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Lettera pubblicata il 8 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore MRC.
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Maverick,
hai ragione: non posso assicurare niente con la testa delle altre donne. posso farlo soltanto per me.
e forse è vero anche che la mia ricetta è troppo semplicistica. soprattutto se anche soltanto una delle due persone “non è portata alla vita matrimoniale”. mi verrebbe da dire, allora, che non si dovrebbe nemmeno sposare ma qui si cade in altri solchi, estendendo di parecchio il discorso, peraltro già trito e ritrito (consapevolezza, onestà, capacità di assumersi responsabilità, ecc…).
concordo anche con te, Kid: i tempi sono cambiati e forse non so più vedere con sufficiente chiarezza l’attuale realtà.
comunque, premesso che ogni rapporto (persino quello materno) è basato su un equilibrio di dare avere, con relative gratificazioni, se fossi un uomo, non prenderei nemmeno in considerazione, per bella ed attraente che possa essere, una donna troppo orientata al lusso e alla bella vita. la difficoltà in tal senso è sempre la stessa: analizzare a fondo e comprendere al meglio, senza paraocchi, con chi si ha a che fare. non che la scelta possa essere mai priva di rischi, avendo a che fare con persone e con sentimenti…
quanto invece alla sessualità, sono ancora purtroppo molte, a mio avviso, le donne che non sono interiormente libere di conoscere e di vivere appieno la propria. possono anche non esserci portate o addirittura fingere orgasmi, affermando a ognuno dei loro partner che è in assoluto il migliore che hanno conosciuto. credo che se si trova una vera affinità, non sia comunque facile cambiare. poi, posso sbagliare anche in questo…
Ok Rossana ma voglio precisare che non è una questione di lusso , ma di idea e di propensione al lusso , inteso come non farsi mancare nulla.
Molte persone son convinte che possano aspettarsi la stessa tranquillità economica dei loro genitori e non si rendono conto che siamo un popolo che , in generale , ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità , inoltre la facilità (ormai anche questa sta svanendo) di potersi permettere tutto in comode rate ha alimentato questa illusione . Seppoi questo lo mixi con una società consumistica in cui la vacanza che ti viene pubblicizzata è minimo la crociera ( Una volta la crociera era il regalo di nozze dei ricchi) o un cellulare da almeno 500 euro , capisci che si perde il senso della misura.
Quindi , non c’è nulla da fare , spesso il non farsi mancare nulla è accedere a cose , oggi , considerate normali perchè diffuse . Classico esempio una borsa di Louis Vuitton , che minimo costa 1200 euro . Quante se ne vedono in giro ? Tante!
Si certo sarà difficile cambiare per alcune per altre no.
Io parlo per me e senza che entro in troppi particolari , ma comunque non ho trovato tutta stà diffusione di donne maghe del sesso :Magari avranno avuto molti partner ma avevano anche poca capacità! Quantità e qualità non vanno sempre a braccetto!
Inoltre , ho un paio di amici e diciamo che non gli mancava nulla (se non il soldo in eccesso )neppure come dedizione sentimentale alle loro ormai ex . Beh ti dico , per uno dei due , la tipa ha ampissime possibilità di trovare di peggio da quel punto di vista intimo, ma a dire il vero, nel giro di sei mesi si è già sposata ( Con il mio amico è stata 5 anni) e sai perchè?
Perchè dovevano decidere (O meglio pretendeva che lui si trasferisse da lei )in che città abitare , ma il bello è che tra le due città ci sono 20 minuti di superstrada e lei và al lavoro non prima delle 9 di mattina!!!! Eh ma le comodità son le comodità ed infatti , tempo 6 mesi , si è fidanzata e sposata con uno della sua città! Incredible but true!
Il secondo , anch’egli dopo quasi 5 anni , è stato lasciato perchè lei voleva qualcosa di piu’ ( Non si è mai capito cosa , ma per me lavorano al pubblico ed essendo corteggiata da fighi e che fighi..hahaha..col macchinone ..uno+uno=2) ma attenzione quà esce la chicca : Lei si lasciava ufficialmente ma siccome lui la soddisfaceva , gli ha proposto , dopo quasi 5 anni insieme ed una figlia di lei, avuta da un’altro , che lui teneva come fosse propria , di non interrompere la loro bella vita sessuale . Praticamente lo voleva degradare da fidanzato ad amante! …Ti rendi conto ? E lui schifato non ha accettato!
Quindi , saranno solo due esempi , ma se poi ci mettiamo che chissà quante donne col partner non arrivano al piacere o ci arrivano poco e molto meno di quanto si soddisfino da sole (semmai) , figurati se l’aspetto sessuale conti chissà quanto ! Non per tutte ed allo stesso modo , di sicuro! Anzi mi pare che vada anche a periodi della vita ! Sigh!:D
Rispondo sia a Rossana che a Kid (col quale mi trovo d’accordo al 100%).
In sostanza dalle osservazioni di Kid, e dalla sua esperienza personale, viene fuori un punto fondamentale, che si può riassumere in poche parole: generazione ultra-viziata, e perciò inadatta al matrimonio (salvo una piccola minoranza)!
Rossana, come hai potuto constatare anche tu – e come ha notato Kid – il sesso è quasi sempre una scusa. Puoi trovare quella che ha sposato il miglior amante del mondo, ma poi si stuferà perchè magari – come nell’esempio di Kid – sorgeranno piccoli problemi pratici sugli spostamenti di lavoro.
Certo, il discorso vale anche per l’uomo, non voglio gettare la croce solo addosso alle donne. Ci sono uomini che hanno un’ottima intesa sessuale e di carattere con la loro donna, e poi magari si stufano, vorrebbero provare “cose nuove” (tipo scambio di coppie o altre boiate) e magari rovinano tutto.
Dai, diciamola tutta: questa è una generazione rovinata dal materialismo, dal consumismo, dalla noia, dalla mancanza di valori veri.
Trovi sempre meno gente disposta a muovere un solo dito, se ciò può creare il minimo disagio. Io, io, io, e ancora io, la gente pensa sempre più a sè stessa. E chi pensa solo a se stesso/a poi non potrà mai capire cosa sono il rispetto per l’altro/a, l’amore autentico, il sacrificio per un obiettivo comune, l’essere ancora più uniti dopo avere superato difficoltà insieme, come dovrebbe essere per le vere coppie.
No, molte “coppie” sono solo dei bambini capricciosi che pensano a sè stessi, e appena si sono divertite col giocattolino si stufano e ne cercano un altro.
E allora hai detto una cosa giusta, Rossana, siamo d’accordo: forse la gran maggioranza (non dico tutte, sarebbe troppo) delle persone NON dovrebbe sposarsi, non hanno la maturità e il senso di responsabilità per farlo.
E ripeto ancora una volta a proposito del sesso: non moltissimi decenni fa le coppie facevano sesso al buio, sbrigativamente in pochi minuti, senza contraccettivi (quindi poi ti capitava sempre la moglie incinta, magari 5-6 volte o più), di sesso manco si parlava. E spesso la donna o l’uomo che si sposava erano i primi che ti capitavano, scelti o consigliati dai genitori, o dopo “fidanzamenti” brevissimi. Eppure le persone erano educate a sposarsi e a dovere vivere insieme per tutta la vita, e lo facevano.
Ci potevano essere anche tradimenti, non erano dei santi, ma non certo o non solo per il sesso.
Insomma, sono certo che se mia nonna o la mia bisnonna potessero essere qui a dire la loro, direbbero: “ma voi avete tutto! Di cosa vi lamentate?”
No, Rossana, non è il sesso e non è nemmeno questione di “bella vita”, ormai trovi gente che non vuole proprio muovere 1 dito nel rapporto con le altre persone!
Kid,
in merito al sesso, intendevo appunto quello che hai definito “Quantità e qualità non vanno sempre a braccetto!”. tutti gli uomini si ritengono dei maghi in questo ma dovrebbero essere più consapevoli che molto raramente lo sono… appartiene poi a uno stupido gioco delle parti gratificarli e ritenersi gratificati, senza ammettere i reciproci limiti nell’intento di superarli con i necessari (a volte complessi) aggiustamenti. troppo spesso l’intimità non è abbastanza intima…
non ci dovrebbero essere donne che “col partner non arrivano al piacere o ci arrivano poco e molto meno di quanto si soddisfino da sole (semmai)”. questo, a mio avviso, potrebbe ancora fare la differenza, anche se capisco che ora i divertimenti più ricercati possano essere altri, sebbene certamente non per tutte…
così come le donne non dovrebbero essere accecate dalla ricchezza, gli uomini dovrebbero non lasciarsi troppo attrarre dalla bellezza. sono due connotazioni che stanno bene insieme ma che portano ad un benessere esteriore. questa società enfatizza entrambe all’inverosimile, quindi è abbastanza facile cadere in questo modo di sminuire la vera vita. anche cinquant’anni fa bisognava saper scegliere e calibrare le proprie scelte; ora di certo più di allora…
Maverick,
questa tua sintesi: “questa è una generazione rovinata dal materialismo, dal consumismo, dalla noia, dalla mancanza di valori veri.” è la più centrata, e quella di cui tutti (maschi e femmine) dovrebbero rendersi conto appieno, se non altro perchè costretti a confrontarvisi ogni giorno, e non solo per quanto riguada i rapporti di coppia.
quanto al passato, secondo me erano molti i matrimoni resi necessari dalle difficoltà economiche, che si affrontavano e superavano meglio in due. in linea generale (soprattutto prima degli anni ’50) l’amore e il sesso venivano dopo, se venivano… quindi le scelte erano effettuate in modo molto più opportunistico di ora, con conseguente maggior probabilità di stabilità e di durata. il resto della cultura dell’epoca, chiesa inclusa, completava il quadro.
si deve, poi, tener conto che attualmente ci sono circa 7 miliardi di individui al mondo ma che, ora come in passato, le persone che, senza essere dei geni, vivono consapevolmente la loro vita, con la maturità adeguata alla loro età, non riveste di certo una percentuale altissima, qui come in qualsiasi altro Paese.
questo per sottolinare ancora una volta il dato di fondo su cui entrambi concordiamo: oggi come oggi nessuno è costretto a farsi una famiglia ma, se decide di farlo, dovrebbe essere in grado di assumersi pienamente ALMENO le sue responsabilità verso i figli, tutelandoli da assurdi conflitti di coppia. le schermaglie di sesso e d’amore dovrebbero avvenire prima, come utile preparazione alla decisione o al rifiuto d’impegnarsi su una strada che richiede pazienza, coerenza e sacrificio. secondo me, troppi intendono ancora il matrimonio come una specie di collocazione di comodo, la donna per interesse e l’uomo per sesso. queste non sono più basi stabili. bisogna adeguarsi ai tempi…
Ah, dimenticavo un’altra cosa importante…
Noi qui dimentichiamo anche che – a differenza delle ultime due generazioni precedenti – quelle attuali hanno anche grossi problemi di lavoro, precariato che cresce, difficoltà economiche, tipo di vita sempre più frenetica, incerta, e con sempre meno rapporti sociali autentici e stabili, anche di amicizia.
Ecco perchè è anche più difficile pensare ad un progetto di vita impegnativo come il matrimonio.
Che ti sposi se poi magari dopo un paio d’anni non hai più quel lavoro, o devi trasferirti chissà dove, o stai mesi e più senza lavoro, o devi lavorare di sera, mentre tua moglie/marito lavora di giorno?
Insomma, è anche tempo di guardare in faccia la realtà: da una parte hai i “viziati” veri e propri, che pur avendo tutto sono annoiati ed agoisti, dall’altra hai anche giovani che – pur volendolo – non riescono a progettare un futuro a 2, perchè le incertezze e difficoltà sono troppe.
E poi, altra realtà sempre più evidente (per rispondere a Rossana): la tendenza a separare sempre più il sesso dai sentimenti, soprattutto per i più giovani.
Poco tempo fa avevo letto un servizio su alte % di ragazzi sempre più “anaffettivi”: fanno sesso senza alcun tipo di affetto (a volte nemmeno amicizia) verso l’altra persona (vale sia per ragazzi che per ragazze), come esperienza “stimolante” ed eccitante, cambiando spesso il/la partner.
E allora, a quel punto, cara Rossana, come fai a parlare di matrimonio a persone così?
Direi che non ha senso, ma perlomeno è molto meglio chi fa così, se lo dice onestamente: sesso ludico cambiando partner, di chi si sposa senza avere alcuna attitudine alla vita a due.
Almeno uno/a non va a mettere in piedi “matrimoni” che sono solo buffonate.
Hai ragione, Rossana, in passato l’amore e il sesso (che era più che altro in vista della procreazione per la donna, ed un piacere secondo schemi banali e ripetitivi solo per l’uomo) erano in 2° piano, prima ci si sposava perchè le donne non avevano alcuna indipendenza, e gli uomini col matrimonio entravano nella vera “maturità”, oltre a garantirsi degli “eredi”.
Però oggi, e anche su questo sono d’accordo, che senso ha sposarsi se le donne possono lavorare (senza dipendere dall’uomo) e c’è poca disponibilità ad assumersi responsabilità, da parte di entrambi?
Non lo so, però so anche che sono saltati matrimoni di persone che sembravano serie e responsabili.
Secondo me due dovrebbero convivere almeno 10 anni, prima di sposarsi (lo so che i bigotti storceranno il naso), così almeno possono testare se sono in grado di superare le difficoltà della vita in comune, e la “routine” quotidiana.
Maverick,
secondo me, purtroppo, le condizioni economiche fanno la differenza in diversi aspetti: dove c’è meno possibilità di avere oggetti materiali, si è forse più inclini a costruire se stessi per far fronte alle difficoltà, che temprano; laddove, invece, c’è abbondanza e conseguente leggerezza, si tende di più a godersi la vita, scavalcando principi e valori.
al di là dell’indipendenza economica e della pillola, che hanno reso la donna autonoma, in grado di scegliere la propria vita e di vivere liberamente la propria sessualità, come hanno sempre fatto gli uomini (adesso credo sia ancora un po’ confusa, a cavallo delle due diverse culture che l’hanno riguardata nel ‘900), resta la realtà di fatto che costruire sui sentimenti è qualcosa di più emozionante ma di molto più instabile.
mi sa che ora, più che mai, come ci sono animali che cambiano partner ad ogni stagione e altri (in misura molto più ridotta) che sono fedeli per l’intera vita alla loro scelta di coppia iniziale, gli esseri umani dovrebbero innanzitutto comprendere se sono naturalmente inclini a legarsi in modo stabile e duraturo (sacrifici inclusi) oppure se per loro è preferibile restare liberi e non avere figli da crescere. è una questione di consapevolezza e di chiarezza, prima con se stessi e poi con l’eventuale partner. dopo questo primo snodo, diventa una questione di coerenza con gli impegni assunti, indipendentemente dal matrimonio.
secondo me, neppure una convivenza di una decina d’anni può assicurare stabilità in un’unione ufficializzata. ho conosciuto parecchie coppie che convivevano benissimo e che si sono poi separate quasi subito dopo le nozze. cambiando la struttura dell’unione, spesso cambiano di conseguenza anche i comportamenti e basta che uno dei due si “adagi” più del previsto per mandare tutto all’aria.
è un’epoca di grandi mutamenti nei rapporti di coppia. quando si saranno compresi meglio alla luce delle recenti innovazioni e della situazione socio-economica che li determina, si prenderanno forse meno batoste. almeno, così voglio sperare…
che sia la strada per avere meno unioni di comodo e per mettere al mondo meno figli, visto che la terra è già sovrappopolata?
Ottime le analisi di Maverick2011, Rossana e Kid: hanno ben focalizzato il problema che è molto più radicato di quanto si possa immaginare, perchè ormai legato al costume, alla Società ed al modo stesso di pensare moderno di Uomini e Donne.
Resta una questione, ancora, da analizzare con più attenzione: come uscire da questo vortice? Come non rimanere schiacciati da quelli che ormai sono i meccanismi quotidiani della vita di coppia?
Scegliere, a priori, la persona “giusta” con la quale instaurare una relazione che, si spera, sia duratura non è facile: è quasi impossibile, perchè, alla luce di quanto letto e sperimentato, la “giustezza” di una persona si può solo verificare a posteriori, a relazione scoppiata o sopravvissuta agli uragani della vita.
Cosa fare, cosa dire se il Partner è sordo, per superficialità, scarsa intelligenza o scarso impegno, su questa questione?
Nelle Università riescono a spiegare l’astrofisica nucleare con i suoi logaritmi incomprensibili, e molti la capiscono e l’apprezzano; possibile che non esista un metodo per insegnare, a chi è già adulto e pieno delle sue certezze e convinzioni, il valore dei sentimenti e la bellezza dei risultati nati dai sacrifici?