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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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M.
Rileggiti la frase tanto incriminata:
C’è scritto “Ecco le certezze M.”
E non “Ecco le certezze di M”
Quindi, perdonami M, (uso il tuo stesso metro): Se si vuole essere chiari, evitare equivoci, ed evitare di attaccare le persone, bisogna non solo scrivere in modo chiaro, ma anche leggere in modo chiaro. Altrimenti il problema non è di chi non si è fatto capire, ma di chi non ha capito.
Ciao
Giampaolo,
non si riesce proprio ad andare avanti.
Mi spieghi quella frase per cortesia?
Di tutto ciò che ho scritto, secondo te, c’entrano qualcosa le “certezze” che volevi indirizzare a me?
Verità,
lo stesso rifiuto per la musica ce l’ho avuto anch’io, proprio come te. Pari pari.
A volte c’è bisogno di sentire un po’ di silenzio.
Silenzio dentro se stessi intendo.
Io sono cresciuto studiando materie storiche, artistiche, musicali, più in generale umanistiche.
Quindi prima di quell’infausto e contemporaneamente LIETO evento della mia depressione, riuscivo a sentire dentro di me tutta una serie di sensazioni, alcune anche molto forti che riuscivo a ricavare grazie al tipo di educazione che mi sono costruito negli anni, grazie alla sensibilità.
Poi, ad un certo punto, come ho detto, dentro di me è stata fatta tabula rasa, e quindi per molto tempo non ho ascoltato musica, visto mostre, letto libri, ecc…
Il mio è stato un silenzio interiore assordante, ma contemporaneamente anche fecondo. Prima morte e poi vita.
Ti auguro una rinascita interiore.
Golem!
io ho scritto: “L’amore, come puro sentimento, è un atto di libertà enorme, e non possono esistere definizioni”
e tu mi hai risposto: “M spero perdonerai questa mia intromissione, ma non ti sembra che questa tua affermazione tagli la testa al toro? Se è così, che senso avrebbe discuterne?”
Allora, la mia è una idea personale, e in quanto tale, discutibile.
Certo, a parer mio tocca a chi la legge cercare di non farsi “tagliare la testa”, trovando delle crepe nel mio ragionamento e, perché no, ribaltarlo.
“E perché tanta gente, qui e altrove si spacca la testa e il cuore per cercare di trovare il bandolo della matassa di questo ineffabile sentimento?”.
A questa tua domanda ti sei dato, implicitamente, anche una risposta, quando definisce “ineffabile” il sentimento amoroso.
Tant’è che è da millenni che l’essere umano cerca di trovare il bandolo della matassa, senza riuscirci, ed io credo che il bandolo della matassa, in realtà, non esista.
Credo che esistano delle cose che, per loro natura, non potranno mai essere “afferrate” dall’uomo, e questo affascina.
Perché il sentimento che è stato più oggetto di ricerche ed opere letterarie è proprio l’amore?
Proprio perché non si riesce a ricavare i suoi confini, è sfuggente, e ciò che sfugge solitamente viene rincorso.
E’ un po’ come l’atto di fede che chiede di credere anche a ciò che non si riesce a vedere o a spiegare.
…Se al fisico dell’essere umano è dato il “dovere” di mandare avanti la specie, e quindi di occuparsi di qualcosa di finito, alla sua mente è dato il piacere di fantasticare all’infinito. E’ una questione di equilibri.
Ecco perché non si arriverà mai al dunque. Ecco perché ci spaccheremo la testa, ora e sempre, e la nostra sarà una ricerca infinita del bandolo della matassa.
Hai presente i racconti contenuti nell’Iliade, in cui gli Dei stavano a guardare gli essere umani, mentre dovevano convivere e combattere con vizi, virtù e dolori che gli stessi Dei mandavano?
Ecco, io immagino una cosa così.
ciao M
è vero io seguo la politica, ma non approvo questo tipo di politica che ci “governa”, volta solo a fregare la brava gente per mantenere i privilegi di pochi. il sistema va cambiato alla radice, come giustamente afferma verità. ma non possiamo aspettarci che questo cambiamento arrivi dall’ alto, o che le piccole realtà alternative per difendersi dal sistema finanziario globale diventino universalmente consolidate ! noi dobbiamo cominciare subito a creare un mondo parallelo per poterci SALVARE, E DOBBIAMO FARLO DA NOI ! verità citava quei cinquantenni che hanno famiglie a carico e che all’ improvviso perdono il lavoro. è una situazione drammatica siamo tutti d’ accordo su questo ! ma non è una situazione da cui non si può uscirne se non con il suicidio, a mio modo di vedere. il problema è che molte persone di quella età fanno fatica a reimmaginare e a ridisegnare un mondo nuovo, un nuovo stile di vita e un futuro diverso per sè e per i propri cari. ragionano rigidamente, secondo vecchie logiche che non li possono più portare da nessuna parte ! e per vecchie logiche intendo anche cercarsi un lavoro che PER FORZA DI COSE NON CI PUO’ PIU’ ESSERE, perchè il mondo sta cambiando radicalmente e non tornerà quello di prima ! alcuni lavori stanno scomparendo definitivamente e bisogna impararne altri. Non credo che a cinquant’ anni questo non si possa fare ! si tratta di darsi una RINVERDITA E DI RIVOLUZIONARE IL PROPRIO PENSIERO. io non appoggio nessun movimento, nemmeno quello di Grillo, perchè proprio non credo che un qualsiasi gruppo socio-politico possa guidare tutta l’ Italia. però bisogna riconoscere ai sostenitori del movimento cinquestelle che loro hanno avuto il coraggio di aprirsi a qualcosa di nuovo, di cercare delle alternative. cosa che chi si ostina a votare i partiti tradizionali non riesce proprio a fare. purtroppo cara verità i cambiamenti importanti ed epocali non si fanno con la logica del “si è sempre fatto così e quindi faccio così”, oppure la logica del “non posso tengo famiglia”… comprendo lo stato d’ animo di chi si sente così, ma in questo modo non si arriva da nessuna parte. in un altro thread ho consigliato a una giovane disoccupata molto avvilita di aprire un’ attività in paesi esteri dove ti finanziano anche senza offrire garanzie e dove ti danno tutte le basi per cominciare. le ho lasciato la mia mail per poterle fornire informazioni in privato su questo…. ma non sono stata minimamente considerata…
ora, è chiaro che in una situazione come la nostra, dove un paese sta affondando, chi vuole DAVVERO SALVARSI dovrà essere disposto a fare cambiamenti drastici, a cambiare il suo modo di ragionare, ad andare anche contro le leggi se necessario, se questo serve a salvargli le chiappe ! questa è UNA VERA E PROPRIA GUERRA, se non lo avete ancora capito, e ci sono dei nemici ( BCE, COMUNITA’ EUROPEA, SISTEMA FINANZIARIO, POLITICI ITALIANI ). che siano dei farabutti lo abbiamo appurato tutti quanti, ma non serve a nulla continuare ad inveire contro i DELINQUENTI E I TIRANNI ( come giustamente li definisce verità ) senza però prendere alcun provvedimento in merito. ma che pensate che per cambiare il mondo ci daranno il permesso ? che capiranno le porcate che stanno facendo e un bel giorno avranno come un’ illuminazione ? questa è gente che va eliminata politicamente e socialmente, anche con metodi non democratici. o, perlomeno, bisogna difendersi dalle loro leggi assurde diventando dei “fuorilegge” ! NON VEDO ALTRE SOLUZIONI ! non mi posso imbattere in una discussione su quali siano tutti i metodi possibili esistenti per riuscire a fare questo, anche perchè non è prudente in un forum pubblico. tutto quello che posso dire è che le persone sveglie si informeranno, faranno delle ricerche, troveranno nuove vie alternative per sottrarsi a questa macchina tritacarne. e per fare questo NON SERVONO MEZZI MATERIALI, MA SCALTREZZA E CERVELLO. per gli altri, per quelli che si ostinano ad aspettare un mondo che non tornerà, mi dispiace ma temo ci sia poco da fare. sono destinati a soccombere, secondo la dura e crudele legge della selezione naturale.
https://www.youtube.com/watch?v=YR5ApYxkU-U
M domanda e risposta erano funzionali al mio ragionamento, lo sai.
Certo è discutibile all’infinito, perchè noi, i poeti, gli scrittori e tutti gli artisti che vi ci sono dedicati, cercano una risposta che non troveranno mai, poichè sognano una “forma” dell’amore che non esiste.
E’paludata, dalle mille forme che gli diamo noi per i motivi che attengono al bisogno di “divino” che il possesso della coscienza richiede, e ce lo chiede perchè vorremo scoprire che la vita non può avere solo un senso “fisico”. Questo è il prezzo che si paga per la capacità che abbiamo noi esseri umani di porci domande. Ma ci sono domande che non troveranno mai risposte, a meno che non si applichino quelle logiche “naturali” di cui ho accennato, allora tutto trova un senso, seppure questo senso lo si voglia vedere vestito di passione, struggimento e infine di ricordi.
Non posso sapere perchè la tua, quella di Giampaolo e mille altre donne abbiano “deciso” azioni che hanno sorpreso i rispettivi compagni; forse non lo “sanno” neppure loro razionalmente, ma sono sicuro che la causa scatenante è nata in quei recessi della mente che sono immutati da sempre nell’essere vivente. Credo di saperlo perchè ho “studiato” la mia di donna per un aspetto del suo comportamento amoroso che non immaginavo esistesse, e solo collocandolo nella dinamica degli istinti le tessere si incastravano correttamente nel puzzle.
Ma non c’è da meravigliarsi, se si pensa che gli istinti funzionano da molto prima che la parte cerebrale che ha prodotto l’intelligenza umana vi si sovrapponesse.
E’ difficile pensare che un’entità come l’intelligenza, ma con una storia di soli centomila anni, possa interferire con il cervello arcaico che ne ha almeno tre milioni, e che è servito egregiamente agli scopi essenziali per la vita. Senza contare che le capacità della prima si sono sviluppate per ragioni diverse, e più contingenti al miglioramento della qualità della vita fisica del possessore.
E’ un discorso che può dar fastidio vedere la nostra esistenza condizionata da certi aspetti che paiono NON dipendere da noi, ma non tenerne conto significa fare gli stessi errori che fecero coloro che ritenevano che la Terra fosse al centro dell’Universo.
L’antropocentrismo è difficile da rinnegare, anche quando riguarda solo noi stessi e la nostra vita. E la sfida di ognuno di noi è sempre quella di voler somigliare agli Dei, da Prometeo sino all’ultimo degli innamorati, che con il “suo amore” si sente in..Paradiso (o all’Inferno).
per M.
“Perché il sentimento che è stato più oggetto di ricerche ed opere letterarie è proprio l’amore?” – questa domanda già risponde in modo indiretto a quella che, nebulosamente, ti avevo fatto.
opere letterarie sì, tantissime; serie ricerche molto meno, se escludiamo la sessuologia, proprio perchè non è un argomento con cui ci si possa misurare con qualche possibilità di risposte non troppo soggettive e/o approssimative.
—
Valinda,
come stai? non importa cosa fai o meno in amore… spero soltanto che non ti senta troppo triste.
un abbraccio.
Maria Grazia,
“non mi posso imbattere in una discussione su quali siano tutti i metodi possibili esistenti per riuscire a fare questo, anche perché non è prudente in un forum pubblico”
Sei una neo BR? 🙂
Secondo te il M5S che cosa ha proposto di nuovo?
Che tipo di assetto politico vorresti?
Fatto come?
Io sono convinto che la democrazia RAPPRESENTATIVA sia il modello politico migliore.
Io ho una mia idea sulla crisi politica odierna. Idea influenzata molto dagli scritti di Tommaso Campanella.
C’è una crisi di potere, a parer mio, una crisi della figura del “capo”.
L’uomo di potere è tale se ha la stima e la considerazione di chi lo ha eletto, che lo ritiene naturalmente superiore.
L’uomo che si appresta ad eleggerne un altro, sente la sua inferiorità, che non basata su una democrazia insufficiente, ma è una inferiorità basata sulla conoscenza.
Chi comanda ha l’obbligo di sapere di più, chi comanda ha l’obbligo di capire di più; e questa inferiorità alla quale faccio cenno, deve essere come l’inferiorità che c’è tra l’allievo rispetto il docente, ossia di quello che si affida al maggior sapere dell’altro.
Un uomo che non è stimato, che non è ammirato, che non è considerato superiore, non può essere un uomo di potere.
Oggi la nostra classe dirigente non viene percepita né più sapiente rispetto ai cittadini che li eleggono, né più capace, e nemmeno più lungimirante.
Quindi c’è un problema culturale, di conoscenza.
Basta riportare l’esempio di quello che stanno combinando con la riforma del Senato.
M, scusami, ma io non capisco cosa c’e’ da spiegare.
Il concetto di quello che volevo dire te lo ha ribadito anche Verità.
Perché ti stai fossilizzando sul fatto che quella frase era rivolta a te?
Faceva tutto capo al mio discorso in cui ribadivo, e ribadisco, che nella vita, nei sentimenti, bisogna anche saper dare delle certezze. Non si può vivere solo sull’oggi ci sono e domani non si sa. Per quello c’e’ già la morte a ricordarcelo.
E ti ho portato degli esempi, prima con quello del “ti passo a prendere alle 8” e poi sul discorso delle “certezze riguardo gli amici”
Te lo ribadisco, nulla di personale nei tuoi confronti.
M. ti ringrazio dell’augurio, sei gentile.
Maria Grazia, apprezzo le tue informazioni, la tua lotta, la tua energia, e la tua disponibilità verso il prossimo. Sì, ho letto quella giovane… Ne ho letti tanti, di giovani… E meno giovani.
Non è colpa sua, Maria Grazia: insisti a prendertela con chi non ce la fa più… Lo so che tu vorresti vedere “reagire” le persone, ma quelle persone non sono state con le mani in mano, o non hanno reagito, o cercato soluzioni. Si sono fatte un mazzo così: come me. E da qualche parte, qualche volta, qualche risultato lo devi avere, sennò sei il topo che sta sulla ruota che gira… E non è gradevole, sai, farsi un mazzo così, e sempre con il famoso pugno di mosche ti ritrovi, sempre sulla famosa ruota stai a girare (ne ho visti anche più in “alto”, cosa credi che io pensi che sono solo in “basso”? Gli altri sono schiavi ECCELLENTI, hanno studiato, si sono fatti un mazzo così anche loro, e sono schiavi pure loro; e tu che cosa pretendi, Maria Grazia, dal cassaintegrato cinquantenne, dalla donna delle pulizie, dalla cameriera studentessa, dal muratore albanese, dall’africano ambulante, dal ragazzo calabrese con genitori semianalfabeti, dal campano che ha detto no alla droga e a finire male… Che se ne va, e sta nella merda uguale?).
Succede anche agli animali… Succede alle piante a cui non dai più… L’acqua, la luce…
Il topo viene messo sulla ruota che gira… Viene sfinito… E gira gira gira… Gli chiudono le porticine dalle quali potrebbe scappare… Alla fine, quando lo hanno sfinito ben bene, quei sadici gli aprono una porticina, per vedere il topo che fa…
Il topo resta lì, non si muove, è “morto”, anche se è ancora “vivo”… Non reagisce più…
Tra pochi anni, si stima, la depressione sarà la prima o seconda malattia al mondo… Caratteristica della malattia è che del tutto inutile, anzi deleterio, andare dal depresso e dirgli: reagisci, sei tu che non reagisci, devi impegnarti di più. Non funziona così, Maria Grazia, anche per il topo o le piante… Togli l’aria, togli l’acqua, togli tutto e alla fine muori, mi sembra anche “naturale”, alla fine, sai.
Per concludere con l’immenso Leopardi: “quella puttana della Malvezzi”. Lasciatemelo dire.