Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 28 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore roxanna.
Pagine: « Prec. 1 … 7 8 9 10 11 … 20 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 7 8 9 10 11 … 20 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Ho letto rapidamente i commenti causa scarsità tempo a disposizione. Mi soffermo sugli interventi di Kid, che trovo davvero esaustivi e centrati. Sebbene non possano dipingere fedelmente tutte le realtà, ne identificano indubbiamente una larghissima parte.
Giunsi anche io alle stesse conclusioni. Mi ha sempre colpito in particolare, questo strano dualismo femminile: da un lato alimentare l’idea che le donne siano sistematicamente insicure del loro aspetto, dall’altro osservare invece quanto mediamente si sopravvalutino. Basta leggere i commenti sul sito stesso, sembra un covo di fotomodelle mancate, che a parole fanno intendere di essere una più bella dell’altra. Ricordo ad esempio Lola, che qualcuno ha conosciuto. Il suo modo di porsi era del tipo “sono la più fi.. del mondo”.
E ho notato lo stesso atteggiamento in molte amiche medie/carine: da un lato il lamentarsi di non trovare l’amore, dall’altro ambire sistematicamente al figo.
Io penso che il potere della patata, sia deleterio per gli uomini, ma che lo sia soprattutto per le donne stesse! E’ un pò come il successo, se non lo sai gestire ti divora. Sentirsi desiderate così frequentemente crea in loro la convinzione di essere fighe e di poter quindi ambire di diritto a quello che secondo loro c’è di meglio sul mercato.
I social, il consumismo, l’ego smisurato fanno il resto. E’ per questo che i normali/carini vivono questa situazione di disagio e frustrazione, perché nella mente logica maschile, i conti non tornano.
Se sono bello quanto te, se il mio status è pari al tuo, posso anche non piacerti, ma non sei in diritto di guardarmi dall’alto in basso (concetto che varrebbe in ogni caso, ma a maggior ragione se non sono presenti differenze di sorta, perché non ci sono attenuanti).E invece accade proprio questo.
In un paese come l’Italia inoltre, si raggiunge l’apice di tale discordanza.
Alcuni miei amici trasfertisti, potrebbero spiegare molto bene cosa intendo. Un amico ad esempio, che è stato tra i vari paesi anche in Argentina e Cina, ha confermato il mio pensiero. Lui è un uomo fisicamente normale, sul 1.80, rasato a zero (perché altrimenti gli verrebbe la chierica), occhi azzurri, magro. Inutile dire che qui è quasi invisibile, in Cina faceva conquiste e anche tante! Mi ha detto: “non mi reputo affatto un bel ragazzo, mi sento uno normale, ma ti assicuro che in Cina mi sentivo un figo. Donne che mi guardavano, che mi sorridevano, che si avvicinavano”.>>>
>>> Questo perché mentre per i canoni delle italiane lui non è esteticamente nulla di che, per la cinese media è bello.
E’ per questo che quando ci lamentiamo che le italiane sono troppo fredde e passive, le donne che commentano non si riconoscono nella nostra descrizione. Perchè con chi vogliono loro si danno da fare! Al figo sorridono, magari si avvicinano anche o gli fanno intendere che c’è trippa per gatti. Con il figo vanno a letto entro qualche sera o la sera stessa. Ed è per questo che per un’italiana, dal punto di vista del soddisfacimento della propria vanità, non esiste paese pari all’Italia. Provate a chiedere alle amiche che hanno vissuto o che vivono all’estero.
Per cui tutto torna. Faccio l’esempio di Maria Grazia (non me ne volere). Concesso che ci sono 40enni molto belle, una 40enne resta pur sempre una 40enne e non è paragonabile all’attrazione ancestrale che scatena una di 25 anni. Generalizzo ovviamente. Per cui la mia mente logica, trova un tantino assurdo l’atteggiamento da diva che pare trasparire dalle sue parole. MG si sente fi.. e anche tanto. Perché questo? Perché ha una folta schiera di uomini che attrae sessualmente. Ma attrarre sessualmente un uomo è relativamente facile per una donna, peccato che tante non riescano proprio a capirlo. E non lo capiscono perché per le donne non vale lo stesso meccanismo. O una donna è davvero affamata o sessualmente parlando sarà sempre più selettiva di un uomo.
Si è visto recentemente anche sul sito, in un’altra lettera. La tizia fino a che non si è descritta non ha fatto danni, descrivendosi ha subito scatenato la curiosità di noi uomini, uno in particolare si è praticamente prostrato per avere un suo contatto. Tra l’altro si dichiarava pure maschio alfa. E’ ovvio che a fronte di cotanto zerbinaggio e adulazione, tipici dei popoli a mentalità bigotta e maschilista come la nostra, una qualunque tizia si senta una dea.
Probabilmente capiterebbe anche agli uomini se lo stesso atteggiamento l’avessero le donne.
Perché allora le donne soffrono? Per la concorrenza! Perché è ovvio che un uomo che ha scelta, non diventerà uno zerbino. Potrà sempre trovare una più bella, o più giovane o più porca e tenderà a trattare la donna in questione (se non innamorato) come un piacevole passatempo. Comportandosi appunto, da stronzo.
Aggiungo ancora una cosa.
In una realtà emancipata, come non esiste che una ragazza/donna, normale/carina, intelligente, simpatica, debba fare chissà che cosa per attrarre un uomo, allo stesso modo, a parti invertite, non dovrebbe esistere che un ragazzo/uomo normale ecc.. debba mostrarsi necessariamente sicuro di sé, o darsi da fare o sentirsi in dovere di dimostrare qualcosa per risultare interessante, dovrebbe semplicemente essere se stesso. Invece è ciò che mediamente accade, segno che siamo ben lontani dall’emancipazione, soprattutto mentale. Dovrebbe essere tutto più spontaneo e paritario. Ne ho conosciute di ragazze carine e la maggior parte si è sempre posta in maniera cordiale, gentile. Quasi mai però mi è parso di vedere in loro atteggiamenti volti a dimostrarmi ad ogni costo interesse, non si passavano la lingua sulle labbra ammiccanti, non si slacciavano i bottoni della camicetta mentre mi parlavano. Erano tranquillamente loro stesse. Ad un uomo normale, che voglia “fare colpo”, questo non è concesso. Si sente in dovere di dimostrare qualcosa, di fare il piacione, di adulare. E se non si dimostra “attivo”, la donna in questione non lo noterà nemmeno. Ecco il perché di tanta diffusa piacioneria.
A me pare un concetto di una semplicità disarmante, eppure molte donne credono che l’emancipazione risieda nel fare le stronze quanto gli uomini, di mostrarsi egoiste ed egocentriche. Viva la parità! Poi però se l’uomo paga la cena ben venga. Se è l’uomo a darsi da fare anche. Vero o no?
E allora parità de che..
“malgrado poi abbia precisato che(in teoria)lei sceglierebbe il brutto menefreghista , quando poi( in pratica) si frequenta con il bello e menefreghista, ma questo fa parte del personaggio “donna” e delle loro contraddizioni tra teoria e pratica: Mica possiamo pretendere che dicano tutto!Eh? Ciao :)”
Kid sei liberissimo di non credermi, ma io nella mia vita mi sono innamorata anche di ragazzi brutti ( che si comportavano da stronzi ) e per loro ho pure pianto ! sono una bella donna ancora adesso che ho 40 anni ( modestamente ) figuriamoci quando ne avevo 20 ! eppure… con questi tizi non c’è stato niente da fare. evidentemente mi trovavano di una noia mortale… come dici tu !
“Si è visto recentemente anche sul sito, in un’altra lettera. La tizia fino a che non si è descritta non ha fatto danni, descrivendosi ha subito scatenato la curiosità di noi uomini, uno in particolare si è praticamente prostrato per avere un suo contatto. Tra l’altro si dichiarava pure maschio alfa. E’ ovvio che a fronte di cotanto zerbinaggio e adulazione, tipici dei popoli a mentalità bigotta e maschilista come la nostra, una qualunque tizia si senta una dea.”
scusa Andrea ma che “danni” avrei fatto ? e comunque colei che per te è una qualunque 40enne da buttare via, per un’ altro può essere una dea…anche se non ha più 25 anni e non scatena più REAZIONI ANCESTRALI nella maggior parte degli uomini. ti posso dire comunque che risquoto molto più successo ora che ho 40 anni con l’ altro sesso, che non quando ne avevo 20. e questo può sembrare strano…in realtà penso sia dovuto semplicemente alla maggior sicurezza e consapevolezza di me stessa e di quello che desidero, acquistate con l’ età e l’ esperienza, e questo, che tu ci creda o no, sembra affascinare ( oltre che attizzare sessualmente ) molto di più di una scquinzietta….poi certo è anche vero che dimostro parecchi anni in meno di quelli che ho.
“Ad un uomo normale, che voglia “fare colpo”, questo non è concesso. Si sente in dovere di dimostrare qualcosa, di fare il piacione, di adulare. E se non si dimostra “attivo”, la donna in questione non lo noterà nemmeno. Ecco il perché di tanta diffusa piacioneria.”
Andrea, purtroppo è proprio qui che voi uomini “normali” sbagliate! NON ME NE VOLERE… ma finchè vi porrete alle donne come morti di f…..a disperati, non otterrete mai quello a cui puntate.
“Poi però se l’uomo paga la cena ben venga. Se è l’uomo a darsi da fare anche. Vero o no?
E allora parità de che..”
la parità è una cosa, LA CAVALLERIA un’ altra. e quella, ragazzi, non passerà mai di moda. mi spiace !
@Maria Grazia
” ti posso dire comunque che riscuoto molto più successo ora che ho 40 anni con l’ altro sesso, che non quando ne avevo 20.e questo può sembrare strano…in realtà penso sia dovuto semplicemente alla maggior sicurezza e consapevolezza di me stessa e di quello che desidero”
Ti posso garantire(e ne conosco di esempi) che,consapevolezza a parte, se una donna VUOLE trombare, TROMBA! a 20 come pure a 40 anni(ma non mettiamo limiti alla provvidenza), e ti dirò di più! fosse pure “quasimoda”, ci sarà sempre un quasimodo dietro l’angolo pronto a ‘ngropparla…
Peace and love
MG, Kid e Andrea. Ognuno di noi porta avanti una teoria nel giudicare il rapporto uomo/donna, anche facendo confronti col prima e col dopo di quella rivoluzione dei costumi che ha portato la donna a svincolarsi dalla dipendenza economica maschile durata millenni. Ma se riflettiamo bene sui rapporti di forza, che in fondo hanno caratterizzato da sempre la relazione tra i due sessi, ci possiamo rendere conto che se una volta la disponibilità sessuale della donna era condizionata dalla dipendenza di cui sopra, oggi, svincolata da questa condizione, è lei che decide se, come e quando concedersi. La figura di MG, e le esplicite dichiarazioni che riguardano i suoi gusti sessuali, ne sono una riprova.
Possiamo però trarre una modesta conclusione, peraltro leggibile tra le righe dei due interlocutori di sesso maschile: il sesso allo stato puro è una merce di scambio, comandata basicamente dall’istinto che conosciamo. Questa semplice considerazione, alla luce dei cambiamenti sociali di cui sopra, ha cambiato, come dicevo, le posizioni di potere creando le condizioni che alcuni dei partecipanti lamentano, che credo siano frutto di esperienze dirette, non rivelatesi felicissime.
Diversa è la situazione quando alle esigenze sessuali si aggiunge l’amore, sia che questo sia reale o solo una creazione morale della quale ho parlato in altri post. Che ne sia investita la parte maschile o femminile, la necesità di “accedere” al desiderato oggetto dell’amore, rende debole la parte desiderante, proporzionalmente al “disinteresse” della parte desiderata.
L’esempio portato da MG è esemplare: un uomo che, in piena foia sessuale, bombarda la ragazza di messaggi fino a svalutarne la posizione agli occhi di questa, traformandolo in una specie di mendicante senza valore. Ma lo stesso varrebbe se le parti fossero invertite.
Solo nel raro caso di un equilibrio emotivo tra i due, il desiderio dell’uno diventa quello dell’altra.
Il condizionamento indotto dall’istinto appare chiarissimo se lo spogliamo dalle valenze sentimentali con cui spesso lo vestiamo per dargli una dignità accettata dalla società e dai valori che questa ha creato.
Paradossalmente, le vere relazioni di coppia si consolidano e si verificano nel loro giusto valore, quando la richiesta sessuale si è “attenuata”, divenendo un supporto della relazione e non il PILASTRO di questa.
Questa mia ipotesi potrebbe essere dimostrata dal fatto che quando l’enfasi sessuale è stata saziata, anche durante un periodo…
… più o meno lungo, quello che emerge può essere sia il rapporto sentimentale che contempla l’affetto per il partner, come la semplice constatazione che “l’altro non mi prende più”.
Vorrei poter dire che la seconda ipotesi è più frequente nei maschi, per la dipendenza che abbiamo dal desiderio di fecondare più femmine possibili, ma in realtà non è proprio così: vale anche nella stessa percentuale anche per la femmina, specialmente quella dei nostri giorni, liberata dalla schiavitù del rischio di gravidanze non desiderate e dalla dipendenza economica dal maschio.
Quello che sostiene Kid, sottolinea Andrea e racconta MG, relativamente alla prevalenza dell’estetica rispetto al valore del soggetto, maschile in questo caso, dimostra come le valenze economiche e di affidabilità richieste un tempo dalla donna, sono superate dalle realtà di questa nuova società, e si spostano su quelle estetico/fascinatorie, legate all’attrattiva sessuale più antica, ma modulata dai messaggi della moderna società dell’immagine.
Ma questi messaggi sono calcolati dalla società consumista con lo scopo di NON DARE MAI SODDISFAZIONE, cosa che, se accadesse, farebbe saltare il sistema economico e sociale così come lo conosciamo. Non si fa quindi fatica ad immaginare come questa impostazione si trasmetta NATURALMENTE anche ai rapporti interpersonali, con le conseguenze che si possono immaginare e che leggiamo, con tutte le articolazioni soggettive su questi forum.
Una piccola considerazione personale. Ho lavorato per molti anni in un ente che principalmente attingeva il personale in una provincia del nord Italia. Le donne, provenienti da questa provicia e altre confinanti, seguivano TUTTE l’iter classico: fidanzamento, matrimonio, figli, rilassamento fisico, noia e marito sopportato e corna, più o meno evidenti. Rare le separazioni, ma chiarissimi i segni di insofferenza, e anche prima dei fatidici sette anni.
Da qualche anno lavoro in un ufficio, con contatti internazionali. Le donne sono calibrate su quello standard, ma TUTTE (12) singles a 25 o a 45 anni
Non appaiono frustrate come le “provinciali”, ma neppure felici della loro condizione. Non ho indagato molto ma quando chiedevo come mai, le risposte che sentivo erano “non si vogliono impegnare; hanno paura; non sanno decidersi”, e tutti i sinonimi del concetto di INSICUREZZA maschile che potete immaginare
Signori: come vedete ognuna delle parti ha di che lamentarsi dell’altra. Perchè secondo voi?
(Kid, ho due figlie adolescenti)
M.g
Quella è una casistica marginale che non ha importanza nella statistica generale.
Golem
Le donne esagerano sempre . 3 sms al giorno non è “bombardare” . Diciamo che lei dietro un “buongiorno/buon pranzo/che fai?” si fa un film negativo perché se lo vuole fare.
Mi dispiace dirlo , ma si parla troppo . La donna va presa per quello che è . E l’altra metà di quella tensione sessuale/erotica che ti fa salire l’adrenalina quando ci esci , ci passi una serata insieme, ti cerca etc.
Stop ! Fine !
Per il resto se ne può fare assolutamente a meno. In qualsiasi situazione in cui ci sia una donna di mezzo le cose si complicheranno , perché sono programmate per complicare anche le cose più semplici . Ormai, ho visto abbastanza dal lavoro ,alla famiglia , alle relazioni ed il risultato è sempre quello : problemi , casini inutili , perdite di tempo , scuse.
Le ritenete sensibili ? Io no ! Hanno una sensibilità distorta , completamente egocentrica e non votata all’esterno . Non è che se una donna ride ad battuta è spiritosa se poi le sue fanno pena, non è che se raccoglie un pulcino bagnato per terra sia sensibile se poi non comprende certi altrui stati d’animo elementari ed anzi li accentua in peggio col suo comportamento , non è che è se fosse combattiva nel tenere testa ma scende sempre sul personale abbia un carattere forte ma anzi è una provocatrice.
Alle donne viene perdonato tutto , palesi sbagli sul lavoro , totale incoerenza nella vita rispetto alle idee , e chi più ne ha più ne metta . Potrei fare mille esempi ma ne dico due . Quando fanno qualcosa che non ti aspetti che ci rimani male , in quanto sono incapaci di comprendere il rapporto causa-effetto (le conseguenze), sei tu che devi capire loro e non devi incazzarti, perché le loro intenzioni (che non hanno palesato) erano buone . E se non credi passi dalla parte del torto: pretendono un atto di fede anche dopo un palese sbaglio nei tuoi confronti! Ahhhh! Amen.
Dovevo avere un istologico : Per 15 giorni non me lo hanno dato e ci sono andato 3 volte . Intanto le idiote mi chiamavano anche di sabato(terrore!)poi non me lo consegnavano e me lo sfogliavano davanti :”Non glielo posso dare!”!!Perché? Perché le varie infermiere/addette pensavano ciascuna che era meglio se me lo desse un’altra (“Se poi sbaglio?”) . Intanto io sono andato in panico x 15 g(per il loro comportamento , chiamate continue , cose dette tra i denti)ho perso 5 kg , ho dormito male , mangiato pochissimo! Sensibili? …
“Ti posso garantire(e ne conosco di esempi) che,consapevolezza a parte, se una donna VUOLE trombare, TROMBA! a 20 come pure a 40 anni(ma non mettiamo limiti alla provvidenza), e ti dirò di più! fosse pure “quasimoda”, ci sarà sempre un quasimodo dietro l’angolo pronto a ‘ngropparla…
Peace and love”
francamente non credo che un uomo giovane e attraente ( come quelli che rimedio io ) sia interessato o abbia bisogno di trombarsi QUALUNQUE COSA. ma questa è una mia opinione personale…
“Ma questi messaggi sono calcolati dalla società consumista con lo scopo di NON DARE MAI SODDISFAZIONE, cosa che, se accadesse, farebbe saltare il sistema economico e sociale così come lo conosciamo.”
cioè scusami golem !!! … una certa persona ti attrae perchè lo decide la società dei consumi ???? non sarebbe invece più onesto ammettere che attraggono SEMPLICEMENTE PERCHE’ SONO ATTRAENTI ?.. gli uomini attraenti erano cercati e desiderati anche in epoche in cui non c’era la febbre dei consumi, e la donna dipendeva totalmente dall’ uomo in termini pratici, però allora per le donne era più difficile, per i motivi che hai spiegato tu, concretizzare i loro VERI DESIDERI.
“Da qualche anno lavoro in un ufficio, con contatti internazionali. Le donne sono calibrate su quello standard, ma TUTTE (12) singles a 25 o a 45 anni
Non appaiono frustrate come le “provinciali”, ma neppure felici della loro condizione. Non ho indagato molto ma quando chiedevo come mai, le risposte che sentivo erano “non si vogliono impegnare; hanno paura; non sanno decidersi”, e tutti i sinonimi del concetto di INSICUREZZA maschile che potete immaginare”
Credo che la FELICITA’ ASSOLUTA a questo mondo non possa esistere in nessuna condizione ( nè da single nè da sposati ). io, da donna single 40enne, ti posso comunque dire che la mia condizione MI PIACE, mi sento svincolata da obblighi di sorta, da inutili incombenze, da sciocchi moralismi. mi sento LIBERA in tutte le mie scelte e questo per me è fondamentale. vedo le mie conoscenti sposate e con prole che, a differenza di me, sono sempre incaxxate, appensantite dagli anni, si dichiarano insoddisfatte della loro vita e degli uomini che hanno accanto. e, per quanto a volte mi piacerebbe avere un uomo stabile vicino, dicono di invidiare la mia condizione.