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Una storia assurda

di oblomov
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 21 Novembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

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  1. 11
    susysa -

    Raga’ ma stiamo scherzando?
    ti capisco su tutto credimi ma nel momento in cui hai avuto la certezza che questa non sta affatto bene psicologicamente penso che c’e’ poco da rimanerci male..il volerci andare a letto le ha messo ansia ma il problema e’ che ha bisogno di cure!

  2. 12
    Luna -

    Hai gia” detto le cose centrali tu, nel tuo commento. Si puo’ stare vicino, con amore; a una persona che affronta realmente i suoi problemi e non a chi, per egoismo e distorsione, se li tiene, li scarica soltanto, li usa per manipolare ecc. Stare con una persona che non intende affrontare i suoi problemi (di varia natura) vuol dire non solo che lei/lui non li risolve, ma che dallo psichiatra rischi di finirci tu. Ogni persona ha il diritto e la liberta” anche di non affrontare i suoi problemi, ma c’e” una enorme differenza nello stare con chi lo fa e con chi no. Con chi qualunque crisi abbia brama di riuscire a riconquistare una sua sana indipendenza e chi invece vive in chiave ricatto/rivalsa/dipendenza. Walter: non credo che la questione sia essere qualcuno e c”e’ anche chi ama gli animali ma ha dei rapporti normali con chi umani e chi ha un titolo di studio maggiore e vive la cosa in modo distorto. Condivido con te di stare attenti cmq alle “esasperazioni”, fissazioni, competizioni malate, da chi smonta al veleno, a chi pare metterti su un piedistallo, da chi vive ogni cosa tua in modo autoreferenziale e “copione”… A quelli che e” sempre stata colpa degli altri e degli eventi esterni e chi gli va dritta e” stato solo culo o paraculati ecc. Si e’ vero, tutti abbiamo dei difetti; ma bisogna stare attenti ad annusare certi campanelli d’allarme. E le persone anche si conoscono via via al di la’ di come si dipingono e del ritratto teorico e riassuntivo che danno di se” e della loro biografia. Non solo per mistificazione ma anche per cio: di cui non sono consapevoli e per le balle che si raccontano da sole; sulle loro stesse nevrosi

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