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Lettera pubblicata il 29 Giugno 2010. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore JE86.
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Ciao Donatella. Non sentirti intrusa, hai espresso la tua opinione ed è una cosa giusta. Riguardo l’emancipazione femminile, io non dico di essere contrario o che sia una cosa sbagliata, dico solo che oggi come oggi sia eccessiva e che se un tempo la donna era troppo sottomessa all’uomo, oggi ci si trova in una situazione esattamente opposta. Come non era giusto un tempo, non è giusto nemmeno oggi, non fa bene passare da un’estremità all’altra… Sono d’accordo sul fatto che spesso l’uomo cerchi in una donna una seconda mamma, come dici tu poi ci sono anche molti sciagurati che mollano la moglie e i figli per la prima ventenne che “glie la sventola davanti”, però come ci sono uomini senza attributi, ci sono anche molte donne superficiali e prive di buon senso che sfruttano gli uomini e che li abbandonano quando non fanno più comodo. Gli uomini ragionano solo con quello che hanno in mezzo alle gambe? Giusto… Però ci sono anche molte ragazze che vanno a caccia degli uomini più stronzi, bastardi e sbagliati del mondo, si scottano, poi vanno in giro a dire che gli uomini sono tutti uguali… Il tutto in attesa di infatuarsi del prossimo stronzo, bastardo e sbagliato. Mah, questione di scelte, occasioni, gusti. Abbiamo perso i valori? Parole sante. La verità è che ci innamoriamo, ci scegliamo i partner, riceviamo e diamo un’educazione fatta su misura rispetto al mondo in cui viviamo, un mondo pieno di problemi di alcol e droga, problemi di disoccupazione, di disservizi, fatto di discoteche, movida, sballo, Facebook e chi più ne ha, più ne metta… Un esempio? Oggi ero a spasso con la mia ragazza e andando in un bagno pubblico ho assistito a una scena di un’inciviltà abominevole: tre ragazzini stavano guardando un manifesto di uno spettacolo, non contenti di disprezzare i personaggi, uno ha pensato bene di sputarci sopra… Orrore!! Cosa avrebbero detto i genitori se l’avessero saputo?? “No, mio figlio non può aver fatto questo…”, “No, mio figlio è un bravo ragazzo…”. Io so solo che se fossi stato il padre di quel ragazzo, gli avrei dato due pedate nel sedere belle e buone.
Tornando al discorso originale, io posso dire di essere stato fortunatissimo: nella mia donna ho trovato quello che cerco in una donna, ovvero una compagna dolce, tranquilla, affettuosa, semplice, una ragazza che vive per me così come io vivo per lei, senza sbattimenti o seccature, siamo due persone simili che cercavano valori simili, saremo stato fortunati ma ci siamo trovati. Tutto qui.
Quello che hai detto riguardo al lavoro è giusto, il lavoro è importante, sacrosanto, ti dà delle garanzie per il futuro, ma comunque l’amore di una famiglia e di un compagno che sappia prendersi cura di te, è altrettanto importante, perchè anche nel lavoro la tua fortuna può finire e qualcuno può tagliarti fuori. Diciamo che in entrambe le cose ci vuole estro, fiuto, pazienza e una grandissima dose di “fattore C”.
Un salutone.
e certo..
così continui a fare la pacchia vera?
e quanto può durare la vostra pacchia secondo te?
1) beltà se ne va, arriva l’inverno per le cicale e gli uomini invece di venire dietro a te, ti rimpiazzano con le giovani leve dalla carne fresca e non ti rimarrà che il lexotan..
voglio dire.. non crederai mica che dopo che te la sei spassata a destra e manca, arrivi un pazzo a mantenere una femmina di carne cotta vero?
2) arrivano i muslim..
infatti nel frattempo loro sono sempre di più e figliano a profusione nonostante la povertà, perchè le loro mogli stanno zitte in un angolino..
..mentre noi siamo sempre di meno e figliamo quasi niente, perchè le nostre care femmine occidentali pensano a sculettare in giro per le strade, invece di tornare a rispettare il ruolo che la natura, la vita e la storia (e non gli uomini) hanno sentenziato per loro.
eppoi quel giorno in cui saremo invasi, saranno cavolacci vostri femmine, nonostante mi faccia persino paura il loro modo di pensare ed agire, io quel giorno non muoverò un dito per voi e mi farò gli affaracci miei, anzi vi difenderete da sole visto che ormai vi vantate pure di essere diventate uomini a tutti gli effetti.
vi piace la pacchia e vincere facile femmine!?
beh, poi però prima o poi il paese dei balocchi finisce ed a lucignolo crescono le orecchie d’asino..
Ma perché non accettare il fatto che la’ fuori c’e’ un mercato dove ognuno può scegliere o prendere cio’ che meglio desidera?
A chi ama la sottomissione, il/la compagno/a che garantisca padelle e fornelli. A chi invece ama assertività e indipendenza, il/la compagno/a che lasci lo spazio affinché l’individualità possa esistere anche all’interno della coppia.
Le relazioni che funzionano sono quelle dove chi le compone decide di stare insieme per scelta e non per bisogno. Tutto il resto e’ disquisire del nulla. Non si può obbligare qualcuno ad amarci e a stare con noi invocando “un futuro letto con la consapevolezza dell’oggi”. Si vive il presente, e se non si e’ in grado di interpretarne le dinamiche, il futuro e’ soltanto un desiderio per gli stolti.
G.
balle spacciate per verità dai programmi per casalinghe di voghera che hanno fatto il lavaggio del cervello
fino a quarantanni fa e per millenni le cose hanno funzionato con i ruoli sociali ben prestabiliti, altro che sottomissione.
ora le femmine che fanno quello che vogliono dei rapporti (grazie al vantaggio della grande appetibilità comune della donna media rispetto alla scarsa appetibilità comune dell’uomo medio), sono davvero sottomesse e per fare qualsiasi cosa devono darla in giro, persino per fare l’addetta delle pulizie.
punto.
questo dice la storia e questo dice l’attualità: il trentennio televisivo m*rdasettiano ha partorito e dato spazio a gente come te che non capisce niente e predica la casa delle libbbbbertà, spacciando balle per verità.
balle mai esistite.
chi si accoppia non deve avere nessun diritto di separarsi e danneggiare il separato.
nessuno obbliga nessuno a stare (figuriamoci a sposarsi) con una persona.
che ci pensi mille volte prima di prendere iniziative e poi SE NE ASSUMI LE PROPRIE RESPONSABILITA’!
E certo jeje, adesso ce ne stiamo a casa e rinunciamo a lavorare per far si che i posti di lavoro non diminuiscano. Bollette e condominio poi me li paghi tu? Ma tu stai delirando! Allora io ti dico di non procreare, perchè i tuoi figli richiedono sprechi di risorse e più gente c’è meno posti di lavoro si trovano.
State tutti proprio fuori di cervello…
Ma poi io dico, sei felice e beata con un uomo che ti ama, ma che te frega degli altri?? Tu senti di essere stata creata per essere mamma di famiglia? Buon per te, ma non applicare a tutti gli stessi concetti, perchè se io sento di essere nata per fare l’astronauta mica vado a dire a tutti DOVETE fare questo!!
LIBERTA’ nel rispetto dell’altro!
“Liberta’ nel rispetto dell’altro” a cui aggiungo che ognuno si scelga la vita che vuole e con chi vuole.
Ma qui i moralisti dal senso etico a densita’ variabile si sprecano. C’e’ la morale per se stessi, e quella che vale per gli altri…e a tolleranza zero con nerofumo di padella e fornello sul fondo.
Benvenuti in cucina.
G
Ciao Magirama, ho letto il tuo commento con molto interesse e con simpatia. Sono pienamente d’accordo con te sull’idea di educazione e noto con un sorriso la felicità che traspare da ogni tua singola parola. leggerti è stato come una boccata di aria fresca primaverile. Allora mi dici che hai trovato una donna che corrisponda esattamente a tutto ciò che chiedi, con lei hai l’intesa e avete trovato il giusto compromesso. Dopo il tuo commento scorrendo questa pagina qualcun altro ha scritto saggiamente la parola sacra, “LIBERTA'” che è quella a cui io sempre mi ispiro: è questo che intendo per emancipazione. Penso che sia più che giusto che una donna sia libera quanto un uomo di scegliere la vita che più le piace… vuole sposarsi? lo faccia. vuole invitare un uomo ad uscire? che aspetta!!, vuole passare la sua vita nelle discoteche? se a lei la cosa piace, se la trova proficua, perchè bisogna apostrofarla col termine di “tro..”??? prima ho parlato dell’epidemia delle discoteche, fenomeno che per certi versi io trovo un po’ triste. Non perchè sia squallido ballare, ma perchè a mio avviso è squallida la consuetudine che si sta innervando in questo fenomeno: dandomi fastidio il tocco di un uomo mai visto, non posso concepire l’idea che un uomo appena incontrato, mi metta immediatamente le mani ovunque… ma questa è una opinione personale… non giudico affatto quelle donne che ricercano proprio questo. Mi limito a constatare amaramente che la nostra società, urlando da una parte a gran voce parole come “libertà”, “modernità”, “individualità”, dall’altra nei fatti non accetta di buon grado le conseguenze di quello che grida: una donna che ama spogliarsi inevitabilmente perde di serietà e viene considerata una sorta di “Malena”. Ma ci sono altre donne che non sono predisposte a questo e lo fanno: giovanissime, spinte a rimodellare le proprie forme su quelle delle veline e a scoprirsi… mi spiego meglio, noto che per sentirsi accettate molte si sentono in dovere di spogliarsi e si attiva questo meccanismo: “sono fi.. se ho molti fidanzati”, “sono fi.. se le mie forme sono perfettamente modellate e se le mie gonne coprono a malapena l’inguine”… ecco questa io credo non sia libertà, ma vera e propria costrizione mediatica. Se una donna si spoglia deve farlo perché le piace, non per sentirsi accettata o per rispondere al modello delle pubblicità, se non le piace non lo faccia per favore… così vale per l’amore, anche qui: libertà! La donna e l’uomo siano sempre liberi di combinarsi come desiderano. io non sono una quarantenne, ho ventidue anni, Magirama, e anche con me il tempo è stato benevolo. Il mio ragazzo è esattamente ciò che desidero. Un uomo buono intelligente che rispetta le mie esigenze e la mia libertà, il compromesso di cui tu mi parli lo conosco anche io e credo sia la cosa più importante. Ciò che sicuramente invece non conosco è il desiderio di famiglia, quello ora come ora non mi è ancora sorto… Un saluto,
Donatella.
Ciao Donatella e grazie per la tua risposta!
Anche a me hanno fatto piacere le tue parole, devo dire che abbiamo delle idee molto simili. Innanzitutto, la possibilità di scegliere il proprio stile di vita è una cosa giusta, un uomo può scegliere “cosa fare nella vita”, ma questo diritto va esposto anche alla donna, diciamo solo che negli ultimi anni però la donna ha iniziato ad avere un atteggiamento un po’ più aggressivo e autoritario, questo ha fatto venire fuori un po’ di debolezze maschili che l’uomo non credeva di avere, o meglio, le aveva ma le circostanze passate gli permettevano di sorvolarle facilmente.
In fondo, cos’è la donna? Per come la vedo io, la donna è una meraviglia, è un’opera d’arte. Inutile girarci attorno, la figura femminile è estremamente affascinante, è delicata, è attraente… Forse le cose sono cambiate proprio perchè la donna è la compagna naturale dell’uomo e un tempo questo la possedeva come fosse qualcosa di personale, oggi invece la donna si è fatta più indipendente, sfrutta al meglio le sue capacità, studia, impara, quindi ci sono dei casi in cui è la donna a dominare. Anni e anni fa, lo scopo principale di una donna era di “accasarsi”, trovare un buon marito che avesse cura di lei e dei figli, non c’erano molte possibilità. Oggi invece è cambiato tutto, le donne non hanno più questa priorità e sono più indipendenti, quindi è ovvio che sorgano questi conflitti e queste situazioni di attrito col mondo maschile, l’uomo un po’ si sente defraudato dal suo ruolo dominante e affiorano le sue debolezze verso il mondo femminile, insomma a volte la donna pare meno “controllabile”. Cosa è giusto? Io non saprei dirlo… La questione è che purtroppo viviamo in contesti culturali un po’ poveri di contenuti, spesso sono votati solo all’immagine, all’apparenza, ecco perchè certi valori sono scomparsi. E’ come parlare del frigorifero: è offensivo oppure innocuo? Impossibile dirlo… C’è chi lo usa per tenere i cibi in fresco e chi ci conserva i cadaveri fatti a pezzi.
Una donna che si mette in mostra… Che dire… Sofferenza e delizia. Dici bene, noi etichettiamo facilmente come “zo......” una ragazza che si mette in mostra o che si spoglia, però dall’altra parte c’è sempre qualcuno che la guarda (soprattutto maschi). Non dimentichiamoci che i nudi femminili sono anche delle opere d’arte, realizzati in tempi non sospetti, quindi non facciamo i santarellini… L’unica cosa che però condanno sono quelle ragazzine che all’alba della maggiore età vanno in giro come delle top model perchè prendono dei cattivissimi esempi, a volte le vedi fare le equilibriste su dei tacchi altissimi e si conciano in una maniera pietosa… Sebbene ce ne siano alcune che sono di una bellezza indescrivibile, io mi sforzo di pensare che sono delle ragazze un po’ acerbe e un po’ sprovvedute che non si rendono conto che il loro vero valore non lo esprimono in quel modo, che hanno mille altre possibilità di vivere in mezzo alla gente.
Personalmente non ho mai potuto sopportare le discoteche, scelta personale, gusto che nasce dal profondo. Poi giustamente tu mi dici: “c’è anche chi ci va per ballare”. Perfettamente d’accordo con te… Il problema è che c’è troppa gente, troppi giovani, che ci vanno per una lunga serie di altri motivi: perchè ci vanno gli altri, perchè c’è movida, perchè si beve (e purtroppo si fa anche altro), ma soprattutto gnocca a volontà!! Scusa la freddura, ma è così. Magari sembrerò uno schifoso moralista, ma è il motivo principale per cui detesto quei posti (tralasciando la musica troppo alta e il fatto che non faccio uso di alcol o stupefacenti): a me una ragazza piace conoscerla, parlare con lei, scambiare idee, opinioni, gusti personali, poi se devo sedurre una ragazza mi piace anche ricorrere a gesti semplici, anche inusuali… Ebbene sì, sono un po’ all’antica. Non mi piace andare in quei posti dove le persone sono esposte come al supermercato: vedi una, ti piace, vai, prendi e provi… Mamma mia che orrore! Che razza di storia d’amore può venire fuori da una circostanza del genere?? Insomma, se devo trovare la donna della mia vita devo sceglierne una con cui condividere momenti, idee, parole (buone e anche cattive, purtroppo), mica si balla tutta la vita… Insomma, io la vedo difficile che da una circostanza del genere possa venirne fuori qualcosa di assolutamente buono. Lo so, anche qui ci sono delle rare e clamorose eccezioni, ma io fortunatamente non faccio parte di queste.
Chi è la mia ragazza? Beh, la mia attuale compagna (che si sta sempre più delineando come l’ultima, cioè quella con cui costruire qualcosa di solido e longevo) è una persona molto tranquilla, dolce, affettuosa, una persona a cui è impossibile fare del male e che ha un carattere talmente docile che ti viene impossibile pensare che anche lei possa farne. La nostra è una storia iniziata per caso e che si è innescata in fretta, ci ha dato subito delle certezze e ad oggi (8 mesi) le cose hanno funzionato alla perfezione in tutto, un’intesa e un’armonia da far schifo (infatti scherzandoci su, usiamo spesso questo aneddoto).
Mi piace pensare che lei sia la donna della mia vita, la mia anima gemella, questo perchè oltre ai sentimenti che provo e che ricevo, io e lei abbiamo in tutto e per tutto gli stessi valori, lo stesso stile di vita, la stessa educazione (lei è di origine polacca e i suoi genitori sono stati abbastanza severi), peraltro anche le nostre famiglie hanno una mentalità molto simile. Quindi che dire, impossibile fare un paragone con altre famiglie, altre ragazze oppure con le mie (poche) ex, con lei tutto ha funzionato perfettamente sin dall’inizio e l’impressione è che questo equilibrio sia molto difficile da rompere.
Non è stato facile trovare questo, figurati che proprio oggi (25 maggio) io compio 30 anni, ho avuto pazienza, tenacia, fiducia in un amore che sembrava non dover arrivare mai, ma nella vita bisogna credere nei propri valori!
Un abbraccio e a presto!
AUGURI magirama!