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Uomini e donne che non si capiscono

di uqbardeva
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.534 commenti

Pagine: 1 89 90 91 92 93 154

  1. 901
    Valinda -

    Grazie a tutti per i commenti che mi hanno dato notevoli e profondi spunti di riflessione. Devo dire che mi sento in sintonia con ROSSANA E MARIAGRAZIA perchè io cmq amo quest’uomo, il sentimento esiste e mi ha donato anche benessere e felicità. Capisco in ogni caso il punto di vista di GOLEM che definisce questi amori inutili proprio perchè fanno soffrire e non sono ricambiati. se la cosa si guarda da un punto di vista puramente razionale questi sono amori dai quali non scaturisce una vera storia e non c’è alcuna progettualità…insomma ci si ritrova soli proprio come sta succedendo a me. il punto è che non credo si possa scegliere se e quando innamorarsi e di chi, ma di certo si può scegliere se allontanarmi o meno da un rapporto. e proprio perchè ho capito di amarlo (e considero amare una fase successiva e più profonda dell’innamoramento) ho deciso di non volerlo più vedere.

    GOLEM lui non è stato un barbablù non mi ha mai ingannato, umiliato nè trattato male..di certo poteva allontanarmi percependo lo sbilanciamento del ns rapporto ma allo stesso modo potevo farlo io…siamo entrambi adulti consenzienti, io non mi sento vittima e lui non lo vedo affatto carnefice. di certo lui ha commesso i suoi sbagli in questa relazione così come li ho commessi io anche se immagino che io la stia pagando più cara essendo più coinvolta di lui. poi ci tengo a precisare che l’amore che sento per lui non è stato immediato ma un percorso che è passato da una passione-attrazione travolgente, alla dolcezza, tenerezza- farfalle nello stomaco dell’innamoramento fino a qualcosa di più forte…una felicità, una serenità data dalla sua presenza e un grande desiderio di prendermi cura di lui. ecco proprio quest’ultimo punto mi ha fatto capire che lo amo.

    non provo rancore nei suoi confronti, ma di certo non riesco ad essere felice sapendolo con un’altra…perchè al posto di quella vorrei esserci io e mi fa male pensarci, sento pugni sullo stomaco a non finire. ho 32 anni e purtroppo non è la prima volta che mi capita , in qualche modo ho sempre ricominciato ma non lo so..adesso sono stanca mi sembra proprio di non farcela.

    ma so che decidendo di non vederlo più ho fatto la scelta giusta almeno finchè i miei sentimenti non cambieranno.

  2. 902
    maria grazia -

    rossana
    è vero, anche se questa persona mi ha fatto del male, come ne io ne ho fatto a lui, amo ricordare sopratutto le cose belle che questa storia mi ha dato, e preferisco fare tesoro della lezione che mi ha lasciato, piuttosto che rinnegare l’ amore che ho provato per questa persona. non ti nascondo che appena la storia finì ( in una maniera bruttissima e umiliante per me ) provai un odio feroce per quest’ uomo, pur riconoscendo l’ importanza che quel legame aveva avuto nella mia vita. ma con il passare del tempo l’ odio si è trasformato in indifferenza, e l’ indifferenza in ELABORAZIONE. oggi non potrei mai rivivere una storia come quella, sono cambiata, sono cresciuta emotivamente. ma a differenza dei primi tempi riesco a vedere tutto più obiettivamente e a tener conto anche delle cose belle che mi ha dato questa persona.
    un caro saluto

  3. 903
    Giampaolo -

    Ciao Rossana, ho letto con molto piacere il tuo doppio intervento. Onestamente 20 anni fa non credevo che il rapporto d’amore tra un uomo e una donna fosse così complicato. Ho avuto diverse relazioni nella mia vita, con l’intento di trovare la donna giusta. Che non significa trovare la brava ragazza da cui succhiare la linfa come ha scritto qualcuno. Ma semplicemente trovare quella persona con la quale condividere i piaceri della vita. E i dolori, che purtroppo ci saranno sempre. Non credo, e non ho mai creduto, che un sentimento VERO possa finire. Altrimenti vuol dire che non è mai esistito. Credo che qui anche noi si faccia una gran confusione tra passione, sesso, innamoramento e amore. L’Amore è una cosa ben distinta dalle altre tre. Mi è capitato tante volte nella mia vita di “perdere la testa” per una donna. Ma è stata una cosa momentanea. Più che altro legata al sesso, alla passione. Credo che al giorno d’oggi, ognuno di noi, conosca poco o nulla di se stesso. Se è vero che così troppo frequentemente si cambia nella vita.
    Io non rinnego un Vero Amore se Amore è stato. A volte ci si può lasciare per incompatibilità caratteriali o perché non ci si attrae. Le relazioni, sono fatte per conoscersi, per capire se due persone sono fatte per stare insieme al di là dell’attrazione fisica che pure va verificata. Andare a letto con un uomo o con una donna non significa esserne attratto. Tu puoi essere attratto/a anche senza mai aver consumato un rapporto completo. L’attrazione è fatta di particolari, di desiderio, non di sesso di per sé, ma desiderio dell’altra persona.
    Quando ho conosciuto quella che finora è stato il vero amore della mia vita, non ho avuto il colpo di fulmine. Mi piaceva si. La conobbi sull’autobus. Ci rivedemmo, ci frequentammo, ma me ne innamorai pian piano. E pian piano provai verso di lei un’attrazione sempre maggiore. Ma ancora oggi so elencare i motivi per cui lei mi attraeva e che hanno continuato ad attrarmi per venti anni. Così come i motivi per cui ogni giorno mi innamoravo di più. Perché sapevo quel che volevo. Io non mi sono innamorato dell’amore, ma della mia donna. Che incarnava tutto quello che desideravo. Non che non avesse difetti. Ma chi non ne ha. E mi piacevano anche quelli. Ancora oggi a distanza di anni. Sapevo quel che volevo Rossana, sapevo quel che mi piaceva. Capivo che lei mi piaceva per quello che era. Vedevo che stavo bene con lei, che la desideravo. E mi piaceva condividere ogni cosa con lei. Ci discutevo,…

  4. 904
    Giampaolo -

    le dicevo quel che pensavo. E volevo che lei facesse altrettanto. L’ho sempre considerata un punto di riferimento. Qualsiasi cosa ne parlavo con lei. Mai presa una decisione senza consultarla. Perché era diventata parte di me. Quel senso di appartenenza di cui parlavo qualche post fa. E le ho mostrato subito i miei difetti. Le ho fatto vedere dove ero carente. Sono stato me stesso, sempre e comunque. Ho cercato di capire se le andassi bene così com’ero. Vedevo che anche lei mi apprezzava per quello che ero. Mi desiderava come io desideravo lei. Ben sapendo chi eravamo. Ho sempre sperato che ci guardassimo si con gli occhi dell’amore ma senza le fette di prosciutto. Per questo mi sono mostrato subito “difettoso”. Così come i suoi difetti, ho cercato di guardarli tra le righe. Senza mai tentare di cambiarla. Non cambiare mai le dicevo. Sapevo benissimo che oltre lei ci fossero altre donne. Forse più avvenenti, forse più dolci, con caratteristiche diverse. Ma a me andava bene lei. Mi sono capitate sai donne capaci davvero di far perdere la testa, di farti impazzire, di farti pulsare di emozione. Ma non avrei cambiato niente di tutto questo con un suo sorriso. E non può finire un Amore che si esalta con un sorriso. Si perché la quotidianità è fatta di nervosismi, di ansie, di problemi, di punti di vista diversi. Ma ciò non può e non deve scalfire un sentimento reale. Per me lei era lei, non una relazione d’amore. Ero in equilibrio con lei in equilibrio sulla vita. Così come vedevo in equilibrio anche lei. Si perché anche lei parlava con entusiasmo del nostro rapporto, dei miei difetti, di come a volte la facevo arrabbiare. Ma senza malizia alcuna le chiedevo scusa. Mai raccontatole una cosa per un’altra. La lealtà prima di tutto, nel bene e nel male. Non ho mai bluffato. Se avevo un problema glielo dicevo, se ce l’avevo con lei le tenevo anche il muso. Ma mai litigato, mai offesa. Non una parolaccia verso di lei. Forse tre quattro frasi “infelici” in venti anni ? Quando apri bocca e dai fiato ? Si forse ma niente più di questo. Poi di punto in bianco il cambio di rotta. Dalla mattina alla sera, senza nessun segnale. Qualche problema irrisolto ? Si senz’altro. Ma che poteva essere tranquillamente essere risolto. A volte non si è pronti ad un cambiamento radicale. Ma questo non significa non amare. Significa solo non essere pronti. E aver paura.
    Di punto in bianco le coltellate, una dietro l’altra. Fendenti terribili. Che ti lasciano a terra incapace di…

  5. 905
    maria grazia -

    “Orietta, zitta-zitta, la sapeva lunga!”

    gira e rigira la verità è sempre racchiusa nei buoni vecchi saggi popolari, ma noi amiamo fare i sofisticati e complicarci le cose … 🙂
    un saluto a tutti

  6. 906
    rossana -

    Valinda,
    “il punto è che non credo si possa scegliere se e quando innamorarsi e di chi”; “perchè ho capito di amarlo (e considero amare una fase successiva e più profonda dell’innamoramento) ho deciso di non volerlo più vedere.” – su questi punti, credo proprio che potrai trovare, finalmente, TUTTI d’accordo.

    posso chiederti, per semplice curiosità, quanto tempo hai trascorso in coppia con quest’uomo? forse già l’hai scritto ma non lo ricordo. sei comunque giovanissima: tutto può accadere e niente può cambiare tutto, in una frazione di secondo, come l’amore!

    Maria Grazia,
    io, invece, ricordo sia i momenti belli che quelli brutti della prima relazione. il tormento del percorso e del finale non mi hanno ferita quanto la conclusione della seconda, durante la quale ho ricevuto di più. chi può dire a priori come finirà un rapporto? (conosco una donna ferita a morte da frequenti mazzi di rose bianche, deposti da mani ignote sulla tomba del “fedelissimo” marito). la miglior risposta è quella di godersi il viaggio, finchè si è insieme e si guarda “nella stessa direzione”.

    per me, tutto ha un prezzo in termini emotivi (persino le semplici, brevi sbandate giovanili del tutto prive di reale importanza) e tutto apporta bene e male, in mix variabili. l’importante è avere il coraggio di osare e la cautela di “muoversi” con assunzioni di responsabilità.

  7. 907
    maria grazia -

    golem
    in merito a quello che scrivi nel post 899, devo fare delle puntualizzazioni. non posso non riconoscere le cose – concrete – che mi ha dato l’ uomo di cui ho parlato, anche se di certo non possono eguagliarsi a quelle che mi avrebbe probabilmente dato se il suo amore fosse stato pari al mio. premesso che io per mia natura non sono predisposta a storie d’ amore totalizzanti, almeno i primi tempi, ritengo che questo per me fosse l’ unico rapporto che potevo vivere per giungere a una reale maturazione. non posso nascondere che il loro non corrisponderci a pieno titolo, forse ci fa amare questi uomini ancora di più – paradossalmente – che se fossero stati completamente devoti e innamorati. ma, pur in questo sbilanciamento, io ho comunque potuto anche RICEVERE da questa persona, E NON SOLO DARE. altrimenti il rapporto non sarebbe andato avanti così a lungo. una semplice storia di sesso dura al massimo qualche mese, non potrà mai durare anni. lui, pur non diventando mai il mio uomo ufficiale a tutti gli effetti, per alcuni anni è stata la figura maschile di riferimento nella mia vita. è stato per me un amante, un amico, un consigliere, un degno “avversario” ( quando ci scontravamo ). e abbiamo anche pianto reciprocamente l’ uno sulla spalla dell’ altro quando il mondo fuori ci “legnava”. Lui è stato uno dei pochissimi uomini che è andato oltre la superficie, riuscendo a vedere di me non solo il lato fatale e aggressivo, quello che appare a prima vista, ma cogliendo anche il mio lato nascosto ( quello dolce, affettuoso, “arrendevole”, disponibile ); ma ovviamente solo chi è disposto a CONOSCERMI DAVVERO, come ha fatto lui ( pur nel suo “non amore” ) può cogliere questa parte di me. quindi non me la sento di parlare di puro e univoco desiderio a senso unico da parte mia, senza concretizzazione alcuna. ma piuttosto di una concretizzazione A META’- per stessa ammissione di lui – che mai ci avrebbe portato oltre.

  8. 908
    Giampaolo -

    Di reagire perché il dolore non é tanto per le coltellate. Ma nel vedere chi é che tiene il coltello in mano. La persona alla quale hai creduto più di tutti nella vita. Allo specchio di te stesso. Non hai la forza di parlare. Perché la tua forza viene distrutta nel vedere che un sorriso che mai avresti cambiato con niente al mondo tramutarsi in cattiveria, in odio. Occhi che ti buttano rabbia addosso, che ti rinfacciato gesti, parole, azioni, pensieri, momenti. Che tu hai creduto fossero i più belli della tua vita. Tutto buttato nella spazzatura…anzi bruciato come se non fosse mai esistito. Ho provato rabbia, rancore. Troppe volte mi ha fatto crollare a terra con la sua cattiveria che mai avevo visto in venti anni. E certo che io non sono mai stato cattivo con lei. Non é un lutto cara Rossana. E’ molto peggio. Un lutto lo elaborò. Sai che esiste e che prima o poi dovrai provare un evento simile. Ma qui non muore nessuno. Neanche l’amore perché non può essere esistito se questi sono i fatti. Almeno non il suo. Perché il mio c’era e non é mai morto nonostante tutto il male che mi ha fatto. Io l’amore ce l’avevo dentro Rossana. E non era fatto di gesti e parole come quello di cui parlava Angela, che pure non mancavano. Era dentro di me ma si vedeva. Ognuno sa darlo come può. Imperfetto come dicevi tu Rossana ma Vero.

  9. 909
    Golem -

    Care amiche, con i vostri post entriamo nel meraviglioso mondo femminile, dove noi uomini non ci orientiamo più. Di fronte all’accettazione di un amore non ricambiato, pur non mancando splendide eccezioni, un uomo deciderebbe diversamente, quindi obiettare su certe ” illogicità” non avrebbe senso, perché dall’altra parte, la vostra, queste appaiono invece assolutamente plausibili.
    Quella “illogicità” e ben rappresentata dalla frase di MG dove cita il paradosso per il quale si ama più questi uomini che non si danno, che quelli acquisiti.
    È vero, e avrei le spiegazioni etologiche, legate al bisogno di accudimento tipico del femminino, ma non serve parlarne, perché l’istinto compare nelle nostre azioni vestito dalla ragione o, come in questo caso, dall’amore, e il paradossale comportamento di cui parlo spesso arriva da li’
    Siamo adulti e sappiamo benissimo quale sia la differenza tra l’innamoramento e l’amore. Si comprende dalla lunga serie di interventi di questo thread, come emergano le diverse aspettative nei due sessi. La totalità degli uomini ha discusso della ricerca di una stabilità sentimentale, tipica dell’amore, e nessuno ha parlato di amori non ricambiati più o meno rimpianti, le donne del l’innamoramento e delle emozioni legate ad esso, anche all’interno di un rapporto stabile ecdi amori non ricambiati ben ricordati. Vien da pensare che se gli uomini si innamorano di una donna, una donna piu che di un uomo si innamori dell’amore.
    Non di meno non potremmo fare a meno di voi.

  10. 910
    Golem -

    Valinda e’ bello quello che dici: lo ami e credo non smetterai mai di amarlo , e anche se il tempo affievolirà i ricordi la sensazione ti resterà sempre. Voglio consigliati una cosa però. Il giorno in cui dovessi incontrare un uomo che ti piace e col quale dovessi iniziare una vita e una famiglia, digli tutto se te la senti, cosi che lui decida se accettare o meno , oppure niente, ma in questo caso assicurati che lui non sappia mai di quell’amore che tu non dimenticherai mai (te lo garantisco) , perché la cosa peggiore che potresti fare a quell’uomo, che forse ti darà più dell’altro, e’ farlo sentire un’alternativa a chi non ti ha ricambiato. Ciao

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