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Un grande classico: gli uomini preferiscono le stronze?

di roxanna
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Lettera pubblicata il 28 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 195 commenti

Pagine: 1 9 10 11 12 13 20

  1. 101
    Golem -

    MG. A volte le tue dichiarazioni sembrano esageratamente sottolineare le situazioni che stai raccontando, quasi come se volessi CONFERMARE, GARANTIRE a te stessa ( o a noi) il concetto che stai descrivendo e ti connota, come nel caso del l’atteggiamento intrigante che nasce dal carattere di Kid. Come se ognuno di questi uomini ” refrattari” fossero una sfida da vincere. Ma è un’impressione.
    Il “pirata” ha sempre affascinato la fantasia. Quella maschile come esempio da emulare e quella femminile come “sogno” erotico da realizzare. Magari duemila anni fa era la figura di Achille, spietato e ambizioso. Nel Medioevo Robin Hood, scaltro e coraggioso e negli anni trenta Dillinger, che rapinava le banche ma non i poveracci. Ma questa era gente con le palle, UOMINI, non uomini, come usi dire tu. È la qualità di quei “valori neri” di riferimento che oggi è crollata, e con essa il modo con la quale si ripropone nelle azioni e nei pensieri di chi li prende come esempio. Corona è la caricatura del bello e dannato, e come lui i suoi imitatori e le sue fans.
    È inevitabile che se questi esempi sono prodotti da una certa cultura e riconosciuti degni di nota, la stessa non può che essere a sua volta una caricatura di civiltà. Ma è proprio questo il prezzo che dobbiamo pagare al ” Paese delle meraviglie” nel quale vogliono farci credere di vivere. In una società finta anche gli eroi, buoni e cattivi SONO FINTI.
    E lo sono automaticamente anche i rapporti tra le persone, e quelli sentimentali non fanno eccezione. Si spiegherebbero così tante delle incomprensioni e delusioni della vita a due, quando dalla fantasia televisiva da mulino bianco si passa alla realtà del mutuo da pagare e i soldi che non bastano.
    Anche per questo, anzi, sopattutto per questo, la tua dichiarazione sulla “normalità ” delle situazioni in cui si trovano Kid e altri come lui, quanto tu nella tua, assume un tono tragicamente vero.
    Più volte ho sostenuto che oggi nonostante i potenti mezzi a disposizione NON si comunica, ma non si comunica perché si trasmette all’ altro una visione “caricaturale” di noi e di quello che vediamo in lui, per i motivi che ho spiegato . È naturale quindi che di fronte alla realtà il castello di “menzogne” nel quale crediamo di vivere crolli, e alcune vittime di quel crollo scrivono su queste pagine.
    Quindi MG, si scardinano i rapporti e i riferimenti che citi, perché abbiamo sempre bisogno di ” facce” con cui “dialogare”, ma spesso troviamo solo ignare “maschere”.

  2. 102
    Cris -

    @ Kid

    La tipa che ti scrive tvb… è presa proprio perchè TU nn l’hai calcolata, se l’avessi fatto, saresti già diventato banale e scontato! ahimè!

    @ Golem

    La tua compagna è fantastica… già… come tutte!
    E’ solo DOPO, quando diventano ex… “che poi nn erano proprio fantastiche!” 😉

    @ mg

    Corona nn è bello e dannato… è solo un pirla, uno che bleffa (e questo si è visto)! Il problema di voi donne è che nn ne riconoscete la differenza!

  3. 103
    Maria Grazia -

    golem, non so se in questo concorderai con me, ma io in questo forum, come in altri forum, siti, social, ecc… e come anche nella vita reale comunico SENZA MASCHERE, mi mostro per come sono e dico la verità NUDA E CRUDA ! e questo – anche se la maggior parte delle persone dichiareranno il contrario – di solito infastidisce enormemente i proprio interlocutori, anche la maggior parte di coloro che intervengono in questo forum ne sono la riprova. forse è per questo che la comunicazione oggi latita ( nonostante tutti i mezzi che abbiamo a disposizione rispetto al passato ), perchè ci si rende conto che se vuoi continuare a rapportarti con gli altri devi fingere, e a me questo non mi va, lo trovo triste, non mi interessa. e così preferisco comunicare pochissimo oppure comunicare solo virtualmente. perchè tanto la maggior parte delle persone non mi capirebbe, o sarebbe infastidita dalle mie verità, preferiscono continuare a vivere in quel castello di certezze illusorie che si sono costruiti, e di cui tu parli.
    oggi non credo che gli unici modelli di ribellione siano quelli come fabrizio corona, non lo credo affatto, ma certamente sono i più conosciuti perchè i media danno risalto sopratutti a questi personaggi, forse come dici tu nell’ ottica di un perverso meccanismo dei consumi. e poi comunque penso che nessuno di noi possa stabilire quali siano – IN ASSOLUTO – i “valori neri” ufficialmente accettabili… qualcuno preferirà robin hood, qualcun altro renato vallanzasca, ma il succo non cambia più di tanto, secondo me. è solo una questione di “forma”, non di sostanza. robin hood è un personaggio mitologico, vallanzasca un bandito e un rapinatore dei nostri tempi. tutto qui.

  4. 104
    Selvatika -

    Kid:.D

  5. 105
    Dottor -

    non è il miele che va dall ape..ma al contrario!!!ma le cose stanno cambiando,anzi son cambiate da un po!!!le donne non le capiremo mai,neanche loro si capiscono 🙂 e poi soffrono….comunque mi piace tanto lo scritto di KID…capitato anche a me..e chissa a quanti!!ha sempre attratto il bello e dannato oppure il misterioso alle donne,poi che sia un fuoco di paglia..che sia un emozione passeggera con il finale vittima l uomo..che sia istinto di crocerissina..che siano pazze..che siano innamorate..è …sarà sempre cosi…ma alla fine cio che conta è:FATTI E NON PAROLE ED IL VERO AMOR TRIONFERA’!! SE ESISTE ANCOR..ma si dai pensiamo positivi..io frequento da un po una donna ma non ne sono innamorato,forse è ora con tutto il rispetto di dirglielo e farla soffrire il men possibile..perche ho conosciuto la sofferenza e non voglio far soffrir nessuna!! ciao a tutti

  6. 106
    LUNA -

    Ciao ragazzi, ero di corsa, non ho letto tutti i commenti, un po’ qui e là.
    Rispondo a Golem di cui ho letto un commento direttamente rivolto a me:

    @Quello che io ho voluto dire, invece, cercava di individuare quei fattori che scatenano il fuoco dell’innamoramento, che sia ricambiato o meno, ma che non viene controllato da nessun fattore razionalmente oggettivo, del genere: ” non so il perchè ma mi piace”, ” è uno stronzo ma non riesco a farne a meno”, “so che andrà male ma voglio provarci”. Insomma quella famosa attrazione animale di cui parlavo, che diventa la droga di cui accennavo, e che non dipende dalla nostra personalità, ma da qualcosa di più arcaico@

    Golem (detta velocemente): credo invece che dipenda anche dalla nostra personalità, da quello che cerchiamo anche per qualcosa che sta dentro di noi, non solo istinto (non almeno solo nel senso che tu gli dai), ma la complessità di ciò che siamo, ma anche in un determinato momento dei bisogni più vari che abbiamo, persino di domande che, consapevolmente o no, ci facciamo, o risposte che non sappiamo veramente darci, facendoci anche domande, attraverso istanze esterne, errate.
    Forse non riesco a spiegarti quello che intendo dire, ma pensando a mie relazioni, ma anche a quelle di amiche o amici e conoscenti, non solo viste da fuori, ma anche raccontate emotivamente in prima persona, non vedo soltanto questioni come quelle “istintivamente” da te espresse. Non solo legate, cioè, all’istinto di procreazione o a mera chimica animale. A riprova di ciò alcune relazioni disfunzionali, ma non solo, sono platoniche, non hanno nemmeno un reale riscontro di intimità fisica ed emotiva oppure hanno una funzione comunque in realtà nel momento in cui si attuano, per delle parti di sè che entrambi gli individui mettono in gioco di sè, ma anche parti molto più “sfumate” di quelle a cui si faceva cenno. “Complicità” temporanee o di più lunga durata che hanno in quel momento un senso. Se si trattasse solo dell’istinto a cui tu parli (cerco veramente di ridurre al minimo dei concetti, quindi non so se riuscirò a farmi capire) un certo tipo di istinto potrebbe anche indistintamente, in una varietà di uomini, andare a cercare “una cosa sola”, invece le persona ci colpiscono, quelle in particolare, per cose legate a ragioni interne più articolate e complesse.
    E se è vero che non si sta a spiegarsi tanto perché una persona ci attrae o ci innamoriamo, è anche vero che molto spesso “l’effetto droga”

  7. 107
    LUNA -

    “l’effetto droga” vero e proprio e il “lo faccio anche se mi fa male” ecc nascondono altre ragioni, molto più personali, individuali, legate alla personalità, alla visione di se’, anche contingente, e alle contingenze emotive, esistenziali, che semplicemente ad un atavico istinto. Una persona che “continua a farsi male senza saper dire esattamente il perché” mette in atto molto più spesso una sua cosa irrisolta, una sua compulsione (la dipendenza è compulsiva) che qualcosa di semplicemente atavico. L’essere umano mangia, da sempre, e ha le sue ragioni, fisiche, chimiche, ma l’anoressia e la bulimia hanno ragioni che vanno al di là, che si connettono in un certo modo all’esterno. Idem succede con certi amori o relazioni che siano, anoressici, bulimici, compulsivi, masochisti, in cui più che l’istinto a cui tu fai cenno entrano in gioco questioni emotive e distorsioni emotive individuali. Le persone si interfacciano con l’esterno attraverso i propri bisogni, in quel senso è vero che l’essere umano ha una spinta a cercare di mantenere un equilibrio sulle proprie istanze, ma quei bisogni sono molto più complessi. Quella che tu chiami “chimica” è anche un rapporto con l’esterno che si realizza attraverso queste complessità, ciò che ci colpisce nell’altro risponde a nostri canoni, anche qualora “atavici”, molto più legati al nostro essere che ad un essere universale. Ci colpisce ciò che stiamo cercando, ci colpisce anche quello che ci fa male o potrebbe farci male, ma ha una funzione, magari non perché vogliamo farci male, ma perché quella persona, per altre sue caratteristiche, risponde “a delle nostre necessità”. Ma sono molto più articolate anche se non stiamo a soffermarci a pensarci. Ecco perché può accadere che non è che OGGI non ci metteremmo con una persona solo perché abbiamo razionalizzato delle cose rispetto a ieri, ma perché quell’uomo che era “giusto” per noi in quel momento, proprio per chi era, o in parte era, non lo sarebbe più oggi. Con questo non intendo dire che ti metti con uno e poi lo pianti! E’ un altro discorso, che riguarda il fatto che le persone si scelgono come compagni di viaggio in modo molto più “articolato”.
    PS: se la tua donna ha lasciato l’ex, se ho capito bene, ha comunque fatto una scelta attiva, non passiva. Vuol dire che le istanze di quell’uomo, qualsiasi fossero, non andavano più bene a LEI. Avrebbe potuto anche trovarsene un altro “disfunzionale”, ma scocciarsi di quello lì. Ha innanzitutto lasciato LUI.

  8. 108
    Golem -

    Ciao a tutti. L’ampia partecipazione sta confermando quanto sia vivo il problema che stiamo trattando, che dalla difficoltà del singolo rapporto a due si può estendere al più ampio palcoscenico relazionale nel quale viviamo.
    Certo MG che qui ci mostriamo per quello che siamo. Il nick qui è necessario, anzi obbligatorio come maschera, ma è quello che abbiamo dentro che così ci possiamo permettere di esprimere, forse più che in altri contesti. Questo succedeva nell’antico Carnevale, quando la “maschera” consentiva, in quei giorni, di “sfogare” quello che si aveva dentro veramente, liberarsi dalle vere finzioni che la società imponeva e dire quello che si pensava, a tutti. Quindi non ho dubbi che tu, e tutti gli altri, dicano la verità “nuda e cruda”. Questo è’il luogo ideale: un confessionale sarebbe meglio dire. Ma se siamo qui a discutere, sfogarci, attaccare ed essere attaccati è perchè VOGLIAMO COMUNICARE veramente. Lontani dalle solitudini, interne e esterne, lontani dalle finzioni delle relazioni utilitaristiche, lontani dal rischio dell’inquinamento dell’anima, come dice Kid, lontani da quel mondo in cui appariamo o dobbiamo apparire in un modo, quando vorremmo farlo per quello che siamo realmente. Il vero “Carnevale” non è più quello canonico: è diventato il resto dell’anno, quando siamo costretti a portare quella metaforica maschera di cui parlavo, più o meno indotta dalla vita e dai costumi che conduciamo.
    Io non so dire quanti degli uomini (o donne)delusi dai rapporti sentimentali che si sfogano su queste pagine, abbiano ragione ad esserlo, ma so che al di là del cinismo che specie gli uomini esprimono, sono certamente persone sensibili, e le “corazze” sentimentali che si costruiscono sono l’ultima difesa di quella sensibilità che non vogliono perdere, ma avrebbero voluto offrirla quella sensibilità, e forse l’hanno fatto, vedendosela maltrattare, probabilmente per quella mancanza di dialogo che vado predicando, nel caso specifico tra uomo e donna.
    Cara MG, il caso Corona non è “ribellione” come sostieni, ma esattamente il contrario, la più bieca e banale omologazione al credo del dio “apparire senza essere”, che guida strumentalmente le azioni del “popolo bue” verso il mattatoio sociale, ma col sorriso sulle labbra. Il valore di questi campioni, che hanno saputo convincere anche qualcuna delle donne che ci hanno delusi, lo si è visto al momento dell’arresto, quando un pianto infantile ha segnato l’ingresso nella vita vera…

  9. 109
    Golem -

    … ed era il momento di mostrare gli attributi che si vantavano, invece di invocare la mamma. E’ una società che ci vorrebbe bambini per convincerci a fare quello che vuole tenendoci buoni con qualche “leccalecca”, e quando trova un rappresentante ideale di questo “credo” lo eleva ad esempio da seguire. Ma qui, su queste pagine, si cerca altro, perchè qualcuno si è posto la domanda che qualcosa non va nelle relazioni tra persone, e non vuole finire appeso a “quarti”, come un manzo qualsiasi, nel negozio di “quel” macellaio, ma seguire la propria vera identità.
    Su questa falsa riga replico a Luna dicendo che quanto lei sostiene è vero, ma nella misura in cui la conoscenza di sè, che conduce alle sue conclusioni, è tale solo in ragione della possibilità (non frequente) di essersi svincolati dalle strumentali istanze decise dalla società di cui sto parlando.

    E’ evidente che chi cresce al polo nord sarà convinto che si possa vivere allo stesso modo anche all’equatore se non l’ha “mai conosciuto”. E’ una reazione normale quella di credere che la nostra visione sia quella giusta se non se ne sono sperimentate altre.
    Ecco che quei moti istintivi, che sono identici negli uomini di tutte le “latitudini”, possono essere applicati e razionalizzati con la cultura del polo o dell’equatore, ed essere comunque ritenute VERE. Ma se al polo ci hanno convinti che, nonostante il freddo, in casa ci vuole il frigorifero, noi saremo sempre convinti che è con quei parametri che dobbiamo ragionare.
    Ecco perchè sostengo da tempo che l’istinto è l’unica verità che non può essere condizionata, mentre la ragione sì. E poichè è LEI, sottoculturalizzata in questo caso, che attua le richieste dell’istinto, queste si realizzano anche in maniera aberrante, scambiando, come nel caso che molti di noi maschi lamentiamo, il cosiddetto figo (bello o brutto che sia) per l’uomo da desiderare, perchè si è stati bombardati da certi valori legati alle “apparenze” che ce lo (anzi glielo) confermano, salvo poi venire a sfogarsi su questi forum quando scoprono il vuoto di cui erano pieni i tanti Corona dei loro sogni, perchè quasi solo quelli si “mostrano sul mercato del sesso”.
    In realtà siamo tutti vittime di questi equivoci. Chi consapevolmente, chi, per la maggior parte, inconsapevolmente. Ma se non riflettiamo sul fatto che sono quei valori alterati indotti dalla società dei consumi, che ci ha portato a scrivere su queste pagine, non basterà la vita per farci una ragione dei nostri problemi.

  10. 110
    rossana -

    Kid,
    grazie per il riscontro.

    “un altro piano , quello che la lascia nuda, scoperta ed indifesa. E’ questo è l’inizio della fine: E’ la miglior esca nella trappola dell’amore.” – concordo!

    e apprezzo la tua attenzione verso il modo di essere di questa donna (di una dolcezza delicata e malinconica allo stesso tempo).

    ciao!

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