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Unico amore

di ormaietardi

Racconto la mia storia, nella speranza di avere un confronto con qualcuno.
Conosco Lei oltre trent’anni fa, a scuola. Tra di noi, per qualche anno, s’instaura un rapporto molto semplice ma complice, pulito ed infantile, come è normale che sia quando l’adolescenza è ancora in fiore. Finito il ciclo di scuole medie, ci dividiamo e perdiamo ogni contatto.
La ritrovo dopo una quindicina di anni, per caso. Io sposato da poco e lei fidanzata. Ci scambiamo un po’ di chiacchiere e nulla più. Passano ancora quattro cinque anni e ci troviamo di nuovo. Io sempre sposato e lei sempre fidanzata. Stavolta, a differenza del passato, iniziamo a vederci: passeggiate e tante tante chiacchiere. Nulla di più dal momento che le rispettive condizioni, soprattutto la mia, non consentivano di spingersi oltre.
Undici anni fa, infine, il nostro ultimo incontro, ad una festa.
Poi, da quel momento, solo una notizia, ossia che ha sposato, e un ricordo che, però, dentro di me, è vivo più che mai. La sogno di notte, la cerco per strada in ogni capigliatura bionda che incontro, la vorrei al mio fianco, vorrei che la mia vita s’incrociasse finalmente con la sua e che potessimo vivere tutto quello che non ci siamo mai detti ma che, ne sono assolutamente certo, scorre dentro di noi.
In tutti questi anni, ho avuto modo di finire un matrimonio, di frequentare altre donne, di illudermi convivendo. Oggi convivo con una donna che stravede per me, che mi ama, che ha fatto una scelta di vita per stare insieme a me. Ho trascorso qualche mese convinto di essere sulla buona strada e che potessi finalmente mettermi alle spalle il mio passato. Non riesco, però, a far finta. Non è per me. Quando alla sera abbraccio la mia compagna, dentro di me, mi dispiaccio perché so di non amarla, pur avendo dei sentimenti veri nei suoi confronti. Ci sto bene, ma non la amo. Mi sento quasi in colpa per questo motivo.

Lettera pubblicata il 31 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Babi -

    Credo che tu abbia mitizzato quella donna proprio perche’ non hai avuto modo di vivere una relazione con lei e ti rifugi nel suo ricordo per sfuggire la realta’ che, come tale, perfetta non e’.
    Pensa che probabilmente se tu potessi vivere una storia con quella donna le tue aspettative crollerebbero e cerca di impegnarti a dare amore a chi ti ama.
    Auguri

  2. 2
    clas -

    Secondo me prima di tutto dovresti cercare questa ragazza e rivederla visto che sono passati undici anni dall’ultima volta.
    Potrebbe essere che sei innamorato di un idea, una tua fantasia che poi nella realtà non esiste.

    Così rischi di far soffrire una ersona, la tua attuale compagna, e di perderla.

  3. 3
    UnaRagazza -

    Scusa ma non potevi pensarci prima? Perche’ prima di cominciare altre relazioni non hai provato con lei? Credi che la tua compagna si meriti questo, dopo quello che ha fatto per te, perche’ tu ti sei invaghito di un’idea? Perche’ credimi, e’ solo una tua idea, si chiama “idealizzare”. Ora lei magari avra’ dei figli, e magari a tre pensa solo come a un bel ricordo…secondo te in tanti anni se pensasse a te non ti avrebbe cercato? Tanto piu’ che non era ancora sposata. Comuunque, se proprio sei convinto, prova a cercarla e a vedere cosa succede, ma stavolta vivila davvero. Ma sii pronto ad un brutto risveglio.

  4. 4
    ormaietardi -

    @UnaRagazza
    Per pensarci, ci ho pensato eccome. Il problema è che quando mi sono “liberato” io, Lei aveva sposato e, al di là della morale, non volevo e non voglio essere motivo di eventuali turbamenti all’interno di una coppia.
    Come ho scritto, la mia attuale compagna non merita di non esser ricambiata, ma tu m’insegni che l’Amore è Amore e non puoi veicolarlo a tuo piacimento: è lui che ti guiderà se e quando lo vorrà.
    In base a ciò, quindi, hai ragione nel suggerirmi di cercarla, anche se temo proprio il brutto risveglio di cui parli.

    —————-

    @clas
    Sì: dovrò cercarla in qualche modo, è vero.
    Non so se ho idealizzato la figura di questa donna. A volte, penso che l’idealizzazione sia una specie di rifugio dalla realtà, elemento col quale, molto spesso, ho problemi relazionali.

    —————-

    @babi
    Impegnarsi a dare amore? E che è? Una gara sui 100 metri? L’Amore è amore: o c’è o non c’è. Non amare la mia compagna non significa farla soffrire per forza. Le voglio bene, profondamente bene ma sono dell’idea che l’Amore nella vita s’incontri una sola volta. Io l’ho incontrato, anzi l’ho solo sfiorato ma non l’ho mai praticamente vissuto.
    Comunque, concordo anche se non totalmente col tuo concetto di idealizzazione.

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