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Lettera pubblicata il 6 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uqbardeva.
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Ciao Golem,
credo che tu tragga uno stimolo… nel ricordare il vissuto di tua moglie… per dare a te e alla tua signora, ancora quell’adrenalina che serve ad ogni coppia duratura, se ancora innamorata….
1)perchè lei si sente ancora corteggiata da te, vista la tua ossessione nei confronti di lui..
2)perchè tu nella tua gelosia,provi ancora attrazzione e controllo nei suoi confronti.
E’ una mia personale opinione e deduzione.
Saluti
Sì Rossana, capisco e apprezzo la convinzione con la quale mostri tua visione delle cose, perchè mi rendo conto che quelle che io ritengo essere le vere ragioni di certe azioni possono essere lette da chi è in buona fede come ciniche. Ma la natura è cinica, “l’amore” declinato nei mille modi che le varie culture hanno realizzato, sono una “creazione sociale” dal mio punto di vista, e ho cercato di spiegare il mio perchè. Però, Rossana, pensare che anche dietro l’innamoramento spontaneo e giovanile, non vi sia un “lecito” tornaconto, seppure non palese a livello conscio, mi sembra un controsenso, perdonami. Non c’è un motivo, istintivo o meno del perchè quello mi attrae e quell’altro no? Potremo non saperlo, ma ci saràuna ragione, e io ho tentato di dare, a me, un perchè.
Per un parallelismo che non farai fatica ad immaginare, anni fa, leggendo delle crisi depressive che Indro Montanelli aveva, e che riuscì a superare grazie alle cure farmacologiche innovative che gli ridarono la “creatività” e la “passione” per la scrittura, lo stesso si chiese come potessero essere queste sue “doti” solo il prodotto della “chimica”, cosa che lo inquietò molto al riguardo. Lo stesso vale per l’amore: è chimica, che influisce anche sulla coscienza certo, anche nei modi che ho cercato di spiegare, ma di divino nell’amore c’è solo la quantità e la qualità degli ormoni, il resto lo fa la fantasia e la creatività di ognuno di noi, che a loro volta arrivano dalla stessa “fabbrica”. Questo spiega, a me, l’assurdità e l’attrattiva che hanno certi amori. Una cosa è certa, che Valinda non è felice mi pare, come non lo era “quell’altra lei” col portoghese, che era inferiore a lei perchè “speculava”, non per gli altri evidenti motivi da lei ignorati… per amore. E se un’amore del genere io lo definisco “inutile”, non so come lo consideri lei alla luce delle sue attuali condizioni, visto che si pone delle domande sul suo futuro, che se quell’amore l’avesse vissuto utilmente non si dovrebbero porre, riuscendo, come dice Jung, “a vivere di quello che ha donato”. Non credo che si debba amare per “guadagnare” come uno speculatore, ma neppure per uscirne peggio di come si è entrati, per voler nutrire una speranza “che ti accorgi” non porterà a niente, nè a far contenta te, nè lui stando con te. Quindi? A CHI serve?
Comunque con i miei argomenti, non credo di essere andato fuori tema quando ci si chiede perchè uomini e donne non si capiscono. Se l’ho fatto, pardon.
Un caro saluto a te
Be’ Cicci, non ti nego che paradossalmente la crisi e l’emersione di un trascorso che mi era stato omesso, abbia ” estratto” dal rapporto una passione che si era acquietata per l’inevitabile routine che ci priva della ” novità”, che è così importante per tenere vivo il piacere nella coppia. Certo, c’è la gelosia, non l’ho mai negato, ma è quella legata al mio essere maschio e non uomo, e se hai letto la distinzione che ho fatto tra queste due “identità” di cui siamo fatti, istinto e razionalità, capirai come sia poco controllabile dalla seconda. Ma se il rapporto ne ha giovato e’ perché c’era e c’è un’affinità intellettuale unica e introvabile altrove, altrimenti non avrei mai accettato di sentirmi “un’alternativa”, seppure per ragioni NON controllabili come sono quelle del famoso istinto di cui troppo ho parlato.
Certo che sono attratto da mia moglie, e oso dirti che, proprio perché il maschio umano e’ più “animale” della femmina umana, quando gli succede di amare veramente scopre aspetti di questo che forse una donna non sa riconoscere, quando, come nel caso che racconto, lei chiamava amore qualcosa che amore non era. Come ho cercato di spiegare negli ultimi post. Ciao.
Valinda,
scusa l’errore sul nick del precedente post.
le carenze affettive vissute nell’infanzia sono effettivamente dure da debellare ma, a poco a poco, ci si può riuscire, con un grande sforzo di volontà. lo stesso che è necessario mettere in atto per allontanarsi da persone che ci hanno attratto ma nelle quali non è scattata la scintilla, come si dice ora.
può darsi che tra voi ci sia una co-dipendenza, nata, appunto, da cosa vi ha trattenuti vicini per il tempo che avete, volontariamente, condiviso. se ora sei consapevole che questa relazione non soddisfa più, o meglio si spinge per te troppo oltre le tue iniziali aspettative, è con una decisione sofferta che la lasci cadere. ci riuscirai, se davvero lo vuoi.
per me, l’amore può nascere anche dalla solitudine, solitudine definita nel senso di trovare difficilmente persone affini, e non ha minor valore di altri. sii forte più che puoi, e realizza quanto più desideri nell’ambito di quanto realmente possibile per te.
Golem,
mi dispiace che tu insista, nonostante le mediazioni tra noi che mi sono sforzata di esprimere: “Non credo che si debba amare per “guadagnare” come uno speculatore, ma neppure per uscirne peggio di come si è entrati, per voler nutrire una speranza “che ti accorgi” non porterà a niente, nè a far contenta te, nè lui stando con te. Quindi? A CHI serve?”
per me, serve a crescere, a maturare, a sapere cosa è preferibile per noi stessi, come già ho ampiamente descritto. serve a diventare quelli che ora siamo, e che non saremmo senza aver vissuto determinate esperienze; per altro, principalmente in questo campo, non esattamente e consapevolmente scelte. come puoi pretendere di sapere, in determinati momenti di un’esistenza, cosa può essere o meno vitale per un individuo che non sei tu? non ti è proprio mai successo di uscire da un rapporto con le ossa più o meno rotte?
se per te esiste in amore (o meglio nel sesso) un richiamo ancestrale, che non rinnego, perchè devi tu rinnegare che per me esista ANCHE un richiamo psichico, che spinge a realizzare percorsi di crescita in tutti gli aspetti della personalità di un essere umano? li puoi negare soltanto perchè non sono identificabili con la stessa chiarezza degli ormoni? puoi affermare che una donna non si innamori più dopo il periodo fertile? credi davvero che OGNI donna, in alcuni momenti esistenziali, aspiri soltanto ed essenzialmente all’annunciazione da parte di un angelo, per diventare madre di un Dio? non può per te essere nemmeno lontanamente accettabile che per alcuni soggetti sia più pregnante il fisico e per altri l’anima?
spero tu non ribatta oltre il mio punto di vista, con la pretesa di avere la sola visione corretta possibile (indipendentemente dalla tua interpretazione del vissuto di tua moglie). già l’ho scritto: tante teste, tante esperienze, tante idee… e, se mi permetti, tanti AMORI, tutti diversi, tutti valorizzabili UNICAMENTE da parte di chi si è trovato a viverli, tenendo però presente che nessuno è obbligato a farlo deel tutto contro il proprio sentire, nè per un mese, nè per cento anni…
dov’è finità la tua mentalità comprensiva del modo di essere, di pensare e di sentire delle donne? dov’è finito il tuo rispetto per punti di vista diversi? sto cominciando a perdere la pazienza, con il rischio di diventare cattiva. 🙂
No Rossana, non arrabbiarti, mi scuso se ho potuto toccare la tua sensibilità, ma non era mia intenzione. Ho espresso le mie idee come tutti, cercando di corredarle da tesi e conoscenze più o meno condivisibili, ma non voglio togliere nessuna convinzione a nessuno. Ho solo cercato di dare, a me, una risposta a quelle che ritengo essere le origini di certi fenomeni del comportamento degli esseri umani quando si innamorano. Presuntuosamente temo. Ciao.
Ciao ROSSANA,
Grazie per le tue parole..mi ha fatto bene leggerle. Sì evidentemente tra me e lui c’è un legame cosa che ha ammesso lui stesso..per i momenti di intimità, non solo fisici che abbiamo condiviso. Per lui è normale che sia così a me invece “spaventa” un po’ nel senso che penso sia difficile tagliare del tutto. Vedremo.. ma al momento i miei problemi sn altri..in primis quello di trovare una serenità interiore ed emotiva che in questo ultimo periodo è crollata.
Riguardo al discorso della solitudine che fai lo condivido in pieno. Io appunto fatico a trovare affinità ed empatia nelle persone, anche nei familiari più stretti..e in certi momenti mi isolo. E quello che ho capito è che sono sola a combattere le mie battaglie e la forza la posso trovare solo dentro di me e non esternamente. Gli altri spesso nn capiscono o nn vogliono capire e tutti giustamente sono presi dalle loro cose. E anche leggendo questo sito noto che purtroppo è un problema diffuso..e mi sento meno sola.
Sugli amori inutili capisco il punto di vista di GOLEM ma nn lo condivido.. allora qualsiasi storia d’amore senza lieto fine può essere considerata inutile? Mi trovo più con l linea di Rossana..e senza dubbio non sempre la donna non è solo una Penelope angelicata ma vive emozioni sensazioni e desideri molto più complessi e vari… per questo trovo sia arduo generalizzare.
Golem, Rossana
L’ho capito tardi, ma purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista), la donna ad un certo punto della sua vita PRETENDE un figlio. A quel punto, l’amore per il compagno, vero o falso che sia, va a farsi benedire se il loro desiderio (o istinto) non viene esaudito.
Altro che Madonne con il bimbo in braccio simbolo di un passato ! Nel 2014 non è cambiato nulla ! Forse solo l’identificazione con una questione religiosa. Anzi, oggi più di ieri, un figlio viene esibito quasi come fosse un trofeo. Negli anni passati era il simbolo di una famiglia, l’identificazione di una famiglia, la formazione di una famiglia. Oggi si vuole un figlio punto. E si capisce, è evidente, che l’amore per il proprio compagno è secondario. Basta farsi un giro nei forum per farsi un’idea. Quante donne con desiderio di un figlio che sono pronte a lasciare il proprio uomo, che magari amano, e che magari non è pronto per un figlio, o che non ne vuole, o che già ne ha, per mettersi con uomini desiderosi di procreare.
E niente è più forte per una donna che l’istinto di procreazione. Che poco ha a che vedere con l’amore. E’ un istinto punto. Che poi si trasformerà in Amore (forse)
Passata la fase dell’innamoramento, la donna vuole un figlio. E se glielo dai bene. Altrimenti hai chiuso.
Ciao Valinda.
Perdonami se sono molto diretto, ma la questione tra te e il tuo compagno mi pare piuttosto chiara. Lui non ti ama. Altrimenti, credimi non ha senso stare con un’altra. Non so se è un a questione di attrazione o cosa. Ma lui non ti desidera. Altrimenti l’altra non esisterebbe proprio.
sergio
a proposito di quello che hai scritto nel post n. 1000, voglio farti una domanda, una domanda che apparentemente non centra nulla con il discorso sulla fedeltà di coppia. tu cosa pensi della prostituzione femminile e della tratta di schiave del sesso ?
Scusa Valinda, non ho detto che una storia d’amore che finisce e’ inutile. Ho parlato di quegli “amori” che non sono mai nati, nonostante gli sforzi, che peraltro non dovrebbero essere necessari in amore. Credevo fosse chiaro. Gli amori possono finire e lasciare anche un ottimo ricordo e una lezione che fa crescere, ma se sono a senso unico e’ perche’ non sono mai cominciati. E finisce solo qualcosa che è cominciato.
Con questo chiudo per evitare altre polemiche.