Ciao a tutti,
io ho 40 anni e sono innamorato di mia moglie: la mattina non vorrei alzarmi dal letto solo per poterle stare ancora un po’ attaccato addosso; il giorno vivo ogni respiro pensandola ed appena posso mi fa molto piacere riuscire a pranzare insieme facendo l’impossibile per incrociare le nostre pause di lavoro; la sera non vedo l’ora di mettere a letto i figli per rubare briciole d’intimità a questa vita frenetica….
Lei ha 40 anni e non mi ama più: la mattina scende dal letto, sa che sono sveglio e non mi saluta nemmeno; si prepara per un ora in bagno, porta i figli a scuola e poi si riempe la giornata di ogni impegno possibile ed immaginabile pur di ridurre al minimo indispensabile il tempo che è costretta a passare da sola con me.
Non un bacio, mai una carezza, neppure uno sguardo! Solamente figli, lavoro, lavoro, lavoro e tutto il resto.
Sempre pronta a farsi carico dei problemi di tutti, l’altro giorno ha buttato via una giornata intera della sua esistenza per andare a consolare un’altra Cretina (come lei!) che a metà della vita si è fatta venire la “CRISI” di mezza età, che ha piantato marito, famiglia, casa e tutto ed ora gioca a fare la ragazzina, correndo dietro a facili illusioni e vivendo una settimana dalla sorella, una dalla madre ed una in mezzo alla strada. Per me, invece, quel giorno, come tutti quelli precedenti e futuri, non ci sono stati neppure 5 minuti (e dico 5!!!!) di attenzione focalizzata solo ed esclusivamente su di me!
Un altro NON c’è. Se ci fosse, a questo punto, forse sarebbe meglio: potrei scaricarLe addosso colpe ed insulti e riuscirei a non amarla più.
Quindici anni fa le nostre strade si sono incrociate ed abbiamo deciso di unirle e continuare insieme. Per un po’ ha funzionato; ora, però, lei è Donna, si sente soffocare dalla monotona quotidianità, dal mutuo da pagare, dalle bollette; di fare viaggi o vacanze NON se ne parla, perchè il lavoro va prima di tutto; lei ha 40 anni e si è accorta che (solo per lei ?!?) metà della vita è scappata via…
Fanno bene gli uomini che tradiscono! Quelli che non sparecchiano e non lavano i piatti, perchè c’è la partita o perchè non ci sono neppure poichè sono fuori con gli amici! Fanno bene quelli che, anche se sposati, vanno nei locali o in discoteca per rimorchiare una facile sco.... e poi tornano a casa come se nulla fosse!
Le Donne non meritano niente, non meritano amore, non meritano attenzioni, non meritano nulla!
Le Donne sono Donne: si fanno mille problemi e diecimila complessi; si complicano la vita e la complicano pure agli Uomini; vogliono questo e vogliono quello e non si sanno più accontentare del semplice stare insieme.
Una volta erano il cardine della vita, ora montano e smontano matrimoni e relazioni giocando con la propria vita (e con quella degli altri!!!) come ogni Uomo la sera gioca col telecomando della televisione: sempre pronte a cambiare, perennemente annoiate e disinteressate da tutto.
La mia è rabbia, direte voi. Sì, è vero, perchè qui c’è un Uomo (per natura “disposto ad Amare e che pretende di essere Amato”) ed una Donna (per natura “Donna”).
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni
Sono una donna e so per certo che se vogliamo siamo esseri orribili noi donne.
Ora mi domando brutalmente se la vostra vita intima sia soddisfacente e credo proprio che non la sia.
Non ti dico di tradire la moglie perchè faresti solo un gran casino, dico di comportarti da uomo.
Da upomo passionale, da uomo che la corteggia, da uomo che la desidera, da uomo che fa l’uomo.
Ritrova la complicità, che non significa solo starle “addosso” nelle pause pranzo, alla sera etc.
Fatti desiderare, cura il tuo aspetto fisico.
Magari sei molto rispettosonei suoi confronti, ma prova a lasciarti andare alla passione anche nei momenti più inaspettati.
Magari lei si scandalizzerà, ma stai pur certo che le farà piacere.
Riconquistala.
Sei un bravo marito.
sugli uonmini ne avrei da dire ma preferisco non incazzarmi ora,vorrei piuttosto capire una cosa:tu le hai mai parlato del tuo malessere?le hai detto come ti senti?hai provato ad aiutarla in tutti questi piensieri che l’affliggono?mutuo,lavoro,famiglia,ecc.???che tipo di rapporto avete?è normale che ad un certo punto ci siano le crisi,se sei sicuro che un altro non c’è cerca un punto d’incontro con lei,perchè è così attaccata al lavoro?per la carriera?per paura di perderlo?viviamo in un mondo difficile magari lei è presa da così tante cose che in questo momento non riesce a vedere altro.provaci ad avere un contatto,prova a parlare,fate le cose insieme,anche i doveri e vedi cosa succede.io ho provato la stessa cosa,stare con qualcuno e sentirsi comunque terribilimente soli…è molto triste.
MRC, ciao. Sì sei frustrato, deluso e incazzato nero, e ci sta assolutamente che tu lo sia. Infatti mi sono chiesta se risponderti o no. Ma nel senso che, tutto sommato, penso che ci stia pure che tu pensi queste cose e che ti sembri anche, pensandole, di sfogare un senso di disincanto, rabbia, ingiustizia. Ed evitare l’ulcera o pensare che comportandosi come dici ci si può evitare le ulcerazioni al cuore.
Lo dico perché, e sono una donna, cose simili le ho pensate anch’io, sul genere, l’altro, al di là del genere, sui rapporti in genere. Quando ami qualcuno e ti cade il (tuo) mondo in testa, che sia di colpo o a pezzettini, è una brutta bestia. Tra l’altro ti pare che è il mondo stesso che sta crollando. Che sei deficiente per le cose belle in cui hai sempre creduto e che eri anche contento di avere costruito e di costruire. Pensi: il mondo è dei furbi, dei cinici, dei superficiali, di quelli che non guardano in faccia nessuno. Degli egoisti, di coloro che si sposano come se fosse andare a comprare un paio di scarpe. Di quelli che non si guardano mai dentro e se lo fanno è per dirsi che hanno tutti i diritti, ma dimenticano quelli degli altri. O semplicemente di coloro che della poesia della vita non sanno che farsene, e preferiscono mettere le dita ogni tot in una presa perché solo così si sentono vivi.
Fatta questa premessa ti rispondo comunque volentieri, anche se non so quanto volentieri leggerai la mia risposta. Perché non intendo darti del tutto ragione, e non perché sono una donna.
Non conosco la tua storia, la tua donna, non ho capito se lei te lo ha detto in faccia che non ti ama e quando e come vi siete persi. O lei ti ha lasciato indietro senza rendersene conto. (come si fa a lasciare indietro qualcuno che dici di amare senza rendertene conto, mi dirai?).
Ho amici uomini a cui è successa la stessa cosa, ho amiche donne a cui idem. Anche il mio lui è andato in crisi, dopo anni, e io mi sentivo come te quando è successo, quindi capisco il tuo stato d’animo. Pare che li rapiscano gli ufo. E sembrano persone mai felici di niente. Che scambiano la serenità (o la semplice normalità) per noia. O forse solo persone che non sanno veramente quello che vogliono, non sanno gestire una LORO crisi personale e quindi ti scaricano addosso un LORO male di vivere, dovendo dare la colpa a qualcuno. Forse le vedono davvero le colpe, ma magari non hanno verbalizzate in tempo ciò che a loro dava fastidio. Forse non hanno niente da verbalizzare, perché semplicemente ad un certo punto della vita sono insoddisfatte di loro stesse e non hanno i mezzi e la sensibilità per chiedersi realmente cosa sia che li fa alzare scontenti la mattina. Forse perché sono nodi loro che non hanno mai risolto.
Dico persone, perché secondo me la questione non è uomo o donna, ma sta in un certo modo di guardare se stessi e quindi il mondo circostante e anche gli affetti. Anche in un certo modo di mordere la mano vicina invece che chiedere aiuto quando si è in crisi.
@Fanno bene gli uomini che tradiscono! Quelli che non sparecchiano e non lavano i piatti, perchè c’è la partita o perchè non ci sono neppure poichè sono fuori con gli amici! Fanno bene quelli che, anche se sposati, vanno nei locali o in discoteca per rimorchiare una facile sco.... e poi tornano a casa come se nulla fosse!
Le Donne non meritano niente, non meritano amore, non meritano attenzioni, non meritano nulla!
Potrei girarla diversamente al femminile. E in fondo gli uomini tradiscono con le donne e le donne con gli uomini. O anche si legano a persone dello stesso sesso e tradiscono con persone dello stesso sesso. E infatti potrai trovare uomini e donne omosessuali che fanno delle considerazioni simili alle tue. Gli egoisti stanno da entrambe le parti. Forse allora non è questione di genere, che dici?
Anche se, naturalmente, essendo tu uomo, e etero, è anche logico che tu traduca in un’affermazione che riguarda l’identità maschile, una frase che diversamente potrebbe suonare come: “Fanno bene coloro che si comportano da stronzi e menefreghisti”.
Ripeto, non lo dico per difendere il mio genere, non me ne frega nulla. So di cosa sono capaci le persone, donne incluse. A volte neanche per cattiveria, ma per ignoranza, innanzitutto, di sè.
E penso anche che tutti possiamo peccare di egoismo, anche senza rendercene conto. Anche mentre pensiamo di essere… lastricati di ottime intenzioni.
Il mio discorso è un altro, penso che in fondo a snaturarsi si soffre, anche se ci si snatura per rabbia o reazione o cercando in una certa dose di distacco e cinismo una nuova saggezza salvavita. Penso che ci sono persone che si sentono soddisfatte a fare come dici (alcune forse lo sono davvero, e manco si pongono il problema. Anche perché sono sempre gli altri, magari, a risultare “insufficienti”), ma per altre la vera gioia (e non morale, ma in primo luogo di identità, della propria identità in primis) sta nel fatto di vivere la vita in un altro modo, cioè di avere una vita, non persa in mille rivoli di compensazioni, rimorchi, bugie, antifurti psicologici (non mi avvicino mai realmente a te perché con l’egoismo mantengo la distanza), ma “presente” quando si parla d’amore, relazione, famiglia, nido, condivisione.
Se appartieni a questa categoria, MRC, ti auguro di risolvere la tua crisi con lei, prendendola di petto (non a legnate), o di riuscire a prendere di petto la decisione di andartene (visto che questa situazione per te è chiaramente emotivamente intollerabile) e di restare te stesso.
In fondo se partissimo dal presupposto che dici neanche le persone che potenzialmente possono costruire davvero qualcosa insieme (e che dura) si incontrerebbero mai sul serio, su un altro piano, rispetto a quello dell’umano egoismo. Saremmo tutti veramente soli, anche quando abbiamo qualcuno vicino, e lo faremmo sempre sentire solo, lì nel profondo. Indipendentemente se sa dov’eravamo prima di tornare a casa e se siamo bravi a mentire. I piatti non li laverebbe nessun
ciao MRC
prova a salvare il tuo rapporto con lei.
E’ una crisi, se l’affrontate insieme e poi ne uscite sarete più forti e vi amerete più di prima…
se la ami, provale tutte.parlane con lei. così non sentirai poi di non aver fatto il possibile.
non ti sto consigliando di fare lo zerbino, sii uomo, ma provale tutte.
MRC,
dal tuo punto di vista hai perfettamente ragione a pensare che fanno bene gli uomini che tradiscono… ma… posso chiederti com’erano i rapporti intimi con tua moglie prima di decidere di sposarvi? avete esaminato insieme se per voi, come coppia, veniva prima il lavoro e la conseguente gratificazione sociale o il piacere di stare vicini e di godervi la famiglia?
sono tendenze caratteriali da non sottovalutare nell’impegnarsi in una relazione di coppia…
Non conosco la tua situazione e se tu non hai provato a parlarle, fallo.
In modo calmo, ma chiaro.Se lei reagisce negativamente devi prendere ibn considerazione che non ti voglia più e stia mettendo in atto quella lotta di logoramento in cui le donne sono molto versate.
Allora, ignorala anche tu. prenditi le tue soddisfazioni fuori, visto che la vita è una e quando si è vecchi, si è vecchi.
Riguardo ad andartene , neanche per sogno. Lei si è stancata ?
Lei se ne vada.
Dici che non c’è l’altro. Possibile.
Ma allora, fino a che è sola, non farà nulla.
E sopratutto, non diventare uno zerbino.
Servono solo per pulire le scarpe infangate
hanno, sono, è per questo motivo che….mi piace quando si danno giustificazioni a soggetti come tua moglie che mandano a puttane una relazione per i sogni facili da biancaneve nel giardino incantanto…un uomo che si spezza la schiena tutto il giorno per campare la famiglia vale meno dei viaggi..ciò dimostra che è sempre il più buono a pagare.
si caro amico mio fai come ti hanno detto,oltre a lavorare vai in palestra, curati di più, corteggiala di più, cambia anche personalità per lei, e al limite fai come dicono elio e le storie tese, mettiti una scopa in c..o e ramazzagli la stanza..mi raccomando ti merita.trovo tutto questo semplicemente ridicolo…poveri noi!
ROSSANA: sottolinei un aspetto importante. A volte, quando il tempo passa e l’impegno aumenta, le persone non si trasformano, enfatizzano alcune caratteristiche che avevano già. Solo che piccoli egoismi diventano grandi egoismi. Una visione della vita “teorica” di capacità di impegno non regge l’impegno reale. E se può capitare a tutti di spaventarsi di fronte al cambiamento, le responsabilità, c’è chi per indole reagisce comunque in un certo modo piuttosto che in un altro. E’ possibile vedere ciò già nell’atteggiamento che riguarda la vita, le piccole cose, prima di prendere l’impegno?
Forse sì.
Penso a tutti coloro che, dopo uno shock della separazione, si ritrovano ad ammettere: in fondo era arrogante/egoista/si aspettava tutto da me/era poco empatico/a/poco aperto/a al dialogo, si chiudeva di fronte alle difficoltà ecc. già prima.
E non so neppure se il centro stia nel lavoro o negli altri interessi.
Intendo dire (e ora non mi riferisco alla moglie di chi scrive in particolare, perché anche se lui accenna a questo aspetto non posso ovviamente essere nelle loro dinamiche, la testa di lei ecc) che c’è anche chi si “rifugia” nel lavoro o in altro da fare per non affrontare e non mettersi in discussione.
@veniva prima il lavoro e la conseguente gratificazione sociale o il piacere di stare vicini e di godervi la famiglia
a parte casi estremi io credo che sia possibile conciliare le due cose. anche perché il lavoro non è solo gratificazione sociale, ma anche gratificazione personale. e ci sono coppie che funzionano tanto meglio perché entrambe le parti hanno insieme i doveri ma anche il diritto di avere queste gratificazioni personali. Che armoniosamente riescono a concertare i vari aspetti della vita, anche se ovviamente facendosi il mazzo. Cito l’esempio di una donna che conosco che a 37 anni aspetta il quarto figlio. I primi due sono adolescenti, il terzo ha sette anni se non erro. L’ho vista l’altro giorno, mentre faceva la spesa, contenta della gravidanza, inaspettata ma accolta con gioia, contenta del fatto che sta per discutere la tesi di un master, contenta del suo ruolo di madre e moglie ma anche di aver saputo trovare la sua strada, anni fa, lavorando all’interno dell’ambito psichiatrico. Sposarsi giovanissima e diventare madre presto non le ha impedito di trovare la sua strada in una professione che ama, e che sicuramente ha anche i suoi lati oscuri, ma compensati dal fatto che, appunto, fa ciò che ama. Naturalmente le sue scelte professionali tengono conto del fatto che ama suo marito e la famiglia. Peraltro lei e il marito hanno affrontato anche diverse difficoltà toste (non tra loro, esterne, come il fallimento di una delle due famiglie d’origine, in senso economico), e non penso a loro come la famiglia cuore che non litiga mai. Ma la loro squadra funziona a quanto pare. Non credo che se lei avesse fatto un lavoro vissuto come frustrante o tantoper anche se meno impegnativo
per forza ciò avrebbe portato automaticamente vantaggio alla famiglia.
Vorrei sottolineare che il mio non è un discorso in favore del lavoro femminile. Penso la stessa cosa del mio amico a cui la moglie, madre di due figli piccoli, ha “permesso” di cambiare lavoro anche se il lavoro precedente apparentemente era più sicuro. Se lei non fosse stata d’accordo lui non lo avrebbe fatto (come nel caso della donna che citavo in precedenza) ma lei mi ha sempre detto che, anche conti alla mano, certo, si rendeva conto che lui soffriva nel lavoro precedente.
Non so se riesco a spiegare quello che intendo dire. Non intendevo dire che dobbiamo essere dei supermen e delle wonderwomen, e penso che le coppie funzionino a volte anche perché le persone sono reciprocamente consapevoli sia dell’impegno dell’altro nei tanti ruoli a cui ci porta la vita, sia nel rendersi conto che pur non essendo dei supereroi in grado di tramutare 24 ore in 58 la qualità del tempo a volte è fondamentale più della stessa quantità (anche se la quantità è importante).
Vanno in crisi coppie in cui uno solo dei due lavora (e benestanti… chiaro che dove si tira la carretta fino a fine mese con uno stipendio solo ci sono altri ulteriori questioni e problemi) quanto quelle in cui lavorano entrambi.
Non intendevo assolutamente dire che chi ha scritto questa lettera sia incazzato perché la moglie lavora. Mi sembra che lui soffra più di una mancanza di qualità del tempo che di quantità. Se accenna al fatto di aiutare in casa, poi, è perché considera il fatto che ci si possa venire incontro a vicenda, direi.
Forse siamo anche più disposti a gioire delle gratificazioni che una persona ottiene in altri campi della vita e a sostenere le frustrazioni che riscontra in questi campi se una persona ci fa sentire “CON”. Cioè se ci coinvolge, ci rende partecipi, ci fa comunque sentire centrali in senso emotivo. E dà comunque valore al tempo che finalmente si può passare insieme.