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Lettera pubblicata il 28 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore roxanna.
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… precedente di lei, e che solo quell’orgoglio non compatibile col vero amore sente come importante, ma non lo è evidentemente, se non in quanto facente parte di un percorso che l’ha portata a me.
Ho scritto questo perché temo che molte ottime persone che scrivono su questi forum, forse in buona fede sentono offeso quel lato narcisistico di cui accennavo non essendo potuti arrivare, per circostanze incontri e esperienze infelici, anche durante l’infanzia, a porsi nella condizione di essere liberi e mantenere libero l’oggetto del loro “amore”. In definitiva il desiderio di possesso che si manifesta nel far si che LUI o LEI ami, produce proprio l’effetto contrario. L’amore e’ una scelta libera che si fa continuamente e non si può che sperare che continui a vivere nell’oggetto del nostro amore. Nessuno si può costringere ad amarci o ad amare, neanche e soprattutto umiliandosi pur di averlo. Quel miracolo arriva e basta, e come arriva può andarsene. Ma è lui a decidere tutto, noi possiamo solo sperare che ci scelga.
Purtroppo ho poco tempo per seguire il sito.
Comunque rispondo al commento 85 di MG.
“la parità è una cosa, LA CAVALLERIA un’ altra. e quella, ragazzi, non passerà mai di moda. mi spiace !”
Secondo me in una coppia che si dichiara paritaria ed emancipata, in cui entrambi i soggetti sono autonomi, non devono esistere concetti del genere. Perchè nasconde in realtà una forma di sottomissione femminile nei confronti del maschile. Oppure se esistono i cavalieri, con i modi cavallereschi (aprire lo sportello, pagare la cena e tutto il resto..) devono esistere anche le dame. Per il cui il cavaliere accompagna la dama a casa dopo la cena, ma la dama deve comportarsi quindi come tale, stare a casa in attesa del cavaliere, niente uscite con le amiche o flirtate con altri, niente passato/presente sessualmente “effervescente”. La dama inoltre deve mostrarsi volta all’accudimento di lui e della casa, mentre lui è in diritto di poter avere una vita sociale attiva. Ti piace ancora come descrizione? Perché ne avevi dimenticato un pezzo..
Ovviamente ciò che ho scritto serve a mettere in risalto le incongruenze di una certa tipologia di pensiero, che vorrebbe avere tutti gli onori e nessun onere.
In realtà tale preconcetto, esiste anche in noi uomini. Riporto due righe di Golem.
“Forse e’ una fisima di noi uomini, che richiamiamo dalla memoria ancestrale il desiderio che per la donna che amiamo vorremmo essere i primi ( e gli unici, possibilmente) mentre per una donna e’ il contrario, vorrebbe cioè, che per l’uomo che ama lei fosse l’ultima.”
Esatto. Anche questo è un controsenso, ed è lo stesso concetto in chiave maschile di quello espresso da MG. Sembra dire “le dame non passeranno mai di moda, mi spiace! “
Spesso anche io mi sono ritrovato immerso in questo dualismo. Da un lato razionalmente pensare ad una donna emancipata con alle spalle il proprio vissuto, dall’altro intimamente ambire a qualcosa di prezioso, qualcosa per pochi. E’ per questo che le donne che si “svendono”, sempre ancestralmente parlando, perdono quel fascino. Penso che questi sentimenti inconsci, siano molto più frequenti di quanto immaginiamo e agiscano anche su noi uomini. Come una donna sente una forte attrazione per lo stronzo, per ciò che sembra avere di prezioso (spesso a torto), un uomo ricerca nella donna qualcosa di unico. Forse alla base di tanta discordanza sentimentale c’è anche questo.>>>
>>> Detto in modo cinico, perché dovrei mettermi in casa una donna che magari intimamente ancora venera uno di quei bambocci arroganti, con il culto del fisico e dall’apparire? In quel senso in molti uomini manca l’attrazione mentale verso molte donne anche belle o sexy. Non si tratta quindi di paura delle donne indipendenti, quanto piuttosto la ricerca di altro.
Comunque sia, dal mio punto di vista, improntare la propria vita alla ricerca della passione, porterà all’innamoramento ma non all’amore. C’è poco da fare e ognuno è libero di prendere la propria strada conscio del fatto che tutto non si può avere.
“Maria Grazia,
per favore, non classificare chi non conosci. NON preferisco affatto, nè ho mai preferito, “amori “tranquilli” e rassicuranti”. anzi, oserei dire proprio il contrario…”
scusa ma da quello che scrivi sembra proprio il contrario. inoltre sei stata TU PER PRIMA A CLASSIFICARE, prima definendo immature le persone che vivono amori che secondo la tua visuale sono INCOMPIUTI e non comprensibili, e poi dicendo che io voglio avere sempre ragione solo perchè sostengo le mie opinioni.
“scusa se mi permetto di contraddirti di nuovo, senza pretesa di essere nel vero. secondo me, un successivo amore può essere perfettamente “terapeutico”, e risolvere buona parte dei propri atavici problemi affettivi. niente guarisce più dell’amore.”
non hai assolutamente capito quello che volevo dire. pazienza !
Maria Grazia,
mi sembra ormai appurato che qui la sola che ha facoltà d’intendere sei tu! in tutti i sensi e in tutti i contesti.
ripeto un’ultima volta il mio pensiero in sistesi:
– ho definito, e continuo a ritenere, immature le persone che agiscono con tattiche nella fase del corteggiamento.
– mi considero libera di pensarla come sopra, così come tu sei libera, quanto me, di considerare in modo diverso le persone che amano seguire tale atteggiamento.
tutto il resto sul tema, o derivante da esso, è per me superfluo e/o privo d’interesse.
per favore, dedicati ad altro e smettila di battermi in testa.
buon proseguimento!
“Secondo me in una coppia che si dichiara paritaria ed emancipata, in cui entrambi i soggetti sono autonomi, non devono esistere concetti del genere. Perchè nasconde in realtà una forma di sottomissione femminile nei confronti del maschile. Oppure se esistono i cavalieri, con i modi cavallereschi (aprire lo sportello, pagare la cena e tutto il resto..) devono esistere anche le dame. Per il cui il cavaliere accompagna la dama a casa dopo la cena, ma la dama deve comportarsi quindi come tale, stare a casa in attesa del cavaliere, niente uscite con le amiche o flirtate con altri, niente passato/presente sessualmente “effervescente”. La dama inoltre deve mostrarsi volta all’accudimento di lui e della casa, mentre lui è in diritto di poter avere una vita sociale attiva.”
Andrea, presumo che tu sia abbastanza intelligente per capire che hai scritto delle palesi e plateali idiozie !!! cosa centra la gentilezza maschile verso una donna con la SOTTOMISSIONE FEMMINILE ?….
“Sembra dire “le dame non passeranno mai di moda, mi spiace! “
Andrea, essere una dama non significa essere una donna sottomessa, come affermi tu ! una donna emancipata che vive liberamente le sue esperienze, può benissimo essere anche una gentildonna dai modi aggraziati. anzi di solito sono proprio le donne sessualmente libere e professionalmente affermate ad avere dei modi eleganti e femminili. questa non è una regola assoluta, ovviamente. ma di solito è così !
“Spesso anche io mi sono ritrovato immerso in questo dualismo. Da un lato razionalmente pensare ad una donna emancipata con alle spalle il proprio vissuto, dall’altro intimamente ambire a qualcosa di prezioso, qualcosa per pochi”
per favore spiegami perchè anche una donna emancipata non potrebbe essere PREZIOSA per qualche uomo, perchè non ci arrivo ! …..
“Forse alla base di tanta discordanza sentimentale c’è anche questo.”
togli pure il forse !
“perché dovrei mettermi in casa una donna che magari intimamente ancora venera uno di quei bambocci arroganti, con il culto del fisico e dall’apparire? In quel senso in molti uomini manca l’attrazione mentale verso molte donne anche belle o sexy. Non si tratta quindi di paura delle donne indipendenti, quanto piuttosto la ricerca di altro.”
ma chi ha detto che le donne indipendenti ed emancipate debbano essere necessariamente delle bellone superficiali ??? mah ! …
“Comunque sia, dal mio punto di vista, improntare la propria vita alla ricerca della passione, porterà all’innamoramento ma non all’amore. C’è poco da fare e ognuno è libero di prendere la propria strada conscio del fatto che tutto non si può avere.”
diciamo che la vita NON ANDREBBE MAI IMPRONTATA, MA VISSUTA ! secondo me è sbagliato partire dal presupposto di cercare solo le grandi passioni che colpiscono subito, ma è altrettanto sbagliato pensare che il vero amore debba seguire per forza schemi precostituiti, del tipo: IO SONO IL MASCHIONE CACCIATORE, MI TROVERO’ LA RAGAZZA CASTA E PURA, LEI DOVRA’ ASPETTARE A DARMELA E NON DOVRA’ AVERE UN ATTEGGIAMENTO TROPPO FRIZZANTE, ALTRIMENTI NON E’ UNA DONNA PREZIOSA… le impostazioni mentali alla fine sono solo le prigioni interiori che ci impediscono di vedere le cose nella loro vera essenza, e di apprezzare le esperienze della nostra vita per quello che ci danno, non per quello che SECONDO NOI DOVREBBERO DARCI.
@rossana
io sto solo rispondendo a quello che tu mi scrivi. sarò io a decidere se dedicarmi ad altro, e non certo tu !
se la mia persona ti irrita tanto sei liberissima di ignorarmi, ma non puoi pretendere di rinnegare ciò che hai scritto. O che quello che scrivi debba essere inteso in un’ altra maniera. quelle che per te sono “tattiche”, per qualcun altro costituiscono il suo naturale comportamento. tu non concepisci di innamorarti di persone sfuggenti e latitanti ? ok ! buon per te ! ma non significa che chi si innamora di queste persone è un immaturo/a che bada ancora alle tattiche oppure che è una persona con grosse problematiche. Spero di essere finalmente riuscita a spiegarmi ! ….
Maria Grazia,
“liberissima di ignorarmi” – ecco: farò proprio così! avrei dovuto già farlo da un paio di giorni ma non è mai troppo tardi!!!
Golem, voglio rileggerti con piu’ calma e meno stanca, ma in effetti ho sempre pensato che il problema fosse piu’ tuo che suo. E mi sono anche chiesta se lavorare su questo tuo problema, nei confronti del suo vissuto (essendo piuttosto un problema che TU vivi in relazione con la questione), piuttosto che analizzare lei (e lui) non ti allegerirebbe di molto. Penso comunque che la tua testimonianza, dal tuo punto di vista, sia interessante. Sai perche’ anche? Non dico sia il tuo caso, ma a volte si parla troppo o con leggerezza o poca chiarezza del proprio passato proprio perche’ lo si considera semplicemente aneddotico o integrato. In realta’ pero’ nessuno ci legge dentro al punto da sapere la collocazione emotiva e di senso che diamo ai nostri trascorsi e ricordi e quindi, involontariamente, possiamo dire o non dire qualcosa che colpisce il narcisismo o le insicurezze ecc altrui. Non e’ una cosa che possiamo controllare e vi sono anche insicurezze patologiche o semplicemente personali. Trovo pero’ che per quanto il passato dovrebbe stare nel proprio tempo e una relazione sarebbe piacevole non ne fosse appesantita, possa valere la pena di spendere un tot di tempo, ove necessario, per evitare o chiarire malintesi, comprendere la reale collocazione del passato rispetto al presente e quindi chiudere il file. / MG forse siamo semplicemente diverse e del resto nessuno e’ uguale. Io non vedo proprio la passione o il forte peso “emotivo” connessi alla “fatica della conquista”..innanzitutto credo che non sia tanto la questione di chi ci chiama 10 volte o e’ stitico nel chiamare ma di chi lo fa, ribaltando la questione. Se nutro un certo interesse per una persona, anche un interesse embrionale che sia, mi fa piu” piacere e piu’ emozione che a chiamare sia quella persona. Mentre un sms che non arriva ecc mi crea piu’ :/ ma non perche’ cio’ mi intrippa di piu’, ma perche’ quella persona mi interessa di piu”. Mentre posso dare meno importanza o cmq su un altro livello ai sms o chiamate di chi e’ un amico, un conoscente, piu’ “figo” o meno che sia o provare anche un senso di invasione se una persona esagera a imporsi…
In modo realmente invadente. Il modo in cui uno si pone conta,certo, ma non e’ solo legato all’essere/non essere. Nei primi e seguenti contatti con una persona sveli e l’altra persona, e non solo volontariamente, delle cose di se’. A me una persona in generale inaffidabile, maleducata o leccaculosa non piace, lo sfuggente/stronzo non solo non mi attira di piu’, ma mi da’ sensazioni semplicemente sgradevoli. Mentre se uno e’ semplicemente indipendente in senso sano e risponde anche ore dopo con educazione (che abbia un interesse o no) mi da’ una migliore sensazione. Perche’ io per prima tra mille cose posso dover segnarmi sull’agenda anche banalita’ o cose da fare legate a qualcuno a cui tengo o non poter chiamare/rispondere, ma una certa base di affidabilita’ (generica) e di rispetto e considerazione per l’altra persona per me e’ naturale e la trovo importante. Dunque un certo tipo di narcisismo egocentrico non mi piace. Mentre, piu’ di mille manfrine, mi colpisce semmai un reale atto di gentilezza. Che sia ricordarsi di darmi un’informazione che ho chiesto. Inoltre non ho una visione della passione uguale fatica. Tutte le mie relazioni molto chimiche o comunque importanti sono iniziate con non una fuga di uno o dell’altra, ma con una reciprocita’. Che non vuol dire zerbinaggio o mandare rose rosse, ma semplicemente che due che si piacciono creano le occasioni per avere altri contatti o si comportano ‘con un certo riscontro’ quando si incontrano. E non la vedo una questione di tattiche o ipocrisia o di essere virginali il fatto che quando qualcuno ti interessa magari non glielo dici in faccia dopo 3 minuti, ma comunque in altro modo (e nell’annusarsi a vicenda) lo stai comunque dimostrando. Io non sono una che insegue, ma neanche fuggo di fronte a chi mi interessa. Quindi mi e’ probabilmente molto piu’ compatibile chi e’ spontaneamente diretto in tal senso. Anche in quell’annusarsi. Nell’avvicinamento. E non e’ questione di tattiche, il fatto che una persona anche mediamente sicura di se’ sia un po’ piu’ “in crisi”, si chieda “gli interesso o no/meglio chiamare o no” quando ha davanti chi e’ in qualche modo speciale non e’ tattica. E’ che la posta emotiva e’ diversa. Tuttavia la passione e la chimica emotiva anche molto forte l’ho sempre vissuta come andarsi reciprocamente verso e un piacere in questo. La convergenza dell’energia anche chimica in senso piu’ ampio io la sento (e non con dipendenza) molto piu’…