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Una situazione dolorosa

di stukas
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 254 commenti

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  1. 211
    minimalista -

    Peccato perché questo fraintendimento impedisce quello che potrebbe essere uno spunto interessante di riflessione e invece tutto deve sempre finire nella solita discussione sul maschio tiranno brutto e cattivo che non comprende la sensibilità femminile. Una domanda: come mai secondo voi la coppia aperta e il libero amore sono modelli che hanno fallito miseramente?
    Golem in realtà anche la donna nel rapporto mira “all’ avere” ( avere amore, affetto, rivalsa, riconoscimento ) però di solito tende a mascherare tutto questo dietro l’ icona del crocerossinismo. Non è così per tutte ma per una stragrande maggioranza si. Se quelle loro aspettative non si concretizzano, spesso si inventano amori che “non si sono potuti vivere ma sarebbero stati meravigliosi se solo avessero potuto”. E’ un meccanismo per giustificare a se stesse un fallimento sentimentale e rassicurare l’ autostima. E’ la stessa ragione per cui ci sono donne che rimangano accanto a uomini abusanti e violenti.

  2. 212
    Suzanne -

    Minimalista, evidentemente non hai letto con attenzione ciò che è stato scritto. Mi pare che nessuno abbia parlato di “libero amore” e se tu hai inteso questo sei l’ennesima dimostrazione della deriva sessuale che continua a venire posta nel discorso. Ricordo che Stukas ha scritto una lettera in cui l’attrazione sessuale verso l’ex da parte della sua compagna era del tutto esclusa. Vogliamo restare in tema? Io ho riportato la mia personale esperienza, che contemplava semplicemente un sentimento di affetto, stima e condivisione intellettiva con una persona con cui sono cresciuta. Certi ambiti, per me, rimangono esclusivi della coppia, e non mi riferisco solo alla sessualità, ma anche ad una complicità di gesti, sguardi, battute, ironia, affettuosità che rendono il senso dello stare insieme.
    Se tu avessi letto con attenzione, ti saresti forse soffermato sul fatto che io non ho mai negato la necessità di parlare con proprio compagno delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.

  3. 213
    Suzanne -

    Io stessa l’ho sempre fatto, fino alla nausea, già durante i primi tempi di frequentazione. Nulla di nascosto, omesso o distorto. Non credo assolutamente che gli uomini siano insensibili, io quantomeno ho avuto la fortuna (e la capacità) di scegliere persone con una sensibilità molto spiccata, anche se magari non sempre declinata nella stessa maniera.
    Golem, sappiamo che hai risolto tutto nel migliore dei modi, buon per te, accetti che possano esistere altre soluzioni o credi che la vita si risolva sempre e solo nello stesso modo? Sí, avrai più esperienza di me avendo anche il doppio dei miei anni, ma sinceramente non credo che l’esperienza derivi da una “quantità” e comunque sono più che certa che anche dopo quattromila relazioni rimarrei comunque della mia idea.

  4. 214
    Golem -

    Min, quella considerazione sul dare/avere era una specie di “minimo comune denominatore” riscontrabile nei due sessi, con esempi estremi come quelli che ho fatto. La pretesa di tenere il cuore pieno di “affettati” retrodatati può essere letta anche al contrario del “dare” in realtà, seppure la ragione di base appaia “generosa”, altruista e…buona. Perchè gli “affetti” sembrano parlare di bontà, di “dare”, mentre il tuo, mio e di altri desiderio di avere una donna che sia a “fuoco” sulla coppia sembra parlare di egoismo, di “avere”.
    Da qualche giorno parlo di luoghi comuni e pregiudizi nelle discussioni che si fanno qui, ma anche fuori da qui, e quello appena descritto lo è, perchè non si vuole andare a fondo di quei comportamenti. Molta gente vive di comodi luoghi comuni e pregiudizi, e non ti devi sorprendere di leggere quello che ti ha fatto giustamente rispondere a chi ne ha utilizzato uno dei più banali, facendo credere di avere una mentalità aperta e paritaria.
    In quello, come in altri casi, sono solo apparenze di circostanza. Che qui vedo da anni.

  5. 215
    Adam -

    Minimalista, scrivi: “Una domanda: come mai secondo voi la coppia aperta e il libero amore sono modelli che hanno fallito miseramente?”

    Immagino debba essere il passaggio conseguente dopo aver definito la visione di Suzanne hippy… eppure ti ha risposto e spiegato che è lontanissimo da quello che intendeva…

    Vedi, Minimalista, non solo il fraintendimento impedisce spunti interessanti, anche la mancanza di ascolto,anzi forse è ancora piu’ dannosa

    Il post 196 di Suzanne (come ti ha ribadito ma inascoltata) è lontanissimo da una visione hippi,  e nemmeno è cechiobottismo amoroso. è semplicemente una visione diversa,   e seppure espressa  in maniera elegante ( per me profuma meravigliosamente di Bauman) è allo stesso tempo  pratica e concreta. 
    Essere in coppia non vuol dire finire di essere individui, il presente non ha bisogno di vedere cancellato il passato, fermo restando
    invece l’importanza della chiarezza, trasparenza e dialogo. Tutto qui.

  6. 216
    Adam -

    Tornando a questa lettera, ed a Stukas se si smettesse di travisare e polarizzare l’opinione altrui, si noterebbe che nessuno ha elogiato (anzi) la situazione attuale, ma c’è chi  ha sconsigliato di passare per  un aut/aut  e chi ha messo la luce anche su altri elementi, alcuni interni alla coppia. 

    Ma tant’è l’aviatore Stuka (in tedesco Sturzkampfflugzeug, letteralmente aereo da combattimento in picchiata) si è eclissato lasciando i cieli liberi per discussioni che ho già letto troppe volte, ai miei occhi sempre le stesse.
    Ma tant’è, buona continuazione.

  7. 217
    beetlejuice -

    “Anzi mi ha sorpreso come sia Beetle che Minim facciano le stesse mie riflessioni di otto anni fa.” A mio avviso situazioni simili vissute dalla stessa prospettiva, portano a risultati che non si discostano troppo. La differenza è una visione più “moderata” o più netta.
    In ogni caso tutto parte dal bisogno e da questo punto di partenza ognuno tenta di costruire una realtà compatibile con tale bisogno, ma toccando con mano quella particolare situazione è chiaro che certe soluzioni stanno in piedi solo sulla carta.

  8. 218
    Golem -

    Certo Beetle, e si assomigliano per la semplice ragione che le vite di noi tutti si assomigliano, perchè abbiamo le stesse esigenze basiche e il bisogno delle stesse sicurezze. Solo le illusioni ci distinguono.
    Poi però ecco Adam, che mentre paventa fake aeronautici facendo 2+2, addita la popolana mediocrità che mostriamo nel gradire che una compagna si preoccupi della realtà, e non delle infantili fantasie con le quali gingilla le sue illusioni. Non pago, ti butta lì un Bauman, che già nel nome intimidisce, e tu, che cerchi solo di non avere un Paolo tra le palle perchè la vita è già difficile in due, ti senti un perla che non scoprirà mai certi “menages” così sofisticati. Il tutto sempre in salsa teorica, nello stile di un certo intellettualismo del tipo “venghino signori venghino”. Ma vuoi mettere il “cool” di una visione di coppia baumaniana invece di quella di casa Vianello? Qui serve un ciavio.
    P.S. Adam, temo che di Bauman hai capito l’opposto di quello che dice. Relazioni liquide per “colpa” di questa società, non come soluzione. Qualità e NON quantità.

  9. 219
    Golem -

    Suzy, non capisco perchè se espongo le mie idee e cerco di argomentarle con esperienze di VITA VISSUTA, e non ipotesi, ci sia sempre qualcuno che ritiene che voglia fargli cambiare idea. Perchè? Con tutta la simpatia che ho per te, cosa ci guadagnerei nel momento in cui tu cambiassi idea? Neanche con Sally cercavo questo (malgrado a qualcuno faccia comodo pensarlo) giacché io volevo solo SAPERE quale era e fosse stato il mio ruolo nel triangolo, per decidere il MIO futuro, non il suo. Solo i ragionamenti fatti in due hanno portato alla luce in lei, spontaneamente, la reale visione di quel rapporto. Appena la conobbi parlai dell’amore con Carmen, subito (a proposito di non avere segreti) e, con lei, ho visitato i suoi cari fino al Natale prima del Covid. Capisci che la differenza per me sta dunque tra coltivare rapporti veri e illusioni o ossessioni? Quella di Paola per me è un’ossessione, quella di Sally era illusione. I tuoi 4mila prossimi amori…vedrai tu. Ma penso all’impegno che ti aspetta. Tutta colpa di Bauman.

  10. 220
    minimalista -

    Suzanne allora devo aver capito male io evidentemente perchè in alcuni scritti precedenti ( quelli di Acqua mi pare ) avevo letto anche di “aspetti emozionali” che riguardano il ricordo di un ex. Non ho mai creduto nel dover rinnegare un proprio passato, qualunque esso sia stato, perchè è quello che ci ha fatto crescere e nel bene e nel male ci ha reso quello che siamo oggi. Ho parlato di rielaborazione, che è differente. Forse anche Adam dovrebbe imparare ad ascoltare un pò meglio, così non si sarebbe sbagliato su questo punto. Il fatto Suzanne è questo, che io come partner della mia compagna non posso sapere in che misura la presenza di un suo ex nella sua vita potrebbe o meno sfociare in atti sessuali, e questo ovviamente può mettere in crisi il rapporto, inutile negarlo e come giustamente ha detto beetlejuice certi “equilibrismi” funzionano solo sulla carta perché non siamo creature angelicate e asessuate.

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