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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2014. L'autore ha condiviso 17 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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Riporto adesso osservazioni su quanto ritengo più o meno sensato, se tenuto in una misura di giusto equilibrio.
A) Accuse e debito insolvibile
Non avrei mai pensato che potesse incidere tanto il peso del passato caricato sulle spalle degli uomini attuali. Mi sembra di essere tornati ai tempi della Bibbia, quando un peccato doveva essere scontato da un elevato numero di generazioni. Vero che la cultura di alcuni millenni è stata penalizzante e castrante per le donne: è indole umana signoreggiare sui più deboli, quasi una legge di natura.
Temo, anche, che il genere femminile potesse far ben poco per opporvisi o apportarvi i suoi contributi. Basta vedere cosa possono fare le attuali donne in Oriente, che pur si stanno battendo per un’esistenza meno soffocante. Meglio limitarsi a pensare al presente e a costruire il futuro, apprezzando, però, quanto la cultura maschile ha portato di positivo, che non è poco, ed evitando di insistere su negatività passate.
Credo che il punto di svolta sia stato l’anticoncezionale, unito alla possibilità di essere economicamente autonome, condizioni che hanno apportato cambiamenti di cui gli uomini non possono fare a meno di tener conto.
B) Giustizia
Le attuali leggi in ambito di coppia sono tutte sbilanciate a danno dei maschi, in modo veramente eccessivo. Se una donna ha diritto a decidere per sé in merito ad una gravidanza, l’uomo non dovrebbe essere costretto ad assumersi paternità non desiderate. In caso di separazioni con figli, se è vero che non sempre si possono far rispettare le sentenze nei loro aspetti minori, come tempi e orari di visita per i padri, dovrebbe però non essere ammesso che una donna si allontani con i figli oltre un certo numero di chilometri dalla residenza del padre. Esautorarne la figura è uno dei peggiori danni che si possano arrecare ai figli nel loro processo formativo.
Sarebbe auspicabile, e necessaria, una forte azione equilibrante da parte di associazioni maschili.
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C) Prostituzione
Dato per scontato che sia necessaria, anche solo per chi non intende impegnarsi in una relazione, dovrebbe essere organizzata in ambienti specifici, come in Germania e in Olanda, e legalizzata, ma soprattutto ci dovrebbe essere una massiccia azione atta ad evitarne lo sfruttamento da parte della malavita. Se esercitata in libertà, non dovrebbe arrecare grandi danni. Peccato che non vi sia un vero interesse a stroncare i suddetti interessi predatori.
Mi viene da pensare alle donne bruttine o prive di capacità di attrarre l’altro sesso e mi consolo pensando che almeno non sono più costrette alla prostituzione sacra, dove potevano restare anni in attesa che qualcuno volesse “approfittare” di loro, per poi potersene tornare a casa… Qualcosa d’ingiusto resta sempre, ovunque.
D) Esibizione del corpo femminile
Apprezzabile l’osservazione che ci dovrebbe essere il buon senso di vestire in modo consono almeno a scuola e sul lavoro ma a questo potrebbe essere posto rimedio soltanto con una visione collettiva moralizzante, ora che di moralizzante resta ben poco in qualsiasi aspetto di vita sociale.
Schizofrenica anche la tendenza a rivendicare il diritto di scoprirsi a piacere, controbilanciata dalla critica all’uso consumistico della nudità del corpo femminile. Sembra un orientamento impazzito. Da parte mia, riterrò la situazione equilibrata quando potrò vedere in pari misura su uno schermo il corpo maschile nudo.
E) Femminicidio
Pur essendo il fenomeno in aumento, credo che in realtà sia sempre esistito. Molti maschi non accettano facilmente i no: non ci sono abituati. L’aumento è probabilmente determinato dalla maggior forza acquisita dalle donne nel rivendicare i propri diritti. L’uomo può diventare violento a gesti; la donna a parole, che poi scatenano i gesti. Giusta, però, la riequilibratura delle cifre, da basarsi sul numero della popolazione anziché sull’esito ad effetto di un tanto di morte ammazzate ogni tot giorni.
Rossana
la regolarizzazione della prostituzione in Italia non è pensabile, per il semplice motivo che – a fronte del larghissimo ricorso degli uomini italiani a questa fonte – non c’è però da parte della nostra società e dei maschi italiani un’ accettazione e un rispetto pieno delle donne dedite a questa professione. Il paragone con paesi come l’ Olanda e la Germania non è pensabile per un luogo medioevale come l’ Italia !
Esibizione del corpo femminile: pur non approvando perniente la mercificazione del corpo della donna, ad esempio per fini commerciali e pubblicitari, ritengo però che le ragazze debbano sentirsi libere di circolare con una scollatura o una minigonna senza per questo essere assalite da qualche bruto, per poi essere accusate di aver in qualche modo “provocato”.
Il femminicidio: credo che molti femminicidi che avvengono oggi, siano più il risultato di un malessere e di una tensione sociale diffusa, causata da problemi pratici e sussistenziali di varia natura, più che da un ritorno del maschilismo vero e proprio. se vivessimo ancora la condizione di benessere in auge 20/30 anni fa, gli uomini sarebbero meno rigidi e incattiviti di fronte alle attuali ( quanto GIUSTE ) rivendicazioni femminili.
un carissimo saluto !
Ciao Rossana, ti ringrazio molto per i tuoi commenti, li trovo ben articolati e approfonditi.
Dato che penso che questa lettera non sia più seguita da nessuno, ti risponderò privatamente.
Maria Grazia,
bentornata!
anche se è vero che in Italia è difficile che si possano attuare legalizzazioni della prostituzione come quelle realizzate in Germania e Olanda, non mi dispiace continuare a sperare che, prima o poi, si possa fare qualcosa di simile anche qui, dove tutto procede più lentamente ma passi in avanti se ne vanno facendo comunque.
quanto al vestire, secondo me, la libertà dovrebbe essere vissuta con un minimo di buon senso e di buon gusto, nel rispetto del prossimo, cioé senza imposizioni ma anche senza esagerazioni, pur essendo scontato che nessun tipo di abbigliamento deve poter essere imputato a una donna come scusante per un’aggressione a scopo sessuale.
un caro saluto anche da parte mia.
* sarah, dici solo cose scontate
sei davvero pazza, manco stavo scrivendo, ma cosa vuoi?Fatti curare, rompi le palle solo perchè non ti piace il mio nick, sei fuori completamente.