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Gli uomini che fanno la storia

di magirama

Buongiorno direttore! Buongiorno a tutti!
Oggi non so il perché ma mi è venuta voglia di scrivere una lettera un po’ atipica, sicuramente diversa da quelle che solitamente scrivo e diversa dalle risposte che tipicamente inserisco tra i commenti.
Solitamente non guardo il gossip, lo evito assolutamente a piedi pari, ritengo che sia un’inutile pubblicità fatta a gente inutile (i cosiddetti V. I. P. ovvero Very Inutil People) , sostenuta e reclamizzata da giornalisti inutili che scrivono su giornali inutili. Insomma il festival dell’inutilità, dove da una parte c’è il peggio del peggio sociale e artistico che viene paparazzato da professionisti parassiti che si nutrono del sangue, e dei due euro a copia, di lettori rincoglioniti che dovrebbero mettere un attimo in pratica il famoso detto “chi si fa i c***i suoi campa 100 anni”.

Perché parlo di “uomini che fanno la storia”? Semplice, perché se guardiamo giornali e televisioni odierne, soprattutto negli spazi dedicati al gossip, dove si parla di moda, cinema, musica, ormai parliamo di espressioni artistiche abominevoli accompagnate da una buona e corposa striscia di pettegolezzi che ormai non sono più un contorno, bensì la sostanza. Un po’ come andare al ristorante e ordinare la portata principale, una bella bistecca, che poi consiste in un pezzettino minuscolo di carne accompagnata da tonnellate di insalata e patate lesse. Alla fine hai sempre e comunque la pancia piena, però te l’hanno riempita di schifezze e il bello è che ormai quasi non ce ne accorgiamo quasi più.
Perché questa gente dovrebbe fare la storia? La fa… Non sappiamo come, ma la fa. Il motivo? Semplice, perché siamo bombardati da queste porcherie continuamente, siamo esausti, succubi, assuefatti, siamo talmente pieni di questo benedetto gossip che sappiamo se un attore si sposa per la quindicesima volta o se un cantante si fa di crack, ma non sappiamo quali film abbiano fatto o quali canzoni cantino. Oggi fai un film e sei famoso, fai una canzone o un disco e sei famoso, c’è gente che dice di volerti tanto bene che costruisce un’intera immagine sul nulla che rappresenti e ti riempie di quattrini, i quattrini li fa anche lui, poi finita la sbornia vai nel dimenticatoio, ricco e felice, ma hai fatto la storia!!

Insomma, siamo o non siamo il paese dei reality, del grande fardello, dell’isola dei “quasi” famosi, di quegli “amici” che cantano, ballano e si fanno le litigate quotidiane prescritte dal medico?!?
Abbiamo addirittura coniato un termine: “tronista”. Questa parola che a me fa tanto ricordare la parola “rintronato”, ovvero rincoglionito, significa colui che sta sul trono a vantarsi, a vedere le gallinelle che si beccano per lui (un po’ come Cesare ai tempi dei gladiatori) , un ambiente di veleni e anestetici televisivi in cui questa gente vorrebbe farci credere che è lì per trovare un partner. Cari connazionali: SVEGLIA!!! Io oggi, pubblicamente, da questa sede, chiedo agli editori Zanichelli, Garzanti e compagnia bella, di RIMUOVERE LA PAROLA “TRONISTA” DAL DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA, poiché io che sono italiano mi rifiuto categoricamente di accettare un concetto di una tale bassa lega nel dizionario della mia lingua madre.
Tronisti… Gieffini… Che brutte parole… Ma quelli che più di tutti adoro sono quegli attori americani che hanno cognome e parenti italiani, che adorano il nostro paese, il nostro cibo, la nostra lingua… Ci vogliono così bene che infatti vivono nella loro villa di Beverly Hills e non masticano una parola di italiano. Questi sono davvero forti. Caro John Travolta, con tutti i soldi dei contribuenti che la Telecom del “Tronchetto” ti ha rifilato per girare due spot di m***a, l’italiano dovevi parlarlo meglio di me!!

Ma vogliamo ritagliare un piccolo angolo rosa?? Certo… Perché non parlare anche delle donne, visto che ormai anche per la pubblicità del dentifricio c’è una donna nuda? Tutte queste showgirl, o come si dice, queste veline, letterine, schedine, stronzine e via discorrendo… Che sono belle, belle, belle, belle… OK, abbiamo capito che sono belle, ma sanno fare qualcosa?? I risultati parlano chiaro, molte di loro, terminata la fase di semplice ragazza immagine, sfornano delle performance da mal di stomaco oppure continuano in qualche modo a sfruttare l’immagine pura e semplice, il gossip e basta. La paladina di queste è senza dubbio la cara vecchia Belen, cos’abbia fatto di buono lo sa solo lei, ma di certo le sue tette contribuiscono a vendere telefonini, abbonamenti, accessi internet, i suoi spostamenti tra Corona e Borriello sono più seguiti dagli esperti degli indici della borsa.
Parlando si “sciacquette”, perché non nominarne un’altra… Ah, la Canalis… In questo dobbiamo dire grazie a George, da quando stanno insieme la vediamo lavorare molto meno ed è un gran sollievo, certo, perché a lui piacciono le donne col cervello! Ogni anno (quindi ogni fidanzata nuova) si parla delle sue possibili nozze, lui, l’uomo che è riuscito a fare un film sul terremoto in Abruzzo senza parlare di terremoti, ma soprattutto, senza parlare dell’Abruzzo… Basterebbe che le donne smettessero di dargliela, si sposerebbe domani stesso!! Oppure si farebbe monaco… Vabbhè dai, ora basta, perché io sono varesotto e poi mi accusano tutti di avercela coi comaschi…

Concludo con l’ultima, mi è capitata sott’occhio stamattina… La ragazza di Cristiano Ronaldo ha detto che si sposano… No, non la cameriera squattrinata madre di suo figlio, bensì la modella russa… Cosa pensavate?!? Certo, perché un grande giocatore del suo calibro, onesto, leale, sportivo, deve dare un esempio da grande uomo di famiglia qual è… Come no… Povero CR9, ha cercato in tutti i modi di battere il record di Cassano ma proprio quando aveva scoperto di essere padre, ha pagato fior di soldi la madre di suo figlio per stare zitta e ora si ritrova con una modella russa mozzafiato tra le mani… Non c’è proprio giustizia…

Questa è gente che fa la storia, gentaglia che con le proprie cazzate personali riempie giornali, televisioni, siti Web, ci ricordiamo più queste cretinate che non le cose importanti… Sapete perché ho voluto scrivere tutte queste cose?? Semplice, perché io non seguo assolutamente il gossip… O meglio, non lo seguo volontariamente e questi sono i risultati. State attenti cari connazionali…

Beh dai, almeno oggi non ho parlato del “nanetto”… Ops, almeno ci ho provato… È più forte di me…

Lettera pubblicata il 19 Luglio 2010. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità Italia

La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Lorenzo -

    Non si può fare a meno di parlare del Nanetto, perché l’artefice di tutto quello che hai scritto è lui. Nei cari vecchi anni ’70, quando io ero bambino e il peggio che si poteva vedere in tv (esisteva solo la rai) erano le gambe delle Kessler, la società intera aveva un altro tono. Magari sotto sotto gli scandali erano gli stessi, e anche il livello intellettivo della massa, ma diamine, le usanze almeno erano diverse! Tutti si comportavano in modo più serio. Esistevano sì il gossip, le mode e un certo interessamento per le peripezie del vippume, ma se ne occupavano solo le casalinghe annoiate, e di nascosto, vergognandosene quasi, commentando dal parrucchiere qualche articolo scandalistico. A nessun adulto responsabile, morigerato e lavoratore sarebbe mai passato per la testa di fare commenti in pubblico sul fidanzamento di una soubrette! E i giovani! Quelli in vena di distrazioni avevano il rock e lo spino, per i ribelli c’era l’impegno politico; ma ragazzi dei 70 o dei primi 80 appassionati di gossip non ne esistevano, era inconcepibile, sarebbe apparsa molto peggio che roba da froci. Mi ricordo bene. Poi? Poi è venuto il nanetto con le sue tv. E’ cominciato tutto con “Drive In”. Le tette di Angela Cavagna. Le prime veline burrose, i culi più importanti delle parole. Una trasposizione televisiva dei b-movies di Fenech e Cassini, roba che prima si sgamavano in segreto. Il sottinteso, viva soldi, successo e goduria! fregarsene del resto. Una sorta di legittimazione pubblica della volgarità e del becerume del medio maschio italico borghese arricchito incolto cafone trafficone evasore, una categoria questa, che era giunta anche al potere politico, come elettorato del PSI di Craxi. Un intero mondo sommerso che nei 70, al tempo dell’egemonia culturale del politicamente impegnato e di sinistra, si vergognava quasi di esistere, ed ecco di colpo che grazie alla nuova filosofia e visione del mondo edonistiche reaganiane (in senso straccione) propagandate dai programmi del nanetto, ha scoperto che poteva emergere, finalmente vantarsi dei suoi successi, l’essersi saputi arricchire sulla pelle altrui, e della sua ignoranza, perché la cultura per chi vuole arricchire è solo un ingombro. Il nanetto stesso era (ed è) il dio di questa gente, perché è l’esemplare supremo, quello che è arricchito più di tutti. Come vedi, ciò che lamenti ha cause profonde, discutere come è avvenuto significa rivisitare gli ultimi 30 anni della storia d’Italia, capire mutamenti epocali!…

  2. 2
    magirama -

    Ciao Lorenzo. Effettivamente mi trovo d’accordo con te, in buona sostanza abbiamo perso il comune senso del pudore, cose che prima erano riservate a persone di un certo tipo (come le casalinghe annoiate) o che venivano fatte nell’oscurità, ormai sono di dominio pubblico e stanno inquinando la società peggio del petrolio nel Golfo del Messico. Io penso che tutto questo sia parte di un piano, di un regime, inutile che parliamo del Fascismo o del Comunismo, secondo me siamo molto più sottomessi ora, ma con garbo, con amore, tenerci ignoranti e rincoglioniti in questo modo fa comodo a chi ci governa. Il “nanetto”?? Ah beh, ormai la politica non è più tale, ormai l’Italia intera è divisa: da una parte chi lo ama e si sopporta il suo ego immenso, dall’altra chi lo odia ma fatica a trovare il modo di toglierlo di mezzo. Bella roba vah…
    Qualche tempo fa uscì un documentario, “Videocracy”, una serie di immagini e spezzoni che documentavano questo decadimento mediatico… Guarda caso, dopo che ha fatto un po’ di scalpore e che solo SKY si è degnata di mostrarlo agli abbonati Cinema, è scomparso, è stato insabbiato, nascosto. Scommetto che le reti Mediaset o RAI (soprattutto col nano al governo) non lo trasmetteranno mai in chiaro, così come i giornali e le case editrici (sempre del nano) non lo pubblicheranno mai… Ma lui non è il paladino della libertà, o sbaglio?? Sai cosa mi ha dato più fastidio? Quando questo film è uscito, Striscia (trasmissione che a volte fa anche cose utili, diciamolo) si è posta a difesa del regime, denunciando il fatto che alcune immagini non fossero legate alle loro emittenti… Grazie tante, 3-4 sequenze non erano roba loro, peccato che le altre 80-90 fossero di Fininvest prima e di Mediaset poi… Visto?!? Giustificando una parola, giustifichi l’intero discorso.
    Sento sempre dire che se la TV fa schifo è perchè questo vogliamo… Sono balle!! La verità è che la TV è pietosa e noi ci lamentiamo, però la guardiamo ugualmente! Siamo abitudinari, preferiamo farci bombardare di m***a piuttosto che tralasciare questa abitudine. Noi abbiamo un’arma, il telecomando… E’ vero, ma qualcuno lo usa?!? Onestamente, quanti di noi, sprovvisti di SKY o Mediaset Premium (ormai questi sono un MUST per vedere roba decente), spengono la TV quando manda delle porcate e prendono in mano un buon libro?? Quanti lo fanno?!?
    Inutile che ci lamentiamo, il gossip è tra noi e ci sommerge di stupidaggini, è un modo che ha il regime per controllarci.

  3. 3
    silvana_1980 -

    Già, e nella vita reale aldilà dei mondi televisivi e milionari, vedi cose molto simili poi.
    E allora nascono la Belen dei poveri, la Paris Hilton dei poveri..il problema sostanziale è che non avendo “regni” a disposizione per ostentare le loro cosine ti trovi co sti fenomeni di invasione degli ultracorpi al lavoro, al supermercato
    …Siamo seri…noi tutte donne sappiamo che al supermercato sol tacco 12 e la minigonna pareo…non è la sua: per abbassarti a prender le cose sugli scaffali gliela fai vedere a tutti compreso quello che affetta i salumi e quando devi portare le borse pesanti potresti avere un cedimento strutturale
    Al lavoro poi…se indubbiamente non è bello vedere la siura che viene a lavorare in vestaglia da casa, ciabatte (e mancano soli i bigodini in testa)…non è bello vedere neanche quella che si tira a mo di serata in discoteca…minigonna giro passera, top a livelli di reggiseno o poco più, atteggiamento da vamp “ce l’ho solo io”. Ci vorrebbe un minimo di equilibrio. No. Non c’è.
    A volte mi domando…oh…ma ste qua…credono di essere al grande fratello?
    Tralascerei il discorso “bave che cadono” da parte degli “uomini che fanno la storia”, è quasi una conseguenza naturale…come quello di apparire le bamboline gonfiabili, o le quasi badanti di X…e come quella che poi in realtà anche se non son brave, vanno bene lo stesso. Tengono alto il morale delle truppe. Oggetti di rappresentanza.
    Intanto i soldati semplici in trincea lavorano veramente e vivono veramente con i loro alti e bassi…sti qua fan passerella. Alti e bassi loro? No, solo “alti” per loro…i periodi mogi-bassi per loro equivalgono alla sconfitta e quindi alla loro definitiva scomparsa dalle scene.

  4. 4
    magirama -

    Adesso poi è venuta fuori una questione assolutamente squallida e vergognosa: si chiama digitale terrestre. In tutto il mondo, il passaggio da analogico a satellitare è stato diretto ed immediato, in Italia invece andiamo a inventarci delle “trovate geniali”, questa è una di quelle. E’ vero, il digitale terrestre serve per vedere male pagando quello che prima vedevi bene gratis. Inutile girarci in giro, questa cazzata è stata creata apposta per vendere nuovi decoder e nuovi televisori, è stata fatta perchè Mediaset ha voluto lanciare una sfida comemrciale a SKY. Ora, io non sono qui per fare propaganda all’emittente di Murdoch, ma Mediaset Premium a mio modo di vedere è uno specchietto per le allodole: ancora non è diffuso su tutto il territorio nazionale (e questo è vergognoso), ha una tecnologia scadente, una programmazione molto più scarsa di quello che sembra, in pratica serve solo per toglierti da quella valanga di fango e melma che sono le reti in chiaro per farti vedere qualcosina di migliore “sgraffignandoti” 15-20 euro al mese. Questa è l’Italia mediatica.
    Tornando al gossip, io penso che comunque sia un fenomeno globale e non solo italiano. Sono fermamente convinto che in paesi come USA, Inghilterra, Germania, ci sia anche chi fa di peggio, forse la gente ne è meno succube che in Italia. Ormai è inutile, quello che fa nella vita privata un attore o uno sportivo è più importante della sua carriera stessa, toglie spazio a cose più importanti. Un esempio? Quando volete farvi del male, guardate un’edizione di Studio Aperto… 5 minuti di cronaca (rigorosamente nera e nostrana), 5 minuti di storielle strappalacrime, 15 minuti di minchiate tra sport e gossip. Io stesso l’ho detto, non seguo il gossip, mi fa schifo, eppure come faccio a sapere tutte le cose che ho scritto sopra?? Puro e semplice bombardamento mediatico, pura assuefazione.
    Ormai i giovani sono figli del consumismo e dell’immagine prima di tutto, come hai detto tu Lorenzo, l’uomo dev’essere ricco, profumato, ben vestito, arrogante e cafone, la cultura e l’intelletto vengono dopo, sono optional. Oggi ciò che conta è diversirsi, essere al centro del proprio piccolo gossip, avere il “videofotino” bello, apparire, solo apparire. Perchè studiare e sbattersi? Ormai il modello sono i calciatori, le veline e quei genitori imbecilli che non si fanno scrupoli a trattare i propri ragazzi come fenomeni da baraccone purchè vadano in TV, diventino ricchi e famosi.
    Quanta ipocrisia… Mamma mia…

  5. 5
    magirama -

    Grande Silvana! Benvenuta nel club! E’ bello vedere che qualcuno ancora sano c’è in giro. 🙂

  6. 6
    glosstar -

    “La fine di una civilta’ non e’ mai avvertita da coloro che la vivono”. Giorgio Gaber

  7. 7
    glosstar -

    “Il programma Striscia la Notizia è stato premiato varie volte per la satira che porta avanti (sul fatto indaga la procura della Repubblica di Trepalle) quindi è doveroso citare qualche servizio tipo che mostra la feroce satira del programma:

    · ennesimo servizio di ospedale/carcere/scuola finita o quasi in un angolo sperduto della Repubblica costato millemilamilionidimiliardi di euro, servizio che anziché terminare con un’intervista ai responsabili di tale spreco finisce con una battuta. La gente a casa polemizza, si indigna, ma un secondo dopo dimentica tutto grazie alle veline.

    · Ballantini si traveste da Michela Brambilla, da Valentino, da frigorifero classe C e va in giro nelle serate di alta e inutile società a scherzare con degli snob che più snob non si può che nessun italiano ricorda da millenni.

    ·giornalisti d’assalto svelano una truffa epocale: un mago che dice di predire il futuro…udite udite…non lo predice! I giornalisti mostrano le prove con cui incastrano il mago. Come se ce ne fosse bisogno.

    ·Satira verso i giornalisti: servizio di mezz’ora in cui viene msotrato l’errore di un giornalista che recita “roba da fa accaponare i capelli” o ” il premier Berluscano”. Il servizio è mostrato per anni.

    ·Dulcis in fundo, in nome della concorrenza, Striscia la Notizia mostra spesso errori di programmi concorrenti, ma agli occhi del solito sobillatore comunista rivoluzionario altro non è che pubblicità verso i programmi Rai.”

    Tratto da Nonciclopedia.

    http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Striscia_la_notizia
    .

  8. 8
    Lorenzo -

    Qualcuno ha obiettato che la degenerazione dei costumi degli ultimi 30 anni non può essere solo opera del nano, perché qualcosa di simile è avvenuto nel resto dell’occidente (vedi la Spagna, dove è anche peggio di qua: lo so perché frequento la comunità latinos). Devo precisare: è vero che il nano ha pilotato con le tv, da noi, questa mutazione storica, ma se il popolo italiano fosse rimasto negli anni 80 quello che era nei 60, austero, dignitoso e idealista, avrebbe rifiutato di seguire i suoi programmi-spazzatura, e lo avrebbe mandato in malora. Il problema è che quel popolo era già sul punto di trasformarsi, gli serviva solo un piccolo aiuto. Questo è il vero problema, la disponibilità passiva di interi popoli, non solo quello italiano, già 25-30 anni fa a diventare la massa di lobotomizzati moralmente afasici che vediamo ora. Come si spiega? Secondo me la causa sta nel ’68. In quel periodo si sono diffuse nelle masse, in forma volgarizzata, idee che erano distruttive verso tutti i vecchi valori: la famiglia, la coppia, l’amore, il matrimonio, il lavoro, la religione, la partecipazione politica. Era una critica giustificata, perché nell’ideologia perbenista degli anni 50 c’era molto di falso e oppressivo. Ma la critica non ha prodotto un “uomo nuovo” con nuovi valori. Ha solo delegittimato i vecchi. E eliminati i freni morali, quello che viene fuori è la parte più subdola, ottusa e meschina dell’uomo. E’ stato ancora prima dell’avvento del nano, che il peggio dell’italiano medio, per limitarci a noi e lasciar stare il resto dell’occidente, reclamava e voleva finalmente venire alla luce. Era come qualcosa che brontolava nella pancia dei borghesi, dei benestanti, dei cafoni arricchiti. “Finiamola con le vecchie storie, i valori eterni di Dio, della Famiglia della Legge! Nessuno ci crede più. Che senso ha continuare con questa commedia? Lo scopo della vita è sol far soldi e godersela e fottersene di tutto! Giù la maschera, una buona volta!” Il nano ha mostrato a tutti un intero mondo di fiction – ciarpame tipo dallas – in cui la maschera nessuno l’aveva più. E tutti si sono sentiti incoraggiati a toglierla. E chi credeva ancora nei vecchi valori ha cominciato a sentirsi un co......, perché gettate tutte le maschere, si è scoperto che i ricchi erano tutti gente che dei valori se ne fotteva. E siamo arrivati dove siamo adesso. Ormai chi crede nella legalità o nel matrimonio è reputato poco meno che un idiota. Certo non fa carriera, coi suoi ideali!…

  9. 9
    Lorenzo -

    Naturalmente non pretendo che quello che scrivo sia la bibbia… Non sono uno storico dei costumi.
    Il fatto è che questa trasmutazione epocale l’ho vissuta in pieno, essendo classe 70, e non riesco a spiegarmela come vorrei.
    Se penso a com’erano le cose nel mondo dei ragazzi nell’88/89 rispetto all’80/81 mi trovo di fronte a una differenza di intere ere geologiche dei ricordi, a un cataclisma, uno spostamento di continenti. E’ come se nel giro di 7-8 anni ne fossero trascorsi 50.
    I valori e i costumi del 1980 erano ancora quelli della vecchia italia: lavoro, sobrietà, rispetto delle regole, poche chiacchiere e molti fatti, nulla promettere e tutto mantenere, dedizione, sacrificio, altruismo – disprezzo per la raffinatezza, per l’eleganza, per l’esibizionismo da fighetti.
    Nel 1988 più o meno, tutto ormai era diventato come ora.
    Mi rode, mi ossessiona, perché i passaggi intermedi li ho vissuti tutti, eppure non riesco a connetterli in una catena causa-effetto.
    A volte mi sembra uno strano sogno, come se tutti, me compreso, fossimo stati assuefatti a dosi sempre crescenti di una strana droga morale: individualismo in salsa italiota, noncurante e straccione.
    Cambiavamo, e neanche ce ne accorgevamo! I comportamenti stavano al passo con la moda, tutto qui. E di moda in moda, anno dopo anno, siamo diventati come siamo adesso. Erano le mode che diventavano sempre più idiote e spregevoli, all’incirca come ogni anno le canzoni di successo erano un po’ meno belle di quelle dell’anno prima.
    Di moda in moda siamo arrivati al punto che nell’anno in cui mi sono diplomato (1989) l’unica cosa che contava era avere in fretta la patente, un macchinone a spese di papi per rimorchiare, sbronzarsi ogni sera in una discoteca diversa, provare di tutto nel sesso, anche gay e trans, essere tirati a lucido e firmati da testa ai ai piedi, sapere tutto dei programmi tv più insulsi e del gossip sui protagonisti… Tutto uguale ad oggi. Mi ricordo come fosse ora.
    Dieci anni prima sarebbe stato inconcepibile un comportamento del genere, in ragazzi di 18-19 anni.
    Allora, dopo il diploma, si entrava all’università, per farsi il mazzo (e non dare un esame ogni due anni, tanto per la facciata) oppure si filava dritto a lavorare. E niente buffonate, niente atteggiamenti da damerino, niente cazzate sulle labbra. La vita era una cosa seria.
    Esiste tra voi qualcuno che è sui 40 e ci è passato?
    Davvero, io non mi capacito.

  10. 10
    magirama -

    Quoto Glosstar alla grande. Azzeccatissima la tua citazione di Gaber così come le critiche rivolte a Striscia. Io sostengo che in certi casi abbia i connotati di una trasmissione utile, il problema è che lo strascico che solleva non è di alcuna utilità. Non è altro che una trasmissione di cartone che in mezzo alle cazzate (tipo satira politica, imitazioni, filmini idioti) pretende di mostrare cose importanti (truffe, sprechi pubblici), il tutto con inviati pronti a inscenare aggressioni se solo l’intervistato sbadiglia o ad accanirsi su fatti di cui non si sono nemmeno documentati, il tutto presentato da due presentatori idioti, con due ridicole ragazze che oltre a fare una televendita e un orribile balletto, non fanno altro.
    Sul fatto che i due presentatori siano lì a fare i pagliacci non ci piove, ma io ho trovato di pessimo gusto la trovata di Iacchetti delle ultime edizioni in cui all’inizio di ogni puntata si inventa una gag, un lavoro o un’attività assolutamente insensata, con il motto di voler combattere la crisi. Io la trovo un’offesa bella e buona alle famiglie che non arrivano a fine mese, un’affronto disgustoso che non fa assolutamente ridere, fatto soprattutto da uno che di sederi ne ha leccati parecchio per essere lì. Sapete una cosa? Io vivo proprio vicino a Luino, lo stesso paese del “Signor Enzino”, proprio quello che lui decanta tanto… Ebbene, qualcuno l’ha visto, qualcuno lo conosce di persona, ma vi posso garantire che dalle mie parti non è tanto amato, non gode di una fama molto simpatica.
    Io mi domando… E’ necessario l’intervento di Striscia per convincere la gente a non andare da maghi, chiromanti, guaritori o ciarlatani simili?? E riguardo le truffe?? E per gli sprechi, una volta indignati, cosa cambia?? Chi se ne frega di vedere Ballantini che fa il cretino travestito in mezzo a tutti quegli snob?? Altra cosa squallida, quest’anno facevano vedere i calciatori che sforavano il limite di velocità in auto… Bell’esempio per i giovani!! Invece di condannarli, mostrare una pattuglia che li multava o ritirava la patente, quelli di Striscia lo facevano vedere come qualcosa di figo, qualcosa di accattivante… Complimenti!
    Tralasciando il modo scandaloso che hanno per giustificare le cose, perchè quando hanno ragione è facile, quando hanno torno devono deviare l’attenzione su altro, è ridicolo pensare che il ruolo della velina sia ambito da tutte le ragazzine e che per questo si svolgano solenni selezioni che ci brasano i maroni.

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