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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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Caro Golem, ho letto con molta attenzione quanto mi hai scritto e cerco di risponderti.
Fermo restando che non ho nulla contro le ballerine. Ho voluto soltanto evidenziare il fatto che una donna piacente come la ballerina di Capoeira avrà sicuramente mille corteggiatori. Corteggiatori anche in gamba che sanno conquistare le donne anche solo con un movimento di bacino. Il problema che spesso le corteggiano solo per ottenere alcune prestazioni. La presunta mancanza di affidabilità di una donna come la tua amica viene data dalle situazioni in cui molte volte questo tipo di donne si coinvolgono. E il mondo si sa va avanti a soldi, sesso e potere. Poi ciò non toglie che una rondine non fa primavera e che tua moglie, ballerina anche lei sia una donna dalle indubbie qualità. Ma questo non vuol dire nulla.
Il fatto stesso che la tua amica ballerina di Capoeira non abbia un fidanzato fisso cosa denota ? Fondamentalmente due cose: la prima che probabilmente frequentando particolari ambienti avrà modo di conoscere determinati tipi di persone che probabilmente poco sono avvezzi ad una storia importante come la tua. La seconda che lei stessa è attratta da certi tipi di uomini che danno tanto e non più. Potrei dire la terza ma ci credo meno: è semplicemente sfortunata.
Il fatto che ti sia innamorato di tua moglie, ballerina e su una nave da crociera, e il fatto che vi siate sposati, abbiate una figlia e stiate insieme da decenni denota semplicemente che avete delle affinità.
Niente di più normale e logico. Ed è ciò che ho scritto nel mio commento rivolto a te. Ho parlato di condivisione di interessi. Alias affinità. Vedi Golem, difficilmente diventi capoerista se non ti piace farlo, e così pure ti metti a fare le traversate atlantiche se non ti interessano.
O meglio, forse potresti pure farlo, ma nel momento dell’innamoramento, della perdita della testa. Ma la testa se la perdi, la perdi per poco tempo. Prima o poi si torna alla realtà. Se si è rape si torna rape non si diventa mandarini.
L’ho sempre scritto e sostenuto: l’innamoramento è una cosa, l’amore un’altra. Ti puoi innamorare anche di chi ti costringe a mangiare peperoni che tu non hai mai digerito. Ma prima o poi ti accorgerai che mangiare i peperoni non è quello che hai sempre auspicato. Perché a te non piacciono, anzi fanno male.
Quel tipo di innamoramento di cui parli tu, magari non su una nave da crociera e non con una ballerina ma magari con una sassofonista è capitato anche a me diverse volte.
Salvo poi accorgermi nel tempo che non c’erano quelle affinità in cui speravo.
Vorrei che in questa discussione rientrasse Fabrizio, un uomo deluso dalla sua donna come non mai e di cui conosco a menadito la sua storia per quanto mi ha colpito. Aveva incontrato la sua donna che poi ha sposato con la quale condivideva centinaia di punti in comune. Salvo poi mollarlo dopo venti anni rinfacciandogli situazioni addirittura antecedenti al matrimonio che lui credeva fossero condivise. Venti anni buttati, una vita distrutta da una donna che gli ha fatto credere di condividere le sue stesse passioni. Ma che quando non le sono state più bene lo ha buttato via come un cencio come non fosse mai esistito. Son passati sei anni e lui ancora ne soffre.
Le donne di oggi sanno fare anche questo. E lei non era una ballerina. Ma una donna oltremodo in gamba. Lui tuttora ne parla bene nonostante il male che gli ha fatto.
Steve
ti riporto la frase che heisenberg ha usato nei miei riguardi:
“Le resta solo un po’ di sesso, povera donna, altra vittima di quei svuotamaroni che aspettano con ansia una prossima foto su FB.”
non mi sembra il modo di esprimersi di un lord inglese… quindi, mi sono mantenuta sul suo stesso tono !
Rossana
ti chiedo scusa per qualunque frase impropria io possa aver usato nei tuoi confronti, e spero che possiamo avere d’ ora in avanti un confronto pacifico e sereno qui sul forum.
ammetterai comunque che sei io avessi riportato un vissuto amoroso personale come quello che tu racconti, non avrei ricevuto la comprensione e la stima che stai ricevendo tu, ma sarei stata accusata di inconsistenza, di superficialità, di ingenuità, di incoerenza, di stupidità, di portare maschere e di infantilismo cronico. e qualcuno ovviamente avrebbe detto che mettendo delle foto su FB potevo solo incontrare personaggi del genere. continuo a non capire tutto questo astio nei miei confronti, e questo volermi discriminare a tutti i costi facendo due pesi e due misure. non mi riferisco a te, sia chiaro.
ti auguro di lasciarti alle spalle il passato ( se non lo hai già fatto ) e di ritrovare tutta la felicità che meriti. ciao
giampaolo
la triste storia di fabrizio che tu ci racconti ti dovrebbe far capire che non si può valutare l’ attendibilità sentimentale di una donna in base al tipo di lavoro che svolge o al tipo di ambiente che è costretta per varie ragioni a frequentare. la storia d’ amore di golem nè è un chiaro esempio, ma non è l’ unico. poi certo ognuno deve capire cosa VERAMENTE VUOLE DA UN RAPPORTO. Non tutti cercano l’ amore vero in una coppia. questo meraviglierà qualcuno, ma è così. Molte persone cercano semplicemente un compagno/a che soddisfi determinati requisiti perchè pensa che gli siano più congeniali alle proprie necessità: maggiore o minore età del partner, vicinanza territoriale, passato tranquillo, lavoro stabile, affinità e/o complicità con la propria famiglia d’ origine, situazione economica fiorente, ecc… Non voglio condannare chi sceglie un rapporto di coppia RAGIONATO, cioè sulla sola base di caratteristiche RAZIONALI. ma certamente non si può considerare quel tipo di rapporto, come un vero legame d’ amore autentico, ma semplicemente l’ accoppiamento di due soggetti umani che, in virtù delle loro personali necessità, hanno deciso di “fare squadra” perchè ritengono di corrispondere ognuno ai bisogni dell’ altro. se scegli una donna perchè corrisponde a determinati requisiti, e non tanto perchè ne sei innamorato, o perchè lei ama te, devi mettere in conto che un rapporto che si fonda su basi così fragili ( e i fattori puramente razionali SONO SEMPRE FRAGILI IN UN RAPPORTO ) possa a un certo punto terminare, anche bruscamente. e FORSE sono queste le dinamiche che hanno mosso il rapporto di coppia di Fabrizio, su cui non mi permetto di fare altro che semplici supposizioni non essendo lui presente e non conoscendo i fatti. un saluto
Ciao Giampaolo, innazitutto voglio dirti che la Capoeira e’ una danza marziale e non un ballo del genere assimilabile al cosiddetto ” latino americano”, che evoca ambienti torridi quanto sordidi solo perché in Italia e’ diventato un luogo di broccolaggio di bassa lega. A parte questo io non capisco perché un eventuale ambiente di quel genere dovrebbe squalificare chi lo frequenta solo con intenzioni ludiche. Come ti ho detto, quello di trovare una donna, in questo caso, ” affidabile” non dipende dalla professione ancorché svolta in ambienti che una certa mentalità definirebbe equivoci. Oltretutto conosco molte ex colleghe di mia moglie che oggi sono sposate e serene quanto lo sarebbe una impiegata o una segretaria ” affidabile”. Da questo dovresti capire che non è il play boy che corteggia, il problema , ma come una donna reagisce a quelle ” avances”. In questo senso molti uffici pieni di impiegati potrebbero raccontare storie di sesso e promiscuità che non avrebbero nulla da invidiare a quelli dove si pensa che aleggi il malaffare.
La tua convinzione che ” certe referenze” garantiscono la “serietà” di una donna, permettimi di dirti che è solo una ingenua rassicurazione. Ma io sarò l’ultimo a toglierti questa sicurezza
Io continuo a ribadire che le cose che espongo valgono per me, e non ho nessuna intenzione di indottrinare nessuno al riguardo. Ma ho avuto modo di constatare sulla mia pelle quale sia la differenza tra una persona seria e una che non lo è, e certamente, semmai avessi avuto dei preconcetti in merito, avrei perso l’occasione della mia vita trascurando una VERA donna come mia moglie, solo perché ballava il can can che faceva arrapare qualche poveraccio che si riduceva a sognare un corpo e una bellezza spettacolare, assimilandola al peccato. Ma dietro quella donna c’era una ragazza che ha frequentato la Royal Academy di Londra dove non si va per fare le prostitute, a meno che… non lo si sia a prescindere. Allora chi sbaglia le interpretazioni?
È un discorso lungo Giampaolo, che va ricondotto ad un’ipocrita visione del sesso, indotta da un altra distorta lettura della nostra cultura religiosa di stampo sessuofobico e antifemminista, a partire dalla figura biblica di Eva
Ricordo poco la Storia di Lorenzo, che intuisco essere stato deluso da una donna. Tradito temo. Ma succede anche alle donne di essere tradite da un uomo, da un amico, dal padre, da un fratello. È una questione di qualità della persona. Solo di quella, ieri come oggi
Cara Rossana, ho avuto modo di conoscerti bene, confidandoti cose delle quali non ho parlato con nessun altro. Se può servire posso dirti che anche con te ho provato un’affinità intellettuale ancora non riscontrata, oltre quella con la mia lei. Ma mi ha sorpreso sentirti dire che il tuo con quegli uomini non è stato un amore” giusto” . Noterai che ho usato il singolare, ma solo perché mi riferivo al TUO di amore, quello che hai saputo dare a quegli uomini che per motivi diversi non hanno “potuto” ricambiare, chi per incapacità, chi per impossibilità di altro genere. Ma quello che credo ” faccia” l’amore non è né il risultato né persino la realizzazione, ma: L’INTENZIONE. Se tu hai amato e non sei stata ricambiata, chi ha sbagliato e’ l’altro, non tu. Tu sai che questo vale anche per quella lontana storia di mia moglie con quell’idiota che non la ricambiava. Ma ti pare che c’è da sentirsi fallite quando a questi tipi hai offerto pietre preziose e questi le hanno scambiate per pezzi di vetro, solo perché non sanno riconoscere le cose di valore?
Tu potrai avere un rimpianto ma mai la sensazione che fosse il TUO amore ad essere sbagliato. Un abbraccio.
MG io credo che una coppia deve nascere da un rapporto d’amore autentico, da un legame viscerale inspiegabile, come sostieni. Però l’amore viscerale cieco, che non vuole sentire ragioni, passionale e folle, sinceramente può durare quanto? Un anno, due? Poi, questo amore sensoriale deve lasciar posto a qualcosa di piú razionale, di più concreto basato sul reciproco rispetto e il desiderio mutuo di intraprendere un cammino insieme. Quando sei arrivata a quel punto devi capire se la tua vita con questa persona potrebbe razionalmente funzionare, perché purtroppo le farfalline nello stomaco che sorreggevano il rapporto , dopo anni di intere giornate insieme, non ti sorreggeranno più, e avrai bisogno di altri pilastri su cui poggiare. E questo solo potrà funzionare con un progetto di vita comune e lungimirante, ma ciò non significa che l’amore si perda e lascia spazio all’obbligo, ma semplicemente che si trasforma. Ed è un amore più maturo, e più forte di quello di prima. Spero che tu mi abbia capito. Poi mi piacerebbe sapere, se non sono indiscreto e se ti va, quanto è durata la tua storia più lunga. Non sono d’accordo in un altro tuo post quando dici con una certo disprezzo che le verginelle sono quelle che non ti perdonano un tradimento, e bisogna starne attenti. Come a voler insinuare che tu invece si che perdoneresti qualsiasi inganno per amore, o magari, come molte altre donne, giustificheresti nel nome dell’amore qualsiasi violenza che ti capiti, e che ti segna il corpo e la mente, per sempre. Molte relazioni malate nascono proprio in nome di questo amore irrazionale, che tutto consente e tutto approva. L’amore adolescenziale è bello e serve per fare esperienza, ma poi cerchiamo di essere più razionali e scegliamoci le persone giuste, che ci possano far stare bene a lungo termine. Se poi le cose non dovessero funzionare va bene, cercheremo di capire il perché e ce ne faremo una ragione, ma non partiamo dall’idea che l’amore finisce quando le farfalline nello stomaco non si sentono più. Credo che oggigiorno, come ampiamente dimostrato dalla cronaca diaria, sono molto più fragili gli amori basati sull’emozione di cui parli, perché prima o dopo quella emozione è destinata a sfumare. Ed è proprio per questo che oggi in media tanto l’ uomo come una donna hanno tra i 50 e 100 partner durante la loro vita, proprio in nome dell’amore di cui parli, poi ti accorgi di come queste persone siano fragili, molte volte tristi e logicamente con molta paura del futuro.
Caro Golem,
tra noi c’è affinità intellettuale ma, ciononostante, non hai compreso il paradosso insito nella mia risposta. Non ho identificato l’amore che ho sperimentato come “sbagliato”, l’ho provocatoriamente considerato non “vero” secondo il tuo metro di giudizio, poiché non miravo soltanto ad amare e a essere amata ma anche a costruire un percorso a due per la vita, come quello che hai realizzato tu.
I miei uomini (non tipi) hanno ricambiato, ognuno a modo suo, dando il meglio che avevano da dare. Soprattutto nel secondo caso, avrei voluto una conferma sociale (più per un figlio ormai adulto che per me) ma ti assicuro che non ho alcun rimpianto: nessuno è tenuto a fare più di quanto non sia nelle sue possibilità. Entrambi mi hanno dato molto più di quanto per certi versi avessi potuto desiderare. In ogni coppia, poi, c’è chi ama di più e chi si lascia invece amare, oppure chi conserva più a lungo almeno una minima parte d’innamoramento, se mai questo c’è stato. C’è ben poco di perfetto al mondo!
Non mi sento per niente fallita. Anzi, sia pure con molta fatica l’esperienza mi ha insegnato ad apprezzare tutti i generi e tutte le forme d’amore, non soltanto quelle che godono di maggiori slancio, di maggior durata o di maggior profondità. Se non avessi avuto la fortuna di quegli incontri, non avrei forse mai amato, e questa considerazione basta a farmi apprezzare quanto merita il dono d’importanti presenze, che hanno intensamente animato più di un terzo dei miei giorni. Molti, prima o poi, finiscono con il restare soli…
Per me non ci sono esseri di serie B. In amore ognuno aspira a essere compreso nella sua più intima essenza, cosa che forse soltanto alcune donne sanno fare, senza aspettarsi niente in cambio.
ricambio l’abbraccio.
Maria Grazia,
la tua risposta dimostra che su certi temi ci si comprende meglio fra donne che nella miglior situazione di confronto fra sessi opposti. Non c’è problema per quanto hai supposto sul mio conto. So che sei impulsiva e spesso costretta a difenderti a oltranza, a volte anche attaccando là dove non sarebbe strettamente necessario.
Siamo molto diverse, per età, per carattere e per formazione. Nonostante la miglior buona volontà, non mi riesce di comprenderti per intero. Le mie relazioni amorose, esattamente come le tue, possono essere considerate sbagliate oppure possono apparire sotto opposte luci. Ognuno vede le situazioni altrui dai suoi punti di vista ma solo chi le ha vissute le può conoscere per se stesso.
Una cosa ti posso riconoscere in tutta sincerità: gli uomini di oggi ancora non sono avvezzi ad accettare per le coetanee le libertà sessuali di cui godono e di cui hanno sempre goduto. La vostra è una generazione di transizione: la prossima potrebbe vedere donne più equilibrate e uomini meno destabilizzati.
La felicità, che non è cosa di tutti i giorni, è per me difficile da trovare quanto un ago in un pagliaio. Mi basta la serenità che sono stata in grado di costruirmi. Non ho la minima intenzione di lasciarmi il passato alle spalle: è parte di me, con il suo carico di bene e di male. Guai se non avessi tanti bei ricordi! Grazie, comunque, sia per la comprensione che per l’augurio, che ricambio.
Ciao Rossana, non so se ho definito il mio come “amore vero”, ma certo non voleva essere “il” metro di paragone con altri amori, coniugati nel modo e nelle maniere che le contingenze e le soggettività consentono. Ho voluto solo dire che ho avuto la fortuna di incrociare la persona che mi ha consentito di realizzarmi, cosa che credo sia avvenuta anche per lei.
E’ chiaro che un rapporto ricambiato che si sviluppa per decenni, può essere considerato vero in quanto si manifesta, ai protagonisti e a chi lo osserva dall’esterno, come “vero”, per motivi ovvi, quindi non credo che volessi dare quella indicazione per la quale tu hai tratto quella considerazione che io ho male interpretato. Tanto è vero che ti ho confermato il valore del tuo sentimento, anche sulla scorta delle notizie che ci eravamo scambiati a suo tempo.
Sono meno convinto del valore di certe controparti, e sai perchè, senza minimamente voler giudicare gli uomini di cui hai parlato e che ovviamente non conosco.
Non ne sono convinto perchè attaverso l’esperienza indiretta ho potuto constatare che la lettura che l’innamorato dà dell’amato è “alterata” proprio…dall’amore, anche quando questo è uno stronzo
Io posso parlare solo per l’episodio che mi riguarda, e posso assicurarti che la descrizione del “tipo” che ne faceva “l’innamorata” era assolutamente lontana dalla realtà. E non per le conclusioni che io ho tratto dalla mia lettura vicenda, condizionata da quel risentimento che ti ho spiegato, ma da dati oggettivi che hanno trovato riscontro nel giudizio che la vita ha dato di quell’individuo
Abbiamo già fatto questi discorsi se ricordi, è difficile ammettere di aver sbagliato clamorosamente, e se anche si ha a che fare con uno stronzo, egoista, menefreghista e magari violento, in certi casi le rare giornate di “sole” che ci sono state sono le uniche che vengono ricordate. E’ il solito discorso: se sei innamorata di uno che dà il 15% e un giorno arriva il 20, è un momento straordinario. Ma se un’altro, abituato a dare il 100%, un giorno dà 90%, apriti cielo.
Sono stato io a dire che quando sono innamorato l’unica cosa che voglio è quella di lasciare che l’oggetto della mia passione si lasci amare, ma non se questo scambia questa dedizione per “debolezza” e ne “approfitta”.
Io sono stato innamorato di sole due donne, avendone conosciute un pò di più. Una sai come l’ho persa, la seconda è con me. Le altre non sono state neanche le elementari dell’amore, e ancor meno chi ne ha “approfittato”.>>