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Uomini e donne che non si capiscono

di uqbardeva
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.534 commenti

Pagine: 1 130 131 132 133 134 154

  1. 1311
    Giampaolo -

    M. Continuiamo a non capirci e a fraintenderci
    IO ho detto ti amo una sola volta, e IO ho garantito. L’imponderabile non dipende da me ma dagli altri o da eventi esterni. Io promisi a lei di non cambiare e non l’ho fatto a tutt’oggi.
    Se é andata a finire male non l’ho deciso io. Posso aver sbagliato qualcosa perché nessuno é perfetto. Ma non ho mai fatto mancare la mia presenza, il mio amore, la mia lealtà, il mio rispetto, la mia fiducia. La mia passione, il mio impegno. Tutto ciò che avevo garantito, perché non sono un extraterrestre ma solo un normale essere umano, con i suoi pregi e difetti, ma che sapeva ciò che voleva.
    Spero di aver chiarito.

  2. 1312
    la verità fa male -

    Giampaolo, Maria Grazia, devo dire che siete riusciti a farmi ridere e non poco, quindi grazie.
    Giampaolo, un bacio anche a te. Maria Grazia, tu mi farai ammattire… Ah ah ah. Ma sei un soggetto, di una simpatia… : ) Ti sei RESETTATA, Maria Grazia? Ma tu non sei un computer, mia cara. Sei un essere umano. E magari, ci si potesse “resettare”. Non abbiamo il cervello del computer… Anche se ci si sta avviando… Per quello dico che stiamo diventando dei mostri ibridi… E non “comunichiamo” con i sì/no; mi piace/non mi piace… Siamo (eravamo) organismi meravigliosi e complessi, ricchi… Ma ci siamo persi, e di brutto… Detto ciò, torno su ciò che mi dici riguardo il matrimonio, le garanzie, gli obblighi, i contratti. Cerco di non incartarmi troppo, su queste cose, che poste in una certa maniera, possono diventare fuorvianti. Allora ti dico questo: in QUALSIASI rapporto, Maria Grazia, tu hai piaceri e… Come si dice: oneri. L’amore incondizionato della mamma, è, in certa misura, un modo di dire, per differenziarlo dagli altri, ma per convenzione. ANCHE la madre ama, talora, con fastidio, sentendo l’OBBLIGO, il PESO. Ciò non significa che così lei non ami.
    Se tu hai un amico, mia cara, che ti chiama in un momento in cui tu ti volevi andare a fare la tua bella partita a biliardo, tu ti sentirai OBBLIGATA, a rinunciare alla partita, e ad ascoltarlo o a raggiungerlo per dargli una mano. Non avevi proprio voglia, quella sera, di cose pesanti, avevi altri programmi, ma dopo il FASTIDIO, umanissimo, il tuo cervello, in breve, si “adatta” alla nuova situazione, e stai vicino al tuo amico, e dopo non ci pensi più, che sia un fastidio, un peso. Lo fai e basta, e ti riorganizzi. Le relazioni umane sono così. Non siamo “oggetti” nello spazio, che vagano, e ogni tanto ci scontriamo e ci incontriamo, così, per caso. Siamo (eravamo…) “animali sociali”. Quindi mia cara, gli obblighi ci sono eccome (contratto o no), e chi lo nega vive… Su Marte : )
    Tornando all’amore genitoriale. Tu pensi che il famoso “amore incondizionato” dei genitori sia una cosa “leggera”? Che non pesi loro mai niente? Che sia tutto solo e sempre un idilliaco PIACERE? Se sì: stai su Marte : )
    Pensi che un figlio non abbia, talora, il PESO, del genitore? Gli “pesano” le sue aspettative, il suo carattere, i suoi condizionamenti, nonché la sua condizione MATERIALE (che sia ricca o povera). Gli pesa quando il genitore ha problemi. Ma non significa che il figlio non ami.

  3. 1313
    la verità fa male -

    Maria Grazia sempre.
    Tu hai vissuto il matrimonio dei tuoi genitori come una GABBIA. Loro lo vivevano così, anche se si volevano bene. Non hanno avuto gli strumenti, la consapevolezza, per uscire da un meccanismo negativo che tra loro si era innescato (nonostante si volevano bene). Tu hai vissuto questa “oppressione”, e sei scappata. E ora identifichi il matrimonio con questa oppressione: che per te sarebbe sicura, sarebbe inevitabile. E giustamente non la vuoi ripetere.

    In realtà il matrimonio riuscito non è così. E per opporti a questo tu TEORIZZI che cosa, l’estremo opposto. Accusi il matrimonio, dici che sono cose astratte, e non ti accorgi che la tua teoria è ESTREMAMENTE ASTRATTA. E’ una cosa che non sta né in cielo né in terra. Non esiste, Maria Grazia, quell’amore che tu teorizzi e pretenderesti. Così ti condanni a non trovarlo. Perdonami, ma ti dico quello che penso.

    Poi mi dici che giustamente ieri le donne non potevano fare esperienze sessuali, non erano libere. Va bene. Ma che dici, ora ci siamo o no? A questa liberazione? Che dici? Che una ventenne oggi ha già avuto tanti uomini come una quarantenne? Ma quante “esperienze” sessuali vogliamo fare? Ma che siamo, dentro a un film porno? Con attori e attrici porno? Che tra un po’, con tutti i casini che abbiamo e le cose a cui abbiamo da pensare, tra un po’ siamo sempre lì, sul pezzo, a fare sesso, ma dai. Che tra un po’ ci siamo dimenticati che viviamo settanta anni, che non possiamo avere 5 matrimoni e 14 figli, in una vita. E ci siamo dimenticati che un giorno è fatto di 24 ore. Dormiamo, lavoriamo (chi lavora), mangiamo, facciamo cose. Io quando lavoravo dovevo perdere un sacco di tempo solo per andare a lavorare (e tornare). E allora. E qua pare che è tutta una festa, si fa sesso, ci si diverte, e intanto la gente crepa di fame. Non hai mai sentito di donne separate che si sono suicidate con i bambini perché non avevano lavoro, e il marito non c’era più. Non hai sentito che lui è impazzito o è finito in un monolocale, o ha ammazzato i bambini, pure lui. Non è che siamo tutti Berlusconi o figli suoi, eh? La maggioranza delle famiglie, se fallisce nel matrimonio, se perde UN LAVORO, è fuori, andata, finita. Ma non vedi che è tutto finto. E intanto ci massacrano. Ci isolano. Ci rincoglioniscono. Tv, Facebook, finzione. Così nessuno far niente perché… Eh, mi vergogno… Devo far vedere che va tutto bene…

  4. 1314
    maria grazia -

    verità
    anche tu mi metti sempre di buon umore ! lo dico senza malizia intendiamoci 🙂
    i tuoi interventi sono sempre lucidi e mirati ma al tempo stesso spassosi e divertenti.
    da buona appassionata di informatica quale io sono ( da tanto che odiavo i computer e l’ elettronica ) mi viene naturale usare termini come RESETTARE 🙂 ma ti assicuro che nei sentimenti e nelle passioni sono ancora molto, TROPPO umana ! 😀
    vedi cara verità, la società sta andando a rotoli proprio perchè si ostina a continuare a inseguire metri di riferimento che ormai sono crollati mostrando tutte le loro falle ( la famiglia, l’ unione tradizionale di ispirazione patriarcale, lo status symbol della ricchezza e del successo carrieristico ). Io non dico per partito preso che sia sbagliato sposarsi o avere poche esperienze sessuali. Una persona può benissimo essere più felice di altre anche sposandosi a 20 anni o rimanendo vergine, per assurdo. ma queste scelte bisogna farle per PROFONDA CONVINZIONE, E NON GIA’ PERCHE’ VENGONO IMPOSTE DA CANONI MORALI. io sono contrarissima anche alle ragazzine che cominciano ad avere rapporti sessuali a 14 anni solo per non “restare indietro” rispetto alle loro amichette “fighe” che si atteggiano da adulte. come anche ai ragazzini maschi che cominciano ad avere i primi rapporti sessuali a 12 anni perchè bombardati dalle pressioni degli amici e dai film porno. quindi io non ne faccio una questione di appartenenza di genere perchè la promiscuità è ugualmente sbagliata che la pratichino i maschi o che la pratichino le femmine, se viene praticata con NON COSCIENZA ! qui invece si fa sempre un discorso “puritano” sul fatto che LE DONNE, NELLO SPECIFICO, non dovrebbero avere troppi partner sessuali nella loro vita perchè questo denoterebbe una mancanza di valori. NON E’ COSI’ ! la mancanza di valori non sta nel numero di partner, ma come si vive quel rapporto con quella persona IN QUEL DETERMINATO MOMENTO. non so se riesco a farmi capire… l’ onere di cui io parlo – riferito alle unioni ufficializzate come anche alla semplice amicizia, non è quello di STARE VICINI ALLE PERSONE A CUI VOGLIAMO BENE QUANDO HANNO BISOGNO DI NOI. io questo non lo sento come un sacrificio ! è una cosa che faccio con IMMENSO PIACERE se tengo davvero a una persona. ma devi anche comprendere che se poi un bel giorno quel sentimento ( che sia di amore o che sia di amicizia ) finisce, io poi non mi posso sentire obbligata/o a condividere la mia vita quotidiana con…

  5. 1315
    maria grazia -

    ….con quella persona, per non incorrere in spiacevoli conseguenze. magari se ho contratto un vincolo mi prendo le mie responsabilità nei limiti di ciò che posso fare per aiutare il mio ex coniuge in caso di grave difficoltà, o per continuare a stare comunque vicina ai miei figli. se siamo persone corrette e con buoni valori questo lo si fa, si mantiene un rapporto civile e collaborativo ANCHE DOPO. ma non mi posso sentire obbligata a corrispondere qualcosa che non sento più: l’ amore vero, il trasporto, la simbiosi chimica, fisica e psichica con il mio ex. non si può paragonare il rapporto genitori-figli con il rapporto passionale tra due coniugi, sono due cose completamente diverse. un compagno o un amante può sparire a un certo punto del tuo cammino. UN FIGLIO CE LO HAI PER SEMPRE E IO SAREI FELICE DI AVERLO PER SEMPRE, PER ME NON SAREBBE MAI UN PESO ! IN NESSUN CASO !
    le persone che “sclerano” completamente e che arrivano persino ad uccidere il coniuge o i figli, sono persone che hanno contratto il vincolo matrimoniale e la responsabilità dell’ impegno di una famiglia solo per seguire un canone, ma quando lo hanno fatto non avevano in realtà idea a cosa andassero incontro ! beh… io a questo punto preferirei vedere che certe persone non adatte a sposarsi o a metter su famiglia facessero davvero dei “porno” a destra e a manca piuttosto che vivere una vita CHE NON E’ LA LORO, per la quale non sono veramente portati e che gli causa solo oppressione, nevrosi e sofferenza ! preferisco vedere una persona che per sua indole decide di star sola e di scopacchiare a destra e a manca, piuttosto che vedere gente che a un certo punto IMPAZZISCE perchè ha fatto scelte non consone per la propria natura ! non ti pare ?…. dicevano bene gli hippies degli anni 60 quando proclamavano “FATE L’ AMORE E NON FATE LA GUERRA” ! e intendevano anche questo: evitare le guerre ( spesso truci ) che succedono anche in famiglia per l’ ostinazione di voler seguire a tutti i costi i dettami morali e la tradizione del matrimonio.

  6. 1316
    Giampaolo -

    M. Commento n. 1310.
    Probabilmente sei tu che non hai capito nulla.
    Ma va bene così!

  7. 1317
    rossana -

    M.,
    fin dal tuo primo post ho apprezzato non solo le capacità d’analisi e di sintesi ma anche i concetti chiave espressi su un argomento così complesso e soggettivo. Approvarli quasi tutti incondizionatamente sarebbe piaggeria; riprendere i pochi aspetti sui quali potrei avere qualcosa da osservare sarebbe come cercare il pelo nell’uovo.

    Non avendo la tua cultura (studi classici?), ho impiegato molti anni ad arrivare ai punti fermi acquisiti. Continuando a leggerti potrò forse meglio consolidarne alcuni e/o approfondirne altri…

    In passato tutto era più semplice, non solo nei sentimenti, ma anche allora esistevano rari rapporti amorosi autentici, immersi in un’anonima marea di altri più formali, se non reciprocamente opportunistici, tutti egualmente ammantati d’invidiabile perfezione il più a lungo possibile.

    Espressioni di singole persone (in quanto di meglio ognuna di esse è in grado di dare), gli amori capaci di superare l’innamoramento e di resistere al tempo continueranno a essere rari, sia quelli rivestiti di sacramento religioso o di semplice convalida civile che quelli racchiusi in già meno stabili convivenze oppure vissuti in modo totalmente libero, come eterni fidanzamenti. Non è l’involucro ma quanto in esso contenuto, che solo gli interessati possono conoscere con relativa chiarezza, a fare la differenza.

    Mi fa piacere che nuovi uomini e nuove donne si affaccino in modo più onesto e più consapevole sull’eterna piattaforma dell’amore ma mi chiedo nel contempo, abbastanza confusa, se ci sarà ancora chi vorrà mettere al mondo dei figli e, in caso affermativo, dove si potrà collocarne la crescita e su chi ricadranno maggiormente l’impegno e la responsabilità nei loro primi 15/18 anni di vita…

    Buona domenica a tutti!

  8. 1318
    la verità fa male -

    M. e Giampaolo.Mi sono riletta i vostri interventi per cercare di capire dove è sorto il fraintendimento. M., Giampaolo (correggimi se sbaglio Giampaolo) volendoti dire che nei rapporti, non solo amorosi, ma anche di amicizia, occorra essere affidabili, e che quindi se si parla di amore allora lo si dimostri e se si parla di amicizia (o più banalmente anche di un impegno preso, che potrebbe poi essere di lavoro o altro) lo si dimostri, ti ha fatto l’esempio delle 8 del mattino, che se ti dice che viene viene, a meno che non gli succeda qualcosa di grave. Dico cose banali, e infatti… Siamo all’ABC, scusate… Perché se un “amico” mi dice “non sentirti sola, ti voglio vedere”, poi mi chiama tra sei mesi e mi domanda “che fai di bello”, scusate di nuovo… Ma ci stiamo a prendere… Eh?

    M., mi è venuta in mente una scenetta. Giampaolo ti telefona e ti dice: allora siamo d’accordo, domani vengo alle 8. E tu, per tutta risposta, gli hai detto: Eh, facile così! Domani, sì, facile! Ti voglio vedere, io, sul lungo termine, tra dieci anni! Se poi, ci vieni, la mattina, alle 8! : )))

    Il che, scusami, ma fa intendere che tu non hai inteso ciò che Giampaolo ti stava dicendo…

    Maria Grazia, se ti metto di buon umore ora che ho l’umore nero, e ce l’ho da quando ti “conosco”, figuriamoci che risate ci saremmo fatte quando stavo bene! : )
    Se dici davvero… Che dire, mi fa piacere, davvero.
    Tu che mi sia simpatica non c’è dubbio. Stavo quasi per proporre a Giampaolo guarda… Di venire in spedizione punitiva da te, per darti una RESETTATA UMANA come si deve. : )))
    Che qua, se non ci sbrighiamo, mi diventi un’aliena del tutto, in men che non si dica. Che poi non sapevo dei computer… Io mi credevo che tu lavorassi nel settore trasporti, con tutti sti camionisti e i bar con biliardo in cui ti fermi! 🙂

    Tornando seria. Tu scrivi: le “scelte bisogna farle per PROFONDA CONVINZIONE, E NON GIA’ PERCHE’ VENGONO IMPOSTE DA CANONI MORALI”.
    Certo. Ma ora ti pare che ci sia “profonda convinzione”? E poi ora c’è il “canone i-mmorale”, spesso poi finto.
    L’esperienza sessuale poi che significa? No, perché secondo me una che fa l’amore con uno per dieci anni, ho la vaga sensazione che “pratichi” molto di più di un’altra che negli stessi dieci anni è stata con una trentina di uomini per una notte o giù di lì… Poi oh, ognuno fa come crede. Si fa per dire, perché il problema è che pochissimi fanno “come credono”. Fanno – o fanno finta – come “gli altri”. Che chi saranno… Mah?

  9. 1319
    la verità fa male -

    E mi torna in mente, molto spesso, il film “Il conformista” di Bertolucci…

  10. 1320
    M. -

    Rossana,

    per quanto riguarda le mie considerazioni, se c’è accordo nel generale, cerca e dimmi pure la discordia sul particolare. Cerca il pelo nell’uovo.
    Mi piace molto la precisione ed il confronto, purché privo di ovvietà. Non voglio cose tanto ovvie, da scadere nel banale.
    Mi piacciono i discorsi crudi, brutali, e non ricamati.

    Rossana tu hai fiuto! Sì, ho fatto studi anche classici, e continuo a studiare tutto ciò che mi piace.
    La parola d’ordine è: approfondire.
    In pochi giorni hai fiutato più di una cosa sul mio conto. Forse è “colpa” dell’intuito femminile.
    Tra tutti quelli con cui ho scambiato opinioni qui sopra, tu mi sembri la persona più affine a me come pensiero, e quella più capace di comprendermi.
    Probabilmente tu sei più grande di me, quindi mi interessa molto una tua opinione su tutto.

    Per quanto riguarda la ricaduta di responsabilità dei propri figli, ora più che mai ricade sui genitori.
    Non ci sono alternative, perché il nucleo familiare allargato di una volta non c’è più.
    I nonni o gli zii non vivono più nella famiglie dei propri figli o nipoti, e quindi hanno un ruolo marginale.
    Marginale nella presenza, intendo.
    Le famiglie diventano sempre più piccole, e l’unica figura che non può tirarsi indietro è proprio quella genitoriale.
    Le spalle coperte non ce le ha più nessuno, e per questo credo che i nuovi figli saranno più svegli di quelli vecchi.
    Il tempo delle certezze è finito, quindi “se te la sai cavare, te la cavi, e se non te la sai cavare, ti arrangi”, parola di mia nonna, classe 1916.
    È stata una Donna incredibile.

    Saluti
    M.

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