Ciao a tutti già ho postato una lettera in cui descrvevo il mio desiderio di riprendere gli studi per abbandono dato da difficolta famigliari e problemi pratici con successivo scoraggiamento, ora le situazioni sono leggermente cambiate vorrei riprovare.
Avevo detto che archeologia e sempre stata la mia passione ma sono spoaventato dal fatto che prendere archeologia a 31 anni sia un po’ troppo… da sognatore di un sogno che ormai sarebbe da abbandonare.
Ho pochi giorni per decidere e pensavo per attenermi un po’ di più un po’ alle mie passioni ma anche un po’ a cio che potrebbe essere più pragmatico, a una materia come LINGUE E CULTURE STRANIERE.
Innanzitutti mi piaciono molto anche le lingue e poi ho sempre di mostrato di esserne abbastanza portato.. non so come la vedete voi come materia… da prendere in relazione al fatto che ho 31 anni….
Idee consigli opinioni sia negativi che positivi.
Ciao
nel 94 mi sono laureato in ingegneria e nella mia sessione di laurea si sono laureati anche una donna di 65 ed un uomo di oltre 50…
Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni se DAVVERO lo vuoi
Non te lo consiglio. Hai l’età giusta per cercati un lavoro e per farti una famiglia. Bisogna essere molto pratici nella vita! Guarda: non ti sosterrei neanche se ti capitasse un concorso pubblico per le mani… la sola idea di veder circolare libri per casa mi farebbe perdere i sentimenti! L’importante è avere le idee chiare… se vuoi far carriera devi trovare una donna che la pensa come te!
..non tutti i percorsi di vita sono identici.
Le fasi in giusta sequenza dovrebbero essere :
università -laurea-lavoro -matrimonio -figli.
Il tutto prima dei 40 anni.
L’umana vita ci insegna che questi fattori molto spesso vengono rimescolati più volte,
e molto spesso, nostro malgrado.
Durante l’università,l’immagine che non dimenticherò mai è quella di una donna sui 32/35 anni , incinta, coi tomi di diritto penale ,pronta per l’esame.
Ho avuto una ammirazione totale per quella donna.
Ha simboleggiato coraggio e forza di volontà.
Il mio è uno sprone nei tuoi confronti a perseguire , se realmente lo vuoi,
i tuoi desideri e portare avanti i tuoi studi.
L’impegno sarà ovviamente maggiore da ogni punto di vista.Dopo i 30 anni, non si ha
la leggerezza e la libertà dei 20 anni.
Vi sono obblighi, impegni di lavoro,
proccupazioni d’altro genere che si mescoleranno alla preparazione di ogni esame etc.
Ma se riuscirai, io credo che la gratificazione sarà massima.
In bocca al lupo.
Scusa se è uscito solo “ciao”, il mio commento era un po’ più articolato… Ho 22 anni e studio scienze politiche non per passione ma per dovere, effettivamente mi sento ingrata leggendo la tua lettera, e capricciosa. L’età non è un problema se hai deciso di investire almeno tre anni nello studio, anni che inevitabilmente ti sottrarranno tempo alla costruzione di una eventuale famiglia. È un po’ difficile avere tempo per tutto, a mio avviso, soprattutto se lavori anche. Ti consiglierei, piuttosto che le solite inglese-francese-tedesco il russo, o il cinese o l’arabo, lingue che adesso stanno iniziando ad insegnare anche al liceo. Almeno avrai competenze più “di nicchia” rispetto alle migliaia di persone che conoscono molto bene le solite 3-4 lingue europee… Certo è una bella sfida ma mi sembri sicuro di te, con le lingue oltre al settore commerciale si potrebbe entrare anche nel turistico che mi sembra molto interessante.
l’universita’ e’ assolutamente inutile gia’ a vent’anni, figuriamoci a trenta….
Leon,
d’istinto ti risponderei come Bibo ma, siccome ci si deve sempre sforzare di restare con i piedi per terra, opto per le Lingue e Culture Straniere.
Non ritengo del tutto errato nemmeno il suggerimento di Rossella, anche se propendo per il tuo interesse allo studio.
Sei giovanissimo: non hai che la difficoltà della scelta, e questa già sarà per te una mezza soluzione, se ti lasci andare a quanto ti sembra meglio per te. Sfrutta tutto quello che puoi della tua gioventù!
Mi sono iscritto a 39 e laureato a 45 in architettura con 98/100. Vedi tu.
Laurearsi in lingue non serve a niente. Oggi saperle lo di dá per scontato. Non ci lavori SOLO con le lingue.
@quelli che ritengono inutile una laurea…e senza dove pensate di arrivare oggi?
Sicuramente offre meno garanzie di quella di 20 anni fa..e poi c’è laurea e laurea…certo che se uno si iscrive a quella di Ruba Mazzetto…sicuramente lavorativamente parlando sono d’accordo con Gaudente…ma se uno ne sceglie una un po più prestigiosavi vi assicuro che conta eccome avere una laurea nel curriculum…faccio colloqui di assunzione tutte le settimane…e ne so qualcosa.
Rossella…scusami…ma il 90% dei tuoi commenti faccio una fatica tremenda a capirne il senso..(senza offesa…ma sei un po troppo contorta e Pindarica….una donna risolve i suoi problemi?…ahahahah…forse oggi alla lunga gliene crea)
Non dovrebbe passare il messaggio che la laurea non conta niente, se non altro per rispetto nei confronti di chi ha speso anni a studiare. Anche se è una scelta e non un’imposizione, dire che una laurea non conta niente è come dire che hai studiato perché avevi paura di lavorare. Mi sembra un tantino offensivo. Nel mondo servono contadini, meccanici, falegnami ma anche ingegneri, medici, avvocati; ciò non toglie che un contadino possa essere laureato o che un ingegnere coltivi mele per passione. Dietro ad un percorso o ad un mestiere c’è, oltre alla necessità di “fare qualcosa nella vita”, anche la passione. E il meglio sarebbe fare il lavoro che ci appassiona di più, sia coltivare o progettare macchine. Quindi tanto di cappello ai sognatori, perché comunque vada non avranno perso tempo ma costruito qualcosa per se stessi senza nulla togliere agli altri.