Salta i links e vai al contenuto

Uomini e donne che non si capiscono

di uqbardeva
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: Uomini e donne che non si capiscono

La lettera ha ricevuto finora 1.534 commenti

Pagine: 1 143 144 145 146 147 154

  1. 1441
    Golem -

    Sono un po’ geloso della dedizione canina che gli ha dato, a fronte di niente, ma per il resto la mia donna mi piace come persona e come femmina certo e ci sto bene insieme: e’ molto bella ancora oggi, anzi ha molta più classe di allora.
    Ci siamo piaciuti dopo un incontro fortuito al bar della nave dove lavorava come ballerina, ma se non ci fosse stata la reciproca simpatia seguita dall’attrazione non avrei insistito. Come è successo decine di volte con altre donne. Come ho già detto non ho mai corteggiato una donna riluttante o che non dimostrasse interesse umano nei miei confronti. Anzi non ho mai corteggiato una donna in generale con un secondo fine, se non quello che si percepiva dall’incontro che stava avvenendo, che rendeva indifferente che avessi una dinna o un uomo di fronte. Quella bellissima ragazza in ufficio, che per inciso non era una stupida, era abituata a farsi desiderare, e io non avevo l’abitudine di corteggiare, e le cose sono andate così. Ma oggi corteggio mia moglie, e credo che questo sia il modo più sincero di farlo. L’altro metodo, quello usato per conquistare, è tutta una recita, che piace alle donne ne sono convinto, ma devono sapere ( e lo sanno) che è solo una commedia per raggiungere il solito scopo, e Valinda se n’è accorta. E come lei tante donne innamorate dell’amore.

  2. 1442
    la verità fa male -

    Ciao Giampaolo, non sono sicura di avere capito quello che hai scritto…

  3. 1443
    Giampaolo -

    Ciao Verità, come stai ?
    Quello che ho scritto è una semplice constatazione di fatto.
    Il mio disadattamento alla vita di una grande città come la mia è stata la causa di quasi tutti i problemi che si sono susseguiti.
    Ivi compresa la separazione.
    Il nocciolo della questione in sostanza era lì, nel fatto che io non mi sono mai trovato a mio agio con il tipo di vita che si svolge in una città come la mia.
    E la cosa mi ha pesato enormemente. Avrei dovuto, fin da giovane, prendere coraggio a due mani e trasferirmi in un altro posto.
    Ho invece creduto, sbagliando a questo punto, di pensare di trovare una persona che capisse il mio disagio e che magari la pensasse come me.
    Pensavo di averla trovata in realtà. Ma come hai visto si è rivelato un bluff.
    Buona giornata !

  4. 1444
    Valinda -

    GOLEM grazie per i tuoi apprezzamenti che non posso che ricambiare. Non essere geloso di quella dedizione canina, mi pare che con tua moglie hai una bellissima storia e siete stati fortunati a incontrarvi. Riguardo agli ultimi concetti espressi mi trovo sostanzialmente d’accordo con te…forse il mio non è amore, forse ho vissuto solo passioni e il vero amore non l”ho mai conosciuto e non è detto che lo conoscerò. Forse il vero sbaglio è trascinare certe passioni e certe commedie per troppo tempo. Poi è normale illudersi, confondersi, sopravvalutarle. Bisognerebbe che tutto si esaurisse in fretta per fare meno danni possibili. Per questo penso che in certi casi si crei codipendenza tra i due partner. Nel mio caso lui è venuto a dirmi che io avevo detto che col tempo le cose sarebbero cambiate, che sarebbe stato un’amicizia, che ci saremmo distaccati ecc. Vero, ma è sempre bravo a non prendersi responsabilità..se le cose sono andate così è perché le abbiamo fatte in due. Se anche lui ha continuato a farsi sentire, uscire con me e provare attrazione per me oltre l’amicizia non dipende certo da me. Tutto nel bene e nel male l’abbiamo fatto noi, insieme. Ma lui evidentemente da tutto questo vuole fuggire e io non lo trattengo di certo. Solo mi fanno rabbia certe modalità come quando inizio una discussione, dico le cose come stanno, affronto argomenti scomodi..poi lui mi chiama mi spiega tutto con pazienza, gentilezza, si parla d’altro.. e io in qualche modo mi sento manipolata perché non riesco mai a sfogarmi come vorrei

    MARIAGRAZIA ammiro la tua forza che io al momento non ho. Forse hai ragione te è controproducente farsi travolgere dalla passione..sembra che non ci sia alcuna possibilità di avere un rapporto e un amore stabile. Eppure è proprio la passione che distingue l’amicizia dall’amore no? Che cosa si può desiderare di più di un partner con cui si ha una grande intesa e complicità? L’unica risposta è che i sentimenti siano mossi da altri fattori che con la passione, anche travolgente e duratura, non c’entrano nulla…

  5. 1445
    Golem -

    Cara Valinda, se mi sono preso la briga di intervenire è perchè nella tua vicenda vedo molto della storia di mia moglie con quell’ex. Storia che si è trascinata per sei o sette anni fino al punto che una ragazza, dolce, sensibile ed intelligente come appari tu, e inoltre molto bella, senza rendersene conto lentamente aveva perso la stima di sè stessa a causa del ruolo che quel soggetto l’aveva costretta a vivere. Anche lui sapeva blandirla con modi e atteggiamenti accattivanti, costrnigendola però ad accontentarsi, salvo cercarla quando lei non si faceva sentire per un pò, giusto per tenere in vita la “proprietà”. D’altra parte vinceva facile con una ragazza a cui piaceva, e che sperava sempre che lui “cambiasse”. Ma faceva solo i suoi interessi dando il minimo necessario per tenerla al guinzaglio (vedi come calza l’esempio “canino”?) toccando i “tasti” giusti della ragazza.
    Questi personaggi ti “lavorano” a tal punto che alla fine pensi di non valere abbastanza per meritare un amore “normale”, un sentimento o una relazione equa, e in questo modo finisci per ricorrere sempre a loro che almeno sai che qualche briciola ti danno.
    Sono pericolosissimi, oltre che vigliacchi e egoisti, perchè sanno che stanno giocando col futuro di un’altra persona.
    Nonostante mia moglie non rinneghi quei momenti, non fosse altro che per quello che è stato il suo impegno, un giorno mi disse che solo io l’avevpo valorizzata. Non era vero, esagerava. Io le ho solo voluto bene e rispettata, ma per lei quello era “valorizzare”, tanto era abituata a fare l’ancella per quel disgraziato, che poi ha fatto una fine miserabile tra l’altro, perchè quello è uno stile che applicano con tutti, ma poi con chi non pende dalle loro labbra le pagano tutte.
    Se riesci a prendere in mano la tua vita e restare disponibile per gli altri senza svendere te stessa, sono sicuro che troverai chi saprà amare la vera Valinda per quello che è, e non per quello che si vuole che sia. Alla mia lei è successo, anche se il più fortunato sono stato io tra i due.
    Valinda, per quello che ho protuto capire, a te non manca proprio niente per far felice un uomo. Ma il punto è questo: deve essere un “uomo”.
    Un abbraccio

  6. 1446
    maria grazia -

    Valinda
    ti ringrazio davvero per le tue belle parole, ma credo che la mia più che forza sia il raggiungimento di una quieta rassegnazione di fronte ad una realtà che ho constatato: la realtà delle dinamiche tra i rapporti uomo-donna. Un tempo mi sentivo una vittima a questo mondo, perchè ero convinta che mentre io vivevo sulla mia pelle i tormenti d’ amore più atroci, il resto dell’ umanità si godesse l’ impero della beatitudine in fatto di rapporti di coppia. oggi non ho più quella visione immatura delle cose, ho raggiunto la consapevolezza e ho ben compreso il succo di tutta la faccenda. Ho ben compreso che ci sono milioni di donne e di persone nella mia stessa condizione. La verità è che nessuno potrà mai amarci profondamente SOLO PERCHE’ NOI LO AMIAMO PROFONDAMENTE. Ho capito che la passione e il sentimento che possono scaturire da un uomo nei miei confronti non hanno nulla a che vedere con l’ amore, la dolcezza e la dedizione che io dedico a questa persona. E’ un qualcosa che l’ altro deve sentire SPONTANEAMENTE, e per riuscirci ho capito che gli uomini devono in qualche avvertirci come distanti e inarrivabili. Con questo non intendo ovviamente dire che non dobbiamo mai concederci a chi ci piace o non dobbiamo intrattenere relazioni. dico solo che mi sono resa conto che gli uomini sono come “spaventati” dalla mia passionalità, da quello che io sono disposta a fare per loro quando mi innamoro veramente ( che è poi quello che farebbero molte altre donne che amano pazzamente ). ho la sensazione che siano anche intimoriti – magari inconsciamente – dalla mia sessualità “molto accesa”. sono giunta a queste conclusioni nel vedere come nel corso degli anni gli uomini che ho avuto mi hanno via via abbandonato per donne molto più fredde e distanti, molto più padrone della situazione. e alla fine mi sono convinta che l’ unico modo per proteggermi da altre sofferenze è non investire più nulla in un rapporto serio, vivere le cose come vengono e non aspettarmi ( nè concedere ) più nulla di importante a nessuno. io sono io, non posso cambiare, non posso trasformarmi in una donna frigida e distante se un uomo mi coinvolge veramente, o almeno non completamente. ma ho capito che la felicità in amore non è per quelle come me. e me ne sono fatta una ragione.

  7. 1447
    Giampaolo -

    Golem, ciao anzitutto e scusa se mi intrometto:

    “D’altra parte vinceva facile con una ragazza a cui piaceva….”

    Non credo l’abbia costretta con la forza. E non é questione neanche di vincere facile. Con tutto il rispetto per tua moglie,
    evidentemente a lei andava bene cosi.
    Infatti vedi Golem, tu pensi sempre a questa storia, proprio perché non ti capaciti di come tua moglie abbia avuto questa dedizione “canina” verso il tizio.

    Troppe volte mi é capitato nella vita di avere donne accanto che sembrava avessero questa dedizione “canina” verso di me. Certo, senza peccare di immodestia, ma non credo di aver avuto le caratteristiche del portoghese. Ma a prescindere sa ciò notavo questa specie di dipendenza e la facevo presente.
    Sai cosa mi sentivo rispondere? Che non dovevo stare troppo a preoccuparmi, perché loro facevano quello che sentivano e che non ero certo io ad obbligarle.
    Quindi Golem, anche se non conosco tua moglie, credo semplicemente che lei fosse attratta da quell’uomo. E lei non faceva altro che mettere in pratica uno degli aspetti irrazionali femminili, che si innamorano anche dei tipi più strani, particolari e a volte violenti.

    Quindi, a mio parere, non meravigliarti troppo. Certo ti “rode” lo capisco. Ma credimi, a lei andava bene così. A meno che fosse proprio una ragazzina senza un briciolo di personalità che poi ha acquisito nel tempo.

    Ciao

  8. 1448
    la verità fa male -

    Ciao Giampaolo, io così così, riguardo i problemi seri della mia vita. E tu? Relativamente al problema del mio ex va sempre meglio, come supponevo, rotto il “blocco” è iniziata l’elaborazione. Tempo qualche mese e, suppongo, ciao all’ex forever… Il quale, ho vago sentore, si rifarà vivo, prima o poi, e se non lo farà, non lo farà perché SA come come la penso e SA che non sono come le sue ex… Quelle che si tiene in “riserva” come pseudoamiche pseudononsoche. Contente loro…
    Al riguardo: provo una certa soddisfazione, ora, nell’averlo fatto “rimbalzare” per più di due mesi… Rimbalzava perché “chiacchierava”. E nonostante la disperazione, di entrambi, a me di chiacchiere non è mai importato. Ora so che quel suo “inseguirmi” non era che l’averlo preso in contropiede: dunque si è preso una bella legnata anche lui, che non si aspettava… Pensava che siccome lo amavo sarei stata ancora lì… E ad attendere che le cose, come dire, “precipitassero”. In quel “precipitare” il “caro amore” mio si sarebbe “preparato”… Poverello. Poverello e vile: le cose non sono andate così. E si è preso, in largo anticipo, una legnata di quelle che si ricorderà. Tant’è che nelle ultime comunicazioni era ancora lì, un po’ tramortito, e buttava là ancora ambiguamente… Era tutto un tremore e timore. Poveraccio di cinquanta anni: ma veramente. Credimi che ho sperato fino all’ultimo: ma per lui. Le figure penose, sul piano strettamente umano, mi rattristano profondamente, in chiunque, figurarsi in chi ho amato e ho stimato come “bella persona”. Ahah, ora ci rido, “bella persona”.

    Riguardo te. Quindi il problema era anche (oltre la questione del figlio), a un certo punto, che tu non volevi vivere in una grande città e lei invece sì? Mi pare che vi sia accaduto ciò che accade a tante, tantissime coppie: si parte dicendo certe cose, avendo certi obiettivi, e strada facendo si può cambiare, su punti fondamentali. Un figlio, e dove vivere, non mi sembrano cose da poco.
    Come al solito, strano no? Quando si ama è sempre “tutto possibile”, dopo no… Si tratta, credo, del famoso venirsi incontro.
    Le posizioni “rigide”, la mancanza di sincerità (anche verso i NOSTRI limiti: non vedo che cosa ci possa essere di male nel dire “questo non lo posso fare”) e l’egoismo individuale che è, mi pare, l’unico vero FARO della maggioranza attuale, impediscono una crescita. Impediscono di “respirare”. Impediscono i sentimenti. Di cui però un po’ tutti, comodi comodi, poi lamentano la mancanza.

  9. 1449
    Golem -

    Ciao Giampaolo, spero tu stia meglio.
    Certo che faceva quello che voleva, anzi questa è una delle frasi preferite di mia moglie, che pronunciava con un delizioso accento inglese sin dai primi momenti della nostra conoscenza. Ma tutti facciamo quello che “sentiamo”.
    Tua sai che porto avanti da tempo la tesi che vede dentro di noi agire contemporaneamente la sia parte inconscia che quella razionale, e le nostre decisioni sono il risultato di questa co-azione. Ma quando si tratta di desideri “basilari” l’azione inconscia è talmente potente che la ragione si piega, creando situazioni che all’esterno vengono giudicate spesso assurde.
    Cosa impedirebbe a Valinda, con quelle qualità umane e di femminilità, di abbandonare una situazione chiaramente senza speranze? L’attrazione verso quell’uomo, che, come accadeva a mia moglie in quel periodo, si spiega sino a un certo punto; per il resto si sente un bisogno che non è razionale, come quando si ha fame, o sete o qualunque altro stimolo che arriva dal profondo, dal solito istinto.
    Quando dicevo che se io per mia moglie sono l’uomo della sua vita, mentre l’altro era il “maschio” della sua vita, metto in evidenza un fenomeno che spesso viene trascurato nella sua importanza o, nella migliore delle ipotesi, confuso con l’amore, per lo struggimento e le emozioni che quello stato emotivo procura. E a tutti, maschi e femmine, quelle sensazioni piacciono, essendo tra l’altro fondamentali nel fissare definitivamente i ricordi, lo sappiamo.
    Nel caso di mia moglie, le emozioni scatenate da quell’esperienza, che tra l’altro è stata la prima, ha creato un imprintig che altre non hanno potuto riproporre, infatti le altre due esperienze che ha avuto non sono bastate a farle dimenticare la prima, e puntualmente quando terminavano tornava a cercare quello che le “faceva più sangue”. Perchè, pur essendo bruttarello, scombinato, inaffidabile e immaturo, lei lo “sentiva”, nel profondo. Qualcosa le diceva che voleva stare con lui e farci dei figli.
    Abbiamo già parlato del peso che ha l’istinto materno in una donna, e tu ne sai qualcosa, ma è inutile cercare di capire quello che provoca, perchè un uomo può solo osservarne gli effetti ma non le ragioni che li producono.
    Quando dici “a lei andava bene così” usi la logica maschile, più elementare mediamente di fronte a certe scelte, ma se una femmina sente certe spinte, diventa solo un’agente della Natura, e non di sè stessa, e lo fa anche a costo di sofferenze e mortificazioni >>>

  10. 1450
    Golem -

    >>> come abbiamo letto di Valinda, di mia moglie e di mille altre donne di cui ho seguito le vicende anche su questi forum.
    Se si approfondisse meglio l’azione degli istinti in queste decisioni che appaiono assurde a chi le osserva dall’esterno, tanti comportamenti sarebbero spiegati, credo anche quello che ti riguarda. Ma cercare di dargli una veste razionale, o sentimentale è solo una necessità di trovare una ragione plausibile, o accettabile, e normalmente questa viene identificata con “l’amore”.
    Ma non lo è, quella è la veste etica e morale che accontenta noi stessi e la società in cui viviamo. La ragione è ancestrale, e come gli uccelli emigrano al caldo durante l’inverno, sapendo, non si sa come, la strada, ma non si chiedono il perchè, allo stesso modo l’essere umano segue certe istruzioni, ma a volte si chiede il perchè, trovando la “ragione” più vicina a quella razionale, anche quando di razionale no c’è niente. Come nel caso di mia mogli, Valinda e le altre mille di cui parlavo.
    Quindi “le andava bene” perchè non poteva farne a meno. Nonostante la sua avvenenza, che le consentiva di prendersi chi voleva, invece voleva “quello”, perchè una vocina flebile ma imperiosa le “imponeva” quella scelta. Ma non era lei a decidere, ma la Natura.

Pagine: 1 143 144 145 146 147 154

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili