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Lettera pubblicata il 28 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore roxanna.
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@Luna
“se la tua donna ha lasciato l’ex, se ho capito bene, ha comunque fatto una scelta attiva, non passiva. Vuol dire che le istanze di quell’uomo, qualsiasi fossero, non andavano più bene a LEI. Avrebbe potuto anche trovarsene un altro “disfunzionale”, ma scocciarsi di quello lì. Ha innanzitutto lasciato LUI.”
Luna, io da quello che ho capito la donna di Golem non ha lasciato l’ex perchè alla fine ha deciso così… ma è STATA COSTRETTA a interrompere quella relazione perchè le creava solo sofferenza e aspettative disattese. anzi, forse non è nemmeno stata lei a lasciare lui, ma LUI A LASCIARE LEI. e dopodichè è arrivato Golem… che invece per questa donna rappresenta l’ “ancora”, il “porto sicuro”…. scusa ma mi sembra che la situazione sia MOLTO DIVERSA da come l’ hai descritta tu !
Golem,
post 108 e 109: è sempre un piacere leggerti. non sei noiosamente ripetitivo ma sempre porti nuovi argomenti interessanti alla tua tesi…
rossana
Il discorso che mi riguarda è complesso e non ho una buona opinione delle donne all’interno di un rapporto . Opinione mia :esse sono focalizzate solo su loro stesse ed io sono stufo di sentirmi il mezzo per la loro felicità o il responsabile della loro infelicità . Inoltre , non gliene frega di capirmi, son convinte che l’amore risolva tutto .Io ho una personalità complessa e l’amore (o meglio chi nella vita avrebbe dovuto amarmi, non parlo solo delle relazioni sentimentali, quindi agire consequenzialmente mi ha sempre “castrato” o “danneggiato)mi crea “ansia” . Lasciando stare poi il discorso della vita pratica di coppia : Altra brutta bestia . Io ho una mia filosofia di vita che ovviamente cozza con qualsiasi prototipo standardizzato della coppia come viene intesa tradizionalmente da una donna.Quindi,è meglio che me stia per conto mio.Ripeto la mia misoginia è mentale , ma non ho perduto la mia umanità . Anzi.
Cris/Golem
Golem , ti sbagli se pensi che io sia il bad boy che intriga . Io non vivo di tattiche volte a fare colpo ma in maniera coerente a ciò che sono e le carte le scopro subito . Potrei benissimo avere una famiglia , ma non sarà mai quella tradizionale nata nell’alveo della ipocrisia:La chiesa che diventa il background del film che fin da bambine sognavano . No, non esiste questa superficialità nel mio mondo .Non esiste questo protagonismo al femminile .Anche il rapporto non dovrà essere formalizzato , perché solo nella piena libertà di rimanere o di andare,immediatamente ed in qualsiasi momento, due persone ribadiscono la loro scelta di vita e soprattutto dell’altro .
Cris , ti sbagli . Confondi due momenti diversi . Quello che l’ha portata ad avvicinarsi e ci siam visti talmente poco (qualche ora) che difficilmente è concepibile che si sviluppi una affezione , al di là della attrazione . Discutevo con Golem che ci sono cose non spiegabili .Il fatto che io mantenga le distanze non dimostra che chi fugge attira (non sono mai fuggito , ma me ne sto sulle mie , quindi semmai dimostra che io sia un malfidato),visto che l’attrazione in lei è nata prima , nel momento in cui ci siam visti.Mi raccontò che con me si era sentita rilassata come da tempo non le capitava, non si era accorta del tempo che passava , cose così. Quindi,semmai sono vibrazioni , stato d’animo recettivi , sensazioni e non il mio “scappare” , che, tra l’altro è facile farà morire la cosa.
Mg.
Grazie . Ma ti consiglierei uno meno instabile emotivamente.
Si Luna, MG ha dato la versione giusta della vicenda: lei si è dovuta rassegnare, non convincere. Questa storia assomiglia peraltro alle tante altre che ho potuto leggere su questi forum, dove, in maniera più o meno controversa, il “ragazzaccio” così affascinante e misterioso si rivela il solito bluff come lo ha definito Dottor. Ma questo non basta a togliere il ricordo del medesimo. Leggo da tempo su LAD di donne che hanno sofferto pene dell’inferno per anni con questi soggetti, ma in qualche maniera insondabile sentono nostalgia di quei tempi, e francamente non me lo so spiegare, nonostante mi sforzi di essere lucido e obiettivo nel giudicare i moti dell’anima di chi mi interessa.
Quando parlavo di “alternativa” sentimentale non voglio con questa collocarla in un piano inferiore rispetto alla prima, ma solo DIVERSA, e persino migliore di quest’ultima, come potrei dire nel mio caso. Ma una cosa e’ certa: un conto sono QUELLE emozioni, legate al desiderio di conquistare l’irraggiungibile sogno sentimental- erotico, un altro quello che nasce da un rapporto stabile e sereno. Sono due mondo diversi, dove, nel secondo, la mitizzazione non si verifica. È la stessa differenza che c’è tra un giro sulle montagne russe e quello sulla giostra coi cavallini. L’uomo che da’ stabilità si vede in tutta la sua banalità, ancorché amata se c’è sentimento. L’altro si ricorda per le emozioni e l’adrenalina di “certi” momenti. Realtà e sogno, mutande sporche e romanzo rosa, verità e finzione.
Ecco perché sostenevo che la fantasia, così GIUSTAMENTE necessaria alla vita femminile, a volte attinge al pozzo sbagliato per dissetarsi, ma poiché quelle”bevute”, quando arrivavano, erano legate ad una “sete” feroce, vista “l’aridita’” che l’innamorata era costretta a subire, per le caratteristiche di “scarsità” della fonte dei suoi desideri le concedeva, assumevano l’aspetto di un ristoro sublime. Cosa che non accade col rubinetto di casa. Ecco perché si rimpiangono certi momenti, anche se quell’acqua era inquinata e le ha rovinato il fegato.
Se si va a fondo delle questioni, queste appaiono più semplici di quello che sembra. Ma tenere conto dell’aspetto istintuale dei nostri comportamenti, diventa una chiave di lettura importante per aprire le porte nascoste del nostro io.
Rossana, ti ringrazio per le tue considerazioni, che peraltro ricambio allo stesso modo, quando leggo le tue lucide argomentazioni. Un ciao a tutti.
No Kid, non ho mai pensato che tu appartenessi a quella perniciosa categoria, anche perché non saresti qui a dialogare e a porti delle domande. Ma comunque un aspetto del tuo carattere incuriosisce, per i noti motivi che intrigano le donne. D’altro canto MG lo ho confermato.
Capisco, dalla lettura della tua parziale biografia, che certe filosofie di vita arrivano da lontano, ma questa non è una novità, quando pensi che all’interno di quei desideri femminili possano esservi aspetti che risalgono alle relazioni genitoriali. D’altra parte gli imprinting a cui rifarsi nascono da quelle prime esperienze, e un padre più o meno assente o una madre “particolare” può creare riedizioni adulte che appaiono singolari, piu’ che a chi le richiede soprattutto a chi ne osserva le curiose manifestazioni.
Nel post precedente ho citato la differenza che esiste tra un marito e un “sogno intrigante”, e mi sento di immaginare che anche la nostra Maria Grazia, che apprezzo nella sua schiettezza, cambierebbe opinione sul personaggio se vivesse la quotidianità con l’intrigante del momento, SEMPRE A DISPOSIZIONE. E torniamo al fascino che nasce dalla fantasia.
Cerchiamo tramite quello che conosciamo e quasi mai lo troviamo, proprio perché frutto di un desiderio idealizzato, e un padre amato che non ricambiava adeguatamente si può persino cercare o intravedere, da adolescenti, ma non solo, in un idiota che non ricambia la tua passione, ma che ti ricorda certi momenti antichi pieni di ingenue emozioni. Riproducendo una dipendenza affettiva che non verrà mai affrancata. Mai liberata.
@Kid “ti sbagli se pensi che io sia il bad boy che intriga . Io non vivo di tattiche volte a fare colpo ma in maniera coerente a ciò che sono e le carte le scopro subito . Potrei benissimo avere una famiglia , ma non sarà mai quella tradizionale nata nell’alveo della ipocrisia:La chiesa che diventa il background del film che fin da bambine sognavano . No, non esiste questa superficialità nel mio mondo .Non esiste questo protagonismo al femminile .Anche il rapporto non dovrà essere formalizzato , perché solo nella piena libertà di rimanere o di andare,immediatamente ed in qualsiasi momento, due persone ribadiscono la loro scelta di vita e soprattutto dell’altro .”
io la penso esattamente come te.
@golem
ciao anche a te golem, e grazie per le tue argomentazioni lucide e obiettive 🙂
Golem
Non sono un “natural born bastard” , questo è vero , ma lo sono mio malgrado. Alla fine al primo posto c’è me stesso , con tutti i suoi egoismi , chiusure sentimentali ma anche aperture mentali verso un nuovo modo di vivere e costruire la coppia. Forse assomiglia più ad un modello nordico .E’ anche vero che il più delle volte ho dovuto solo contare su me stesso e certo l’esperienza mi ha fatto capire che davvero non c’è un’etica nei sentimenti (anche parentali non solo nelle relazioni),o quanto meno non posso aspettarmela .Anche se avessi dei figli , li crescerei diversamente dal tipico modello italiano in cui la presenza genitoriale è , spesso , invadente . Un conoscente rinuncia a farsi un viaggio da 5 anni , per la nascita di due figli , perché dice che all’estero sarebbero ansiosi qualora necessitino di assistenza sanitaria. Per me è tutto sbagliato , anche un bambino molto piccolo te lo porti dietro a spalla come fanno all’estero . Se lo fanno loro possiamo farlo anche noi.Un’altra cosa : Spesso le donne che ho conosciuto , ribadivano che il nuovo nucleo familiare deve essere distaccato da quello originario quanto più possibile .Ora , giusto o sbagliato che sia (perché ognuno faccia come vuole), c’è un’altra considerazione da fare : ‘Sti mariti sempre tra l’incudine ed il martello , dato dalle “tensioni” tra la loro madre e la moglie . Basta , non se ne può più !Siamo proprio provinciali ed i problemi ce li vogliamo creare: Un uomo conteso tra due donne che poveraccio non sa più dove sbattere la testa . E andate d’accordo senza rompere i co...... a ‘sti poveri cristi che alla fine ci rimettono in salute! Quindi, da una parte , la compagna ti etichetta come “mammone” ma ,invece,di comportarsi da compagna e donna si comporta come tua madre(si allena forse?) :E fai così e fai colà ,e mettiti questo, ed io a cena con i tuoi non ci vengo , e tua madre ha detto una cosa che non mi è piaciuta!E vaffanculo , sempre a fare le questioni di stato per robe da asilo! Ad imbronciarsi e sentirsi messe in secondo piano! Ma uno c’ha a che fare con una compagna o con una che a volte gli fa da madre(che palle!) ed altre si comporta da bambina piccola(che strapalle!)? Semmai crescessero un pochino nella gestione di certi rapporti ed imparassero a stare al mondo , invece di spaccare i maroni! Dopo dice che uno è bastardo è tergiversa: E ti credo ,se questa è la prospettiva standard, ritorniamo a darci del lei che è meglio!
@kid
hai perfettamente descritto mia cognata ! la signorina ( ormai “signora”…) ha preteso che mio fratello tagliasse tutti i suoi rapporti di amicizie giovanili e che si allontanasse da me, da mia madre e da mio padre. però i genitori di lei stanno sempre tra i piedi a decidere cosa devono o non devono fare. Io vorrei chiedere a mio fratello, e agli uomini come lui: perchè non vi ribellate ? perchè subite tutto questo ? perchè lasciate che una donna qualunque ( brutta e perdippiù scassapalle e bigotta ) irrompa prepotentemente nella vostra vita per scombussolarla e complicarla ! poi però la colpa è nostra, di noi donne libere dagli schemi borghesi e dalle inutili convenzioni, noi donne che VIVIAMO E LASCIAMO VIVERE ! e non queste vipere usurpatrici travestite da santarelline che vi trasformano in schiavi.. eh no !! ….
Sai Kid, anche la vita di coppia è un compromesso da accettare, forse il piu grande. Ma io ho avuto la straordinaria fortuna di incontrare la mia metà, al di la’ del famoso lato oscuro, che è un tassello di quel compromesso di cui accennavo. Ma francamente mi rendo conto che quel buco nero lo percepisce solo la mia parte maschile primordiale, il resto e’ solo positivo. Per questo ho anticipato che la mia lei è prima di tutto la mia migliore amica e forse anche… amico. Che sia quello il segreto? In realta’ credo davvero che la ricetta di una convivenza stia più nell’intesa intellettuale e nelle affinità, anzi mi correggo: SOLO in quello. Il sesso si accetta nelle sue variazioni di intensità solo con quelle premesse, come ho potuto constatare in precedenti esperienze, che si sono spente dopo l’attenuarsi della passione. Con questa donna ci starò sin che campo, sempre che lei sia d’accordo naturalmente, perché oltre a piacermi ancora come donna, e avere una capoccia cosi, mi diverto un mondo con lei. E divertirsi con la persona che ami e’ molto vicino ad essere felici. Che posso volere di più?
P.S. Le figlie hanno viaggiato con noi già ad un mese, e, a due anni, in viaggi transcontinentali. le paure sono più di certi genitori che non dei bambini.
Buon finse. Ciao
Chapeau, Kid. Io – che per inciso sono un “natural born bastard” mai pentito di essere tale – dichiaro pubblicamente di avere apprezzato quanto riportato al n. 117. Soprattutto la questione formale del darsi del lei (o anche del voi). Va assolutamente recuperata. Bravo, un faro di luce nella torbida sabbia in semisospensione del sito, sperando sia soluzione isotonica gradevolmente aniston.