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Lettera pubblicata il 8 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore MRC.
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La vera donna emancipata è quella che non sbandiera conquiste o superiorità di ogni genere e quella che condivide.
La vera donna emancipata è quella che non lo fa pesare di esserlo.
Il resto sono ibridi con grossi complessi di inferiorità e un ego spropositato che devono per forza mettersi in competizione , perdendo di vista ogni valore, il diritto di voto, il diritto al lavoro alla libertà di parola e espressione quelli sono diritti sacrosanti per ogni individuo uomo e donna, ed giusto combattere per questo.
ma usare delle rivedicazioni di 20 anni fa come scuse per fare quello che vuoi e avere anche la giustificazione per farlo è solo banale e scontato, niente di nuovo, basta guardare la sentenza della corte di cassazione sulle escort che frequentavano Berlusconi, pagate, strapagate è in più considerate parte offesa, (naturlamente da un giudice donna), quindi ora beccano anche il risarcimento, quindi si tutelano le puttane. Questa non un opinione , questa è la REALTA’ dei fatti, lhanno definita una sentenza epocale, si un epocale occasione per pedere credibilità, tra l’altro grazie a una “sorella” donna giudice. Si sono battute per la legge Merlin e ora ci sputano sopra.
commiseriamo le puttane e condanniamo i puttanieri..allora preferisco essere
un maschilista che un co..ione.
In effetti sostenere che una escort (che magari può guadagnare esentasse in una sola sera varie volte quello che altre donne lavorando normalmente guadagnano in un mese) sarebbe anche “parte offesa” in un processo (e non importa se ci sia di mezzo Berlusconi o pincopallino) per una vicenda in cui NON è stata costretta a vendersi, ma lo avrebbe fatto (se veramente lo ha fatto) più che volentieri, non è una sentenza, è un abominio giuridico!
La cosa più ridicola è che questa non è minimamente una sentenza “femminista” (nel senso che miri a tutelare le donne), ma è una sentenza ultra-maschilista, da medioevo, in quanto incentiva la prostituzione d’alto bordo anzichè il lavoro legale delle donne.
E perchè mai una donna dovrebbe studiare e lavorare, se poi trova i giudici (donna o uomo non cambia) che le dicono: “Datela pure via a pagamento, che poi vi tuteliamo anche noi!”.
@Luca
comunque ti faccio notare che non c’è ancora alcuna sentenza sul processo a Ruby, nemmeno di primo grado, men che meno della Cassazione, siamo ancora alle prime udienze.
Però sicuramente è incredibile che un giudice consideri “parti offese” donne che nemmeno hanno mai dichiarato di avere subito un danno, considerando “danno” l’essersi vendute non sulla strada costrette dal racket, ma a caro prezzo e volontariamente nel corso di cene con “VIP”.
Esatto Maverick,
la cosa che però è ancora più strana è che non ho visto donne e gruppi femministi indignarsi su blog o scendere in piazza, nonostante questa notizia sia stata diffusa su tutti i giornali italiani, sono scese in piazza per combattare la mercificazione del corpo femminile e contro una certa entità politica.. e adesso? se non ce nessuna protesta vuol dire che va bene anche a loro mercificarsi, protituirsi a discapito di altre o altri e tutelare questo sistema specialemnte da giudice donna..vuoi vedere che si considerano tutte parte offesa ;-))))
apposto siamo
Comunque, per evitare di cadere in commenti e discorsi politici (per dei Politici che poi, tra l’altro, non meritano nemmeno!), vorrei ripartire da questa affermazione: “La vera Donna è colei che, pur sapendo di essere superiore all’uomo, non sente la necessità di sbandierarlo ai quattro venti e torna a fare la Donna!”
Quante, oggi, sono in grado di fare questo? …forse solo le nostre mamme.
Concordo Maverick
non voglio cadere in commenti politici,
dico che se le “donne emancipate” moderne etc.. vogliono trovare un punto di incontro e condivisione non è questo certo il modo, o quello che si vede in giro, io viaggio per lavoro e spesso staziono per lunghi periodi in paesi nord europei (Svezia e Olanda), li le donne sono veramente emancipate ma c’e uno spirito di collaborazione e apertura per cui nessuno si sente frustrato e nessuna si sentono libere e hanno un rapporto davvero paritario con gli uomini, dal punto di vista morale , paradossalmente prorpio in que tipo di stati dove la prostituzione è stata sdoganata e ci sono meno vincoli morali, ci sono meno divorzi!!! dati dell’EURES non è un invenzione i miei colleghi olandesi sono quasi tutti sposati, con mogli che lavorano, studiano etcc.., tranquillamente .. esembano molto piu felici e ottimisti di noi ,qui la parola “emancipazione” sembra essere usata come il jolly quando non hai più carte da giocare, allora tutto vale , tutto va accettato , perchè come sentivo dire da una collega d’ufficio “siamo nel 2011 oggi le donne sono emancipate e se fregano”, quindi un enorme giustificativo..be sono sincero mi aspettavo un altro tipo di emancipazione
ma non preoccuaparti..chi semina poi raccoglie
Io continuo ad intervenire, anche se mi pare sia diventato il solito discorso per pochi.
E mi domando come sia possibile che in tre riusciate a tracciare venti anni, come minimo, di storia, di usi e costumi (per non dire sentimenti), di circa metà della popolazione mondiale, ossia le donne e che non ve ne possa fregar di meno di un qualsiasi commento di un’appartenente al genere.
Ma non mi riferisco ai miei, non è che una risposta in più o meno abbia un peso così grande nella mia vita, ma mi sorprende che non vi interessi proprio per niente il dialogo con l’altra parte. Quella che dovrebbe essere la vostra metà anche nel quotidiano.
Parlate di vere donne come se ci dovessero mettere un marchio di fabbrica appena nate (buona, difettata…), oppure, come se ogni giorno si dovesse girare con la tutina di superman per starvi alla pari.
Queste sono assurdità… Ma qual’è il metro di paragone con cui due individui si possano misurare e capire chi dei due è superiore?
E sprecare tempo prezioso per dimostrare che cosa, a chi?
L’unico giudice veramente imparziale siamo noi stessi e quando il mio riflesso è quello di una buona persona, coerente con se stessa ed i propri valori, sono a posto; non mi resta da dimostrare nient’altro, il resto preferisco lasciarlo per cose più piacevoli
Almost-Imperfect,
mi hai quasi tolto le parole dalla tastiera. io stavo semplicemente pensando: ma guarda questi! se la cantano e se la suonano tutto da soli, convinti di conoscere a menadito l’altra parte del cielo, generalizzandola alquanto e comprendendola molto poco…
mi hai regalato un sorriso. grazie!
Premessso che non stavo parlando di voi, care Almost e Rossana…come mai vi sentite prese in causa?, io espongo io mio punto di vista, parlare di come si desidera una persona non è un marchio di feabbrica , nessuno deve dimostare niente a nessuno, ma la fomamentis di una persona dovrebbe portare a essere un indivio libero , deciso , con un proprio carattere, e sopratutto quello che vuole a tenere alla larga quello che non va questo non è etichetta di fabbrica, questo è avere un opinione salda e ferma, che ci rende INDIVIDUI.
Detto questo, prego aiutatemi nel dialogo, sono pronto, ditemi su quale argomento, prego.
e vogliamo essere cinici, ora siamo alla pari no?, quindi o siete pronte a pagare lo scotto della competizione o state a casa dove è il problema..noi uomini lo paghiamo da una vita.
Luca
premetti quello che ti pare ma non mi stavo riferendo a te in particolare.
Mi sento tirata in causa? No. Non ti conosco, non so che esperienze hai fatto e se la pensi così peggio per te, a me non me ne viene niente.
E’ anche vero che si parla di generi ed essendo donna penso ti riferirai anche a me.
Siamo alla pari, siamo dispari… Ma siamo come siamo! Rilassati un pochino che nessuno qui ti mette sotto esame! A me sembra già abbastanza dover tutti i giorni mettermi alla prova tra lavoro e mazzi vari… Pensa un pò se vengo a misurare quanto sei superiore te; e se anche fosse… Bah, questo mondo è tanto grande vivrò comunque bene.
Al limite vista la richiesta di MRC si poteva parlare un pò più di lui, o con lui, dell’argomento che ha posto.
Trovi che con rossana si faccia “comunella”? Rallegrati! State sempre ad accusarci che la solidarietà femminile non esiste; beh eccola… Figurati che si voleva scrivere la stessa cosa.
Ah un ultima cosa, un individuo troppo rigido nei suoi preconcetti non è mai libero