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Lettera pubblicata il 9 Novembre 2015. L'autore, robert_kinkaid, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“per me resta pesante la pressione che qui tende a imporre a tutti i costi un’OPINIONE e a sminuire nel contempo, in ogni modo minimamente possibile, ogni tipo d’amore che non rientri nell’unica categoria predefinita.”
“…imporre a tutti i costi…”. Quindi potrebbe dire la stessa cosa chiunque altro avesse una visione opposta a quella di Rossana evidentemente, che a sua volta esprime convincimenti personali con buona frequenza oltre che con convinta sicurezza.
Ma non succede, perché un’opinione non è un’imposizione, è un modo di vedere una situazione. La differenza tra due opinioni sta nel solo modo con le quali queste vengono giustificate. Nello specifico io propongo una visione razionale che non escluda il sentimento ma lo interpreti nel suo reale significato e evoluzione. Se c’è chi invece gradisce vivere il sentimento attraverso la pulsione istintiva, può e deve farlo, non sarà certo un’opinione diversa a fargli cambiare idea, e non capisco per l’ennesima volta dove stia “l’imposizione”.
Forse che io mi offendo se spesso la mia storia ultra ventennale viene definita come “un’affettuosa abitudine” dalla stessa persona che lamenta inspiegabilmente imposizioni interpretative della o delle sue storie, che nessuno conosce? No non mi offendo, anche perché so da dove può sortire quella “visuale”.
Neppure Francesca si sente attaccata nello stesso modo sul personale pur essendo entrati nella sua storia molto più concretamente. Ci ragiona, magari si arrabbia se le si dà della prostituta (giustamente) ma replica e fa le sue considerazioni, e se sarà convinta che il suo per Robert sia l’amore più vero che ci sia, fa bene a fregarsene di quello che dico io o chiunque altro. Eventualmente trarrà le somme della storia (o delle storie, visto che c’è anche quella col marito) alla fine, anche della vita, se sarà il caso. Perché è quello il momento in cui si fanno i conti di ogni nostra scelta, non solo di quelle “amorose”.
Golem,
puntualizzazioni in precedenza tralasciate, in risposta al post 361.
– “con Robert NON HAI VISSUTO, è inutile discutere su cosa sia l’amore e cosa SEMBRA amore.” – quindi: se non si convive o non si mette su famiglia, non si sa cosa sia l’amore? se non dura “per sempre” non è mai stato amore?
– “Chi ti sostiene nella tua convinzione è perché è evidente che ha vissuto situazioni di scarse esperienze simili alle tue, o se le è fatte con i nnromanzi, perché chi invece le ha avute, le illusioni giovanili le ha giustamente cambiate.” – deduzioni arbitrarie, di puro comodo, al fine di sminuire i convincimenti altrui. secondo me oltre i trent’anni la maturità media, sia maschile che femminile, consente di distinguere abbastanza bene i PROPRI sentimenti, anche se non si sono vissute decine di storie sentimentali, nelle quali poteva anche non esserci affatto amore.
– “Essere realisti non è essere cinici, ma essere svegli, presenti, perchè vivendo si è capito cosa è vero e cosa ha valore, cosa è solido e cosa è aria profumata.” – e sì, c’è chi ha capito tutto e chi, invece, nella sua ottusa stupidità ancora si ostina a non voler capire niente, e solo i primi, ovviamente, sono nel giusto.
– “La considereresti matura? Io no, ma non credo di essere il solo. Anche se si capisse che forse lo fa per giustificare quello che è rimasti nella “cesta” alla fine della stagione delle “fragole”. – quindi, basta un solo paramentro per valutare la maturità emotiva di una persona che non si conosce quasi per niente: giudizio che può essere o meno condiviso, sia da pochi che da molti. né io, né Francesca, né Dany o altre donne che difendono un loro profondo SENTIRE dobbiamo giustificare niente a nessuno, e possiamo anche riservarci l’arbitrio di rifiutare la tua considerazione.
se sei così felice nel rapporto con tua moglie, che sai ancora innamorata di te almeno quanto continui a esserlo tu di lei, resta per lo meno singolare il tuo bisogno di sostenere un’opinione di costruzione di rapporto SQUALIFICANDO altri punti di vista, validi per chi li vive né più né meno di quanto è valido il tuo per te. se sono queste le argomentazioni a fare la differenza in un confronto, confermo che per me è validissimo anche un rapporto di coppia basato su aspetti prettamente razionali, utili a stabilizzare equilibri nella quotidianità, anche se preferisco quando questi si configurano in modo del tutto spontaneo. per me, NIENTE in amore è GIUSTO o SBAGLIATO a giudizio di altri, partner incluso. è e resta valida per sé soltanto la propria valutazione, che non può essere calata sul prossimo come un abito per tutte le circostanze e tutte le stagioni.
Non serve ribadire concetti evidenti. Le obiezioni riportate suonano come giustificazioni “a tutti i costi”.
Un amore quando è vero non finisce, non avrebbe senso. Non si lascia chi dà senso alla vita. Se lo si fa è perché vi erano ragioni e attrazioni di altra natura, e soprattutto equivoci in partenza, che io identifico nel desiderio sessuale sublimato in tutti i modi che preferisci, che fanno parlare di amore in maniera impropria, quando forse è solo L’INIZIO di questo e più spesso l’illusione.
Basta un parametro? Anche meno. Adesso a me basta la punta dell’iceberg per immaginare quanto di altro ce n’è sotto il livello del mare.
Io continuo a ripetere che le mie sono opinioni su un argomento che mi piace e mi interessa, non rivolte espressamente ad alcuno. Se un partecipante scrive qui, lo fa per avere un ventaglio di punti di vista si qualcosa che chiaramente lo assilla, e io gli dó il mio, assieme a quello degli altri, nessuno sminuisce alcunchè. Non si comprende perché per te è sminuente quello che non ti piace sentire, pure quando è diretto eventualmente ad altri.
Per esempio, tu proponi un “rapporto prettamente razionale utile a stabilizzare equilibri nella quotidianità”, come assimilabile al sottoscritto- a proposito di banalizzare le situazioni- ma non è così, e non mi offendo, perché nasce da una profonda attrazione, diventata passione, azzardando nell’impulso della immediata convivenza, vivendola con la sessualità degli inizi, accettando male il lento sedimentarsi dell’innamoramento originario, vivendo le banalità quotidiane, incontrando una forte crisi, sforzarsi di superarla, riuscirci, riconquistare una sensualità assopita, trovare un nuovo entusiasmo e spontaneità, e sentirsi veramente una coppia che si vuole amare “veramente”, e che ha capito con fatica cosa è il caso di chiamare amore. Il tutto in un atmosfera sofferta durante la crisi e di più presente allegria demenziale normalmente, che caratterizza entrambi. Adesso quotidiananente. Ma in questo rapporto la razionalità serve ad INDIRIZZARE il SENTIMENTO e non il contrario, come farebbe un padre o una madre per un ragazzino scapestrato ma pieno di talento che sarebbe un peccato vedere sprecato.
È sminuire qualcuno se si cerca di far vedere a qualche giovane e romantico utente che forse la strada che ha intrapreso è quella meno adatta per arrivare alla meta, anche se appare la più “bella”? Non credo sinceramente.
Ti ricordo sempre che tu non volevi sentire esprimere certe mie idee prima ancora che immaginassi che potessero infastiditi. Ma una volta scoperto che ti infastidiscono e ti senti colpita nel personale resta senza risposta la solita domanda:
Perché.
Golem ma ti pagano per convincere le donne che quello che provano non è amore? no perchè non si giustifica un accanimento del genere.. e dai col racconto dela tua storia, sarà la millesima volta! ma che te viene a te se una donna ama o non ama? ti entra qualcosa in tasca per caso? Francesca dice che lo ama, punto. Che senso ha continuare a ripetere la tua opinione all’infinito quando lei ti ha detto e ridetto che per lei non è così? è veramente fastidiosa questa cosa e questo denigrare chi non vive e pensa come te, come se tu fossi superiore a tutto e a tutti. come se gli altri fossero tutti stupidi e tu l’intelligentone che ha capito tutto.
esistono persone che vivono e amano diversamente da te e dal modo che tu consideri giusto…fattene una ragione e finiscila con questa assurda crociata!
Certo che mi pagano Valinda. Sono anatomopatologo, e faccio autopsie per capire le cause del decesso. Sei perspicace ma a questo aspetto non ci eri ancora arrivata.
E tu che partecipi gratis, sai dirmi perché ti infastidisci solo quando si parla di certe cose? Io lo so in virtù della mia professione, ma continuando tu ad intervenire in un certo modo e in certi momenti lo saprà tutto il forum. Finalmente.
Valinda,
non ti ho citata nel post perché ho immaginato che fossi riuscita a disintossicarti da questo argomento, trattato qui in modo più affine a un indottrinamento che a un confronto. volevo evitare di coinvolgerti, sempre però lietissima di ritrovarti con una puntualità che ti fa onore.
a me sembra che ora sia Golem a sentirsi punto sul vivo più spesso di me, in quanto quando accenno ad “aspetti prettamente razionali, utili a stabilire equilibri nella quotidianità” non mi riferisco affatto al suo rapporto di coppia, che vanta un duplice innamoramento iniziale. se così è, non capisco perché l’innamoramento, che dura in media 3-7 anni, debba essere da lui tanto demonizzato e non si possa essere indotti ad amare chi ci pare, come e per quanto ci pare, finché siamo noi a decidere se dall’insieme di un qualsiasi rapporto stiamo traendo più gioia o più sofferenza e a definire il NOSTRO coinvolgimento per l’altro.
negli anni ’90 le donne erano ancora valutate, in percentuale superiore al 90%, come affette da atavica inclinazione alla sudditanza nei confronti del maschio, ma le persone masochiste di entrambi i sessi si calcolano in percentuali molto più basse, e solitamente ognuno sa cosa prova o ha provato, senza doversi adeguare alla scissione “Amore e convivenza, PER SEMPRE” oppure “abbuffata d’ormoni”.
forse perché la moglie non ha amato soltanto lui, così come lui non ha amato soltanto lei, come capita dal più al meno quasi a tutti. le prime e le seconde scelte sono una realtà talmente banale che sembra assurdo voler cancellare come mai esistito tutto quanto è avvenuto prima dell’incontro finale. per qualcuno la prima può essere quella più sentita ma, come nel caso di Francesca, quella più pregnante può essere anche la seconda. ognuno sa per sé e chi è sicuro di quello che sta vivendo con il partner di solito non ha bisogno di raccontare all’infinito la propria esemplare esperienza amorosa, sia che questa conservi un’aura d’innamoramento, come ho visto in parecchie coppie più che storiche, sia che il sentimento si sia con il tempo trasfuso in una quotidianità di gioiosa amicizia o di semplice complicità.
chi scrive qui lo fa quasi sempre al capolinea di un sentimento oppure indeciso su come classificarlo o su come viverlo. scontato, quindi, che a un centinaio circa di casi d’amore finito/inconsistente, grossolanamente analizzati, si possa affiancare soltanto una dozzina scarsa di uomini e donne che intendono mantener fede a un amore, in netto CONTRASTO con la volatilità sentimentale ora in auge. sono da penalizzare? da cancellare dalla faccia della terra?
per me sono da ammirare, perché consapevoli di quanto stanno vivendo o hanno vissuto, abbastanza sicuri e convinti da non voler rinnegare la LORO scelta e/o la LORO capacità d’amare. ognuno è libero di pensare e di agire come preferisce. basterebbe non sovrastare con visioni assolute o almeno evitare di definire stupido e immaturo chiunque abbia una diversa convinzione.
un abbraccio.
mi stanno censurando sistematicamente. non ho modo di dire la mia!
Ok, riproviamoci…
Non capisco cosa ci sia di così scandaloso e così osceno nell’ ammettere che in amore CONTANO I FATTI, non la fuffa e le favolette. Golem è questo che sta dicendo ed è questo il motivo per cui viene attaccato. chiaro che qui si stanno toccando dei nervi scoperti, ma non lo si vuole ammettere.
Golem è fin troppo gentile e diplomatico nel porre le sue opinioni in maniera rispettosa e non invasiva ( diversamente da come faccio io ). Ma la verità in fatto di VERI amori è quella che voi non volete accettare, e dentro di voi lo sapete benissimo, ecco perchè ve la prendete tanto.
Poi, tutto ci può stare e tutto può essere più o meno apprezzabile e degno di essere vissuto. NESSUNO LO NEGA. ma la passione e l’ Amore sono due cose diverse.
PER ME, Francesca NON ama veramente questo tizio, Robert. altrimenti per lui mollava la famiglia e il “nido sicuro” e si metteva in gioco, RISCHIANDO IL SEDERINO! così come, SECONDO ME, le donne che si struggono dietro a storie inconsistenti, come a suo tempo ho fatto anch’ io, NON AMANO, MA DESIDERANO. che è cosa diversa.
e non parlo per autoconvincimento o per indottrinamento, ma per esperienza diretta. se altre giungono a conclusioni diverse dalle mie, meglio ( o peggio ) per loro . “peggio” perchè, se è vero ciò che dicono, è davvero un peccato che un così GRANDE AMORE come quello che descrivono sia finito, e pure in malo modo. ma se io e Golem dubitiamo dell’ autenticità e la valenza di certi “sentimenti”, è perchè in queste storie ci vediamo sempre il medesimo copione basato sempre sui medesimi meccanismi che chi ha vissuto un amore non corrisposto e non concretizzato ormai conosce a memoria.
spero che stavolta le mie parole non suonano troppo “stridenti”..
Sono punto sul “morto”, piuttosto.
Cos’è stupido o intelligente in amore? Quando non si usa la testa in qualunque circostanza, anche per le vicende di “cuore” evidentemente, si è “stupidi” per definizione.
Come dicevo ieri, la ragione dovrebbe indirizzare i sentimenti a maggior ragione quando si sa che si è “persa la testa”, se si vuole che quei sentimenti diventino “seri”, altrimenti siamo sempre nel regno dei sogni, non della consapevolezza.
Se in una vita il sogno sostituisce la realtà, per paura della realtà, che senso ha la vita?
Valinda,
commento il post a te rivolto da Golem sul thread
http://www.letterealdirettore.it/favole-racconti-osservazioni-chiacchere-amichevoli/#comment
Grazie valinda. .. anche io ritengo che ognubo è libero di sentirsi innamorato e di intendere l’amore come meglio crede….io sento che ciò che provo è amore aldilà se ho o non ho esperienza… la mia esperienza non è solo relativa a Facebook, ho conosciuto altri uomini per lavoro o altre circostanze e sono stata spesso corteggiata e mi capita ancora, nonostante sappiano che sono sposata, ma nessuno ha mai minimamente attirato la mia attenzione…mica è così semplice innamorarsi, non mi innamoro di chiunque come sostiene golem “il presuntuoso” che è convinto di riuscire a farmi innamorare… assurdo. .. e se invece poi alla fine fossi tu ad innamorarti di me??? C’hai pensato????