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Lettera pubblicata il 9 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Toxicity21.
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Toxicity, nel mio post ho sviluppato un’analisi generale e astratta del disagio maschile nella società moderna. E’ chiaro che questo assume una forma differente in ciascun caso individuale. Ma alla radice ritroviamo sempre lo stesso problema: le donne vogliono comandare troppo.
Ma purtroppo c’è di peggio. Cosa intendo dire? Prendiamo te come esempio.
Dato che ti definisci una rompiballe sei cosciente di avere torto, ed è inutile dilungarmi sul fatto che se al tuo ragazzo non importava niente degli studi non avevi alcun diritto di forzarlo. (Secondo me se lo hai lasciato per questo significa che non lo amavi, perché quando si ama si concede all’altro un diritto umano fondamentale, quello di essere se stessi, anche se ciò ci dispiace o comporta uno svantaggio per noi.)
Il punto è che non solo hai cercato di esercitare potere su di lui, ma rivendichi anche di averlo fatto per giuste ragioni…
Ora, se a me succede di infuriarmi con le donne, non è solo perché cercano di darmi ordini, ma anche per la loro sofistica, che dopo giri, rigiri e rivoltolamenti conduce sempre allo stesso punto: loro hanno sempre ragione, l’uomo torto.
Il peggio, la cosa veramente disgustosa, è questo: il voler rivestire la propria smania di potere di un manto morale, il pretendere che “se io voglio questo da te, è per il tuo bene”.
Questo hai fatto tu, e pensi di aver ragione perché quel ragazzo, trascurando gli studi, dal tuo punto di vista “stava finendo nella merda”.
Bene, chi sei tu per giudicarlo? Dove stava scritto che i suoi parametri di felicità e successo dovessero coincidere coi tuoi? Chi ti ha dato il diritto di etichettare la sua vita come una vita “di merda”? Credevi forse di essere più indispensabile del Papa, per lui? Non lo eri, e questo ti brucia, temo.
E ti brucia che lui ti abbia in sostanza detto: le tue ambizioni tienile per te, io ho le mie.
Voler costringere gli altri a essere migliori non è benevolenza, è sadismo. Non sei stata una mamma per quel poveretto, ma una matrigna. E se ti giudica una stronza, ha le sue ragioni. Amare significa lasciare liberi: non sono solo ubbie maschili, lo stesso vale all’inverso; io credo fermamente che la donna debba assumere un ruolo sottomesso solo se lo vuole per intima convizione. Mai obbligherei una donna che ama la libertà a stare solo “in cucina e in camera da letto”.
Tu invece hai cercato di forzarlo a assumere il ruolo maschile come lo intendevi tu. Sei stata sessista alla rovescia.
Se si è ribellato ha fatto bene!
@Spectre
Gia’ ti adoravo come linea di pensiero adesso entri nella top 10 della “lista bianca”(i buoni).
Hai perfettamente ragione. Sono fidanzata con il mio partner da quasi 5 anni ed e’ terrificante come riesca,con lo sguardo,a penetrarmi dentro e a leggermi come un libro aperto.qualsiasi cosa “losca” io combini… Lui sa!:-,
E’ disarmante ma al tempo stesso ti avvolge e’ una sensazione strana, pacevole e intrigante…
Spesso mi volto quando decide di guardarmi con quegl’occhi, praticamente scappo.;-].
Quando trovi persone cosi o scappi o ci provi.
IO ci ho provato e lo amo sempre di piu’. É un bivio… devi scegliere dove andare.
Ps non tutti gli uomini sono cosi semplici come appaiono sono semplicemente diversi da noi donne.
@rossana
“amano la varietà e svolazzano volentieri di fiore in fiore…”
Vero ma non del tutto. Vero che gli uomini amano la quotidinitá giornaliera… ma NO sotto le lenzuola!
nel privato esiste il gioco e soprattutto noi donne siamo TR**E Tutte senza alcuna eccezione. Se questa caratteristica esce fuori con il proprio partner non ti preoccupare che non andrá su altri fiori.
l’Uomo non ama la monotonia nel sesso cosa che noi donne tendiamo a creare.
sicche’ aprite i cassetti… fuori le manette e la lingerie sexy che stasera si gioca!!!;-}
Spectre,
grazie per la spiegazione dell’ “ascendente”.
non ricordo mi sia capitato di incontrare persone con quelle capacità di “inchiodarti al muro”, forse perchè al muro, di solito, m’inchiodo da sola… 🙂
non frequento molte persone: per questo non temo che possano scappare… 🙂
Lorenzo,
proprio tu, così razionale e così preparato, vai a cascare come un ciuco sulla bellezza!!! ma allora non c’è proprio più speranza per nessuno di voi maschietti!!!
non dico che non si debba considerare l’aspetto estetico ma proprio dipendere da quello per tutto il resto…
la donna impara a relazionarsi con l’uomo attraverso l’esperienza con il padre? se è così, pure lei si aspetta che il suo compagno sia onesto, corretto e disponibile…
per me la soluzione del problema è vecchia quanto il mondo: in qualunque tipo di relazione, so riconoscere chi è superiore a me anche solo per qualche aspetto, e non manco mai di riconoscerglielo.
se un compagno merita il mio rispetto, glielo do per intero e accetto VOLONTARIAMENTE di “sottomettermi” nel mio ruolo di donna, ma in quello soltanto. per il resto, si vive e ci si relaziona alla pari, sulla base del rispetto reciproco.
quando amo qualcuno, sento istintivamente il bisogno e il piacere di far sì che l’altro si senta proprio agio, in tutto e per tutto, e non mi pesa affatto di assecondare anche, se capita, piccoli difetti o esigenze soggettive. ovviamente, mi aspetto che faccio lo stesso con me…
mi interessano i tuoi “riferimenti bibliografici”: sei un esemplare interessante!
Per Rossana:
I riferimenti sono nel forum “La fine improvvisa di un amore”, pag.301, post 7507,7511,7512,7524, pag.302, post 7529,7536, pag.310 post 7742,7743. Ma è roba nevrotica ed epatica, se vuoi leggere qualcosa di mio a un livello più alto clicca su Attualità e vai sul forum “Gli uomini che fanno la storia”. Non scambiarmi per un professore camuffato, sono solo uno che legge e pensa molto, anzi troppo.
Così ti stupisci che come un asino sono cascato sulla gnocca? Mi stupisco che ti stupisci: gli uomini sono così, tranne gli impotenti, gli asceti e gli eunuchi. Il quoziente intellettivo non c’entra, quando si entra in fregola la corteccia cerebrale del maschio viene semplicemente tagliata fuori, e il suo comportamento si distingue a malapena da quello di un animale eccitato. Non scherzo. Prova a guardare su YouTube qualche filmato sulla monta dei cavalli. Osserva l’espressione dello stallone quando si imbizzarisce e nitrisce prima di infilare l’arnese, il suo sguardo folle, la sua furia terribile se non riesce a beccare il buco della giumenta al primo tentativo. Il maschio di quel gorilla senza peli che è l’uomo è uguale. E l’essenza dell’amore per lui sta in questo. Se vuoi capire gli uomini devi partire da qui: “tira più un pelo di fica che una carovana di buoi”. E la discriminante, in questo campo, è puramente estetica. Quanti uccelli sono mai stati fatti rizzare dalle pretese intellettuali delle donne, dalle loro chiacchiere sul savoir faire, dalle loro sublimi qualità morali? La femmina può anche essere decerebrata, che per la monta va bene lo stesso. Basta che sia giovane e sana e abbia le misure giuste. Se è stato Dio a a volere così allora bisogna prendersela con Dio. Certo non sono stato io.
Quanto al resto ho poco da osservare, mi è molto piaciuto l’ultimo paragrafo del tuo post (il 24), sei anche tu un esemplare raro, molto più femminile della media delle donne di oggi, hai ancora una mentalità un po’ all’antica, questo attrae, e – ti garantisco – conferisce grande potere. Il maschio diventa arrendevole proprio quando viene assecondato e coccolato. Nella loro stoltezza le moderne signorine mascolinizzate hanno dimenticato il modo di ottenere la vera supremazia. Lo conoscevano bene le nostre nonne, quei tipetti da cucina e camera da letto che in casa erano le vere padrone, mandavano il maschio a sgobbare, spendevano e se volevano se la spassavano di nascosto, mentre fingevano di essere tutta casa e chiesa. Quelle sì che erano furbe!…
ancora per Lorenzo:
1) “la “parità” dei sessi nel campo della gestione familiare non può esistere, non esisterà mai, perché è contro natura.”
non sono d’accordo: la “natura” sta cambiando, in quanto non c’è più bisogno della clava per sopravvivere. quindi, perchè non valorizzare anche nel maschio la dolcezza, che lo rende più umano e insostituibile agli occhi di molte donne? vedi il successo di Richard Gere!!!
2) “credo fermamente che la donna debba assumere un ruolo sottomesso solo se lo vuole per intima convizione.”
mi sono accorta, rileggendo i tuoi ultimi post, che su questa affermazione siamo sostanzialmente d’accordo.
però… basta con questa “sottomissione”, che potrebbe significare anche soltanto la posizione standard nell’atto sessuale!!! quand’è che si comincia a non avere più un compagno-padrone? quando si potrà ipotizzare di scegliere il da farsi a livello familiare con una sana discussione, come già facevano gli indigeni del Guatemala descritti da Rigoberta Menchù?
la parola magica è “condivisione” non leadership!!! riconoscere ad ognuno dei due i suoi meriti e la sua capacità di discernere al meglio nelle varie diverse necessità.
credo che, se si riuscisse a impostare su queste basi la convivenza, molte coppie vivrebbero più serenamente e resterebbero unite più a lungo…
Toxicity,
concordo con Lorenzo: sta bene suggerire, dare un’opinione, supportare quando necessario ma non si dovrebbe mai forzare nessuno a fare qualcosa che non gli va o che gli risulta troppo difficile.
essere sè stessi dovrebbe essere uno degli obiettivi più importanti per il genere umano, già così gravato da sovrastrutture educative e sociali. se anche chi amiamo di più, rema contro…
mi sembra che ci sia in te anche troppa autostima, con una punta di presunzione…
Lorenzo,
adesso vado a leggermi i post che mi hai indicato… quanto agli uomini che fanno la storia, non è materia per me. in questo periodo della mia vita non ho più voglia di fare niente di serio: amo soltanto intrattenermi, con impegno mentale minimo.
anch’io penso che “tira più un pelo di fica ecc…” ma non immaginavo che fosse sempre e così strettamente legato all’avvenenza. nè sono del tutto convinta che l’amore del maschio si debba esplicitare appieno solo nell’atto sessuale. e l’erotismo, dove lo metti?
posso ammettere che l’uomo viva il coito come un tutt’uno con il sentimento, come molti uomini affermano, ma via, non dovremmo discostarci almeno un po’ dagli animali?
la tua frase “l’essenza dell’amore per lui sta in questo” mi lascia perplessa e incredula ma, siccome non avresti motivo di mentire, mi sforzerò di darti credito e di provare a verificare meglio e più a fondo il concetto sul campo.
secondo te, comunque, non dovrebbe essere possibile l’amore nella terza età, quando entrambi i partner sono “sfioriti” e, invece, ci può essere amore e desiderio di sesso anche a 80 anni!!!
una donna poco attraente non dovrebbe essere amata, e, invece, ci sono state donne molto amate per la loro intelligenza e la loro sensibilità, magari non da uomini bellissimi… anzi, forse sono proprio quelli gli amori che durano di più, in quanto legati a qualcosa che di solito si accresce nel tempo.
quanto a “Lo conoscevano bene le nostre nonne, quei tipetti da cucina e camera da letto che in casa erano le vere padrone, mandavano il maschio a sgobbare, spendevano e se volevano se la spassavano di nascosto, mentre fingevano di essere tutta casa e chiesa.”, non posso che essere d’accordo con te, anche se per me quella era manipolazione.
vero che il maschio assecondato e coccolato diventa arrendevole ma non mi sembra giusto doverlo fare per secondi fini. a mio avviso, va bene se c’è reciproco amore e sforzo reciproco per dialogo e comprensione.
sì infatti rossana…
capita anche a me di tagliare corto finendo per generalizzare, ma santo cielo, pare di leggere un bignami quando piovono certi commenti così “fatti e finiti”.
oh, il problema è che qui han capito tutti tutto, ma la maggior parte nuota nel fango.
Rossana, devi tornare indietro al post 25.
Intanto, riguardo al discorso della sottomissione, non devi pensare che ne parli perché abbia velleità caporalesche. In vita mia non ho mai dato ordini a nessuno. Il fatto è che affinché una qualsiasi organizzazione funzioni, ci deve essere chi decide e qualcuno che esegue. E chi decide deve essere una singola testa, non due. Perché la politica è così inefficiente? Perché ogni atto deve essere preceduto da infinite discussioni e compromessi. Perché le aziende sono così efficienti? Perché uno decide e se ne assume la responsabilità.
I compromessi sono sempre al ribasso, sono veri pasticci. Quella “organizzazione a due” che è la coppia, in un mondo ostile come questo, dove vige una lotta spietata, ha bisogno di una linea di condotta decisa e coerente. Se si riesce a condividerla bene. Se si hanno opinioni differenti su questioni essenziali, non si può giocare a decidere una volta per uno. E’ lo sfascio perché sia l’uno che l’altro saranno scontenti, e l’insieme è incoerente. Uno deve affidarsi all’altro. E la suddivisione dei compiti deve essere chiara fin dall’inizio.
Altra questione “la parità dei sessi è contro natura ma la natura sta cambiando…” Cosa vuol dire? Che ci siamo tramutati in una specie diversa? Non abbiamo più gli stessi geni dei nostri antenati? Non mi risulta. La scienza dice che i geni di un neonato di oggi sono identici a quelli di un neonato del Paleolitico. Se da adulto si comporta diversamente è perché è stato allevato diversamente. Quello che cambia nei secoli è la cultura: la natura per cambiare ci impiega milioni di anni. Abbiamo la stessa natura dell’età della pietra, gli stessi istinti, ma la cultura moderna ci induce a comprimerli e deformarli, qui sta il tragico, ma forse non lo vedi, se pensi che la nostra natura forse “sta cambiando”. No, l’abbiamo sfigurata. Ecco perché sembra differente! Tra le altre cose, il maschio non è più maschio e la femmina idem. Ma questo si paga. Se al maschio si storpia la sua natura virile, che è pur sempre quella naturale di cavernicolo con la clava, non ci si lamenti poi se è ridotto a un povero piagnone semifrocio e semiimpotente. L’evoluzione culturale prevede certo che la virilità brutale sia temperata dall’educazione. Ma siamo arrivati all’eccesso di volerla sradicare. Questo significa tagliare le palle all’intero genere maschile. E’ una conseguenza della cultura cristiana degli ultimi 2 millenni, fra l’altro, ma sarebbe un discorso troppo lungo.