Ho una domanda da farvi. Forse per cercare di capire il mio ex.
O quanto meno capire se sono impazzita io o lui.
Premetto che mi ha lasciata da 2 mesi. Fino alla sera precedente “quanto sei bella; ti adoro; abbracci fortissimi”.
Ma ammetto che forse il sentimento d’amore che provava per me era già diminuito. Lo pensava ma non me lo ha mai detto.
Ma l’affetto quello c’era. Glielo leggevo negli occhi.
Non metterò mai in dubbio che mi volesse bene.
Mi è stato accanto nel momento peggiore della mia vita.
Perché quando lasciate sparite?
Lui mi conosce bene e sà che non lo supplicherei mai di tornare insieme a me. Né lo presserei per vederci e uscire.
In 2 mesi non l’ho mai cercato. Ma neanche lo ha fatto lui.
Anzi: deve ridarmi delle cose mie e ho saputo che voleva darle ad una nostra amica comune per non rivedermi.
Lei si è rifiutata dicendogli di chiamarmi e mettersi d’accordo con me.
Lui non l’ha fatto, quindi ieri gli ho inviato io un messaggio.
Risposta? Che deve organizzarsi e mi farà sapere.
Premetto anche che al momento non c’è un’altra ragazza, lo so per certo.
Ora mi chiedo: se comunque l’affetto c’era perché non vuole vedermi, né sentirmi?
Perché tanti problemi nel vederci 5 minuti per restituirci le cose?
Qualcuno di voi uomini si è mai comportato così?
Se sì, perché?
C’è qualcuno che può aiutarmi a capire?
Grazie di cuore.
Francy
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Categorie: - Amore e relazioni
Io ho fatto esattamente cosi dopo una storia lunga.
E’ stata un modo di guarire dalla relazione, una ripicca verso di lei, e una protezione verso la nuova ragazza. Tutt’ora dopo anni mantengo un ferreo No Contact, e peggio per lei.
Penso sia la cosa giusta da fare quando si chiude una relazione, soprattutto quando la decisione viene subìta da una della due parti e non presa di comune accordo… penso che i buoni rapporti possano esserci, ma solo col tempo, quando la rabbia, la delusione e il perdono da parte di chi è stato lasciato sono stati vissuti ma poi terminati.
Penso che se tu lo vedessi ora ti aggrapperesti a qualunque suo atteggiamento o parola per sperare in un riavvicinamento, e questa è la cosa più sbagliata…te lo dico per esperienza diretta poichè in passato ho sbagliato nel pensare che preoccuparmi e stare vicino alla persona che avevo lasciato fosse un modo per alleggerire il suo dolore, ma in realtà è stato solo un prolungare la sua sofferenza, perchè finchè non mi sono staccata del tutto lui ha continuato a sperare.
Mi spiace esser stata dura, ma è la cosa migliore da fare, PER TE…solo così inizierai a chiudere quel capitolo e prepararti a ricominciarne uno nuovo.
Ti abbraccio
Grazie per avermi raccontato le vostre esperienze.
Io sono particolare forse.
Non riesco a cancellare una persona dalla mia vita anche se con questa
persona non posso avere il rapporto che desidero.
Lui non vuole più vedermi anche se è stato lui a chiudere e anche se
ci siamo lasciati senza litigare e senza recriminazioni.
Io comunque ci sarò sempre per lui:anche se ora mi sta evitando.
Questo non vuol dire che non vado avanti con la mia vita.
Anzi,spero presto di trovare un nuovo amore.
Ma per lui ci sarò sempre.
Non ho il cuore come un rubinetto che apro e chiudo a piacimento.
Forse gli uomini invece si.
Non so se dipende dal sesso delle persone o no. Io se considero che una persona X mi ha pugnalato alla schiena, puo’ essere chi ti pare ma ci metto una croce sopra. Se io non tradisco pretendo lo stesso trattamento. Se tu mi pugnali io ti cancello. Tutto qui..
Francy,
non credo si tratti di una caratteristica di genere ma piuttosto di una sfumatura di singoli temperamenti.
non potrebbe essere che questo uomo mal sopporti la vista della sofferenza di una persona che ha amato e che sente di aver in qualche modo tradito? non riusciva nemmeno ad ammettere che i suoi sentimenti per te stavano declinando!
ci sono persone che vivono tranquillamente la loro vita a fianco di una madre sofferente nel fisico e nel corpo nei suoi ultimi anni di vita o accanto a un compagno da tempo gravemente ammalato e senza speranze di guarigione… mentre altri sono incapaci di vivere una normale esistenza accanto al persistente dolore di chi amano, che non possono fare a meno di condividere.
alcuni, addirittura, si allontanano compiendo veri e propri atti di vigliaccheria… dipende da come si è e da cosa si riesce a reggere… forse lui non sopporta di constatare di persona il male che, sia pure involontariamente, ti sta facendo.
d’altro canto, sono poche le persone in grado di conservare di un rapporto concluso il ricordo di momenti felici. di solito, per poter riprendere la propria vita, si finisce con il rinnegare tutto e con il fare del proprio meglio per dimenticare sia i sogni che la parte di essi che si è concretizzata, anche se soltanto per breve tempo.
ti suggerisco di accettare la versione che il tuo ex ti propone e di sforzarti a “voltar pagina” anche tu, conservando il meglio di quanto da lui hai avuto.
un abbraccio.
Secondo me è sbagliato generalizzare. Gli uomini non sono tutti uguali. Ci sono uomini e uomini. Io non ho una preparazione nello specifico, ma per grandi linee quando incontro qualcuno sono in grado d’inquadrarlo, anche se non credo nella prima impressione. Ci sono elementi che ti fanno capire che quel ragazzo potrebbe appartenere ad un’antica famiglia. Ma questo non significa che tutti i ragazzi che appartengono a famiglie antiche hanno quel tipo di predisposizione caratteriale. Si tratta di una perla rara… di un uomo che (es.) se ti trovi nel periodo dei saldi e vorresti acquistare un completo intimo a sconto (solo perché è a sconto) , un completo intimo di pizzo, magari colorato (perché il nero e il bianco vengono largamente tollerati… con soluzioni di continuità) non comincia a farsi viaggi mentali… della serie che potresti avere grilli per la testa. Ergo: nella vita non sono riuscito a prendermi qualcosa di “mio veramente mio”. Chiedo scusa, ma ho utilizzato il verbo prendere (che tra l’altro mi sembra più elegante di fare) per sottolineare i limiti del materialismo e quindi l’isolamento dell’uomo. Questo carattere non mi offende… perché, nel bene o nel male, mi consente di sentirmi donna e di consolidare la mia presenza perché è evidente ai più che non ci sono. Per questa ragione in questo tipo di rapporto la castità è ancora più importante. Si rischia di annullarsi per un uomo e l’uomo rischia di agire contro la vita.
Di diventare un po’ aggressivo. Lo chiameremo “il guerriero”, ma è una bella persona. Si potrebbe inquadrare da questo punto di vista. E’ una bella persona. Non possiamo concepirci in funzione dell’unione carnale… anche se si può essere di cattivo umore anche per altre ragioni. Pensiamo all’adolescenza e al rapporto genitori-figli. Insomma: meglio non mettere tanta carne al fuoco. Nessuno è perfetto. Allora, per questa ragione, e non per altro, diremo che la sessualità è funzionale al concepimento. Perché riconosciamo che si tratta di una roba più grande di noi e ci dedichiamo alla cucina e alle cose che ci fanno tare bene insieme. Invece quando incontri questa perla rara, a pelle, capisci che impersona la castità, anche se magari si tratta di un ex libertino o di un uomo che ha deviato la strada che sarebbe stata adatta a lui, ma non per questo più giusta. Si capisce proprio… e in principio si doveva capire. E’ un’opera d’arte che veicola sentimenti ancestrali. Lo chiameremo “il marito” anche se non è l’uomo di tutte e l’amico di tutti si ricordano. Come tutte le persone che ricercano la pace potrebbe apparire freddo e a tratti anche un po’ presuntuoso e doppiogiochista. Quando ha cercato di migliorarsi si è spersonalizzato e ha reso abbastanza insipido un lato che dovrebbe restare privato.
Vabbè. Ora c’è anche il ragazzo di antica famiglia. Rossè, questa è robba di 6 anni fa…