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Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2020. L'autore, stukas, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“Se un compagno avesse un legame esclusivamente sessuale con un’altra andrebbe bene? Credo di no. E perché un legame esclusivamente intimo ed emotivo con un ex dovrebbe essere addirittura ben accetto?”. In generale sia che si tratti di ex “effettivi” che di ex “idealizzati” dipende da quanto questo legame incide effettivamente nell’equilibrio mentale dell’interessata e, di riflesso, della coppia. A mio parere spesso succede che quando si mette al corrente il partner attuale di tali legami, con il buon proposito di essere trasparenti e ottenere fiducia, si ottenga, in realtà, l’effetto opposto di creare dubbi e disagi. A questo punto se l’interessata, in buona fede, ritiene che “le faccia bene”, per suoi specifici motivi, mantenere determinate relazioni, sempre che queste non pregiudichino effettivamente l’equilibrio della coppia, forse sarebbe meglio per lei coltivarle in modo discreto e mantenere una certa riservatezza.
Chidere a una donna se accetterebbe di buon grado la situazione opposta non ha senso perché credo che gli uomini, per loro natura, se coinvolti in nuove relazioni affettive, siano meno propensi a mantenere rapporti intimi- emotivi e non sessuali con le loro ex. Comunque, a livello del tutto teorico, io credo che accetterei l’esistenza di tale situazione sempre che non abbia impatti sull’equilibrio della coppia (ad esempio sottrazione di tempo), ma, in generale, per i motivi di cui sopra (potenziale fonte di sentimenti irrazionali di gelosia o fastidio) preferirei non essere messa al corrente.
Minimalista,
a grandi linee concordo con il post 169: se è necessaria una “stampella”, “qualcosa non funziona” o “qualcosa manca” alla pienezza di coppia.
nella maggior parte dei casi l’errore è a monte, in quanto nessuno dei nuovi partner dovrebbe lasciarsi troppo coinvolgere in una relazione che presentasse, fin dall’inizio, per uno dei due, l’ipotesi o l’incertezza di non totale chiusura di rapporti amorosi precedenti.
ogni caso è a sé, da considerarsi con molti dettagli, ma si può facilmente supporre che fratture di pensiero di un certo peso non siano sempre superabili, senza il cedimento doloroso (totale o parziale, reale o fittizio) del più innamorato, del più psicologicamente fragile o bisognoso dei due.
di fatto, si conserva, nei propri cassetti intimi o in piena trasparenza, tutto quello che è utile al proprio benessere psichico. per me, l’ “esclusiva” è dono istintivo, non una modalità di relazione che si possa esigere o imporre.
ogni coppia, poi, si barcamena sugli equilibri che riesce a stabilizzare, mai del tutto immutabili o perfetti.
Ma che senso ha stare in coppia per poi ricorrere al passato, o comunque a “terzi”, per alimentare il proprio “benessere”. Che benessere é quello che richiede delle integrazioni di quella natura? Mi sembra ovvio che qualcosa dentro di sè non ha fatto il percorso di maturazione e di oggettivazione che doveva fare, perchè alimentare quelle richieste assomiglia più alla ricerca di un benessere tossico e non omeostatico.
L’aver scoperto in coppia che si ha bisogno di un trio o di un quartetto per “star bene”, deve far riflettere non solo sulla coppia come causa ma soprattutto su di sè.
Ma poi, ditemi, si sta bene realmente dentro “quell’assemblea” o anche quella è l’ennesima illusione?
P.S. continuò a sorridere quando leggo che “ogni caso è a sé, da considerarsi con molti dettagli…”. Poi se li guardi bene, quei dettagli sono sempre gli stessi, e facilmente intercambiabili nei vari “casi a sè”.
Scusa Rossana, ma se io sono innamorato e la mia partner pure, che bisogno c’è di “cedimenti dolorosi”? Dovrebbe venire naturale non pensare più ai propri ex se la persona attuale ci coinvolge veramente, quindi in quel caso non si tratterebbe di un sacrificio ma di una tendenza spontanea. Sono invece più propenso a credere che mantenere rapporti ( anche solo platonici ) con un ex, significa che la nuova situazione non ci sta dando quello che cerchiamo o non è basata su adeguati presupposti. Personalmente non impongo nulla, se la mia donna è convinta e contenta di volermi dare l’ esclusività, come io a lei, ne sono felice. Altrimenti le auguro buona fortuna. Un rapporto amoroso se è stato veramente tale non può trasformarsi in amicizia una volta finito, altrimenti le cose sono due: o quello non è mai stato un rapporto amoroso, o non è un’amicizia ma è altro.
Golem, infatti non tutti sono fatti per stare in una coppia “esclusiva”. Oppure non tutti sono così fortunati o determinati a raggiungere la sintonia assoluta di coppia e il completo soddisfacimento di TUTTI i bisogni affettivi e sociali attraverso un’unica persona. Che lo si voglia o no esistono situazioni di “assemblee interiori” più o meno numerose che possono tranquillamente essere “celate” (o anche rivelate) per anni e a proprio uso e consumo senza necessariamente creare problemi alla coppia. Inoltre, Mimimalista, non puoi essere “assolutista”. Suzy ha appena detto che lei ha mantenuto un buon rapporto di amicizia col suo ex, il quale non sta pesando sulla sua attuale relazione. Cosa importa quel che è stato? Bisogna concentrarsi sul presente, senza pretendere che l’altro cancelli i ricordi e le emozioni ad essi legate e che fanno parte del suo patrimonio emotivo ed evolutivo. Ovvio che bisogna trovare un equilibrio. In generale ritengo che la gelosia sia un sentimento irrazionale egoistico e dannoso per se’ e che il più delle volte sia del tutto immotivata.
Minimalista: “Un rapporto amoroso se è stato veramente tale non può trasformarsi in amicizia una volta finito, altrimenti le cose sono due: o quello non è mai stato un rapporto amoroso, o non è un’amicizia ma è altro.”
Lo dico da sempre. Ma chi vuole giustificare l’ingiustificabile lo fa, e si autoconvince, come succede a una campionessa mondiale di quello sport. Un rapporto d’amore aggiunge l’amicizia “dentro” il rapporto e non dopo. L’amicizia tra due che si amano e un rafforzativo del rapporto, e non un “ripiego” di “seconda categoria” quando questo è finito. L’amicizia (vera) è la migliore e più “umana” forma di amore che ci sia, perchè non dipende da moti istintuali o da illusioni romantiche che spesso condizionano le nostre decisioni amorose, ma matura lentamente sia nel cuore che nella mente allo stesso modo, e quando succede tra due che si amano conferma che quell’amore è vero. Perchè, come sostengo da anni, un amore “vero” non può finire, può solo diventare più grande. E “quello” è il modo, migliore per farlo.
Aggiungo:se Paolo fosse stato una donna oppure un cane sarebbe cambiato qualcosa dal vostro punto di vista? Penso proprio di sì. Perche’la vostra reale paura è che dietro l’affetto sincero o il bisogno di accudimento sia nascosto un residuo di attrazione fisica (soprattutto) o di profondo attaccamento emotivo (meno) che mette in crisi il vostro desiderio/ vanto di sentirvi “unici e completi”. È una provocazione, ma solo per invitarvi a pensare in modo più “distaccato” e generoso.
Acqua, quello che dici lo capisco, ormai un po’ ti conosco, così come per le note vicende ho conosciuto più profondamente mia moglie, e so quali e quante sfumature femminili “buone” esistono in quella “possibilità”. Ma dall’altra parte c’è un maschio, che non “sente” la cosa come te, e che tu le cerchi o meno le sfumature sessuali prima o poi si presentano, anzi, sono sottintese, perchè il precedente legame le vedeva ben presenti. Premesso che la questione “coppia in progress” ha dei principi “taciti” che la sovrintendono, la prima cosa da fare sarebbe quello di parlarne e chiarire la cosa, con tutte le conseguenze possibili, compresa, perchè no, che venga accettata. Ma accettata però, non tollerata, perchè la tolleranza ha un limite, che, per esempio, in Stukas è stato superato. È gelosia? Anche, ma è da considerarsi strana in una situazione così anomala dal punto di vista di una relazione sentimentale?
Onestamente se per ipotesi, l’amico Scott si trasferisse chessò, a Monza, e Sally uscisse una paio di volte al mese con lui, soli, mi chiederei perchè》
》Ma lo farebbe anche la moglie del bell’americano. Insomma, temo che chi (accoppiata) si trovasse nella necessità di avere certe “integrazioni”, avrà più problemi di quelli che vuol risolvere. Perchè il mondo è così, ed è così per motivi storici, culturali e umani lontanissimi che richiederebbero una tesi per spiegarli, per questo l’esempio di un’amica donna per una donna o un cane non calza per quei motivi di cui sopra.
Come sai ho amicizie femminili, anzi, come ho spesso detto comunico meglio con loro che con tanti uomini, ma conosco bene i confini di quelle relazioni, che durano proprio per altre tacite regole che riguardano quei rapporti.
Insomma, a mio parere certe esigenze vanno indagate, perchè se una donna si “tiene” un ex nel “cuore” al punto di non potervi rinunciare, come dice qualcuno qui, non è un ex. Una storia finita può stare nei ricordi, non nella vita. Può darsi che un giorno l’utopia hippy della coppia aperta diventi realtà, ma i primi tentativi come sai sono falliti. Nell’Era dell’…Acquario, pensa.😅
Ciao