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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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Guarda MG, io sono arrivato a pensare che ci sia qualcosa di più delle plausibili spiegazioni che dai tu. Come dicevo, prima di scoprire l’esistenza di questo mondo femminile attraverso la vicenda di mia moglie, non mi ero mai soffermato su questi aspetti “inquietanti” della psiche femminile. Mi è tornata in mente la storia di un assassino, che assieme a degli amici violento’ tre ragazze al Circeo e ne uccise una. Un certo Izzo che da giovane, nel ”75, aveva già un aspetto poco raccomandabile e dopo trent’anni di carcere, ingrassato, laido e con lo sguardo da sadico spiritato, venne messo in libertà provvisoria. Durante la detenzione, come succede a tanti efferati assassini, conobbe, tra le altre, una delle donne che gli scrivevano (!). Credo fosse l’ex moglie di un mafioso. Scarso forse, per lei.
Una volta in libertà, questa donna, che aveva una figlia poco più che ventenne, lo accolse in casa sua alle porte di Roma tanto che fecero un servizio al TG per l’occasione. Cuore d’oro? Mah.
Fu quella la prima volta che mi feci la domanda che da mesi ripropongo su questi forum, anche se per un delinquente fantozziano come quello di mia moglie.
Be’, vuoi sapere come venne ricambiata quella strana “generosità” ? Izzo uccise tutt’e due le donne, se non ricordo male seppellendole nel prato contiguo all’abitazione. Poi mi capito’ di vedere un documentario americano dove intervistavano diverse donne che avevano SPOSATO ergastolani, pluriomicidi e violentatori psicopatici, ma NON prima che lo diventassero, ma proprio perché lo erano diventati. Se ne erano innamorate in seguito ad un’interpretazione del tutto personale di quelle gesta, che ha fatto scattare in loro l’interruttore dell’amore. E ti assicuro che apparivano lucide e convinte nel loro sentimento e non c’era voglia protagonismo nelle parole e nei concetti che esprimevano riguardo la loro scelta.
Il fenomeno era tale che hanno realizzato un documentario come dicevo.
Io non sono un maschilista, lo sai bene, ma non ricordo un solo uomo che abbia potuto fare cose del genere, neanche se l’assassino fosse Sharon Stone, visto che è diventata una pietra di paragone dei miei post. Magari un maschio fingerebbe l’amore per farsela prima o poi, ma mai darebbe il resto della vita a un mostro pluriomicida come hanno dichiarato quelle donne.
C’è qualcosa di più di quello che si dice intorno all’argomento, Maria Grazia. Che sia un delinquente da strapazzo come il portoghese o uno come Izzo, e’ il MALE che è sexy.
“C’è qualcosa di più di quello che si dice intorno all’argomento, Maria Grazia. Che sia un delinquente da strapazzo come il portoghese o uno come Izzo, e’ il MALE che è sexy.”
come sempre golem hai centrato il punto ! avrei voluto aggiungere anche questa considerazione al mio ultimo commento, ma non ho fatto in tempo prima della modifica. a prescindere dalle intenzioni del farabutto, a prescindere da quanto finga o da quanto i suoi atteggiamenti sprezzanti siano spontanei, non c’è niente da fare !.. questi soggetti esercitano sulle donne ( ma non solo ) un fascino “diabolico” e irresistibile. potrai facilmente notare i numerosi commenti di elogio o anche vere e proprie dichiarazioni di amore negli spazi web dedicati a noti criminali. questi commenti in rete hanno sostituito la corrispondenza cartacea che una volta veniva fatta pervenire nelle patrie galere a banditi del calibro di Renato Vallanzasca. e, come tu stesso hai notato, il crimine maschile viene in qualche modo sempre elaborato e “compreso” più facilmente del crimine femminile. tutte noi ( noi donne ) siamo sensibili al fascino del BASTARDO, e chi lo nega è un’ ipocrita. ognuna di noi ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA si è innamorata follemente di uno di questi personaggi. certo io non potrei mai accettare di relazionarmi con un massacratore e seviziatore di donne come uno di quegli schifosi del crimine del circeo ( conosco bene tutta la storia di Izzo e compagnia, compreso il tragico e più recente epilogo riguardante la sua ultima “fiamma”, brutalmente ammazzata insieme alla figlioletta ). però quando vivevo a Roma ho conosciuto personalmente un ex terrorista degli anni di piombo, che dopo aver scontato 30 anni di carcere per i crimini commessi ora gode della libertà insieme a sua moglie ( che lo affiancava nei suoi reati e che è stata anch’ ella condannata ). posso dire che tra noi era nata una vera e propria amicizia, e me ne ero proprio profondamente innamorata ! anche se questa passione non si è mai concretizzata fisicamente. lui però è tutt’ altro che un individuo scadente, sia fisicamente, che intellettualmente, che umanamente. paradossalmente, se mi devo basare su come IO l’ ho conosciuto, posso dire che tra tutti gli uomini che ho incontrato nella vita è in assoluto il più gentile, educato e sensibile. solo che in quegli anni di follia aveva ben pensato di gettare alle ortiche le sue brillanti capacità per dedicarsi alla lotta a mano armata, con tutte le tragiche e terribili conseguenze.
@golem
al di là delle qualità umane che ho riscontrato in questo soggetto conoscendolo da vicino, rimane comunque il fatto che sono stata spinta a conoscerlo anche e sopratutto perchè incuriosita dalla sua storia criminale…
Maria Grazia,
ribadisco che, considerando non solo i difetti dei miei partner ma anche i miei, sono più che soddisfatta di quanto ho avuto in amore. se, a suo tempo, ho pagato un prezzo abbastanza elevato, questo è stato soltanto dovuto alla stupida idea che un amore, per essere vero, dovesse durare per sempre. tutti gli amori finiscono o, nella migliore delle ipotesi, si stemperano in affetto, che spesso non ha più che un lontano riverbero dell’iniziale sentimento (cosa successa anche nella mia seconda, felicissima, esperienza, a cui è mancato unicamente il riconoscimento sociale). la sofferenza che ora vivo deriva da altra fonte.
alcune inclinazioni di fondo tra noi sono tanto simili da apparire quasi in fotocopia. negli anni ’60 ero di certo molto avanti nella visione della vita di coppia rispetto alle mie coetanee (non hai idea di cosa mio figlio ed io abbiamo subito nel mio paesino a causa della mia separazione agli inizi degli anni ’80). il mio ex marito, poi, aveva una visione che sarebbe ancora oggi avanzata persino nei confronti delle convivenze.
questo non significa, però, che, ora come allora, non possa essere critica in alcuni aspetti relativi alle donne, sia quelle di ieri, che si sposavano per “fare le signore”, come quelle di oggi, a mio avviso, troppo egocentriche. non credo che la mia età influisse in passato, come forse nemmeno troppo oggi. non potresti essere tu e le donne a te simili, di qualsiasi età, a pretendere troppo dall’altro sesso? non sarebbe, forse, più sospetta una mia posizione che si schierasse sempre e comunque dalla parte delle donne? ognuno ha una sua opinione: nessuna è assoluta, basata su dati obiettivi atti a prevalere sulle altre. la si sostiene e basta, non importa se in 3 o in 300, se maschi o femmine. dovrebbero essere tutte rispettate, senza fare dietrologia su chi le esprime, altrimenti saresti forse più tu che non altri spesso in minoranza.
quanto al tuo senso di colpa nei confronti della grave malattia che ha colpito tuo padre, 30 anni di differenza (quasi 2 generazioni) possono essere molti in una persona che tende a restare la stessa nel tempo. non tutti si adattano a evoluzioni sociali, che sono state rapidissime negli ultimi cinquant’anni in tutti i settori ma soprattutto in ambito femminile. forse avevate caratteri simili, con la reciproca pretesa che l’altro si adattasse al vostro. non ci pensare più: mettiti il cuore in pace, in quanto, comunque sia stato, per te non era possibile fare diversamente.
Angy,
il confronto, se evita il testa a testa a due, su opinioni soggettive, come fortunatamente è avvenuto in questo thread (cosa molto rara, semplici bordate distruttive escluse), è un’ottima occasione per ampliare i propri punti di vista, se non per modificarli.
Il tuo post mi ha permesso di capire con maggior chiarezza perché parecchie donne, magari sessualmente focose prima del matrimonio o della convivenza, tendono a lasciar cadere il sesso dopo pochi anni, dopo la nascita di un figlio oppure nell’imminenza della menopausa. Nel primo caso, si dimostrano “attive a letto” per accalappiare un maschio mentre negli altri, e sono i più numerosi, ricadono semplicemente nei ritmi genetici del loro genere: assolto il compito primario della procreazione, oppure fine della possibilità di procreare = minor interesse agli amplessi. Cosa che urta alquanto con l’ideale sociale del “per sempre”, se non affrontata con spirito di sacrificio da entrambe le parti ma soprattutto da parte della donna, per tenersi un uomo (un tempo praticamente imposto dal “dovere coniugale”, oggi forse, invece, precisa scelta femminile, sperabilmente non troppo forzata dall’uomo).
Immagino che le parole “spirito di sacrificio” usate in questo contesto possano destare sensazioni spiacevoli negli uomini che leggono. Non è che le ho usate appositamente ma soltanto per opporre ad esse, se possibile, un sano erotismo, che dovrebbe essere stato acquisito dalla coppia nel tempo, in sostituzione dell’istintivo impulso sessuale, destinato ad affievolirsi. In questo ambito mi sa che la quarantenne disinibita nella sua tarda maturità di coppia possa offrire di più della donna che oggi è più avanti negli anni. L’erotismo non è soltanto sesso ma non sono nemmno molti gli uomini che vi pervengono, poco a poco.
Mi piacerebbe anche sapere, se ti va, 1) cosa pensi delle attuali donne di 30-40 anni; 2) come interpreti l’inconscio desiderio femminile di essere sottomessa al maschio, sia fisicamente che psichicamente, e 3) l’attuale attitudine, precipuamente femminile, di interrompere una relazione amorosa addebitando tutte le colpe all’uomo, colpe a cui in precedenza mai era stato fatto cenno più di tanto. Ho alcune idee in merito, a largo raggio, che mi piacerebbe poter confrontare con le tue.
a presto, spero…
Bè Maria Grazia, da come descrivi tuo zio, e quello che ha fatto successivamente, non mi pare possa trattarsi di uomo laborioso e pieno di virtù. Un uomo con principi sani non perde la brocca in quel modo. Evidentemente nascondeva questo suo lato.
E comunque, perdonami Maria Grazia, ma non ne esistono molti di questi uomini. Li ho conosciuti anch’io sai ? Questo genere di uomini viene quasi sempre allontanato da altri uomini, amici e conoscenti, che non approvano, anzi condannano queste situazioni.
Io, comunque, parlavo instabilità emotiva, particolarmente in relazione a sentimenti. La donna è molto più soggetta a queste situazioni, l’uomo è molto più stabile, grazie soprattutto alla sua razionalità che alla donna manca quasi completamente, soprattutto nell’ambito della sfera affettiva.
Tu stessa, in relazione a quanto scrive Golem citando il criminale Izzo, confermi il fatto che una donna può facilmente innamorarsi di un criminale, poiché affascinata dal crimine stesso.
Perdonami Maria Grazia, ma se noi uomini vediamo un nostro amico che si innamora di una criminale, lo prendiamo per deficiente. Se mi innamoro di una donna lo faccio per le sue qualità, che possono essere fisiche e caratteriali. Non certo perché compie atti di crimine.
L’istinto è istinto ok, ma bisogna essere in grado di distinguere il bene dal male.
Il male è sexy ? No non credo proprio ! Se incontrassi una donna che uccide, sevizia e chiude nel bagagliaio di una macchina altre donne mi viene voglia di ucciderla, non di farci l’amore !
Può essere sexy un tacco a spillo non un assassinio e tantomeno chi lo compie.
Mi viene da pensare a una cosa che scrivesti tempo fa riguardo al fatto che una donna si innamora del bastardo sfuggente perché dà l’aria di essere uno che se la sa sempre cavare e che quindi potrebbe essere uno con i geni giusti per diventare il padre di tuo figlio. Ma io credo che un muratore che porta avanti la famiglia, e addirittura riesce a costruire case e magari diventare costruttore edile, sia più bravo a cavarsela da solo, del bastardo sfuggente o di Vallanzasca che oltre a sparare e uccidere, altro non sanno fare !
Parlando di ciò che hai scritto di Rossana, non la conosco a fondo, ma anche a me dà l’aria di una donna dolce e sensibile e con valori e convinzioni ben radicati.
Ma assolutamente non superati. Anzi attualissimi ! Forse non sono validi i principi e i valori che propongono la maggior parte delle donne di oggi.
D’altra parte, non è perché mi…
…dia ragione, che fa di lei una donna equilibrata. Caso strano anche tu la trovi tale. Un motivo quindi ci sarà. Probabilmente avrà ragione lei ?
Non mi pare che comunque le donne del forum mi abbiano dato torto. E comunque, come ti scrissi tempo fa, ho un ampio riscontro nella vita di tutti i giorni, con donne che torto non mi danno quando tiro fuori certe questioni. E sono tante, giovani e meno giovani.
Rossana: commento n. 1174. Semplicemente perfetto ! (anche se ci sono un paio di cose su cui puoi anche aver ragione, ma mi piacerebbe parlarne)
Ma tu sei una grande !!!!!
E in questo post non stavi parlando nè con me nè dandomi ragione !
Prendo atto del tuo grande senso di equilibrio e saggezza !
Ciao Maria Grazia. In realtà, quel MALE così attraente non è altro che la faccia NERA di un POTERE che il soggetto dimostra rispetto agli altri e sugli altri, in questo caso aggirando le regole sociali e morali per AFFERMARE la propria VOLONTA’, e quindi DISTINGUENDOSI come “campione” ideale. Che questo potere sia di vita o di morte o come capacità di raggiungere gli obiettivi con qualunque mezzo, questi individui dimostrano (o danno la sensazione di essere in grado di dimostrare) una AUTONOMIA di pensiero, che indica a chi ne resta affascinato qualità superiori di SOPRAVVIVENZA. E siamo alle solite istanze istintuali.
Naturalmente, come per tutti, anche questi soggetti sono caratterizzati da personali qualità intellettive, per le quali abbiamo banditi più o meno leggendari che si sono distinti per creatività e intelligenza perversa, e scalzacani come il portoghese e mille altri come lui, che sono solo delle caricature dell’immagine che vorrebbero dare di sè più o meno consapevolmente, ma che comunque fa effetto su più di qualcuno, come abbiamo visto.
E’ interessante notare come questa lettura del messaggio sessuale viene declinata anche nei confronti di pseudo artisti, che in quanto ritenuti dalle loro fans “fuori dal coro”, sono visti (di solito donne che si ritengono più romantiche e sensibili della “amanti” del classico bello e dannato) come portatori di una diversità sociale assimiliabile, nei profondi recessi della mente femminile, a quella del criminale, per cui ritenuti “non banali”. Qui gli errori di valutazione sono ancora più clamaorosi che nel primo caso, ma passano più inosservati.
Possiamo fare tutti i ragionamenti che vogliamo, ma “la koinè”, la lingua arcaica degli istinti sessuali, che la cultura ha trasformato nel linguaggio amoroso, nasce da brutali considerazioni di origine pratica. La femmina è attratta dalla forza e dalla intelligenza, anche dissimulate, e il maschio dall’avvenenza e poi dal carattere. Il resto si è sovrapposto in maniera edulcorata nei secoli, solo per mitigare le conseguenze antisociali dell’anarchia degli istinti, ma è come abbassare le tapparelle per non fare entrare il sole volendo immaginare così che in “casa” è sera. Sono solo escamotage che usa la coscienza per assolversi di fronte all’insostenibile attrazione della trasgressione come indicatore di valore.
Hasta luego.
rossana
io non credo che le donne di oggi pretendano troppo. pretendono IL GIUSTO, che è diverso ! del resto sei stata tu stessa ( parlando della vicenda riguardante di mio padre ) ad ammettere che ci sono dei grandi cambiamenti in atto nella nostra società, e bisogna riuscire ad adattarvisi, senza continuare ad avere una visione superata delle cose, che non è più applicabile al presente. ecco… io ho l’ impressione che questa capacità la maggior parte degli uomini non ce l’ hanno, che si ostinano a cercare dei modelli di riferimento che sono, appunto, superati, e che non possono più “abbigliarsi” alla donna di oggi.
un tempo i matrimoni duravano tutta la vita non perchè ci si amava o rispettava a vicenda, ma perchè la donna non aveva altre possibilità se non quella di sottostare all’ uomo e alle sue prepotenze. perchè questo erano. Non dico che le donne debbano perdere tutta la loro femminilità, ci mancherebbe. dico solo che questa non mi sembra una condizione equa e giusta, e che sarebbe opportuno far rivivere anche nei nostri tempi. se QUEL MODELLO è stato abborrito dalle donne (e non solo ), proprio come lo sono stati la schiavitù e l’ apartheid ( che per certi versi somigliavano alla vecchia condizione femminile dei paesi occidentali ) una ragione deve pur esserci, non credi ? anzi dovresti essere proprio tu, in virtù delle angherie che hai subito in passato, a sostenere le mie tesi. non si tratta di fare proselitismo, o comunella tra femmine, ma di essere logici e obiettivi. quindi ti domando: pensi davvero che la soluzione agli attuali problemi dei rapporti tra i sessi sia il semplice tornare indietro nel tempo e relegare la donna a solo strumento per il parto e a “schiava dei fornelli” ?