diceva cose che sono sotto gli occhi di tutti…Te Sarah, sei prevenuta, sei tu a essere misandrica e femminista, non siamo noi a essere maschilisti e misogini, anzi tutt’altro….hai una visione chiusa e gretta della vita, fai sempre la vittima degli uomini e della società, ma a fare la vittima non fai altro che il gioco dei veri misogini e della società patriarcale.
http://kaddourkouachi.wordpress.com/2013/03/15/ledonnehannorottoilcazzo/ Vi invito a leggere questo articolo, nel quale mi rispecchio molto.
Mi riferivo alla sopravvivenza di un bambino fino a quando non raggiunge l’indipendenza.
La figura della madre è fondamentale, così come per ogni altro cucciolo di animale.
Senza la figura del padre la sopravvivenza è comunque possibile.
Se poi spostiamo il tutto sul piano sociale, e non più istintuale, allora la figura della madre è necessaria tanto quanto quella del padre, ma per una crescita, e non per la sopravvivenza.
Questo per dire che ci sono istinti che non possono essere eliminati da leggi, formule matematiche, ma, casomai, attenuati, indirizzati.
Sul discorso che si stava facendo sulla donna, secondo me ci si infila in un vicolo cieco, perché si può dire quello che si vuole, ma il dato di fondo rimane uno solo: la volontà di fare o non fare delle cose che non mi sono imposte per legge.
sarah
eh si in effetti è spassosissimo ! un’ altra delle tante chicche di youtube prodotte e cacate dai cosiddetti “profeti” e “portavoce” degli uomini del terzo millennio…. sigh ! …
per il resto, penso che le analisi fatte da M. e da golem rispecchino perfettamente e OBIETTIVAMENTE il fenomeno nel suo insieme. potremmo stare qui a scornarci all’ infinito, ma la realtà delle cose non cambia: il fatto che le donne abbiano esigenze sessuali diverse da quelle degli uomini è un puro fatto naturale, biologico e istintuale, e l’ ETICA non centra nulla in tutto questo ! se gli uomini si sono “rotti il caxxo” perchè non gli è permesso di fare sesso a comando, di questo ci dispiace molto… ma nessuno può imporre che venga limitato per legge il presunto “potere” sessuale femminile attraverso norme repressive finalizzate da una parte a contenere tale “potere”, e dall’ altra a far sì che qualsiasi maschio anche non gradito alle donne, possa usufruire delle loro attenzioni affettive e sessuali solo perchè le pretende !
riporto un pezzo dell’ articolo postato da mrx:
“Le quote rosa sono una benda, una soluzione facile capace di cambiare le cose solo da un punto di vista numerico, un artificio per dire “visto? la metà sono donne”, mentre la società continua a essere sbilanciata a favore degli uomini.
Gli stipendi più bassi a parità di qualifica, il minore accesso a ruoli dirigenziali, la minore occupazione, la visione della donna come proprietà e la violenza che ne ne consegue [di cui i media si ricordano ogni tanto, quando mancano altri argomenti] non si risolvono con le quote rosa. Secondo me [lo sottolineo, secondo me, in quanto non ho la presunzione di aver capito tutto, anzi] il cambiamento si ottiene operando sulla cultura delle persone, sulla loro educazione, sulla comprensione del fatto che la donna vale esattamente come l’uomo3. Cioè, il più delle volte, pochino.”
Ok. io su questo posso anche trovarmi d’ accordo. Il problema è che questa rivoluzione culturale di cui si parla, in Italia stenta ad arrivare. alle ragazze viene ancora insegnato che devono pensare sopratutto a trovarsi un BUON PARTITO, mentre ai maschietti viene trasmessa l’ idea che devono muovere il culo, applicarsi nelle cose pratiche, darsi da fare perchè un bel giorno si dovranno occupare di qualche “principessa” che si fidanzerà con loro ( e che, OVVIAMENTE, rispetto al suo uomo dovrà essere molto più carente in quanto a esperienza della vita ed esperienze sentimentali e sessuali! ). tutto questo, nella nostra cultura, non fa altro che alimentare quelle discriminazioni di cui gli stessi uomini subiscono gli effetti negativi, e per le quali si rende NECESSARIO applicare il meccanismo delle quote rosa. Se invece non fossimo un paese così retrogrado sul piano culturale, le persone verrebbero selezionate ( o scartate ) esclusivamente per i loro meriti, e non in virtù del loro sesso !
Se Sarah non la calcola nessuno con chi litiga, con se stessa? Imbecille..
Se tu fossi un uomo e non una mezzasega, capiresti che è normale se stavolta ti ho azzannato, la battuta sugli elastici delle mutande era offensiva e Sarah è mia moglie, non una sguinzia con cui sono andato a letto due volte, monkappato!
Se tu fossi un uomo e non una mezzasega, sapresti che chiedere scusa e ammettere i propri sbagli è da uomini, fare il buffone è da mammolette senza onore. E su questo tappati quella fogna che hai per bocca, perché io più volte ho chiesto scusa oppure ammesso di aver esagerato, tu non hai le palle per chiedere scusa e pensi che invece proprio per questo sei qualcuno.
Picchiatore di Milano? So solo che le viole mammole come te in certi momenti piangono senza ritegno, anche prima di prendere i “due calci in kulo” che invochi per me ma che tu, prima o poi, prenderai da qualcuno meno educato di me. E allora crescerai un po’, ragazzino pirlettoso.
MG.: onestamente tutta questa difficoltà nella seduzione da parte delle donne non l’ho mai vista.
Certo, una donna deve piacere innanzitutto fisicamente, poi basta essere solari e sorridenti e il gioco è fatto. Ho una collega carina, sicuramente sopra la media. E’ una ragazza che con il suo modo di fare, cordiale e divertente, attrae praticamente tutti gli uomini dell’ufficio. Se li potrebbe portare a letto senza problemi se solo volesse e non si mette a fare ammiccamenti, mostrare la scollatura ecc.. Attrae, punto. Certo, una deve piacere.. se non piace, allora deve entrare in quel tunnel di tattiche più o meno deliranti.
Parentesi. Per quanto riguarda quei due elementi, hai coraggio a rinfacciarmi quella battuta, quando è palese che sono stato più volte provocato. Anche tu mi pare faccia battutacce se istigata, o sbaglio? Non ti ho mai visto distribuire carezze..
Più che dire di lasciare perdere la mia lettera e i miei commenti e ritrovarmeli sempre incollati, una reazione sarà pure comprensibile o no? Che poi non preoccuparti, è ciò che vogliono, sono anni che fanno sempre la solita recita..Rossana ne sa qualcosa. Ora tornerò comunque ad ignorarli, ma vedrai che continueranno a stressare.
Tu rispetti le mie opinioni? Ma ragazzi su.. alternate commenti di sfuriate tremende ad altri in cui cambiate completamente registro e questo sarebbe equilibrio?
P.S.= ma quello del filmato non è un tuo ex?
M. = ma guarda che sono d’accordo con te. Ma non puoi pretendere che un paese come l’Italia, che vive con discriminazione l’omosessualità, il diverso, il sesso, la gente dica tranquillamente cosa fa e i propri gusti sessuali. Non facciamo gli ipocriti dai. Io rispetto le prostitute, il loro è un lavoro, ma certo non mi ci fidanzerei. Forse sbagliando, ma non accetterei quel tipo di lavoro. Come tante donne vivono ancora le loro storielline sessuali nell’ombra.
“Certo, una deve piacere.. se non piace, allora deve entrare in quel tunnel di tattiche più o meno deliranti.”
Andrea fammi capire… quindi UNA DONNA DEVE PIACERE, MENTRE UN UOMO NO ! una donna deve riuscire ad attrarre, mentre un uomo ( stando all’ articolo scritto dagli uomini beta ) dovrebbe poter usufruire dei favori sessuali delle donne in pura veste altruistica ?…. MA PER FAVORE ! e poi Andrea ti meravigli se la gente ti manda a fanculo ?? essuddai !…..
poi, non dico che uno si debba fidanzare con una prostituta se non accetta quel tipo di lavoro. ma voi uomini non potete continuare a lamentarvi della mentalità retrograda che c’è qui finchè sarete sempre I PRIMI a condannare determinate donne e ad apostrofarle con i peggiori appellativi. il mio discorso mi sembra chiaro e comprensibile…e in un clima di questo tipo mi sembra anche normale che molte donne nascondano le loro avventure piccanti e le vivano “nell’ ombra”, o che facciano credere di essere molto più caste di quello che sono. ti ricordo inoltre che la stragrande maggioranza di ragazze e donne che svolgono o hanno svolto quel tipo di mestiere, spesso sono state costrette e brutalizzate da aguzzini senza scrupoli che le hanno fatte cadere in una trappola, oppure sono donne che hanno scelto quel tipo di vita perchè magari avevano grossi problemi da risolvere e non avevano altre alternative. i discorsi che fa sarah sull’ attuale mondo del lavoro sono molto obiettivi e indicativi di questa realtà, e di come sia sempre più difficile ( specie per le persone corrette e le donne di media e bassa cultura ) accedere a ruoli lavorativi decenti. Noi donne non giudichiamo gli uomini che vanno a prostitute, avranno i loro motivi che riterranno opportuni. ma non mi sembra nemmeno giusto che, COME SEMPRE, anche in questo caso lo stigma e il giudizio sociale siano riservati solo alla parte femminile.