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Lettera pubblicata il 9 Novembre 2015. L'autore, robert_kinkaid, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Non so gli altri, ma io non sono nè per l’uno nè per l’altra. Voi siete due adolescenti “drogati” di adrenalina, mentre io non desidero altro che un rapporto “banale” e quotidiano fatto di piacevole serenità, come quello che ho, e come ha giustamente ricordato Maria Grazia al riguardo. Come è possibile vivere anni in queste condizioni di tensione. È così l’ammore, emozioni, sofferenza? È bello? A me sembra da masochisti.
@golem
sei il gabriel garko dei poveri, tu
@Francesca
Io ti capisco. Ho provato le tue stesse emozioni anche se la mia storia è un po’ diversa.
Di clandestino non c’era nulla nel mio caso in quanto ho vissuto il tutto alla luce del sole. Avevo lasciato da poco il precedente compagno con il quale avevo condiviso 15 anni di vita. Incontrai subito una altra persona con la quale già dalle prime uscite io avevo un feeling pazzesco che non ho più ritrovato con nessuno.
Tuttavia mi sono trovata adover scegliere tra il vecchio ed il nuovo. Due uomini che soffrivano io anche. Alla fine scelsi di rimanere con il vecchio amore. Ho fatto la scelta meno coraggiosa. Me ne pentii subito. Ma dopo due anni mi sono imposta di dimenticarlo (il nuovo). Ci sono riuscita. Non si può amare una persona che non si vive.
Della piccola borghesia piuttosto, dai. Ciao.
(Ma non ho capito. È un complimento?)
“Non si può amare una persona che non si vive.”
Tutto quello che serve sapere sull’argomento, in una frase.
Complimenti Anna.
Io non sono schierato dalla parte di Robert. Chiunque scriva qui qualcosa di simile a quello che ha scritto per tanto tempo lui mi causa una flussione e voi non sapete che dolore e che strazio provo quando mi viene, roba che mi devo curare con la triaca venexiana. Comunque vivere in tensione può essere anche piacevole, me lo ha detto mi’cuggino che lavora all’ENEL.
Io non so perché non riesco a dimenticarlo e a quanto pare neanche lui riesce a dimenticare me…forse è vero saremo due adolescenti… io con mio marito ho un rapporto fatto di serenità, banale e quotidiano come credo la maggior parte delle coppie che vivono insieme da anni, io nelle coppie che mi circondano non vedo tutto questo amore o chissà che feeling… forse è difficile che nascano degli amori cosi speciali fatti di grande intesa e feeling.. forse il rapporto paradisiaco con Robert è reso cosi speciale oltre che dal nostro evidente feeling anche dal fatto che è sempre rimasto ad uno stadio di sogno da viverci piacevolmente… I momenti insieme sempre bellissimi romantici pieni di amore e di tanta passione.. insieme davvero due adolescenti. .. magari il mio timore è sempre stato pure che trasformandosi il nostro in un rapporto ufficiale, fatto anche di problematiche maggiori rispetto alle normali coppie in quanto io separata con due figli da gestire con un ex marito abbastanza incazzato o forse depresso e i miei incazzati a vita con me, si sarebbe potuto rovinare e non essere più così bello e idilliaco… nessuno è del parere che Cmq è bello anche viversi un’ amore cosi tutto per noi due…I mesi che siamo stati insieme sono stati Cmq belli e piacevoli, unici e indimenticabili. ..
Maria Grazia, Golem,
non ci posso fare niente se penso che la quotidianità, a lungo andare, finisca con l’essere soffocante e ripetitiva, soprattutto rispetto allo slancio di un amore in crescita. il concetto, poi, NON ha niente a che vedere con il rapporto di uno specifico utente con la moglie.
ritengo l’innamoramento la miglior radice per un amore di coppia. tuttavia, a volte non si può “calare” nella quotidianità per incompatibilità di caratteri, diversità di aspettative oppure per ragioni esterne al sentimento, come accade fra Francesca e Robert. resta comunque sempre una stagione, più o meno durevole, più o meno ricca, che lascia traccia di sé ma che sarebbe impossibile reggere immutata nel tempo. viversi non coabitando spesso ha la capacità di mantenerla “vivace” più a lungo.
tutto qui! non prendete sempre ogni moscerino che vola intorno al piatto per una provocazione!
Ieri sera con delle amiche si parlava di tradimento, amori extraconiugali, innamoramenti, separazioni, ascoltavo in silenzio cosa dicevano loro due e dicevano bisogna sempre salvaguardare la famiglia per i figli e non si può essere egoisti, al massimo una si vive comunque quell’ amore senza fare del male. ..qualcuno che la pensa come me quindi c’è. Ovvio che questa cosa si può realizzare solo se anche l’altra persona è d’accordo, e nel mio caso purtroppo non lo è… forse avremmo dovuto essere entrambi sposati e lui avrebbe dovuto avere pure dei figli per capire le responsabilità che si hanno.. potrei essere vista come egoista io nei suoi confronti che pretendo una cosa del genere, ma potrebbe essere visto come egoista anche lui che sa che una separazione mi farebbe molto soffrire …quando uno ama comprende… invece per lui l’unica soluzione è abbandonarmi. Ok …. non penso che il mio pensiero sia così assurdo considerando che la vita è breve e spesso ci fa soffrire .. bisogna saper godere di quello che ci dà. ..ripeto i momenti insieme sono stati paradiso e gioia infinita, risate, amore, passione, divertimento….bisogna anche saper essere realisti E non ostinarsi… certo lui ha il diritto di farsi la sua vita e trovare un altro amore. Ma se questo amore cosi grande non lo trova così come non l’ha trovato in qyesti anni di assenza allora che senso ha? Magari anche lui un giorno si sposerà con il suo tiepido rapporto e sarà nella mia condizione… e poi sarà valsa la pena rinunciare a me e privarsi di quel noi stupendo? Ti auguro buon san Valentino amore della mia vita. …ti amo e ti amerò per sempre. .
Anna,
secondo me, hai fatto la scelta che ti consentiva il mantenimento del tuo equilibrio psichico d’insieme. probabilmente, anche, perché si è trattato di un desiderio che sei riuscita a controllare, a beneficio sia di te che dell’uomo che già conoscevi.
“Non si può amare una persona che non si vive.” – certo non lo si può amare come si amerebbe un uomo che sta al nostro fianco ma, volendo, si può amare in modo diverso, platonico, considerato una forma d’amore già da tre secoli circa prima di Cristo, proprio da Platone.
l’amore è libertà: all’interno della nostra mente e del nostro cuore nessuno ci può condizionare. si tratta di SCELTE soggettive!