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Lettera pubblicata il 13 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore opss.
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Ciao opss, credo ke hai gia fatto un passo avanti nel parlarne qui.Ce la stai gia facendo, stai per riprenderti la tua vita.Si, dipende da qsto se adesso sei così.Vedo la voglia di cambiare nelle tue parole e posso dirti ke parlarne con qualcuno fa bene, soprattutto se quel qualcuno è preparato ad aiutarti…. rivogliti ad una persona competente ke ti aiuti ad uscire da qsta lunga galleria.non è tua la colpa se qll’uomo decise di soddisfare la sua frustrazione e voglia si potere con un’anima innocente e debole incapace di difendersi.Ma adesso no, sei grande, adesso puoi difenderti.Ti prego non fermarti,cè qualcosa di grande ke ti aspetta!!! devi solo riprenderti la tua vita, qlla ke un mostro si è presa.non provare a dargliela per vinta! tu ci sei , esisti, esiste la tua vita e hai dirtto di viverla.guarirai la ferita e credo nell’aiuto ke uno psicoterapeuta può darti, abbi fede, ce la farai!
Certe cose se non si “tirano fuori” e restano latenti sono pericolose.
Io ho una esperienza contraria della tua che mi ha portato a non essere me stesso per riflesso / contrappasso per quanto era successo ai miei avi.
Mia madre me lo aveva detto, ho sempre saputo quello che era successo e ciò mi ha bloccato e condizionato sino a poco tempo fa.
Non farti un alibi di questa cosa, parlane con chi di fiducia (non necessariamente un psicoterapeuta) Ora non stare ferma su questo fatto.
Se questo fatto è la causa della bulimia e di tante altre cose potrai tornare a posto, ma non cercare alibi.
Ciao psivale.. concordo con te che quell’uomo sia una bestia, ma non sul fatto che si sia preso la vita di opss.. La sua vita è sua e di nessun altroe.. Quella specie di animale gli ha tolto il sorriso, gli ha fatto toccare con mano l’inferno ecc ecc ma non potrà mai prendersi la sua vita.. Comunque la pagherà.. Dio è immensamente grande… Io vorrei che cmq esistessero delle leggi giuste, che non reputino i pedofili o chi violenta solo gente malata.. e che quindi poi possa facilmente tornare per strada…anche se dovessero essere gente che non sta bene con la testa, per me, vanno comunque rinchiusi in prigione a vita.. a vita ripeto..é davvero una cosa ripugnante che non riesco proprio a sopportare… Dai opss, continua a reagire! Coraggio coraggio coraggio ripetilo sempre come una preghiera! Sfogati!!!! e pensa che sarai una persona nuova! nuova davvero tanto..!! Vedi quante persone ti hanno scritto? e tutti che ti hanno detto parole gentili.. il mondo non è fatto solo di porci per fortuna! Quindi continua per la strada che hai appena intrapreso e starai meglio… In bocca la lupo gioia..
Ciao
perchè non provi un attimo a fare un salto qui
http://forum.alfemminile.com/forum/separation/__f1535_separation-Telefono-rosa-un-aiuto-concreto.html
ci sono un sacco di indirizzi a cui, se te la senti, magari puoi rivolgerti.
Anche come forum, ho visto che c’è molta gente lì che ne ha passate tante, magari potresti confrontarti con loro pur rimanendo nell’anonimato, o comunque senza doverti esporre troppo se non te la senti.
Per tutti gli altri scusate se ho spammato un altro sito, ma in questo caso non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato.
La mia esperienza si aggiunge a quelle poco felici appena raccontate. Sono un’asociale di prima categoria dalla nascita indipendentemente dalle esperienze avute nella vita e probabilmente per i gravissimi problemi di salute congeniti che mi hanno afflitto in continuazione e reso profondamente diversa dagli altri. A scuola ero il bersaglio di tutti i bulli del gruppo. In prima superiore la prof. di italiano, apparentemente seria e severa e tutta d’un pezzo, mi costrinse per mesi e mesi a sedermi col banco appiccicato al compagno maniaco: ricevevo manate quotidiane, tentava sempre di abbracciarmi e i compagni godevano. Quello che racconto è del quotidiano: in tutte le scuole si obbligano gli alunni a spogliarsi per fare ginnastica in mezzo a compagni di certa età, magari già ambivalenti, e con i compagni maschi che entrano per scherzo a sbirciare negli spogliatoi delle ragazze. Non ci si può lamentare perchè è prassi che avvengano queste cose, se si dice qualcosa si è isolati dal branco. L’episodio peggiore avvenne a 18 anni: i miei genitori, afflitti dai mie difetti estetici ed in particolare da un po’ di peluria che avevo in viso, mi costrinsero ad andare da un’endocrinologa che mi prescrisse un’ecografia ovarica. Fui obbligata, soprattutto da mia madre che mi predicò che non bisogna vergognarsi dei dottori: finii un pomeriggio da un dottore di un ospedale pubblico che cominciò a toccarmi i ginocchi per dirmi di spostarmi in alto sul lettino e mi toccò la cerniera dei pantaloni fino in fondo calcando al massimo il dito per istruirmi a spogliarmi. Scoprii la pancia e mi sgridò in tono gerarchico:’giù fino a li”, indicandomi le ginocchia. Poi mi abbassò le mutande a piu’ non posso, rimasi come in perizona di fronte a un supermaledettissimo estraneo, e alla fine mi disse che se non avevo ancora avuto rapporti sessuali non potevo fare quella visita. Appena mi tolse il mouse mi rivestii subito e mi sgrido’ ‘io le ragazzine le vedo tutti i giorni’, dandomi a intendere che dovevo rivestirmi quando me lo diceva lui. Mi disse che per tener buono il ticket pagato non doveva rilasciarmi alcuno scritto, in modo che potessi ritornare da lui con nuove istruzioni dell’endocrinologa. Vissi il tutto come uno stupro, un intromissione intima mai voluta dal primo maniaco capitato. Poteva poi esserci una telecamera nascosta. Quella visita non era necessaria, mi era stata imposta e non occorreva il dottore ma bastava la dottoressa. Viva i musulmani che vietano i ginecologi e danno le ginecologhe, i treni separati in modo che degli sconosciuti non possano strusciarsi nella calca contro le donne. Aggiungo poi il lato del lavoro: il 90% dei colleghi si struscia quando ti passa vicino, ti toccano le gambe e le ginocchia, cercano confidenza per toccarti in fondo alla schiena. Per una ragazza la parte peggiore la fanno le anziane: ti strusciano i loro seni addosso, ti dicono che potrebbero essere tua madre per imporre le loro confidenze, all’insegna del massimo sconcio.
Finisco quanto detto in precedenza. Dopo essere stata tra la vita e l’aldilà a causa di un cedimento cardiaco e di un precoma divenni ancora più asociale: il corpo divenne un oggetto sacro e da curare, un qualcosa da tenere lontano dai dottori che allungano le mani prima ancora delle cure promesse e poi ti liquidano che non puoi essere curato a causa di forza maggiore. Ripensai a tutte le manate subite dai dottori: un dentista a 15 anni mi tastò i seni con la scusa di prendermi il bavaglio per asciugarmi la bocca. A 12 anni due dottoresse per la visita scolastica contro la scoliosi mi fecero mettere in mutande per guardarmi meglio. E poi il nuoto a scuola: ti impongono di spogliarti in chissà quale luogo in mezzo alle compagne e metterti in costume di fronte agli estranei, poi ti ricordano di portare il costume olimpionico per non fare scandalo. Odio tutti gli educatori severi e moralisti che educano al buon costume i giovani dopo aver loro imposto di spogliarsi, di stare vicino ai compagni maniaci, di averli incitati velatamente ad entrare in contatti sconci col gruppo. Professoresse severissime di italiano, tutte per la disciplina, che fanno leggere testi osè e, non avendo loro il coraggio di leggere le scene di sesso descritte nei minimi particolari, le fanno leggere su ordine disciplinare alle piu’ timide. Vadano all’inferno tutte queste persone, supermaledettissime, e ancor piu’ maledetto il loro senso di disciplina e severità. Tutti siamo abusati nella vita, è impossibile nella vita di oggi. TI costringono già da piccolo a spogliarti in mezzo agli estranei e a farti toccare:a scuola per la ginnastica, i dottori per curarti , i colleghi perchè si sentono tuoi familiari. I capi ti dimostrano il loro affetto con carezze dopo averti sfruttato senza il minimo pudore, i colleghi quando ti si siedono vicino devono richiamarti l’attenzione toccandoti ginocchia e gambe. Per non parlare degli istruttori di guida: a 18 anni sentivo le compagne raccontare le toccatine sulle gambe dei loro istruttori e toccò anche a me prendermi manate da padre e figlio conduttori della scuola guida cui mi iscrissero i genitori. Non diedi mai confidenze ad alcuno, fui sempre presa di mira perchè troppo riservata, come se le molestie fossero la giusta punizione per me, voluta persino dai miei genitori con quell’assurda ecografia ovarica impostami inutilmente. Ma è l’intera società a volerlo: se genitori e donne si ribellassero in massa ai dottori e soprattutto ai ginecologhi, agli spogliatoi collettivi imposti a scuola per far ginnastica, alle visite mediche perfettamente inutili o non così necessarie. Ora IL mio incubo sono le mani dei colleghi/e all’insegna del deliberato sconcio e ambivalenza: mani di capi, colleghi giovani, colleghe anziane, colleghe giovani. Per chi prende il treno si aggiungono mani di sconosciuti/e di ogni genere e tipo. Se tieni le distanze ti sgridano perchè le tieni ‘mica ti magno”hai paura di me?”.Mi hanno detto di interrogarmi la coscienza.
Quante donne adulte hanno il coraggio di andare in un ospedale pubblico ed esigere le ginecologhe? In televisione si vedono le dottoresse nei reparti ginecologici ma nella realta’ non esistono negli ospedali. Ci si scandalizza per la promiscuita’ tra i pazienti, ma i dottori sono uomini con dna diverso dagli altri? Persino nelle perquisizioni le donne hanno diritto a farsi toccare da altre donne, ma i dottori sono equiparati a dei.gli uomini ti colpiscono nei momenti in cui sei costretta maggiormente a dipendere e ai loro colpi si aggiungono quelli delle donne che non si sentono sulla tua stessa barca. E’ lo stesso principio per cui si approfittano anche i colleghi: sfruttano la convivenza forzata per importi la loro vicinanza e i loro contatti fisici.collehi/e che vogliono sederti sulla tua stessa sedia sopra di te, che ti chiedono il bacino, che con tutto lo spazio libero vengono a un mm di distanza sperando di urtarti o di farsi urtare, che entrano nei bagni riservati all’altro sesso. Viviamo in un mondo di maniaci deviati. Anche quando vai a comprarti un vestito e te lo provi prima di comprarlo i commessi vengono ad aiutarti tastandoti. O quando stai male e gli infermieri ti soccorrono cominciano a toccarti le ginocchia senza motivo. Adesso si usa, e guai a dire qualcosa, regalare ad amici e colleghi come regalo chic completi intimi e mutande. Il 90% della gente ha in testa solo quello: capi, umili, donne , uomini, giovani, anziani. Colti, ignoranti.
Le manatine quotidiane con la loro insistenza e profondita’ fanno un abuso: nessuno di noi puo’ dirsi puro a questo mondo. Basta che andiamo in un bagno e non ci accorgiamo di una telecamera nascosta e siamo immortalati nella nostra intimita’ . E che dire di quelle telecamere tanto menzionate che guardano sotto i vestiti?
E’ strano sentir tutte queste accuse di violenza alle quali non avevo pensato onestamente, anche perchè io, da quando ho la facoltà di decidere vado sempre e solo ed esclusivamente da dottoresse, iniziamo dalla ginecologa che per fortuna possiamo, o meglio, io ho sempre potuto scegliere… Sono d’accordo che si subisce anche in autobus, anche da parte di colleghi, e io quante ne ho subite, sempre a stare attenta con le mani avanti in modo da riuscire a ripararmi dagli abusi di estranei… Non so cos’altro dire, non so proprio cosa dire o cosa pensare, ho una gran confusione in testa, se solo pensassi di essere stata ripresa in un bagno pubblico o qualcosa del genere penso che sarei capace di uccidere, a questo punto meglio non saperlo…
Io credo sia impossibile dimenticare, almeno per me e per tutte quelle persone che come me hanno subito violenze o molestie che sia da piccoli o da grandi, ma credo che sia possibile chiedere aiuto e almeno provare ad uscire da questo tunnel in cui io, come tante altre persone, sto/stiamo vivendo… Soffro tanto, ma davvero tanto nel sentire le vostre testimonianze di violenze subite, e ciò che sento dentro è un dolore che aumenta proporzionalmente col vostro dolore…
Pur non avendo mai avuto fidanzati nè compagni di ‘sesso’ mi sono ritrovata a sentirmi non piu’ vergine per quanto appena descritto. Uno degli aspetti piu’ profondi per me è il rapporto coi miei genitori: come posso fidarmi di due persone, apparentemente rispettabilissimi di fronte agli altri, colti laureati, sempre sposati e fedeli tra loro due, mai un amante o cose indecenti? Soprattutto una madre, che oltre a essere genitrice è anche donna, la donna per eccellenza che dovrebbe capire una figlia. Nel mio caso trattasi di donna laureata, sposata sempre con lo stesso uomo, senza mai amanti, fedelissima devota di padre pio e sempre presente tra le sedie di chiesa. Mi ha sempre portato a messa per il bene dell’anima mia, anche dopo quell’orribile visita di quel diavolo sconsacrato di ginecologo. Dovevo fare la comunione, ingerire l’ostia e farla scendere in un corpo violentato e abusato da chissà quale demonio. Quello per mia madre non era mai stato un male, l’ha sempre definita un”umiliazione da sopportare’ perchè anche lei per mettermi al mondo dipese dai ginecologhi e da visite inutili. Nei giorni prima della visita continuava a dirmi che non bisogna vergognarsi dei dottori e che lei per me voleva il meglio in assoluto, ossia un bell’aspetto fisico. Io penso che i miei genitori, mia madre in particolare, abbiano voluto punirmi per il fatto di non aver mai voluto sesso, di essere sempre stata un’asociale fin dalla nascita. Del resto anche la chiesa giustifica pienamente i dottori, bisogna essere musulmane per poter dire certe cose.A tutt’oggi non sopporto una mano addosso,neanche di una donna e non sopporto visite mediche,neanche delle dottoresse,non vado neanche in un bagno pubblico e non sopporto di spogliarmi in nessun luogo che non sia casa mia.Non voglio neanche manate da parte dei miei genitori, che non hanno mostrato nessunissimo dispiacere in tutti questi anni.Lavoro con un capo che mi chiede continuamente il bacino sapendo che non lo voglio, capi che mi hanno imposto carezze in viso,colleghe che mi hanno toccato ripetutamente gambe,ginocchia e bassi fianchi,viaggio su treni pieni di extracomunitari e adolescenti spinellati che si divertono a strusciarsi e a dare gomitate.Non sopporto di vestirmi con gonne o camicette scollate, mi dicono che mi vesto da uomo.Ormai quando conosco un collega che non tocca mai penso che tiri da quell’altra parte o sia anch’esso un asociale.Dopo una visita ginecologica una ragazza non è piu’ vergine e i genitori non possono non capire, così come un problema di peluria non è una necessità fisiologica e non è indispensabile un uomo in una visita intima.Ci sono le dottoresse e maledettissimi quei ginecologi che odiano le musulmane perchè li rifiutano diversamente dalle donne nostrane.Imporre la propria invadenza nell’intimità di una donna perchè straniera:indecente vergogna!E le donne in coma che non possono difendersi e si svegliano incinta:i loro figli poi li battezzano preti che giustificano dottori e inferm
Almeno qui certe cose si possono dire.Ho provato a scrivere lettere ai direttori di varie testate giornalistiche e non me le hanno mai pubblicate.Odio tremendamente un’intera società che sevizia le ragazze sin da piccole per renderle attraenti e imporre altrettanti sevizie.Le si mandano da dottori per il loro aspetto estetico con visite sadiche e da stupro per essere più magre, sexy, con meno peluria e la pelle più bella, in modo che una ragazza più bella si trovi qualche bel ragazzotto che se la rimorchia, la toglie d’impiccio ai genitori e dopo essersela goduta un po’ se la scarica alla prima occasione.Sesso imposto in vista di altro sesso:ecco cosa è una ragazza per la nostra società e le femministe che predicano la minigonna come emancipazione femminile sono delle ipocrite immonde.Abbiamo mai visto femministe reclamare ginecologhe e dottoresse o dispositivi contro telecamere nascoste nei luoghi pubblici?CI si può difendere volendo dalle telecamere nascoste, ci vuole la volontà.Pensiamo alle donne stuprate che se vogliono fare la denuncia devono fare esami intimi coi soliti dottori:la società non può non capire.E cosa fanno le femministe:reclamano la poltrona per se stesse e inneggiano alla minigonna.Ormai tra amici e colleghi di lavoro il regalo preferito per le evenienze sono completi intimi e mutande:il 90%delle persone ha in testa solo quello.Colleghi che di fronte alle colleghe guardano riviste osè per farle orripilare meglio, capi che installano desktop con su corpi di donna in bikini e con la testa mozza, calendari con modelle accanto alle immagini di papa wojtila e all’ulivo benedetto.La chiesa,la scuola e i genitori non sanno educare e l’ambivalenza deriva da quel concetto dato dalla scuola di stare negli spogliatoi collettivi già da adolescenti perchè si è tra femmine o di imporre coppie miste di banchi tra compagni perchè si è compagni e quindi come in famiglia.Siamo sicuri che i musulmani maltrattino veramente le donne o lo fanno solo diversamente da noi?Non è che a noi manca qualcosa delle musulmane e che anche noi dobbiamo imparare qualcosa da loro?E’ giusto che tra colleghe si scherzi alzando la gonna dell’altra mettendola in mutande di fronte a tutte o palpando l’altra sui bordi delle parti intime?’Un conto è toccarti il seno, il resto cosa vuoi che sia tra donne’ è quello che ti senti dire dalle colleghe che sembrano più serie.Che gusto c’è a palpare, a fare sconcerie sul lavoro quando le si potrebbero fare a casa?La scuola insegna prima la promiscuità imponendo il compagno maniaco alla compagna riservata e poi l’ambivalenza facendo spogliare le ragazze in gruppo e dopo ancora ti ricorda la disciplina come dovuta obbedienza verso gli adulti perbene che inseminano questi concetti ai ragazzini.Nella nostra società una donna non può rimanere vergine anche se non ha mai rapporti fisici.Maledettissime le mani dei cafoni,villani,maniaci,le telecamere indiscrete,le visite mediche imposte.Cerchiamo di sostituire dottori con macchine.