Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Luglio 2010. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore magirama.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Inutile girarci attorno, Striscia fa parte del regime, fa parte di quei prodotti del “nanetto” che ci anestetizzano, che ci rendono abitudinari, che sminuiscano o strumentalizzino le critiche pur di nasconderle o girarle a proprio favore.
Un esempio dei danni?? Quando ero bambino io, le trasmissioni serali iniziavano alle 20.30, ricordo ancora gli spot. Oggi invece iniziano alle 21.00, anzi, alle 21.15 o 21.20 ad andare male… Vi siete mai chiesti il perchè?? E’ la cosiddetta guerra del “prime time” ed è una strategia, perchè se uno guarda Striscia o simili fino alla fine, poi tende a rimanere su quel canale, perchè verosimilmente sulle altre reti la trasmissione è già iniziata, quindi ti sorbisci il grande fratello o fiction altrettanto oscene. Capito il trucco??
Detto questo, mi collego al discorso di Lorenzo, che peraltro condivido. Io purtroppo questo decadimento l’ho visto coi miei occhi, l’ho sofferto durante l’adolescienza e lo sto soffrendo ancora oggi. Io sono classe ’81, quindi quando ero ragazzino e iniziavo a mettere il naso fuori, ormai il danno era fatto, poi quando sono cresciuto, ho studiato e ho fatto l’Università, ho visto quando effettivamente fosse già malata la società.
Forse il nano ha avuto un’influenza relativa e possiamo coinvolgerlo, lui con le sue televisioni, più come aggravante che altro, però ha avuto un ruolo importante e questo mutamento (che forse era un po’ da arginare) si è manifestato appieno. Hai ragione, ci siamo tolti la maschera, ci siamo mostrati per quello che siamo. Forse un tempo c’era troppo bastone, oggi c’è troppa carota.
Io sinceramente non mi ci trovo a mio agio in questo ambiente, solo apparenza, solo copertina, solo immagine, basta essere belli, danarosi, con la bocca bella larga per fare uscire le stupidaggini e hai successo, se poi ti sai divertire in un certo modo (discoteca, locali in, alcool o droga a go-go) allora sei un partito perfetto. Ragazzi arroganti e fighetti, ragazze vanitose e arriviste, ormai si viaggia su questi binari. Cosa deve fare oggi una persona (come posso essere io, sui 30) che ha studiato, che ha dei valori, che ha un minimo di cultura e che vuole seriamente farsi una famiglia?? Vieni visto come uno sfigato, come una perdita di tempo, a parole sembri essere nel giusto e quello che tutti vogliono, però se no sei abbastanza entusiasmante non vai bene.
Ci sono troppe tossine… Troppe tossine…
Che dire…purtroppo è la pura e semplice realtà! I “vecchi e cari ” regimi ormai sono stati sostituiti da uno nuovo…quello “rincoglionista generale”, basato sul lento ma inesorabile allontanamento del popolo, ormai troppo impegnato a rincorrere il vacuo e l’effimero, dalla REALTA…
Una volta, tanto tempo fa,(…sono del ’70 come te Lorenzo, capisco cosa intendi…) lessi un fumetto di fantascienza che parlava di una pseudo società decadente dove tutto era collegato ai media, alla tv…mai avrei pensato che questa cosa potesse diventare reale. Una società fondata sulla fuffa, sul vince chi vola più basso e si sporca di più(…truffolo docet…), tutto questo condito da una buona dose di vouyerismo di trumanshowiana memoria. Massi, che ci frega di come va il mondo, basta avere tette e membri a normativa CE e l’ultimo iphone da ostentare, che ci frega…tanto se l’Italia piange, gli altri non ridono…
che tristezza…
E’ interessante notare una cosa che forse non c’entra niente, eppure potrebbe! Gli anni 80 dell’edonismo reaganiano e craxiano di D’Agostiniana memoria (non per niente D’ago – spia è tuttora il più grande interprete del gossip smutandato e del fancazzismo italico, è stato lui il primo!), questi mitici 80 che hanno partorito l’italia schifa di oggi, hanno visto un’impennata del debito pubblico quale prima era avvenuta solo durante le guerre mondiali! Dal 55-60% sul PIL di fine anni 70, in linea col resto d’Europa, siamo passati in 12 anni al 120% (crollo della lira e svalutazione, 1992, Italia a un pelo dalla bancarotta!) ovvero al punto in cui siamo adesso, con questa montagna di titoli in groppa, con interessi da scucire, 70 miliardi di euro all’anno, che strangoleranno le nuove generazioni fino al giorno del giudizio! Davvero, più ci penso, più questi ruggenti anni 80 mi sembra siano stati lo scenario di una sbornia colossale, di uno sbracamento come non si era mai visto né immaginato nella storia di questo Paese, da parte del popolaccio e degli intellettuali come della classe dirigente, tutti insieme senza freni, come un enorme mandria di maiali che erano stati repressi per secoli e liberatisi dal recinto si sono sfrenati, precipitandosi a trombare, gozzovigliare, vomitare ovunque balordaggini, imbrodolarsi nella più beota imbecillità, le “bestie trionfanti” che si nascondevano nel ventre di noi italiani, e da allora regnano incontrastate! Ed è significativo che questo accumularsi di debito sia stato dovuto da un lato alle spese legate al clientelismo politico (la sbornia! i benefit degli ammanigliati!) ma dall’altro, in misura ancora maggiore (documentarsi) da mancate entrate, ovvero dal morbo dell’illegalità e dell’evasione, che in quegli anni hanno dilagato – ancora la furbizia, esplosa come malattia nazionale! eccessi di spese e carenze di entrate che determinavano ogni anno un deficit peggiore a cui i governi craxisti e dc ladri, ciechi, ubriachi e pazzi nell’euforia generale rimediavano non con buone leggi ma buttando sul mercato ogni anno nuove montagne di titoli! finché il mondo non ci ha presentato il conto, che adesso noi tutti paghiamo con manovre tremontiane e lacrime di sangue mentre i lestofanti, politici e non, dei ruggenti 80 hanno intascato i dividendi, li hanno depositati alle isole cayman e se li godono! una pensione d’oro come minimo… A che è servita tangentopoli? Non poteva servire a niente, visto che gli italiani sono quel sono.
Detto in una frase, come accade sempre nella storia di un popolo “tutto si lega”.
Io penso che questo c’entri eccome. Più guardo questa società e più penso che se siamo ridotti così è perchè c’è chi ha interessi in merito, non c’è nulla da fare. Purtroppo il boom economico e il consumismo ci hanno forgiato in un certo modo, hanno generato in noi una certa mentalità, che fa di noi dei consumatori modello, tante formichine che corrono, corrono, corrono, a cui basta mettere in testa idee di mode, divertimenti, necessità, bisogni (moltissimi dei quali, rigorosamente futili) ed ecco che il gioco è fatto. Il consumismo (e penso, anche il capitalismo) sono finiti da un pezzo ma giustamente gli ultimi “invitati alla festa” non vogliono restare senza una bella fetta di torta, dopotutto sono istruiti da imprenditori e politici vecchio stile, falsi, corrotti ed arrivisti, finchè c’era da mangiare andava anche bene, ora siamo al collasso, ma questa gente preferisce distruggere una nazione e la sua cultura piuttosto che rinunciare ai propri vizi. Non c’è da meravigliarsi, stiamo parlando di gente che pur di far soldi venderebbe anche la propria madre. Un esempio? Le banche, gli strozzini legalizzati per eccellenza. In piena crisi, i manager si spartivano i dividendi e non stiamo parlando di bruscoletti… Così come le industrie, preferiscono licenziare 2000-3000 dipendendi che si guadagnano la pagnotta e che hanno la famiglia a carico, piuttosto che far fuori manager o amministratori delegati che guadagnano milioni per non produrre nulla, ormai questa gente si toglie dai piedi solo se strapagata… Dovrebbero cacciarli a calci in c**o!!
Ormai siamo dei burattini, siamo tanti “topi da città” che vivono in buchi di case e che lavoriamo senza magari sapere chi ci controlla, per chi lavoriamo, dove vanno a finire i nostri soldi, dobbiamo essere felici di avere una vita minimamente dignitosa (se ce l’abbiamo) e spendere quei quattro soldini che abbiamo in tasca, acquistare oggetti inutili, soddisfare piccole esigenze. Un po’ la colpa è anche nostra: siamo in crisi, gli italiani sono al collasso, eppure non rinunciamo alle vacanze, al ristorante, agli abiti firmati… Stiamo ancora troppo bene forse??
Ora, cosa c’entra tutto questo con la lettera originale?? C’entra, perchè il gossip e le porcate televisive fungono da anestetico, perchè una cazzata vista in TV te la ricordi, distrae, fa compagnia, ti maschera la realtà. Un bel paio di tette o una battuta di qualche comico cerebroleso ti fa sentire felice e ti fa dimenticare la m***a in cui viviamo.
Ciao magirama.
Condivido come al solito,la tua esigenza di portare un tema diverso in
questo blog. Ringrazio te e gli altri di avermi fatto conoscere quello che passa in televisione. Mi conforta il fatto di aver fatto la
scelta giusta molti anni fa. Ho un solo canale sintonizzato RAI TRE.
Prima davo uno sguardo anche su RAI UNO. Per la famosa questione mai risolta del conflitto d’interesse, il nano adesso fa il bello e cattivo tempo anche in RAI. Considerando la tv un elettrodomestico, come usava dire Eduardo De Filippo, non vado oltre un’ora al giorno,
il tempo di vedere il TG3. L’informazione preferisco cercarla sui quotidiani.
Ritrovo fra i commentatori Lorenzo. Mi fa piacere che si sia evoluto,
il suo esordio su questo sito non fu molto felice.
http://www.letterealdirettore.it/il-mio-suicidio/
Sto aspettando ancora le scuse, ebbi addirittura i complimenti da andy! Dato che non cerco mai la lite, non è nelle mie corde, scrivo qualcosa quando capita, cercando di dare una mano a chi è in difficoltà, sono un “68” in servizio permanente e faccio risalire tutti i guai che stiamo attraversando all’uccisione di Aldo Moro. ” La notte della Repubblica”
Di Sergio Zavoli, un reportage diluito in molte puntate. Penso che pochi di voi l’abbiano visto. Erano altri tempi, La RAI svolgeva pienamente il suo ruolo di servizio pubblico. Oggi sarebbe molto attuale, farebbe capire tante cose e come si sia arrivati in questo pantano affollatissimo. Stiamo toccando il fondo, i tempi sono maturi,
si parla di P3, io preferisco parlare di R3, nel senso di III Repubblica. Gli uomini ci sono, ho letto molto sulla Puglia negli ultimi tempi. Ciao magirama, leggi e rifletti sul link che ho messo sopra. TS
L’evoluzione del debito pubblico italiano da fine ‘800 a oggi la trovate descritta qui: http://www.delpt.unina.it/stof/15_pdf/15_5.pdf
Degno di attenzione il grafico finale! Più che una rappresentazione di cifre, mi sembra proprio il diagramma temporale perfetto delle condizioni del paese, sotto tutti i punti di vista. Situazione di merda tra 1880 e 1900 con una politica coloniale nefanda e abortita, poi una parentesi felice nell’età di Giolitti, poi l’abomininio insensato della grande guerra, poi un anno o due di sollievo postbellico (il crollo verticale del debito si ottiene con la svalutazione), poi merdissima, il Fascio e la seconda guerra… poi la ricostruzione e il boom, 1950-1975, gli “anni più felici della nostra Storia” (il grafico è lì a dimostrarlo), poi dapprima lento, poi dal 1980/83 sempre più rapido, lo sbracamento generale, lo sfacelo. I governicoli di sinistra qualcosina avevano fatto, tra il 96 e il 2001, per riparare i danni, ma poi il nano ha trionfato, e rieccoci al 118%…
Era così bella questa discussione, così concreta, solida, reale, diversa dalle masturbazioni sentimentali che riempono pagine e pagine di questi forum… è un peccato che sia finita, e quelle continuino sempre. Diamine, finalmente si poteva parlare un po’ di come le classi privilegiate sodomizzino da mane a sera i poveri cristi previa anestesia mediatico-televisiva – ma ecco che la pausa di lucidità tra una narcosi intramuscolare e l’altra si è conclusa e l’unico sveglio sono rimasto io. Tutti gli altri hanno ripreso miseri e rassegnati a farsi inchiappettare (modalità tipiche di questo kamasutra: essere disoccupati ma anche operai o impiegati pagati una miseria, disabili dimenticati dalle istituzioni ma anche semplici malati gettati in pasto alla sanità pubblica, povere coppie oberate dal mutuo ma anche pensionati che a fine mese non tirano, nonostante abbiano sgobbato una vita, gente rimbambita dalla cretinate gossip ma anche gente lucida e consapevole che sa di non poter far niente… tutti inculati dai poteri dominanti, tutti fottuti dai ricchi!) Lo so che scrivere su un forum non risolve niente, ma prendere coscienza dello stato deplorevole del proprio buco del culo sarebbe già qualcosa; potrebbe servire a escogitare una terapia se non per tutti per qualcuno di noi, quantomeno.
A me risulta che il Fascismo ha risolto il problema del debito pubblico ereditato dall’Italia Giolittiana e dalla Prima Guerra Mondiale, per poi mantenerlo a livelli di quota 80 non ostante la crisi del 29. Questa opera di controllo e risanamento (ricordo anche la Lira forte a “quota 90”) e’ stata messa a male infatti, e come si evince dal tuo interessante link, con la caduta del Regime.
Poi con la svalutazione post bellica ed il boom delle 30 gloriose ovviamente e’ andato tutto bene, perche’ il sistema economico che tutt’ora i nostri potenti vogliono applicare funziona solo con una continua e forte crescita, il che non e’ ovviamente possibile in eterno.
Percio’ secondo me l’esperienza storica ci insegna che e’ ora di tornare ad una economia “rinnovabile”, “ecocompatibile” e “sostenibile” .. Il che non vuol dire altro, secondo me , che ritorno alla terra e tendere all’autosufficenza.
non so quanto sia nel tema stesso del thread ma avrei associato a quanto tempo fa
trovai su internet questo link che voglio riproporvi che a me e’ sembrato
particolarmente interessante e di attualita paragonandolo ai nostri tempi..
http://www.aspoitalia.it/attachments/258_traduzioneimperoromano_ugobardi_jul2009.pdf