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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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Giampaolo.
Almeno vi ho fatto sorridere un pò 🙂
Io ora mi ritiro. Maria Grazia sarà contenta tanto con uno come me che non c’arriva non ci fa niente.Per la serie “io so io e voi ‘un siete un caxxo”. La lascio a te e a Golem!
Lei dice che Golem è quello che ha capito di più. Ma se sò tre giorni che ce la sta a menare sulla storia della moglie ballerina e di come l’ha conosciuta e del balordo, drogato, uomo inutile senza palle e ora ridotto a mendicare di cui si era infatuata la moglie prima di conoscere il suo futuro marito (cioè lui). Che starà dicendo mai di speciale lo sa solo Maria Grazia.
Golem non la prendere sul personale ma non centri niente te (liberissimo di raccontarci nascita, vita e morte de sto pezzente). Era per capire la psiche di Maria Grazia alias “Io so io e voi ‘un siete n’caxxo” soprattutto dopo l’ultima perla “ti rode perchè probabilmente sono quello che tu VORRESTI essere, ma che NON POTRAI MAI ESSERE”! Chi critica i comportamenti suoi sono tutti rosiconi che vorrebbero esse come lei!
Buon proseguimento! 🙂
Steve
io la vita al camionista gliela avrei semmai SEMPLIFICATA. e questo lo sa benissimo anche lui. La sua vita è già un casino! e a lui questo CASINO PIACE. Come giustamente è stato detto, a lui non frega nulla di capire una donna, di impegnarsi con lei a far funzionare le cose, di avere una condivisione e un progetto. La sua vita ruota intorno a poche, semplici cose: lavorare, guadagnare i soldi che gli servono da sputtanarsi il sabato sera, fare bisboccia con gli amici, espletare le sue funzioni fisiologiche: mangiare, dormire, sco...., pisciare. E come giustamente ha detto golem, chiunque potrebbe scombinargli questo “equilibrio” è visto come una minaccia. non sono ipotesi che avanzo io, ma cose che mi ha fatto capire anche lui molto chiaramente dalle sue parole. Uno così non sarà mai capace di dedicarsi a qualcuna, pure se trovasse una dea o una santa ( come probabilmente avrà trovato prima di me ! ); non ce l’ ho con lui per questo ! gli vorrò comunque bene.. come si vuole bene a un gatto, o a un amico. ma certamente ho capito che con questo personaggio non potrò mai condividere e costruire nulla ! e dovrei essere io a pensare che sono quella sbagliata ? dopo che l’ ho trattato come un RE, dopo che ho tirato fuori tanta di quella dolcezza che neanche in uno zuccherificio… e senza avanzare NESSUNISSIMA PRETESA, dopo che l’ ho coccolato e riverito e gli ho fatto anche i massaggi tantra altrimenti dal dolore che aveva alla schiena non poteva nemmeno andare a lavorare .. ma non siamo ridicoli ! sono una “rivoluzionaria”, certo.. ma so benissimo cosa significa essere DONNA. Ognuno fa le sue scelte. E lui ha scelto di essere SOLO a prescindere da qualunque donna possa trovare. fine della storia !
giampaolo
ti ringrazio di darmi comunque la possibilità di un confronto, anche dopo che ho espresso le mie perplessità. spero avremo modo di chiarirci. un saluto
>> co......, ma perchè pensava che era stato “sfortunato”, non capito e solo il suo amore poteva salvarlo. Ecco la missione nella quale molte donne che si innamorano di queste attraenti nullità, si caricano sulle spalle pensando di cambiarli. Ed ecco che il detto napoletano, frutto di secolare esperienza, ha emesso la sua sentenza che io ho volentieri pubblicato.
Ci sono altri elementi che ho trovato e che mi hanno fatto pensare ad un continuo interesse di questa intelligente ma incomprensibile donna (almeno da questo punto di vista) ad un continuo interessamento alle sorti di questo squintenrnato, anche quando già ci frequentavamo.
Che significa dunque? Che io sono stato un’alternativa, che non ha mai digerito di non averlo “conquistato”, che sente il fallimento di non averlo “redento”, o che quello fosse il “maschio” della sua vita, essendo attratta come una calamita (ipse dixit) nonostante le ripetute dimostrazioni di menefreghismo, opportunismo e mediocrità di questo soggetto?
Di fronte al mio sentirmi trascurato e forse scontato, nonostante una casa, una figlia, i successi professionali, una certa ammirazione anche lecita da parte di altre donne nei miei confronti anche alla sua presenza, come si spiega una dedizione canina ad un personaggio senza qualità? Cosa potrà mai tenerti legata al ricordo, le fotografie e a poche e sgrammaticate lettere, di un individuo che ti ha usata, e che le amiche più vicine ti consigliavano da subito di lasciar perdere?
Ecco, nonostante le mie capacità indagatorie, non ho una risposta, e neppure lei, se non quella di confermarmi che io non sono paragonabile a lui, in nessun modo, alludendo ad una mia superiorità intellettuale e sentimentale a quanto pare. E meno male, chissa se fossi stato qualcosa di meno.
Ovviamente la amo e lo sento anche da lei, non lo neghero mai, ma qui c’entra qualcos’altro che con l’amore non ha niente a che vedere, e che secondo me è quel dettaglio che fa le VERE e incomprensibili differenze tra maschi e femmine dei quali si sta discutendo animatamente su questo forum, e che è l’istinto, del quale ho ampiamente parlato con Rossana
Con l’istinto non si ragiona e questo spiegherebbe tanti comportamenti femminili che noi maschi consideriamo assurdi. E così, come la maggior parte di loro non si spiega perche molti di noi riescono a fare la differenza tra il sesso e l’amore, altrettanto noi, non capiremo mai come possa una donna accettare di essere usata e comunque continuare a desiderare uno stronzo
Giampa, il Balotta è solo un pirla, che il padreterno ha dotato di un talento incredibile. Ho giocato a calcio per vent’anni (infime categorie) e di teste così ne ho viste a decine. Ma pirla erano e pirla sono rimasti. Solo che il primo è milionario, e questa è una bella giustificazione per scusarlo, di questi tempi.
Ciao e stammi bene e basta litigare, ( non lo dico a te ) siamo qui per divertirci un pò.
Ciao a tutti. Vorrei precisare che si tratta di mia madre (mio padre è morto da molti anni; viveva lontano da noi sin da quando ero bambina ed ero io a doverlo andare a trovare…). Molti anni fa, appunto, mi trovavo all’estero, quando mio padre si aggravò. Rientrai in Italia, lo assistetti per due mesi, morì e io mi “rovinai” un eventuale futuro all’estero che stavo provando faticosamente a costruirmi. Di recente sono rientrata a casa, come facevo periodicamente (e faticosamente) a causa del fatto che volevo sempre lasciare tranquillo il mio compagno, col quale convivevo in quella che credevo fosse la nostra casa trovata da me e sistemata da me, con i suoi figli (ancora non avevo capito quanto fossero “strumento” – ed evidentemente strumento “utile” a chiarirsi, via via, nel mio compagno, di che cosa lui intendesse VERAMENTE, al di là del PRIMA e di parole, fare con me – per la distruzione della nostra storia, perché ero sempre troppo preoccupata a preoccuparmi per il mio compagno, per il suo lavoro, per il suo stress, per i suoi figli, per la famiglia che CREDEVO di star costruendo e per la mia famiglia di origine, la quale, nel giro di pochi mesi, è stata decimata: significa costretta a emigrare e lasciare mia madre anziana sola, con un ovvio e prevedibilissimo “trauma” – momentaneo – anche per l’ultimo dei cretini, o cretine, dal momento che questi figli a loro volta avevano dei seri problemi materiali). La prima cosa che mi ha detto mia madre entrando in casa non è stata ciao, ma: ho finito le pasticche. Il mio compagno, nel frattempo, nonostante convivessimo, continuava a “sparire” quando era con i figli: nel senso che, stranamente, ormai era scontato che non si dovesse fare una telefonata di fronte a loro. Per carità, tabù. Dovevo restare per un fine settimana, ma “prevedendo” (ribadisco che anche un/a cretino/a avrebbe capito che in quel momento era necessario portare mia madre a “stabilizzarsi” nella nuova situazione e starle vicina visto che non solo i figli, ma altri parenti stretti stavano MALE e si rivolgevano a lei, agitandola e mettendola in ansia) il bisogno di mia madre di non essere sola mi sono trattenuta. Infatti il giorno stesso che dovevo partire, e sono rimasta, mia madre dimentica le chiavi di casa, ergo sarebbe rimasta in mezzo alla strada. Nel frattempo comunico “male” al mio compagno il mio stato d’animo: ho un crollo psicofisico, non riesco nemmeno a parlare al telefono, spero che lui capisca e semplicemente mi soccorra.
… esaurita. Lui, come altre volte aveva iniziato a fare, reagisce in modo molto distaccato, mi dice frasi di circostanza del tipo “fai quello che ti senti” e “se sei infelice con me…” e cose del genere. Una parte di me aveva già capito che lui non ci sarebbe stato, un’altra parte di me sperava che lui avrebbe capito, che ci sarebbe stato, ecc. Tant’è, che questa parte di me è ancora traumatizzata. Poiché, come ho detto, non ce la facevo più (non riuscivo a uscire di casa, e mi sono concentrata, con le residue forze, su mia madre, che aveva bisogno di fare dei controlli e di curarsi, cosa che non stava facendo da sé) scrivo una lettera, pacata e civile, in cui lascio il mio compagno, dicendogli le stesse cose di sempre, che non è possibile mandare avanti, per me, un rapporto in cui esiste solo lui e i suoi problemi, di non “capire” all’infinito, di essere a disposizione se lui avesse bisogno di urgenti chiarimenti. Di lì, giorni e poi mesi terrificanti, mi aggredisce, mi accusa, mi dice cose inaccettabili per me (tipo che io cerco scuse, voglio chiudere con lui, fare la vittima e vivere della pensione di mia madre, pensiamo un po’), poi ancora delira, chiede perdono, piange, dice che mi ama, fa proposte assurde di matrimonio (insinuando che io, lì, con mia madre, avrei un altro), mi dice “non sei sola” (eh già…). Più delira e offende più chiudo le comunicazioni. Mi sta “addosso”, per un paio di mesi: vuole (lo capisco dopo) che io torni a casa e basta. Ma MAI, nemmeno una volta, gli scappa detto che vuole vedermi, che verrebbe a trovarmi. Mai.
In tutto questo, disperato, alza il telefono e informa la nostra migliore coppia amica (amici miei, lei soprattutto) che io l’ho lasciato e lui è disperato. Lo “deduco”, perché la mia “amica”, mi cerca improvvisamente, parliamo un paio d’ore, lei mi ascolta attentamente e inframmezza con vari: eh no, qui ha sbagliato, non ci siamo… Mi saluta e mi dice ti chiamo tra qualche giorno, sarò libera per tre settimane. Mai più sentita. Scopro poi, dal mio “amore”, durante nostre (due o tre) riappacificazioni, che mentre io ero qui sola come un cane, loro si erano “offerti” di aiutarlo, poverino… Facevano cene e weekend, e io qui sola, naturalmente. Ciò accadeva nel mentre che il mio ex aveva procurato loro un lavoro. Infine si arriva a un ultimo “scontro” al telefono, in quanto per l’ultima volta lui prima “propone” e poi “tentenna” su un dato argomento, salvo cercarmi ancora, non si capisce per cosa.
Ragazzi e ragazze ma ancora dare retta a questa isterica pazza di none Maria Grazia ?
Sono mesi che leggo i vostri commenti senza mai intervenire. Ma adesso ho deciso di dire anche la mia nei confronti di una persona che rasenta davvero l’assurdo.
Ma guardate in che modo ha risposto a liliana.
E tu Giampaolo vorresti dialogare con una persona simile?
Sei più pazzo di lei, questa ti massacra la vita. Non segue un filo logico, é aggressiva, si crede portatrice del sacro verbo, contraddittoria al massimo, chi la pensa diversamente da lei é sbagliato.
Ma lei in realtà cosa pensa? Ho letto i punti secondo i quali in uomo dovrebbe accettare una relazione con lei.
Ma non ha ancora capito perché gli uomini la lasciamo? Perché vuole fare come c….zo gli pare.
E un uomo che cerca una storia seria con una donna con certe idee ci sta solo per portarsela a letto.
Ma figuriamoci che in uomo, qualsiasi uomo, dopo aver letto quei punti, possa pensare di costruire qualcosa con lei?
Ma su quali basi?
Ora vieni a dirmi che sono l’ennesimo uomo maschilista.
Sei tu che sei bacata.
Tra un po’ ti molla pure Golem!
Maria Grazia, non sei una persona simpatica.. proprio per niente.. mi chiedo come tu possa avere degli amici, sia maschi che femmine.. e credo che le tue amicizie siano solo quelli e quelle che ti fanno complimenti e basta. ma non so se sai ma ci sono pure quelli e quelle che li fingono i complimenti.
Steve, dai su. Lo sai benissimo perché ho tirato fuori i c.... miei. Cerco di dare qualche indicazione e di prenderne altrettante, neanch’io ho scoperto ancora la formula con cui ” funzionano” le donne, anche se mi piacciono. Tranquillo, non l’ho presa sul personale. Mica mi chiamo… Golem!.
Sergio, non ” mollo ” nessuno. Per il semplice motivo che non ho preso in carico nessuno.
Ripeto, sono qui per esprimere opinioni, e non per prendere posizioni.
Ciao a entrambi