Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
Pagine: « Prec. 1 … 72 73 74 75 76 … 154 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 72 73 74 75 76 … 154 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
giampaolo
già il fatto che tu mi reputi “egocentrica” dovrebbe farti capire che tra di noi non c’è affinità, anche solo “platonica”. se ti sforzassi realmente di capirmi, come tu dici di fare, avresti già realizzato che il mio è solo un modo per difendermi dai continui attacchi che subisco in questo forum ( come in altri forum ) per il semplice, semplicissimo fatto di essere una voce alternativa, fuori dal coro. se poi finisco – INVOLONTARIAMENTE – per monopolizzare il dibattito, questo è un altro discorso ! comunque, siccome non sono una persona aggressiva, rigida e granitica ( come qualcuno mi definisce ) non escludo la possibilità che un giorno ci possiamo incontrare, ma certamente prima di accordare fiducia a qualcuno io ci metto il mio tempo, mi sembra anche naturale. solo, vorrei prepararti nell’ eventualità che un giorno io e te avessimo una relazione erotico/amorosa, anche solo di breve durata, in modo che tu non rimanga troppo “sconvolto” quando e se arriverà il momento;)
PRIMO: sono una donna non convenzionale, a letto e fuori dal letto, e sopratutto molto passionale. non ho nè schemi, nè paranoie moralistiche, nè tabù
SECONDO: Per me esiste anche il sesso senza sentimento. quindi, se io e te dovessimo fare sesso, non ti stupire se magari poi non mi lego per la vita… come anche io accetterò lo stesso da parte tua, ovviamente..
TERZO: adoro i passatempi tipicamente da maschi ( biliardo, poker, corse in macchina, tiro a segno ). detesto i film e i romanzi d’ amore, mentre amo fare le ore piccole ( sia in casa che fuori casa )
QUARTO: amo circondarmi di amicizie maschili, le trovo più stimolanti. quindi se dovessimo diventare amanti o “fidanzati” per favore niente gelosie ! non le sopporto.
QUINTO: voglio diventare miliardaria, questo è il mio obiettivo e economico e professionale. e ci tenterò in svariati modi ( a livello lavorativo intendo ). per cui l’ uomo che eventualmente si accompagnerà a me deve accettare questa mia ambizione e non dovrà mai ostacolarla.
SESTO: mi piace cucinare, ma ancora di più mangiare. non chiedermi mai di mettermi a dieta per smaltire quel filo di pancetta che ogni tanto mi viene. è fiato sprecato perchè non rinuncerò mai al buon cibo
SETTIMO: se ti innamorassi di un’ altra, ti prego di dirmelo. non sopporto le cose omesse.
OTTAVO: se scoppia una guerra io non mi nascondo sotto il letto, ma vado in trincea a sparare
NONO: Se ti lascio, dovrai fartene una ragione. e lo stesso farò io…
Maria Grazia, molto bene allora, avevo capito male io, come vedi… Non sei affatto sprovveduta su un certo punto e siccome ti sei stancata, questa volta hai voluto cantarne quattro a quella persona (e tu e lui sapete bene perché…), e ti sei sentita anche meglio prima. Anzi, ti dirò, sbaglio molto io, in questo senso, tendenzialmente, perché a un certo punto, nonostante sia una persona che può arrivare a spiegarsi fino allo sfinimento, mi richiudo in me stessa e in effetti mi faccio del male. Purtroppo però ho capito che con certe persone, che fanno finta di volersi confrontare (non dico qui, dico in una relazione), rischi di farti molto, ma molto male. Il confronto, cioè lo pseudoconfronto, in certi casi, diviene così, per chi è in malafede, un mezzo di “potere”, sia per continuare ad avere un potere, sia – puramente – per farti male. Così, una relativa “salvezza” (intanto legnate ne hai già prese…) è abbandonare il campo: prima avviene, meglio è. Questo, però, lo sai dopo. Per le cose mie… Grazie per le tue parole e il tuo incoraggiamento.
Rossana, ti ringrazio ancora. Riguardo questa frase: “per me e per il mio genitore ormai, che mi accada ciò che mi dici essere capitato anche a te, e che mi è già capitato tante volte ormai…”. Volevo dire che mi auguravo di farcela anche questa volta, come già mi è capitato tante altre volte, e come tu – incoraggiandomi – dicevi che era capitato a te in passato, dopo momenti molto difficili. Me lo auguravo per me e per il mio genitore.
Poi tu scrivi: “una persona è quello che si sforza di essere ma è anche quello che immaginiamo che sia. in entrambe queste concezioni è innegabile che ci sia una parte di scarto: la prima dipende da lui (non si dovrebbe mai promettere o lasciar presagire quello che non si è certi di poter mantenere) ma la seconda fa capo a te, a quanto tu hai potuto, o voluto, illuderti sul suo conto”.
Ti dico solo che lui diceva, e ha fatto in modo di dimostrarlo fino a un certo punto, che “potevamo fare tutto quello che volevamo”. Non c’erano impedimenti. I nostri progetti nella vita coincidevano. Insomma, c’era tutto quello di cui avete anche parlato qui: attrazione, affinità. Ma poi, guarda un po’, sono emersi una serie di problemi. E non finivano mai, questi problemi. Poi io ne ho avuti di più gravi, ritenevo, per una volta: un mio esaurimento e problemi in famiglia in cui solo io potevo dare una (piccola) mano, ma essendo completamente presente. E non sia mai! Tragedie.
Ciao MG, ti stai difendendo come una tigre, e questo , a prescindere dalle tue idee, ti fa onore. Io ho cercato di aiutare il dibattito con un tono assertivo, ma non sono nuovo alla guerra dei sessi su questi forum. Detto ciò prendo spunto da una tua frase dove dichiari che sei attratta dai ” bastardi”. Consolati perché sei in buona compagnia, e non fartene neppure una colpa. Per quel che mi consta, anche le più “attente” tra le donne che ho conosciuto subiscono questa attrazione. Che si tratti di un artista boemien, uno scavezzacollo, un avventuriero o semplicemente un tipo con l’atteggiamento da ragazzaccio, l’istinto femminile li decodifica come “desiderabili”. È una storia lunga del perché questo succeda, laddove certi indicatori comportamentali sembrano garantire istintivamente, in un ipotetico accoppiamento, una prole caratterizzata dai cromosomi di un maschio ” dominante” quindi con più capacità di cavarsela nella lotta per la vita. Poi c’è l’illusione che un maschio sgamato sia in grado di procurare benessere e protezione al “nido”.
Ho usato il termine illusione, perché i bastardi di oggi, come dici tu, sono quasi sempre solo dei millantatori di quella affascinante. “bastardaggime”.
Quasi tutti hanno capito cosa serve per colpire certe donne e …recitano la parte, salvo diventare dei conigli o dei vigliacchi quando il gioco su fa duro.
Se dico questo e perché io ho passato due anni per capire perché una donna come mia mogli, ancorché relativamente giovane, ma bella, colta e intelligente si fosse fatta irretire per anni da un soggetto che solo una innamorata poteva trovare attraente, ma che evidentemente il suo istinto sentiva in quel modo.
Era un poverocristo al quale la vita ha dato quello che meritava: il fallimento, da perdente nato quale era. Ma nonostante questo lei lo ha sempre ricordato con affetto e compassione, malgrado le bugie, gli opportunismi, i tradimenti e le conclamate incapacità vestite da progetti iperbolici ai quali lei, ovviamente credeva.
I veri ” duri” non si mettono in mostra, non ostentano, non millantano, ma ci sono quando il famoso gioco si fa duro. È uno lo ha conosciuto.
Rifletti su quello che ti dico perché potresti continuare a prendere fregature con certi buffoni. Quel tipo di uomo rude e dalle maniere rozze si è estinto da diversi secoli, perché non serve più quel genere di maschio. Oggi serve cervello, coerenza e virilità. Quindi, guarda dietro le apparenze pittoresche e scoprirai che i veri duri sono altri.
Golem, ho dovuto tagliare il mio intervento. E’ difficile calcolare due interventi per volta, e io vorrei rispondere sempre a tutti. A te vorrei dire tante cose e ora non ci riesco. Ti voglio ringraziare per le cose che mi hai scritto, tantissimo ti ringrazio. Hai scritto cose interessantissime che mi hanno dato una “botta di vita”, davvero. Una delle poche cose che mi stimolano ancora sono questo genere di confronti. Mi sento meno “morire”, ecco. Mi hai commosso. Mi avete commossa un po’ tutti. Grazie.
Di nuovo Rossana. Quanto alle mie “carenze” infantili, o traumi eccetera, e quanto al rapporto col mio genitore: guarda che è da un pezzo che gli voglio bene per come è (come l’altro che è morto da tanti anni).
Non ho un rapporto “conflittuale”. Ho una famiglia disfunzionale. Quindi rapportarsi con loro è molto difficile. Adesso per me è venuto il tempo di chiudere con alcuni parenti stretti, definitivamente. Perché ora basta. Se mi riesce. L’equilibrio, Rossana, io lo avevo. Anche troppo ne avevo e ne ho avuto. Non è che i problemi (notevoli), da bambina e fino ai venti anni, quando finalmente ho avuto il mio amore, mi abbiano lasciato dei segni tali che io non potessi rifarmi una vita.
Le persone con cui mi sono frequentata in amicizia, altre con cui ci siamo amati, non erano certo persone che non chiedessero nulla in cambio… Avevo amici, allora, oh sì… E perché credi che fosse, perché loro erano buoni e mi aiutavano? Ah ah. Avevo un bell’aspetto, ero curata, ero educata, ero intelligente, ero una persona generosa, disponibile, sostenevo quell’amica e quell’altro, ero simpatica, spiritosa, aperta, e quali “voragini” mi avrebbero mai colmato, gli altri: che pure con famiglie benestanti, lauree, vacanze, agi, privilegi, sicurezze, si perdevano in un bicchier d’acqua, o facevano immani sciocchezze, e io intanto dovevo saltare da un posto a un altro, per lavorare, per studiare, per avere quattro soldi e comprarmi un libro, oppure per scappare dall’inferno per qualche mese in affitto. No, ci avevo già messo una pietra sopra, a vent’anni: nessuno avrebbe colmato “voragini infantili”, tranquilla. E i miei genitori? Tu pensi che io abbia passato la vita a “rimproverarli”? Come ho detto: non dovevo nascere. Me lo hanno detto, e fatto capire, loro, Rossana. Le famiglie sfasciate ti distruggono: a meno che tu non trovi un essere umano che ti ami o a meno che tu non abbia almeno diritto a un lavoro. Ma no, no e no, era troppo. Troppo per me, si capisce.
golem
vedi il problema è proprio questo ! io SONO RIUSCITA a vedere oltre le apparenze illusorie e iperboliche del seduttore da strapazzo, ho compreso ormai da tempo ( da quando ebbi la più grande delusione della mia vita ) che dietro questi soggetti in realtà c’è il NULLA. c’è insomma l’ incapacità della COSTRUZIONE, della concretezza, dell’ affrontare i rapporti “alla pari”, cioè secondo un progetto in comune. ecco perchè ormai, come ho detto anche a verità, non mi rammarico nemmeno più di tanto quando la storia – immancabilmente – finisce. perchè è appunto un copione che si ripete in maniera modulare e che ormai conosco benissimo. quindi, se un tempo questo genere di uomini mi potevano attrarre perchè rispetto al “bravo ragazzo” li consideravo più eccitanti e imprevedibili, oggi francamente li trovo tutti pure abbastanza scontati perchè hanno gli stessi fastidiosi ( e ormai conosciutissimi ) comportamenti. perchè, allora, come giustamente tu poni la questione, questi uomini ci attraggono tanto ? al punto di ottenebrare menti brillanti come quella di tua moglie, o gli animi più orgogliosi, come il mio ? credo che sia arduo e complesso il trovare una risposta unanime, che valga per tutte. per quanto mi riguarda, ti posso dire che fin da bambina, ho sempre avuto una naturale tendenza verso “il proibito”, il “cattivo”. e per cattivo parlo di qualcosa di astratto, non necessariamente di una figura maschile. ero insomma attratta fin da piccola da tutto ciò che poteva rientrare in una sorta di mondo di elusione delle regole ( i cattivi della classe, i ripetenti, la contravvenzione agli ordini di genitori e insegnanti, i piccoli furti, le marachelle, i litigi con altri bambini ). detestavo i primi della classe e impazzivo per i “bulletti della scuola”. Non ne ero spaventata come le altre bambine, ma anzi li sfidavo ( per attirare la loro attenzione ) proprio come faccio oggi con i “bastardi adulti”.. salvo poi prendermi magari qualche calcio negli stinchi 😀 oggi non sono calci nelle gambe o sputi, ma sono RIFIUTI, comunque cambia poco. il concetto è che quei bulletti non volevano le “bambine cattive”, le bambine come me insomma. ma le bambine buone, dolci, studiose e obbedienti. il timore che queste bambine avevano di loro li elettrizzava. io invece non avevo paura, CERCAVO volutamente la “scazzottata”. e a volte avevo pure la meglio, nonostante fossero più alti e grossi di me! quindi con me, che divertimento potevano provare ?….
@golem
proseguendo il discorso, non so sinceramente se i bulli adulti con cui ho a che fare oggi cercano ancora “le bambine paurose” che “corteggiavano” e stuzzicavano ai tempi della scuola. piuttosto che le “ragazze cattive” come me..l’ unica cosa che so, è che se da un lato questi ragazzacci sembrano apprezzare il mio modo di essere, dall’ altro ho come l’ impressione che ne siano infastiditi, o addirittura “impauriti”. Non che hanno PAURA DI ME in senso letterale, ovvio ! io sono tenera e piccolina 🙂 loro sono dei “bestioni”… ma forse li spaventa l’ idea di una “vita” con me… non saprei. tutto quello che so è che non riesco a liberarmi del fascino perverso che queste “losche figure” esercitano su di me. quando mi innamoro, non sono più la donna fiera e orgogliosa di ogni giorno, che ha vinto battaglie personali importanti. ma torno ad essere quella bambina che a scuola era affascinata dai bulli, e che voleva essere come loro….
mi fa piacere golem che apprezzi il mio modo di difendermi qui sul forum, che non ti infastidisce 🙂 mi scuso se a volte il mio stile “sopra le righe” può risultarti troppo ruvido e fragoroso … un caro saluto!
Ma state dietro ancora a sta pazza?!!? :O
Mi sono arenato quando l’amazzone, tutta palle… aveva paura della spedizione punitiva… ma no daiiii… ma queste sono le nuove comiche!
clonatelaaa lol
Anzi no, continuate, che quando sono giù di morale entro a leggere per fare due sbaccanate! 😀
hurin
mi auguro anch’ io che continuerai a scrivere, specie su di me ! anche tu risulti essere un eccellente anti-depressivo. specie in fase post-bastardo ! 😀 …
Maria Grazia,
“mi dispiace per te, se non hai saputo fare altrettanto, dedicando tutta una vita a chi non ti meritava.” – a modo mio, mi sono “misurata” con 2 soli uomini per un 1/4 di secolo. nel bene e nel male, pochi rimorsi, nessun rimpianto e tanti bei ricordi sono il mio soddisfacente bilancio (non in partita doppia), che auguro anche a te.
se mi farai la cortesia di non citarmi più su questo thread, m’impegno, a mia volta, a evitare d’intervenire sui tuoi scritti, a chiunque siano rivolti.
buona fortuna in amore!
Giampaolo,
“il fatto di riscontrare nella maggior parte delle donne di oggi un’aggressività estrema, un’instabilità emotiva e il non sapere cosa si vuole” – ho condiviso con te la prima constatazione e, grazie al lungo “travaglio collettivo” di questi mesi, ma soprattutto alla pazienza e alla ponderatezza di gran parte dei tuoi interventi, sono arrivata a un concetto di cui prima non ero così sicura: “in una relazione di coppia per un uomo sembra molto più difficile accontentare in tutti i sensi una donna (non solo quella odierna) di quanto non sia per la donna dare sufficiente gratificazione all’uomo”. a mio avviso, per raggiungere questo obiettivo gli uomini si devono impegnare molto di più, soprattutto in ambito emotivo.
ti ringrazio per l’utile confronto.