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Uomini e donne che non si capiscono

di uqbardeva
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.534 commenti

Pagine: 1 134 135 136 137 138 154

  1. 1351
    la verità fa male -

    Ciao a tutti.
    M., non mi dai proprio l’impressione, ORA, di non voler discutere (in generale). Scusami, ma a quanto vedo ora credo di avere frainteso io te. Ciò, sai anche precisamente quando, è accaduto quando tu (e lo confermo) hai secondo me frainteso Giampaolo. Lui stava, secondo me, procedendo in un suo ragionamento: diceva che alla fine qualche certezza, nella vita, ci vuole, e che però non si deve volerla (ricevere) solo dagli altri, ma anche darla, perciò se ti dico domattina alle 8 sono da te è quello.
    Tutto lì. Stava esprimendo una sua idea e non mi pare proprio che volesse (ma ora ho capito bene?) insinuare che TU non sai essere un amico vero, per esempio. Io, avendo interpretato poi che tu hai detto a Giampaolo: non hai capito, e fine, e ti sei rivolto a Rossana (che saluto), ecco che io ho avuto l’impressione che ti ho detto e che non mi hai dato ora: visto che sei stato ben disposto a chiarire, per tua parte. Spero di avere, in qualche modo, chiarito anche io. Vorrei dirti poi che io non ho fatto il conteggio dei post. Leggo tutti con lo stesso interesse, e mi stupisco che tu abbia fatto, mi dici, così tante domande a cui io non avrei nemmeno risposto. Se è così, mi spiace, ma io quelle tante domande o non le ho viste o mi sono sfuggite o non mi sono sentita in grado di rispondere. Per quello che io ricordo ho risposto subito a una domanda che tu hai posto, sulle differenze tra l’uomo disincantato e sull’uomo che parte già pensando di perdere. Non hai detto nulla, ti sei agganciato mi pare a una risposta che ti ha dato Rossana, ma ti assicuro che a me non ha arrecato alcun fastidio questo e sono d’accordo, peraltro, che uno possa avere interlocutori che preferisce. Riguardo l’avere chiesto la mail a Rossana e Maria Grazia, non significa che io non volessi discutere qui. A un certo punto, non so perché, mi è balenato che forse non sarei più tornata qui, e ho chiesto a Maria Grazia la mail per farle un saluto, in caso, anche in futuro, per la simpatia che mi suscita e a Rossana perché le ero particolarmente grata e perché avrei voluto chiederle, in futuro, di come stava, avendo inteso, qua e là, che forse non stava molto bene. Tutto qui. Poi, dimenticavo, ricordo un’altra tua domanda. Riguardo i quadri preferiti. Ma sempre a memoria mi pare che tu avessi chiesto a Rossana? Io ci pensai, ma ero presa da altri ragionamenti.

  2. 1352
    la verità fa male -

    Non sono certo esperta di pittura, ma mi interessa, come mi interessa (dovrei dire mi è interessata) la letteratura, e come mi sono interessata (in passato, e molto, visto che l’ho studiata, ma sempre troppo poco) alla musica. Quindi posso solo dirti che Caravaggio mi ha dato l’ispirazione, un suo quadro in particolare, per un “lavoro” (cose che ho fatto per mio conto). Con questo ti saluto cordialmente e ti auguro un buon proseguimento in pace.

    Giampaolo. Tu avevi scritto: “L’ovvio sembra scontato ma oggi non lo comprende quasi più nessuno”. D’accordo, e se rileggi ciò che ti ho scritto, semplicemente confermavo. Ciò che sembra ovvio lo è talmente che però poi alla fine… Dove è? Svanito, pare. Tant’è che allora… E’ scontato, è ovvio, che – diciamo – siamo onesti. Ma poi non lo siamo. E’ scontato, è ovvio, che si debba avere rispetto, però poi facilmente manchiamo di rispetto. E’ scontato, è ovvio, che c’è l’elettricità, io schiaccio l’interruttore, e ho la luce. Sì, ma questo cosa ha comportato? E’ scontato che io amo uno, lui ama me, lo dà per scontato. Non mi dice più ti amo, non me lo dimostra più, perché tanto pensa: ma è scontato, che la amo. Posso anche non dirle più che la amo, tanto io lo so, che la amo. E invece… Poi alla fine, stai a vedere che non la amo più davvero.

    Maria Grazia, non mi hai dato di Talebana!:) Sono molto d’accordo con il tuo ultimo post. Eccetto che tu, purtroppo, come stanno facendo in molti, stai dando soprattutto la responsabilità alla “gente”: che poi siamo noi. E allora ti domando: mi spieghi, esempio, come fa la “gente”, che siamo noi, dopo avere identificato che le banche sono un grosso problema, a non usare le banche, quando tutto il sistema LORO lo hanno creato fondandolo sulle banche? Che significa, che tra poco, cara, tu non paghi nulla con il contante. E siccome in parallelo, ti “ammazzano” con il lavoro senza “garanzie”, cioè il lavoro nero, stai sicura che noi SIAMO e non solo ci SENTIAMO, come tu hai scritto, SCHIAVI. Non è la “gente”, Maria Grazia, ad aver creato un sistema complessissimo… Una società complessissima… Un sistema, mia cara, che per abbatterlo, ci vorranno “gente” come… Einstein… Il quale, già a suo tempo (inorridito di cose a cui lui stesso aveva contribuito, e impauritissimo) aveva fatto marcia indietro… Be’, credo che sia così per la finanza: quando non sono “cattivi”, non hanno idea ora di come uscirne…

  3. 1353
    Giampaolo -

    M. (post. n. 1336)
    Credo che a questo punto urga chiarimento.
    Precisiamo intanto che io non ho scritto proprio nulla nel post. n. 1310, poichè quel post lo hai scritto tu, riportando la mia frase scritta nel post n. 1309 indirizzato a Verità.

    La frase incriminata pare sia questa:

    “Eccole le certezze M. Se c’e’ bisogno loro scappano da me ed io da loro. E ridiamo quando c’e’ da ridere. E ci mandiamo affanculo se necessario.
    É già successo e succederà ancora. Sempre!”

    1)Non vedo perchè questa frase debba essere considerata “infelice”

    2) “Quindi quelle frasi che sono state scritte per me nel finale del post 1310, le respingo al mittente.”
    Quella frase, scritta da me nel post n. 1309, l’avevo formulata riferendomi al mio post precedente, il n. 1292, dove parlavo di certezze. Quindi nessun riferimento a te e/o al tuo modo di essere.
    Verità nel suo commento n. 1318 ha compreso quello che volevo dire.
    Spero di aver chiarito l’equivoco.

    Detto ciò mi trovo molto in sintonia con quanto hai espresso nel post n. 1349.

  4. 1354
    maria grazia -

    verità
    tranquilla! non c’è bisogno di geni come Einstein per abbattere l’ attuale sistema finanziario. basta solo qualche accortezza… tanto per fare degli esempi, basterebbe non comprare più nulla da chi pretende pagamenti con assegni bancari, boicottare coloro che pretendono una carta di credito per noleggiare un’ auto, servirsi della carta prepagata postale anzichè del bancomat, utilizzare un libretto di deposito anzichè un conto bancario. e se un bel giorno ci diranno che non si può più usare il contante, tanto meglio ! vorrà dire che ci si scambieranno beni e servizi in cambio di ciò che ci serve. nella mia regione lo stanno già facendo ! ci sono associazioni di imprenditori che si stanno organizzando così, e che hanno creato una moneta apposita e indipendente all’ interno del loro specifico circuito, moneta sulla quale il sistema finanziario internazionale non può mettere mano. e tranquilla mia cara che l’ economia sommersa esisterà sempre, perchè è l’ unico vero ammortizzatore sociale. e in questo tipo di economia le banche e i tracciamenti sono esclusi ! questi sono solo alcuni dei tantissimi esempi di alternative agli attuali sistemi monetari più conosciuti nella nostra società. se vuoi ulteriori informazioni in merito, preferisco parlartene più dettagliatamente in privato. un caro saluto

  5. 1355
    Golem -

    Buongiorno M. come a tutti
    La tua domanda su cosa sia per me l’amore è ambiziosa e candida nello stesso tempo. Nessuno lo sa, e il florilegio di emozioni costituite intorno a questa parola dall’arte, dalla poesia e dalla letteratura lo dimostra. Come pure lo dimostrano le nostre modeste domande al riguardo.
    L’amore e’ la Shangrila dell’anima, “l’Isola che non c’è” del cuore. Se avessimo la certezza della sua genesi non avrebbe più il fascino che esercita su di noi.
    Tutto ciò ché non ci è chiaro esercita un’ attrattiva irresistibile sull’essere umano, essendo la curiosità il cibo dell’intelligenza, e il mistero alimenta la fantasia, che della prima e’ l’espressione più evidente.
    Questo e’ la prima ragione della delusione d’amore: il confronto con la realtà, in genere mediocre rispetto al ” sogno”. Questo risultato è il tragico contrasto tra l’origine ancestrale degli scopi dell’amore e l’idealizzaziome che l’evoluzione dell’uomo ha costruito intorno a quelle inebrianti sensazioni, e che le varie fasi del processo amoroso hanno creato intorno ad esse.
    È il fenomeno dell’anima più vicino al senso del divino, e chi ha provato certe sensazioni durante l’atto sessuale sa quanto questo possa assumere in certi momenti il senso di un gesto… sacro.
    E lo è, tanto quanto può essere divino l’atto che prelude alla creazione di una nuova vita. Sono indicazioni che la Natura ci ha fornito per dirci che in quel momento stiamo officiando il RITO più importante dell’unico senso riconoscibile che ha il passaggio di un mortale su questa terra.
    Cerchiamo di trovare le ragioni più recondite a qualcosa che ha uno scopo elementare, ma che per l’importanza “vitale” che questo “bisogno” ricopre nella nostra vita, appare irrinunciabile quanto incomprensibile quando ne riflettiamo le ragioni.
    Prendo spunto da una tua considerazione che sottolinea quanto non riusciamo a collocare l’amore nella sua giusta posizione. ” Che una persona tradisca accade, ma in ogni caso ci sono dei limiti che non devono essere superati, altrimenti mi siamo umani ma bestie”. Caro M, e’ proprio perche’ siamo umani che accade quello che lamenti, perché guardi con gli occhi “del l’immaginazione” un fenomeno che in quel momento si sta manifestando con il remoto istinto “animale”.
    È un lungo discorso, che sto portando avanti da qualche anno, quando ho scoperto quei comportamenti ” inspiegabili” in un ” amore ” non ricambiato del passato della donna che “amo”.
    Un saluto.

  6. 1356
    la verità fa male -

    Buongiorno amiche e amici.
    Maria Grazia, ti ringrazio per le informazioni. Guarda che io non ho dubbio – le conosco, le ho lette, mi sono informata ecc. – che molte persone si stiano riorganizzando. Gli ecovillaggi (gente, di cui ho letto, che raccontava la loro esperienza: facevamo una vita allucinante, stressante, tutto era diventato una corsa, non riuscivamo a passare il tempo con i nostri bambini…), per esempio. Le banche del tempo, per esempio. Eccetera. Benissimo. Chissà fra quanto tempo, Maria Grazia, queste “piccole” realtà “alternative”, diventeranno una bella fetta di… Realtà.
    La realtà più ampia (che coinvolge milioni di persone…) è complessissima. Per cui tu mi stai parlando (apprezzabilissimo) di iniziative “piccole”, singole, o di piccoli gruppi (che si “salvano”). Io ti sto dicendo che questa economia mondiale ha ucciso, uccide, e ucciderà milioni di persone. Ti sto dicendo che DALL’ALTO (governi) non si sta facendo nulla: ma si è dentro un vortice IMPAZZITO. Te lo dico io. E tu mi dirai? E chi c. sei tu, Dio? Non sono nessuno. Sono una che ha letto qualcosa, ha domandato, ha vissuto sulla pelle. Tutto qui.
    E guarda che io non ti sto dicendo che tu non stai andando nella giusta direzione: tu stai dicendo cose giuste (e le stai mettendo in pratica). Ti sto dicendo che il cassaintegrato, cinquantenne, con la moglie senza lavoro, con due bambini, e un mutuo, non ce la fa, Maria Grazia, non ci arriva, non ha gli strumenti, e quindi si dispera e spesso si butta dalla finestra. Questi DELINQUENTI stanno facendo questo: non che il cassaintegrato, dopo tutto, è pure una testa di c. lui. Questo è inaccettabile per me. Come è inaccettabile che migliaia di Africani, e altri ancora, arrivano qui (quelli non morti annegati o soffocati… Come bestie, Maria Grazia) e scappando da un inferno si devono ritrovare in un altro inferno. E questi DELINQUENTI non fanno NULLA. Chiacchiere, Maria Grazia. Sulla pelle VERA di persone che muoiono, e patiscono le cose più disumane. Siamo andati in Africa, noi Occidentali “evoluti”, abbiamo saccheggiato, abbiamo fatto le nostre belle discariche, e poi ciao… Eh?
    E per avere gli strumenti, il cassaintegrato, dovrebbe essere INFORMATO. E per informarsi, in questa società “sofisticatissima” ci vuole IL TEMPO. Ore di lettura, Maria Grazia. Ore e ore. E che cosa hanno fatto? Hanno distrutto l’informazione e la scuola. E poi la colpa naturalmente è… Del poveraccio.

  7. 1357
    M. -

    Ciao a tutti

    Giampaolo,

    Spiegami questa frase “Ecco le certezze di M”
    Se il primo pezzo di frase “ecco le certezze di M.” non è legata con il resto della frase “Se c’e’ bisogno loro scappano da me ed io da loro. E ridiamo quando c’e’ da ridere. E ci mandiamo affanculo se necessario.
    É già successo e succederà ancora. Sempre!” converrebbe mettere un punto e a capo, e converrebbe anche scrivere a quale post ci si riferisce, soprattutto se, come nel tuo caso, si riprendono cose scritte ben 17 post precedenti.
    Se si vuole essere chiari, ed evitare equivoci, bisogna scrivere in modo chiaro, altrimenti il problema non è di chi non ha capito, ma di chi non si è fatto capire.

    Verità fa male,

    il mio contare i post e le mie domande è stato necessario per dimostrarti, con numeri inequivocabili, e non con le parole, che non è vero che sono incapace di discutere, come scritto da te, così come non sono vere tutte le cose che mi hai scritto in quel post, tant’è che non è stato difficile ribattere a tutto ciò che avevi scritto.
    Io ho studiato per anni in conservatorio.
    Tu che tipo di musica hai studiato?

    Golem, non temere!
    Arriveranno le mie risposte. Entro stasera.

    Ciao ciao

  8. 1358
    la verità fa male -

    Ecco perché dico che siamo al “si salvi chi può”. Lo siamo CULTURAMENTE. Ognuno, anche chi ha strumenti: bada a sé stesso. E’ stato distrutto il concetto, alla base, di “collettività”. Di bene comune. Ma tutto questo, al di là della allucinante (per me) PERVERSIONE (di chi è PERVERSO) ucciderà anche chi oggi “domina”: è un progetto di morte in sé, distruttivo in sé. Il parassita fa ciò. Maria Grazia, cosa fanno domani, i figli e i nipoti e i pronipoti delle élite? Si chiudono nel bunker? Vanno sull’isoletta, da soli, e fanno festa? Che fanno? Fanno l’amore tra loro parenti, che fanno? Si riproducono tra loro sull’isoletta? Poi? Quando la terra sarà tutta contaminata e ci saranno fazzoletti “incontaminati”, e gli altri tutti morti, che faranno?
    Il movimento “occupy wall street”, a mio avviso, ha identificato IL PUNTO. Ma dove sono finiti? Tutto, da queste sofisticatissime dittature, viene depotenziato e disperso. Ora usano due sistemi: il manganello vecchia maniera lo usano ancora, e il sangue VERO scorre; poi dopo il manganello, usano sistemi raffinatissimi… Ti disintegrano dall’interno. Tranquilla che nel frattempo milioni di persone sono e saranno… Falciate. E uno dei sistemi, come tu suggerisci, dovrebbe essere partire dal basso, con tante piccole realtà, REAZIONI rivoluzionarie come quelle da te indicate, ma al contempo, non basta, Maria Grazia, ci vorrebbe al contempo qualcosa, qualcuno, dall’alto, e quelli dovrebbero essere degli Einstein, ti assicuro: persone che SANNO, in questa società oramai sofisticatissima, come combattere certe cose. E più vado avanti, meno mi levo dalla testa che non è un caso che Einstein diceva che manco lui aveva idea… Ma che DI SICURO saremmo tornati alle pietre e i bastoni… Non si torna indietro, da questo “sistema” in cui ci siamo “ficcati”, se non tornando indietro, ma sul serio, e parecchio, ma parecchio indietro, a livelli quasi… Primitivi…
    Giampaolo, anche io sono molto d’accordo con il post di M. Terribile ciò che racconta. Temo che a te, Giampaolo, sia accaduto qualcosa di molto simile. Un male terribile che doveva e poteva esserti risparmiato, e come scrive M. ”Che una persona tradisca accade, ma in ogni caso ci sono dei limiti che non devono essere superati, altrimenti mi siamo umani ma bestie” (che poi lo dicevi anche tu prima che M. arrivasse, mi pare).
    Mi verrebbe da dirti, per consolarti, Giampaolo, qualcosa come: perdonateli, perché non sanno ciò che fanno…

  9. 1359
    M. -

    Maria Grazia,

    mi sembra di capire che tu segua la politica, e che tu abbia delle idee precise su come “abbattere” il potere della finanza.
    Vorrei chiederti una cosa: cosa ne pensi della democrazia diretta e non rappresentativa qual è la nostra.
    Un tuo parere?

    Ciao

  10. 1360
    la verità fa male -

    M., sì, mi hai dimostrato che sei (ed eri: quando io ti ho frainteso) perfettamente in grado di discutere (e ne avevi e ne hai tutte le buone, belle, positive intenzioni).
    Io ho studiato prima privatamente e poi ho fatto un esame di ammissione in una scuola considerata al pari del conservatorio. Al conservatorio non mi avevano preso, perché iniziai a studiare musica… Che ero “vecchia”. Iniziò, purtroppo per me, tutta un’odissea, poiché dovevo lavorare per pagarmi gli studi. Dopo altre lotte, durate anni, perso il lavoro (uno dei primi della lunga lista), dovetti rinunciare definitivamente, dopo una lunga riflessione e un naturale conflitto.
    Preferisco, però, evitare di parlare di cose che ho fatto nella mia vita… Tanto è andata. Conta ciò che si fa ora, e ora io onestamente non faccio nulla. Ora sono persino al punto che non riesco ad ascoltare quasi più musica… Io che non vivevo senza.
    Parlarne mi fa solo male, ma non c’entra nemmeno con la rinuncia di allora. C’entra con le ultime. Le emozioni che la musica ci regala, a tutti, non potrei sostenerle ora. Quindi mi mantengo “salda”, o almeno ci provo, in un silenzio che in qualche modo mi “solleva”, mi calma.

    Ti auguro una buona giornata.

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