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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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verità
non ti devi scusare non preoccuparti ! capita a tutti di interpretare male il senso di quello che si legge. mi rendo conto che a volte il mio linguaggio “duro” può dar luogo a fraitendimenti. tutto ok ! 🙂
sul discorso che fai della classe media, come darti torto ! … in poche righe hai centrato magicamente il punto di tutta l’ intera questione ! sia per quanto riguarda l’ odierno rapporto uomo-donna, sia per quanto riguarda i disagi esistenziali in generale, che stanno emergendo in diverse misure anche in questo forum ( parlo anche per me ovviamente, quindi il mio non vuole essere un discorso polemico ). CI STANNO DISTRUGGENDO, cara verità, PURAMENTE E SEMPLICEMENTE ! a questi scellerati che dirigono le sorti delle masse non interessa il bene comune, ma perseguire i loro sporchi interessi personali. e per fare questo hanno bisogno di tenere le masse “sotto scacco”, indebolendole economicamente e culturalmente. se ci pensi, non è un caso che sia stato reso così difficoltoso procreare dei figli, far nascere nuove famiglie… Lo sai perchè ? perchè le nuove generazioni portano con sè il germe della ribellione, della reazione agli oppressori. un paese “vecchio” come il nostro, che non genera più figli, che non crede nelle unioni, è un paese facilmente neutralizzabile sotto il profilo del controllo sociale e dell’ asservimento dei popoli ai padroni. e i figli dei padroni, i pochi fortunati di cui parlavi, hanno tutto l’ interesse a portare avanti l’ oscuro disegno iniziato dai loro predecessori. quindi non illudiamoci che possano comprendere e coadiuvare le nostre battaglie. il mondo non si è rovinato per l’ avvento del femminismo ( o per meglio dire, per le battaglie contro il razzismo e il sessismo ) o per la rivoluzione sessuale. ma chi “ci dirige” ama farcelo credere, per distogliere l’ attenzione dai veri responsabili di questo disastro: il consumismo esasperato, l’ omologazione a modelli devianti, l’ individualismo, la competizione sfrenata, il materialismo. come diceva giustamente il nostro saggio golem, in una società sana, nessuno consumerebbe più così ossessivamente, nessuno spenderebbe più cifre stellari per beni del tutto inutili. in una società SANA, cioè piena di amore, basteremmo a noi stessi, con buona pace degli speculatori e degli sfruttatori. e questo, secondo i piani di certi personaggi, VA ASSOLUTAMENTE EVITATO !
Cara Maria Grazia, sei molto gentile, ti ringrazio. Ho chiesto scusa perché quando si sbaglia si chiede scusa, mi pare normale educazione. : )
Esattamente, esattamente… Mi trovi di nuovo d’accordo… Spostare il piano dell’attenzione infatti è la prima raffinatezza del potere, che avviene continuamente, 24 h su 24… Io me li immagino, ci guardano dall’alto: guarda quei poveri idioti… E giù risate… Stanno a massacrarsi tra loro… E noi, intanto, facciamo affari sempre più grandi…
Nel post precedente parlavi di “aridità sociale”, e infatti la società siamo noi. E infatti l’aridità è divenuta, stranamente, umana. La crisi economica trova terreno fertile in questa “fragilità” che si è venuta a creare nei rapporti, e viceversa, i rapporti vengono indeboliti grazie alla crisi, concreta ma anche psicologica (notare la paura nelle ultime elezioni, esempio).
In pochi decenni sono stati smantellati diritti conquistati (dai nostri genitori) e la nostra generazione, tra chi ha fatto figli, ha rinunciato al ruolo di genitore, non soltanto per mancanza di competenze. Anche dove esse ci siano è una situazione quasi incontrollabile… Tant’è che molti genitori non hanno più idea di come gestire figli adolescenti che sembrano sempre più specie di robottini rincoglioniti. Ho letto lettere di adolescenti disperati (perle rare) già esasperati perché sarebbero, loro, “fuori dal mondo” se senza modelli ultimi di telefonino e senza interesse in social network. E la scoperta più rivoluzionaria del secolo, che poteva portare a qualche rivoluzione, internet, è stata già ampiamente neutralizzata. Adesso siamo veramente nella perfezione… Non più persone che sono vicine fisicamente e umanamente, là fuori, e le stesse… Oplà, tutte recintate, nel virtuale.
vedi verità
il mondo virtuale altro non è che la droga del terzo millennio, la “realtà” parallela nella quale la gente si rifugia perchè nel mondo fisico si sente inadeguata. io sono stata qui duramente attaccata solo per il fatto di avere un profilo facebook… ma io però mi rendo perfettamente conto che quella NON E’ LA VITA VERA, è una proiezione, o se preferisci, una PRESENTAZIONE online di noi stessi, una sorta di vetrina su cui apponiamo immagini parole e pensieri. ma per quanto mi riguarda non ho problemi a vivere rapporti veri, NELLA REALTA’ NON VIRTUALE. e questi rapporti li vivo in modo autentico, mostrandomi per QUELLA CHE SONO, nel bene e nel “male”, con tutti i miei limiti e le mie virtù. forse queste ultime sono di meno dei difetti, PERO’ SONO AUTENTICHE. Ho notato invece che molti il web e i social non li considerano come li posso considerare io: un gioco, un marginale passatempo. ma bensì una vera e propria “via di fuga” dalla vita reale, che richiede invece il coraggio di affrontare le persone faccia a faccia e di mostrarci per quelli che siamo. La gente TEME di mostrarsi PER CIO’ CHE E’ – in base alla mia esperienza – Tutti vogliono recitare un personaggio, che in genere è sempre quello: L’ uomo benestante, senza problemi, realizzato, forte e indomito, che non deve chiedere che mai. che sa tutto, che non piange, che non ha mai cedimenti. E la donna sexy, bella, nel fiore degli anni, senza problemi, senza difetti, con il mondo ai suoi piedi. E questi super-uomini e super-donne ( finti ) devono ovviamente accompagnarsi con qualcuno a loro pari ! altrimenti, se l’ uomo piacevole si innamorasse della ragazza semplice e bruttina ( o viceversa ) cosa direbbe la gente ? i suoi amici al bar lo prenderebbero per il culo, la FAMIGGHIA non approverebbe… conta solo L’ IMMAGINE ( abilmente accompagnata da un’ insalata di IPOCRISIA… )tutta finzione, castelli di carta ( come li definiva golem ), situazioni fragili pronte a cadere al primo soffio di vento. insomma… IL NULLA.
I social stanno facendo danni mentali e sociali inimmaginabili:
-“Fb”: Il non plus ultra della finzione , del lasciarsi stalkerare e stalkerare a propria volta ma solo su quello che si vuol far sapere e del flirt di sguaraguaglio dal partner. Tu non sei ciò che sei ma sei ciò che appari , quanti “like” hai ed amici? wOw!
-“Beatiful people” : Oggi conta davvero molto essere belli. Non entri in Bf ? Beh , sei nei guai ,Figlio di un Dio minore!
-“Adotta un ragazzo” ( e mettilo nel carrello): Chi si lamentava dello sfruttamento del corpo femminile? Beh , ora scegli pure i maschi come fossi al supermercato . Carino quello con l’etichetta 3×2 , no?
Ciao Maria Grazia
Mi trovi completamente d’accordo con il tuo post n. 783.
Nulla da eccepire
E nulla da eccepire anche sul commento n. 782 di Verità.
Disamina perfetta
Migliaia di anni durante i quali la cultura umana si è sviluppata tramite interazioni verbali, visive e fisiche, con le quali abbiamo elaborato la capacità di “polilettura” dell’interlocutore, bruciati in pochi anni dalle comunicazioni virtuali, dove si può essere tutto e il contrario di tutto.
Si creano “avatar” che simulano quello che vorremmo essere, ricevendo falsi feedback da altri avatar, in un susseguirsi di finzioni che ci allontanano sempre più dall’antica ricerca del “conosci te stesso”.
Ma l’originario, istintivo bisogno di relazioni “vere” resta sempre più insoddisfatto, mentre la coscienza collettiva, perdendo ogni giorno che passa la memoria “del necessario e dell’essenziale”, ci droga sempre di più con i mezzi che conducono all’oblio di SE’. Chi cerca di ribellarsi a questa ciber-schiavitù travestita da moderna libertà, resta sempre più solo mentre vede “istituzionalizzare” le menti che lo circondano, impegnate a dialogare con le interfaccia tecnologiche dalle quali ormai “dipendono”, come un andicappato lo è dalle proprie protesi.
L’ho già detto e lo ribadisco: forse sarebbe meglio NON capirle certe cose e, come i lemming, correre “ignari” verso il precipizio dal quale ci sfracelleremo, senza aver capito il perchè. Forse pensando che quel “volo” prima dello schianto, faccia parte di un’altro divertente… social.
Mi verrebbe voglia di fondare un asocial network.
Mi sveglio la mattina e ho qualcosa nello stomaco, una specie di groviglio, un accumulo di cazzotti sulla pancia, come un pugile che abbia fatto tanto allenamento, credeva di essere preparato, e invece è lì, steso, ko, ne ha prese, ne ha prese e ne ha prese ancora. Poi una specie di nausea sopraggiunge, e io mi dico vai via disgusto, vai via da me, perché non ce la faccio più. Mi aggrappo a ogni cosa, ma anche i ricordi “belli”, si riferiscono soprattutto a quando io ero forte, io avevo speranza, io ero allegra nonostante tutto, io ci credevo. Nulla mi arriva, o quasi, dai ricordi che si riferiscono a doni improvvisi, generosità, solidarietà, che spesso, nella vita, sono piccole cose, un sorriso, una parola, un abbraccio. Cerco disperatamente, anche, un ricordo, dei miei genitori, in cui magari mi insegnavano qualcosa, mi indicavano qualcosa, mi sorridevano per qualcosa: nulla. Nulla, nulla, nulla. E ho buona memoria purtroppo. Ho iniziato a perderla un poco, adesso, per fortuna. Perché mi ricordo che non c’è nulla da ricordare. Forse accade così per chi inizia a morire. A “drogarsi”. A dimenticare tutto. Non posso ricordare il mio ex, perché se mi avvicino ai bei momenti, allora ricominciano i dolori alla pancia e sono come allucinata. Lo sforzo della mia razionalità è continuo, costante, mi sfinisce. Mi “aiuta” a vedere le cose come sono andate, come erano alla fine e non come sembravano o erano prima. Dov’era lui nel momento del bisogno? Dov’erano finiti i nostri progetti, i nostri sogni, la nostra vita? Dove la nostra felicità di stare insieme? Ricordati che domani avresti potuto ammalarti: e lui dove sarebbe stato? A cena con gli “amici”. Gli amici che non erano amici. Pugni nella pancia da tutti quanti, nel momento in cui ero stesa a terra, e strisciando cercavo di aiutare mia madre, e ci sono riuscita. Lei ora è in vacanza con i suoi figli, come merita. Mi ci sono voluti mesi di attenzioni, strisciando, mezza morta, mesi di raccomandazioni, di premure, di discussioni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, per ora. Io ce l’ho fatta a restare qui, da sola. E sono a scrivere a voi, nel virtuale. E nel frattempo, milioni di persone stanno qui, e soffrono. Certo, la droga, ma si sta male uguale. Peggio: questa droga si usa perché fuori non c’è più nessuno. Bisogna “adattarsi”, cercare “amici”, “contatti”, “comunicare”, “non chiudersi”. Ma davvero? Follia. Pensavamo che stando nel virtuale non saremmo più stati umani? Non avremmo sofferto? Doppia fregatura.
Doppia fregatura… Non siamo più umani, ci fanno diventare alieni, ma con le sofferenze e le gioie (sempre più “finte” e ridotte…) umane. Ci ammaliamo di nevrosi, di depressione, di narcisismo, di… Nulla che ci inghiotte. Ci risucchia, ci tira dentro una voragine che ci rifrulla, ci frammenta, ci fa a pezzi veramente. Come faremo a tornare indietro? Credo che siamo in un momento molto molto brutto… Come faremo a salvare il salvabile? Io, perduto l’unico progetto concreto, l’unica relazione umana che credevo vera e importante, non so più come contribuire a questo mondo. E come me, sono certa, tanti, tanti, tanti.
Kid scrive: “I social stanno facendo danni mentali e sociali inimmaginabili”.
Sono d’accordo (e anche con gli altri interventi) e questo mi angoscia. Penso: prima hanno iniziato con la pubblicità. Vi ricordate Carosello? Un altro mondo. Poi qualche decennio di televisione che ci ha rincoglioniti ben bene… E’ cambiato tutto. Arriva internet, sembra che i meno rincoglioniti almeno si possano spostare lì, dove sono più “attivi” e dove sembra esserci veramente di tutto (per arricchirsi: addirittura GRATIS, o quasi…), e poi? Sappiamo come è finita.
I danni di decenni di una certa televisione si immaginavano… E li vediamo… I danni del virtuale+pubblicità+televisione+pseudoinformazione+mercato in ogni dove… Sì, anche per me, sono inimmmaginabili. O meglio, si può provare a “immaginare”, basandoci su ciò che già siamo costretti a vivere. Io calcolo già da ora che due o tre generazioni siano andate. E dopo? Non penso che a ciò che diceva Einstein.
La tv ? “Son forti quelli là!” direbbe Celentano. Forti anche le istituzioni , nello specifico la Sig.ra Boldrini che indignata chiede l’interrogazione parlamentare sugli spot in cui si vede la mamma portare la pasta in tavola ,mentre marito e figli stan seduti e l’attendono felici! Riunione familiare e dai!
Lei s’indigna _”Basta la donna schiava/serva!” (e sotto l’articolo i commenti delle mamme : Chi se la ride per cotanta esagerazione, chi si dice orgogliosa di farlo , qualche mosca bianca s’indigna anch’ella )! E poi tu , Italiano ma soprattutto Italiana media , che di principio e per il retaggio storico t’indigni ,accendi la Tv e ti propinano: La fiction!La fiction!….La fiction!
Io aborro , come disse Mughini, la parola fiction! La temo , mi fa spavento !
La fiction ruota intorno alla donna ed è come il miele per le telespettatrici , che in quell’ora o più s’immedesimano . Ricordo , quando fidanzato , passavo serate castranti sul divano , con il padre di lei che ronfava ,davanti alla Fiction ,e le due , madre e figlia , che osservavo come quando da bambino una formica prigioniera in un bicchiere! Davanti alla medesima immagine televisiva avevano le stesse espressioni facciali ! Ma la cosa stupefacente e che le esprimevano con un tempismo perfetto da battere anche due nuotatrici di sincronizzato! Ed io , annoiato , riflettevo sul potere manipolatorio emozionale della tv! Ora , tornando alla sostanza , cosa succede nella fiction che la Sig.ra Boldrini , attenta femminista (eh no! finta semmai!)osservatrice ,non vuol vedere? Attrazione , tradimento , inciucio , riappacificazione , perdono , cotta , sbandata, sesso ! Basta zapping-arci sopra…
Allora , signori facciamo a capirci ! Questi che c.... stanno facendo ? E ‘ste donne a forza di un continuo bombardamento sessual-sentimentale (più le occasioni yummy dei social )dove le stanno portando? Io non son bigotto ! Nah sono tutto tranne che questo! Ma la famiglia no , risparmiatela brutti stronzi ! Ma sono per la libera scelta e non per la scelta indotta da..! Sei vergine a 14 anni? Sfigata , noi amichette ti emarginiamo !Sai nei bagni della scuola o della disco di domenica , noi facciamo sesso e parliamo di quello, già! Tu sei vergine e noiosa, sciò! Che segreti puoi raccontare!
La donna è l’offerta , l’uomo è la domanda ! Cambia l’offerta e cambierà anche la domanda : Je t’accuse Madame! Je t’accuse Monsieur !
Tres bien!
Kid
io la faccio più semplice, MOLTO SEMPLICE: magari di tanto in tanto, nelle pubblicità della pasta, potrebbero ANCHE far vedere giovani coppie dove LUI, tutto contento, fa una bella sorpresa alla sua ragazza, dopo che si sono rifugiati – in un dolce idillio – in qualche capannella sulla spiaggia dove (guarda caso) c’era un piccolo fornellino abbandonato da campeggio ancora funzionante, che l’ innamorato molto intelligentemente usa per preparare alla sua amata una bellissima sorpresa: spaghetti alle vongole ( un classico da spiaggia 🙂 )con cui la stupirà e la sedurrà… una versione magari un pò rivisitata ma alternativa rispetto alla solita massaia in salsa anni 50 che ti porta la pappa in tavola ( che ha anche un pò stufato ! .. ). questo ovviamente senza per nulla sostenere Lady Boldrini, persona che non stimo affatto nè umanamente nè in quanto “politico”.
P.S. ho perso la verginità a 19 anni inoltrati ( con un ragazzo che intendeva portarmi all’ altare e con cui siamo tuttora in buoni rapporti ) e non mi sono mai sentita sfigata per questo !