Carissimo direttore,
Benedetto XVI ha definito “una tragedia senza senso” la strage compiuta da un giovane sudcoreano nel campus universitario del Virginia Tech di Blacksburg e a tanti tentativi di ricostruire i fatti per spiegarli ha contrapposto la “domanda a Dio nostro padre di consolare tutti coloro che sono in lutto e di garantire loro quella forza spirituale che trionfa sulla violenza col potere del perdono, della speranza e della riconciliazione». E’ quella del Papa la posizione più ragionevole, perché, andando al cuore del dramma che ancora una volta ha scosso l’America universitaria, riconosce la presenza del male e il contraccolpo dell’impotenza umana. E’ questa la tragedia, che il male esiste e non ha senso, una tragedia che diventerebbe l’orizzonte angosciante della vita se non fosse sfondata dalla domanda, dal grido dell’uomo a Dio perché con la sua misericordia lo tragga dal male. Quanto accaduto al Virginia Tech urge l’umano, urge a che l’uomo non si perda in analisi consolatorie, ma stia di fronte all’incombenza del male con la potenza del suo cuore che grida il bene, fino all’ultimo il bene.
Gianni Mereghetti Abbiategrasso
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Categorie: - Attualità
Mereghetti, fatti vedere, e subito!
E cerca di trovsare il coraggio per vedere in faccia la realtà, altrimenti la tua vita è davvero senza senso.
Ma ti perdono, perchè, come dice il tuo Papa e il tuo Dio, non sai quello che fai (o quello che dici)!