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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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Ciao Kid: “Perché, la vera delusione che rifiuti di ammettere non è il bastardo che la trattava male, ma il fatto che lei lo amasse visceralmente e per questo lei ti ha mentito! E credimi se ti dico che lei è stata ed è molto tollerante con te che, malgrado 20 anni insieme, ti porti ancora dentro questo peso, ricadendoci ciclicamente , ma soprattutto non l’hai trattata neppure tu “bene”, stressandola emotivamente per “convincerla” che la sua fosse una dipendenza e non un amore vero! Invece era entrambe le cose…”
Tutto vero Kid, e anche il resto che scrivi ma che non riporto per risparmiare spazio, anche se non vedo dove Giampaolo sostenesse quello che scrivi sul mio conto.
Bè? E non ti sembra un buon motivo per indagare perchè un uomo abbastanza maturo fa emergere una sindrome su un passato nel quale lui non c’era? Non era il caso di capire perchè mi sia attaccato a qualcosa che non aveva senso per far emergere qualcosa di me che con il rapporto in corso non c’entrava niente? Il problema nasceva da me o da lei, a prescindere dalla qualità del rapporto che ha potuto avere con quel soggetto?
Lei ha omesso, non mentito, ha omesso di sottolineare quanto sia stata stupida nel credere a un elemento del genere, ma se indaghiamo sul perchè abbia insistito, vediamo quanto un’educazione severa, vittoriana la definisce lei, la costringesse a pensare che il “primo” dovesse essere anche l’ultimo, che non poteva essersi sbagliata così clamorosamente nell’aver deciso di iniziarsi al sesso che vedeva solo in funzione dell’amore, con un idiota. La sua inesperienza in materia le ha fatto vedere come un purosangue quello che era solo un asino. Ma ammetterlo, per un carattere come il suo, significava squalificarsi al livello del somaro, era meglio tentare di trovare a tutti i costi quello che lei pensava di aver visto. Poi, caro mio, entrano in ballo tutte le famose fantasie e sindromi da crocerossina che l’attitudine all'”io ti salverò” delle femmine mettono in gioco, di fronte alle quali io sono il primo a non comprenderle. E per questo mi sono iscritto al forum.
Ma non sono qui per schierarmi, non cerco vendette indirette o solidarietà di genere, sono qui per aumentare le mie conoscenze di argomenti dei quali non immaginavo l’esistenza, proprio perchè le tante esperienze carnali che ho avuto mi hanno “viziato”, non dandomi la possibilità di trovarmi nelle condizioni che ho appena esposto, impedendomi di conoscere “quel” certo sentimento che ho per la MIA lei. A presto.
Salve a tutti. Interessantissimi i vostri spunti che leggo da tempo. Giampaolo, mi piace molto ciò che scrivi. Soprattutto mi é
piaciuto il racconto della tua storia. Si vede che hai sofferto. Ma si vede anche il tuo amore concreto, granitico, reale, passionale. Dai l’idea di un mix di idee, valori, passione, sensibilità, forza che difficilmente si riscontrano negli uomini d’oggi. Te lo dico chiaramente, mi piacerebbe conoscerti, perché mi dai un’estrema sensazione di completezza in tutti i sensi. Anche fascino, sono sincera.
Buon week end a tutti.
Golem,
scusa se mi permetto di evidenziare una piccola contraddizione: a volte ritieni, e secondo me a ragione, che sono le persone più intelligenti e più sensibili a “dare di più” in amore anche a chi, secondo te, non lo merita. in altri passaggi, invece, e sono i più numerosi, etichetti come “stupide” soprattutto le donne che, sempre secondo te, sono le sole (come genere) a esserci “cascate”. mi rendo conto che questo snodo possa essere difficilissimo da superare ma, prima o poi, dovrai assumere una posizione chiara e consolidata in merito…
ci sarebbe pure una seconda presa di posizione sul tema, meno impegnativa e abbastanza realistica, ma evidentemente non la ritieni sufficientemente valida… se ci tieni ad andare all’osso della questione, ce ne potrebbe essere, poi, una terza, che sarebbe quella di allargare l’analisi del fenomeno al sesso maschile, che forse appare meno, perchè meno indagato o meno eclatante, ma che pure esiste… sempre se vuoi ragionare in termini collettivi e non soggettivi…
—
Giampaolo,
“le mie teorie sulla irrazionalità delle donne non sono campate per aria, ma si attengono a fatti e a stesse ammissioni delle donne.”
siccome sono incline, anche stavolta, a vederla come te ma non voglio quasi mai lasciarmi andare a opinioni troppo soggettive, le ho puntellate con quanto segue:
“il pensiero femminile si esprime come funzione analogica, ossia i contenuti rappresentativi o le idee vengono associati secondo una modalità curvilinea, ondulatoria, deduttiva, spaziale; mentre il pensiero maschile si esprime prevalentemente come funzione logica che associa secondo una modalità lineare, sequenziale, induttiva, temporale.” – “esiste un pensiero femminile e un pensiero maschile, con prevalenza individuale, così come nell’uomo prevalgono gli ormoni maschili e nella donna quelli femminili.” (http://www.treccani.it/scuola/tesine/maschile_e_femminile/3.html)
sempre in rete, senza rilevarne la fonte, tanto l’affermazione è banale: “massima che taglia la testa al toro e dimostra come ci sia un abisso nella logica maschile e femminile: la donna vuole la parità dei sessi ma pretende che l’uomo sia galante, romantico, la riempia di regali e paghi il conto al ristorante.”
Maria Grazia, per favore, non volermene e non attaccarmi a testa bassa. La penso così fin dalla prima volta che la contraddizione è stata evidenziata. Poco o tanto, siamo tutti contradditori, in questo o in quello, se abbiamo pensieri in progresso e non stagnanti
Verità,
quando hai scritto l’ultimo post stavo per chiederti come stavi, temendo che potessi esserti risentita sulle difficoltà espresse nel comprendere i tuoi scritti. mi dispiace che tu abbia passato un momento tanto doloroso ma mi rassicura il sapere di non aver aggiunto sale alle tue ferite (ti percepisco sensibilissima e in un frangente di estrema fragilità).
per non sprecare quanto già avevo estrapolato, ti mando la parziale risposta preparata per te, riproponendomi di tornare sulla tua storia se e quando ti sentirai di volerne riparlare con maggiori chiarimenti.
“ha avuto comportamenti molto, molto contrastanti.” – scusa se continuo con le domande: quest’uomo è tuo coetaneo? se sì, non ci sono scuse: si tratta di persona insicura, e chi non ha sue sufficienti sicurezze non può che creare confusione nel partner.
“se lui desiderava CIO’ che era diventato DOPO il nostro rapporto, davvero volevamo una cosa diversa, io non ero la persona per lui.” – questo punto mi sembra di particolare importanza: se i suoi atteggiamenti erano nel tempo cambiati molto rispetto all’inizio del rapporto, le possibilità di continuare un’intesa si riducono davvero tanto. per questo mi sembra opportuno non lasciarsi andare a dare troppo all’inizio, soprattutto se non si è poi in grado di mantenere inalterato quello che di fatto era uno sforzo.
un abbraccio.
PS: concordo con te su: “a maggioranza, spiace dirlo, dei rapporti di coppia, non sono di *amore*. Sono tante cose, sono “rapporti di coppia”, relazioni, matrimoni, fidanzamenti, convivenze, ma non sono un rapporto di amore.” – per me, però, soltanto chi li ha vissuti, se in buona fede, è in grado di definirli. le infatuazioni o i vari tentativi superficiali svaniscono, senza lasciar tracce. solo l’amore può far tanto male da non poter essere mai dimenticato.
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Valinda,
“schematizzi queste relazioni in base al TUO modo di amare e di porti che però non è detto sia universalmente giusto.” – sottoscrivo, aggiungendo che è normale che ci si faccia delle convinzioni in base alle proprie esperienze e alle proprie visioni, sia di coppia che di vita. il salto a un “panorama” da esaminarsi più “dall’alto” è arduo da raggiungere, e nemmeno mai troppo stabile. secondo me, ogni persona è un mondo: si può di certo generalizzare in quasi tutti gli aspetti umani, meno che in amore.
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Max (Lighthouse)
“Rossana e Maria Grazia da come ragionano e scrivono non sarebbero da clonare?..” – grazie! posso chiederti perchè?
cui prima di allora ignoravo l’esistenza, ma soprattutto per eliminare dal mio IO quel residuo di infantilismo che mi ha fatto alterare per una questione che riguarda il passato della mia donna.
Bene , questa tua ammissione mi è piaciuta , e la contrappongo a quella in cui hai detto a Giampaolo di vivere le cose con più leggerezza (nel senso di guardare il dito e non la luna) , ma tu sai quanto sia facile dirlo e quanto sia diverso farlo: Del resto la tua ricerca dura da 20 anni.
Giampaolo lo condivido nel concetto che ha espresso , quello del giustificarla , ma aggiungo io, alla luce delle tue ragioni, e non delle sue !La sua era la passione, prima di tutto , il resto è solo pretesto (giustificazione)!
Tu sai che una omissione ed una bugia hanno un pari significato: Non vogliono renderti partecipe di qualcosa , pertanto è comprensibile quale “crepa” si sia creata . Lei è stata vaga e tu hai voluto vedere con i tuoi occhi , forse perché volendola sposare dovevi avere tutto chiaro o semplicemente per una tua insicurezza. Ma vedi , le donne , ed anche gli uomini omettono sempre qualcosa, è naturale. Ma se ti avesse omesso storie di una sera o una moltitudine di uomini avrei capito , perché si sarebbe spacciata per ciò che non era ma davanti ad una sola , forte , passione non posso darti ragione biasimandola di aver amato! Chi non ha importanza!
Ripeto che non conta chi lui fosse ma cosa lui fosse per lei ed ,infatti, tu mi confermi come l’avesse idealizzato (senza meriti?) . Invece di meriti, anche se è dura ammetterlo ne avrà avuti , intesi come qualità , forse non quelle fisiche oggettive anche rispetto a te , ma c’erano ,come chiunque conquisti una donna apparentemente fuori dalla sua portata!
Come sai bene, la devozione di lei non puoi spiegarla con la razionalità e neppure con il background di regole familiari. Non esiste né regola , né buon consiglio , né rispetto del padre o della madre ,quando una donna è innamorata: Non sentirà niente e nessuno , scalerà montagne se servisse e credo che sia questo il lato passionale che dovresti comprendere ed accettare . Lei non è stata circuita ma ha scelto e voluto, in maniera se vogliamo immatura e tipica della sua età , di vivere visceralmente quella passione reciproca(!!!!)!
E ripeto non c’è nella di sbagliato in una donna che ama (chi non ha importanza), perché è un gradino verso la sua crescita emotiva ed interiore, soprattutto se lei è molto giovane e sta conoscendo sè stessa e l’altro universo.
sergio
se pensi veramente che ci si possa proteggere dagli abbandoni e dalle delusioni solo perchè una donna si dichiara per il matrimonio, la fedeltà e i valori tradizionali, e dice di volere SOLO una storia seria beh… allora significa che vivi in un mondo fatato che non esiste. gli uomini non si innamorano perchè sei “seria”, si innamorano e basta ( a prescindere da quello che sei ). L’ unico motivo al mondo che spinge un uomo a dedicarsi a te è il sentimento che può nascere da parte sua. e questo sentimento, come ho già detto altre volte, spesso scaturisce da fattori del tutto irrazionali. paradossalmente, le più esposte alla sofferenza sono proprio le donne molto romantiche e sensibili che si dichiarano per i “buoni valori”. sono poi le stesse che vengono puntualmente usate, umiliate, ingannate e ferite. se è destino che io debba incontrare l’ uomo giusto, lo incontrerò comunque, qualunque cosa possa fare, dichiarare o scrivere. e se lo incontrerò, so già che VORRO’ SOLO LUI, come è già successo le altre volte. ma questo non cambia il mio modo di pensare. gli amori eterni puri e indissolubili sono roba da romanzo d’ appendice ! la vita VERA è un’ altra cosa.
Kolben grazie dei gentili complimenti 🙂
Kid,
“E ripeto non c’è nella di sbagliato in una donna che ama (chi non ha importanza), perché è un gradino verso la sua crescita emotiva ed interiore, soprattutto se lei è molto giovane e sta conoscendo sè stessa e l’altro universo.” – come non concordare? perchè distinguere l’amore in grandi classi contrapposte? secondo me, con le caratteristiche che più sono proprie a ogni sentimento, sempre d’amore si tratta, SE di fatto amore è o è stato!
hai fatto passi da gigante sul tema in generale, rispetto alla prima volta che ci siamo incontrati (e contrastati) qui, parecchi anni fa. complimenti!
Maria Grazia, continui a voler intendere quello che fa comodo a te, come hai sempre fatto in questo tread. Io non ti ho detto nulla di quello che tu hai espresso nel tuo ultimo commento.
Mi sono semplicemente attenuto a ciò che hai scritto nel post n. 961. Se é vero ciò che hai scritto li, un uomo che volesse una storia importante non ti prenderebbe mai sul serio. Poco importa se esistono o meno donne false che non dicono quello che pensano e si fingono sante quando poi sono puttane. Non é che se tu sei sincera e dici quello che pensi
cambia la storia. Perché comunque quello che dici, e mi riferisco sempre a ciò che hai scritto nel post n. 961, fa scappare qualunque uomo si avvicini a te con intenzioni serie.
In un rapporto d’amore vero la fedeltà é un elemento importante. Tu ci sputi sopra. E se credo in un rapporto di coppia non sono certo io ad andare ad intrufolarmi in casa d’altri accettando una relazione a tre.
Poco importa se poi alla fine tradiscano anche le donne che si reputano sante. Fai sempre in tempo a ripudiarle. Ti faccio l’esempio di due ristoranti. Il primo che ti propone delle portate che non ti piacciono. Il secondo che ti propone portate che normalmente ti piacciono. Può capitare che il secondo ristorante mi cucini malissimo le portate che avevo scelto. É certo che non ci tornerò piu.
Ma non andrò mai dal primo perché seppur onesto mi proporrà cmq qualcosa a cui non credo. Al massimo potrò andarci per provare e basta.
Ecco, Maria Grazia. Relativamente a ciò che hai scritto nel tuo post tu sei il primo ristorante.
Maria Grazia, cosa darei per assaggiarteli!
Ciao Rossana. Forse ricorderai la distinzione che facevo tra gli effetti della ragione sottoposta alle richieste dell’istinto e quelli che si osservano quando la mente è lucida.
Se rivedo il comportamento di mia moglie, da lei descritto e da me osservato in tanti momenti della nostra convivenza, e li confronto da quanto ho appena detto rispetto alle due condizioni, vedo due persone diverse,ma ne riconosco una: la seconda. Così com’è stata capace di sbattere un bicchiere d’acqua in faccia o tirare un calcio negli stinchi a un uomo che la stava insidiando in maniera ritenuta da lei, in quel momento, volgare, allo stesso modo l’ho “letta” remissiva e sottomessa di fronte ad uno che si comportava allo stesso modo, ma che lei vedeva come “speciale”, che tuttavia le procurava, mortificazioni, frustrazione e umiliazioni, e non per un momento, ma per anni.
Allora il tema è: qual’è la vera lei in questa schizofrenica descrizione? Semplice: in entrambi i casi è lei, è il soggetto che è diverso, come ho avuto modo di dire in altre occasioni.
Quindi il gesto, che ti offende, risponde ad un criterio di tolleranza variabile, in ragione del peso emotivo del soggetto.
Ma cosa muove l’indice di tolleranza, la ragione che constata l’offesa o l’istinto. Sai qual’è la mia risposta.
Non so dove avrei detto che solo le “cretine” cadono in questa trappola tesa dalla natura, ricordo solo di aver scritto che non avrei mai sposato una cretina, questo si, infatti non lo è, anzi è estremamente intelligente. Ma l’istinto NON ha niente a che fare con l’intelligenza, i quanto, quando chiama quest’ultima è perchè trovi un mezzo, “lecito” morale ed etico per raggiungere l’obiettivo, che in questo caso era far capitolare il suo campione che sentiva essere il “maschio” che voleva (la natura) sposarlo e avere tanti campioncini con l’ambita dotazione genetica, caratteriale e intellettuale,che lei “vedeva” in quel poveretto. Seguendo, come sai le vicende del personaggio, si è resa conto che la sua vita, fuori dalle romantiche illusioni, l’avrebbe condotta in qualche casa di cura per drogati e a sbarcare il lunario con mezzi di fortuna mente andava a trovarlo in galera per fargli vedere i bambini e portargli la biancheria pulita. Parole sue.
Ma questa seconda considerazione attiene all’ANALISI “LOGICA” delle qualità del tipo. L’analisi poetica, invece non l’ha mai distanziata dalle emozioni che l’hanno fatta sperare per sei anni, sino alla constatazione…