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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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sono d’ accordissimo con Angy
l’ amore VERO E AUTENTICO non prevede contropartita. viene donato spontaneamente, a piene mani, e in maniera del tutto disinteressata. normalmente questo tipo di amore esiste solo tra genitori e figli, ma non è escluso che si possa essere disposti persino all’ estremo sacrificio ( quello della propria vita ) anche per un’ altra persona ( il proprio partner ad esempio ), anche se questi casi sono molto più rari. In ogni caso anch’ io se un bel giorno dovessi scegliere tra il salvare me stessa e il salvare la vita a mio figlio, SCEGLIEREI ASSOLUTAMENTE LA SECONDA ! e preciso che non sono una donna ossessionata dall’ idea di diventare madre come molte mie coetanee.
“Dobbiamo seguire le regole del buon vivere o quelle che ci impongono gli istinti naturali ?”
giampaolo, ti voglio solo ricordare che anche in nome delle “regole del buon vivere” imposte dalla società, dalla morale e dalle religioni, quasi ogni giorno vengono compiute grandi atrocità, perchè ci si impone di dimenticare ad ogni costo che prima ancora che componenti di un nucleo familiare e cittadini di uno Stato ( con determinari costumi e determinate leggi ) siamo innanzitutto esseri viventi dotati di impulsi di cui niente e nessuno potrà mai privarci del tutto. Forse la soluzione è cercare ( anche faticosamente ) un equilibrio tra i nostri istinti e la necessità di reprimerli, o quanto meno di arginarli ai minimi termini. un saluto
“Perchè per un uomo la paternità una scelta, per una donna una necessità.”
golem
noi donne, conscie del fatto che sempre meno uomini vogliono impegnarsi in un rapporto di coppia e nè tantomeno nel riconoscimento di una paternità, ci stiamo già predisponendo per non aver bisogno della presenza maschile dovendo crescere un figlio. questa, unita alla necessità di indipendenza per la donna, è la ragione base per cui le società future tenderanno sempre più ad un ritorno al matriarcato ( e per fortuna ! dico io… ). sono d’ accordo con te sul fatto che spesso ci uniamo a uomini per noi interessanti ma “sfuggenti” perchè istintivamente intravediamo in loro lo “strumento” ideale per il proseguio della nostra specie.
Giampaolo non diciamo eresie.. come se noi non ci mettessimo il 50 % del DNA, te prego non puoi davvero pensare quello che hai scritto.. è ovvio che la vita la danno INSIEME l’uomo e la donna altrimenti saremmo organismi che si riprodurrebbero da soli, come certi batteri… ma per fortuna non siamo batteri, siamo più evoluti, e il discorso di Golem è un po’ troppo estremo secondo me.. magari quando ho più tempo rispondo meglio, comunque non accettare l’istinto materno di una donna, se ce l’ha, o l’stinto sessuale di un uomo (voglio vedere se con tutto il vostro grande amore, se la vostra donna non ve la desse più, voglio vedere se questo amore non subirebbe contraccolpi in voi uomini, mi pare utopia) significa non accettare l’essere umano che si è scelti come compagno/ compagna.. sono cose che fanno parte di noi, non si può rinnegarle.
Rossana grazie dei complimenti.
Golem
“Perchè? Tu perderesti sette anni dietro una che non ti vuole? Credo di no. E sai perchè, secondo me. perche noi maschi dal punto di vista sessuale, ci è indifferente questa o quella femmina,”
Ma cosa dici Golem, ma chi l’ha detto che dal punto di vista sessuale ci è indifferente questa o quella femmina ? Ma stai scherzando ?
E se fosse vero quello che hai detto in relazione che le donne vanno dietro ad un uomo che non le vuole perché è un antico segnale della natura che dice loro che QUELLO E’ L’ UOMO CON CUI RIPRODURSI, a quel punto io dovrei avere almeno dieci figli sparsi per il mondo !!!! Ma già te lo avevo detto in un altro post.
Sai quanti profumi di “patatina” ho sentito durante venti anni di rapporto con mia moglie. E quante sarebbero state disposte a “darmela” ? Almeno il doppio delle dita di due mani. Eppure mi son tirato indietro, ho domato l’istinto per un semplice motivo: AMORE. Amore verso mia moglie !
Le donne appaiono meno “volubili” di noi uomini in Amore ? Ma sei sicuro Golem ? Non è così assolutamente ! Le donne sono emotivamente instabili. E’ un dato di fatto. E cancellano e sottolineo cancellano un sentimento di anni in base a nuovo emozioni.
Per la donna è una necessità, per l’uomo è una scelta. Forse è vero. E questo dimostra ancora una volta come l’uomo sia spinto più dal sentimento reale che dalle emozioni momentanee. Una donna vuole un figlio per completarsi. Un uomo non ne ha bisogno. Ma quanti uomini padri ho visto essere più padri loro che mamme le mamme.
Ribadisco pertanto un concetto espresso più volte: un uomo ama la propria donna per quello che è non per quello che vorrebbe che fosso. E dimostra ancora una volta quanto un uomo che sia uomo scelga la propria donna per la vita. Non un mezzo per riprodursi ma semplicemente una compagna con la quale condividere la vita, con o senza figli
Golem concludo dicendoti che l’amore per una donna nell’arco dei secoli è stato decantato da artisti e poeti. Poco mi risulta essere stato fatto da donne nei confronti degli uomini.
E questo la dice lunga.
Giampa’ una e’ uguale all’altra se NON sei innamorato, si capisce. È chiaro che tu eri o sei innamorato di tua moglie (o la tua donna) che ti ha corrisposto, sembra, sino alla faccenda dei figli. Io stavo facendo l’esempio di una donna che vuole QUELL’UOMO anche se questo non la vuole per via di quell’istinto che io ritengo la causa di certe “assurdità'” viste dal punto di vista maschile.
Io non starei con ina donna neanche un mese in quelle condizioni neppure se mi piace ma non corrisponde, e ti chiedevo se tu, come succede a molte donne faresti lo stesso, o passeresti anni per … averla.
Per questo ritengo che quando un uomo accetta la paternità non usa l’istinto ma la consapevolezza. Nello stesso tempo non mi sento di dire che una donna che segua l’istinto ( il più importante nel caso della maternità) sia una pazza, come non lo è se si fissa con uno che non la vuole. Fa parte di un’indicazione che le viene dal profondo e che le fa accettare sia la mortificazione di chi non la vuole che la morte pur di mettere al mondo una nuova vita. Entrambe le condizioni sono funzionali ad una “richiesta” che sente di soddisfare. La prima perché “sente” di volere a tutti i costi quel maschio sappiamo perché, la seconda perché quel figlio VALE più’ di se stessa. Paradossalmente questi eroismi sono da ammirare se, tuttavia, non portassero molte di queste donne a indirizzarsi su strade sbagliate per quella vita che poi devono vivere tutti i giorni, magari con il maschio ” giusto” per la loro natura e istinto” ma uomo sbagliato per la relazione quotidiana. Spero di essermi spiegato.
Giampaolo, l’instabilita’ emotiva di una donna si manifesta proprio quando si accorge che qualcuna di quelle “scelte” istintive NON funziona, e quindi cercano di compensarla diversamente. Noi siamo molto più semplici, che non vuol dire migliori, ma solo diversi, te lo ripeto.
Maschi e femmine sono fatti per scambiarsi i cromosomi ma non per vivere insieme. Quella è stata un’evoluzione antropologica partita qualche decina di migliaia di anni fa, da una necessità di aiuto reciproco, e che lentamente ha portato al gruppo, alla tribù e alla società così come la conosciamo, dove la “famiglia” ne rappresenta la cellula. Solo l’uomo e la donna (spero sia chiara la differenza) riescono, quando possono, a vivere insieme, ma solo se si incontrano come PERSONE. Quindi il sesso non nasce con l’intento della convivenza ma quello della riproduzione, dove nel maschio il desiderio del godimento…
… è la ricompensa che la natura mette come esca per far si che il maschio cerchi la femmina per accoppiarsi. Poi si è aggiunto l’amore che è una scoperta culturale, che fornisce altri piaceri, più contingenti. Ma se non ci fossero queste ricompense col cavolo che ci accoppieremmo, e di conseguenza la specie si estinguerebbe. Per la donna e’ lo stesso, solo che lei deve saper amministrare bene l’accopiamento, perché ha pesi e responsabilità maggiori del maschi. Inoltre non può produrre miliardi di ovuli come noi produciamo spermatozoi. Sono qualche centinaio in una vita. È una questione di mercato. Dove la scarsità del numero impone l’oculatezza dell’investimento. Esattente come se fosse denaro. Se hai i miliardi li sperperi, ma se hai solo qualche centinaio di euro stai attento a come li spendi. Ecco perché dicevo che quando vedono “quello giusto” lo vogliono a tutti i costi. Ma l’essenza di una donna restano spre i figli, checché se ne pensi. Ma per avere questi, e quindi realizzarsi, vogliono il maschio giusto, poi l’uomo giusto e infine di potersi dedicare, ANCHE, all’allevamento del bambino. Ripeto, questa e’ la condizione base dalla quale e per la quale una donna può fare quelle cose che a NOI sembrano sciocchezze, ma che invece hanno una ragione istintuale BEN PRECISA, che tu hai credo constatato come immagini.
Per capire questo aspetto e accettarlo bisognerebbe essere femmine. Se sei maschio non le capirai come maschio manco scannato,
ma non stanno sbagliando solo perche’ NON LE CAPIAMO, stanno facendo quello che gli è richiesto dalla loro natura. E qui che deve presentarsi l’uomo che accetta o meno questa realta’. come ho fatto io e posso dirti, felicemente. Coiao.
Golem,
scusa se ritorno sul tema della relazione di tua moglie: non credi che, se avesse voluto un figlio dal portoghese (ritenendolo istintivamente, sine qua non, il maschio più adatto per riprodursi), in sei/sette anni di relazione avrebbe potuto avere tre o quattro cuccioli?
per me, cercava altro… e non era una povera Cenerentola, ignorante in senso buono, bruttina e non corteggiata da nessuno, priva d’indipendenza economica, di gratificazione lavorativa e del sostegno affettivo di familiari e amiche… tutti aspetti che avrebbero potuto portarla a una coazione a ripetere lo stesso tipo di scelta “sfortunata”, coazione che non è si è verificata…
“Golem concludo dicendoti che l’amore per una donna nell’arco dei secoli è stato decantato da artisti e poeti. Poco mi risulta essere stato fatto da donne nei confronti degli uomini.”
giampaolo
è stato provato anche il grande amore delle donne per gli uomini nel corso dei secoli, e sono centinaia gli scritti e le poesie a testimonianza di ciò. tieni anche presente che in tempi passati le consuetudini del patriarcato volevano che fossero solo gli uomini a esporsi nel corteggiamento e nella celebrazione dei sentimenti, perchè si riteneva che se la donna avesse avuto gli stessi comportamenti dell’ uomo innamorato, palesando le sue passioni, si sarebbe in qualche modo umiliata ed esposta alla pubblica vergogna ( un pò come si pensa oggi delle donne che “fanno la prima mossa”, o che sessualmente si concedono piuttosto rapidamente, o che amano troppo uomini che dimostrano di amarle poco, o di non amarle affatto ).
anche l’ amore di questi grandi poeti e scrittori che tu citi era spesso e volentieri un amore non ricambiato e infelice, eppure nessuno ha mai detto a questi uomini che si stavano buttando via, che si stavano umiliando. al contrario i loro poemi e i loro canti d’ amore sono stati glorificati dalla storia. questa è una delle tante dimostrazioni di come, dall’ avvento del patriarcato, la figura della donna sia stata annullata e sminuita al punto tale da ridicolizzarne persino i suoi aspetti più nobili ( come ad esempio l’ amore incondizionato per un uomo ).
Rossana ciao, figurati, non mi dispiace. Cosa cercasse non lo so e francamente non sono sicuro che neppure lei lo sapesse razionalmente. Certo lo voleva sposare, e chiaramente la sua condizione di disoccupato cronico ( per ambizioni legate alla presunzione di se, non per mancanza di lavoro) e il lavoro itinerante di lei impedivano un progetto, anche perché lei avrebbe dovuto lasciare la sua attività artistica, come ha fatto con me. Ovvio che voleva una famiglia e un “nido” dove accogliere i cuccioli, e per questo che fu contenta quando lo zio di lui gli trovo un posto in banca. Poi fu licenziato perché spacciava anche li. Ma non è bastato a farle capire con chi avesse a che fare., neppure quando da cameriere si mise a clonare le carte di credito dei clienti, finendo al fresco per un bel po’. Solo l’ultimo anno, vedendolo rovinato fisicamente per motivi che puoi intuire, fu lui a farle la proposta, ma lei capì che nonostante “l’amore” non avrebbe mai potuto affrontare il futuro con un uomo del genere. Immagino proprio per i “cuccioli”. Inoltre lui aspirava ad una moglie ricca che lo mantenesse, lo ha detto perché lei ne ha riportato sui diari questo edificante aspetto. Ne ha seguito le vicende attraverso comune conoscenze fino a due tre anni fa, quando ho scoperto come stavano le cose ( compreso che lo aveva anche cercato passando per Lisbona prima di venire a vivere con me) rispetto a quello che mi era stato detto, ma lo sai. Lo ripeto, e’ una cosa che travalica la logica più elementare, che posso spiegarmi solo nei termini che ormai tutto sanno a memoria. Ma certo non saprò mai quali invisibili qualità del personaggio possono aver trasformato una donna come lei, che sapeva muoversi e difendersi nella vita di tutti i giorni con intelligenza e dignita’, in una stupida, detto dalle amiche più care e riconosciuto da se stessa, allora come oggi. Ha detyo solo una cosa di qyella storia, che quell’iomo per lei era diventato ” una missione”, ma non so di che genere, e neppure lei lo ha specificato, e’ un mistero per lei per me e per tutto quelli che conoscevano quella vicenda. Ma pagherei qualunque cifra per soddisfare questa curiosità, che come dice MG appartiene piu ai lati oscuri di ognuno di noi che al classico amore come la mia “ingenuita’”maschile mi avrebbe fatto pensare prima di scoprire quanto alcune donne siano incomprensibili, anche a loro stesse. Un salutone.
Ciao MG, hai parlato con Giampaolo di amori maschili non ricambiati, che nessuno a mai dichiarò inutili. Hai ragione: dominio che li definisco così. In realtà gli amori non ricambiati, assieme a quelli impossibili, sono stati forse i più trattattati dalla letteratura e dalle arti. Addirittura c’è un aforisma S i Alessandro Morandotti, se non sbaglio, che dice che solo l’amore nono ricambiato e vero amore. Ma possiamo capire il perché l’arte in generale usi la drammaticità della situazione per trasferire l’emozione che ne deriva agli usufruitori, che tutti, me compreso non può non percepire empatia mente come coinvolgenti. Non c’è un romanzi, un quadro o una qualsiasi opera dell’animo umano che sia diventata famosa perché parlava di una storia d’amore serena. Non fa “audience”. In fondo io stesso invidio il sentimento ” gratuito” che quell’uomo riceveva da mia moglie. Ma nel ricordarti che gli amori maschili non ricambiati nell’arte sono pochissimi( io non ne ricordo uno) voglio spiegarti che solo nell’ossevazione oggettiva, e nel l’analisi fredda di questi episodi relazionali che emerge l’inutilità di questi rapporti, da entrambe le parti, tra l’altro. Così come tu hai detto che più che la meta finale e’ il viaggio che ti interessa, allo stesso modo un amore difficile diventa attraente come lo e’ un qualsiasi oggetto raro o prezioso, quindi difficile quanto una meta da conquistare. Ma anche qui e l’ardua “viaggio” per quella metà che affascina e attrae. Se la metà alla fine fosse raggiunta, passata la festa, si ricorderà lo “sforzo” e la sofferenza, non il trionfo, il sacrificio che si è compiuto non il premio, che diventerà, da quel momento, banale, dal momento in cui si e’ azzerata la sofferenza pagata per raggiungerlo.
Ma tutte queste “deliziose” quanto sofferte sensazioni non servono a niente, perché appartengono alla sfera dell’immaginifico, la stessa che ci spinge ad andare a teatro a vedere Madame Butterfly o Tosca, o al cinema a vedersi ” Innamorarsi” con Maryl Steep e DeNiro, o a leggere di Anna Karenina. Sono evasioni, non amori. Mi sembra che questo possa dimostrare che la vittima morale di queste storie, in fondo non sia il o la NON ricambiata ma il disgraziato che non ricambia , che suo malgrado sta recitando il ruolo necessario a trasformare lui o lei nel protagonista della straziantemente divertente romanzo d’amore. Un indizio me lo ha dato proprio la mia lei, quando frequentando in tempi diversi, una volta chiuso con…
… questi, tornava a bussare alla porta dell’innarivabile sogno d’amore mai realizzato.
L’amore o il sogno che bene o male ognuno di noi ha, nel quale la donna mi sembra più coinvolta dell’ uomo medio, , non è mai banale, ma sempre epico, unico, assoluto, e non come potrebbe essere quello di un rapporto classico, come i tanti che vediamo intorno a noi e come di solito e’ nei fatti.
Questa e’ per me l’inutilta’ di questi rapporti. Ma parlarne nei termini che ho fatto io significa smontare un’immagine troppo utile a certi moti dell’anima di cui tutti bene o male abbiamo bisogno, e che come dicevo sono stati spunti per le opere di cui ho parlato in precedenza, per i quali paghiamo il biglietto per avere certe emozioni.
Spero di aver chiarito meglio a quale tipo di ” inutilità” mi riferivo, visto che mentre il primo e’ frutto della fantasia, quello vero deve essere frutto della realtà. Per funzionare. Ciao cara.