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Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2020. L'autore, stukas, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“È un po’ come se venendo a stare da me si portasse dietro anche lui, oppure potrebbe essere una rabbia…”
Stukas, come la giri e come la volti, coi tasselli che compongono la vostra storia multitasking, e la successiva retorica buonista che li ha fissati sulla bacheca della Teoria, Charles Aznavour che canta mestamente “Ed io tra di voi”, aleggia nell’aria di questo thread, e non posso fare a meno di ricordare l’irresistibile interpretazione satirica di Vianello e la Mondaini. Scusami ma a me continua ad apparire tutto comicamente grottesco, e l’esempio delle mutande lo conferma splendidamente.
E vabbé Golem, però tu leggi solo quello che vuoi, cosí non vale!!
E daje Suzy, è facile fare teorie idilliache col bofice degli altri. I tasselli, i “propri vissuti”, gli equilibri. Il fatto è che non si può vivere un rapporto in tre, dai. Non lo farebbe nessuno, neanche tu nè l’altra opinionista.
Quella donna ha un brutto problema irrisolto con ‘sto Paolo. È un po’ come certi accumulatori seriali, che non buttano niente perchè chissà, può sempre servire, e alla fine riempiono la casa di puttanate che gli impediscono una vita normale. Nessun rapporto può trovare una soluzione con un “io tra di voi’, se non per un opportunismo che non mi sembra ci sia nel caso in questione. Con tutto il rispetto per i due protagonisti ufficiali, a me sembra che a causa di quel “fardello” un rapporto “importante” non sia neppure iniziato con quel “criceto” psicologico che gira nella capa di lei, restando sempre nello stesso punto. Poi oh, magari sbaglio e alla fine i due “adottano” Paolo, vivendo tutti insieme felici e contenti. Come si addice all’happy end delle favole.
Stukas, stai compiendo un’autoanalisi approfondita, complimenti. Mi limito a due “alert”: libertà e rabbia. Spesso la voglia di libertà cela anche il desiderio di svicolare nei momenti cruciali, spesso vogliamo essere liberi, ma non digeriamo la libertà altrui.
Altro aspetto la rabbia, non sottovalutarla. È sempre la punta dell’iceberg.
Golem, credo non sia un problema di “teorici”, chi ne sa di più o di meno, ma di “sentire”. Sappiamo se qualcosa ci fa stare male o meno e anche perché, altrimenti tutto sarebbero davvero possibile, la moglie che ti stira la camicia per fare bella figura con l’amante e “mi raccomando, divertiti!”. La verità è che con i giusti presupposti Paolo sarebbe stato ridimensionato, senza far torto a nessuno.
Beetle, possiamo stare a discuterne per mesi, ma la presenza di una terza figura “sentimentale” in una relazione sentimentale dà fastidio a tutti, uomini e donne. Possiamo fare tutte le illazioni filosofiche ma non se ne viene fuori, perchè una buona parte della persona cui tieni è impegnata “altrove”, e questo non piace a nessuno, neppure a lo chi lo teorizza possibile pensando alla realtà del solito Meraviglioso Mondo di Amelie. Quella presenza, seppure giustificata con la “ragione” verrà presto o tardi sopraffatta dal tarlo dell’istinto, e quello lavora maledettamente bene. La prova la fornisce lo stesso Stukas, che ha tollerato sino ad un certo punto, ma oggi è ovviamente stanco. I due possono spendere un capitale dal “terapeuta” senza venirne fuori, perchè a 50 anni sanno tutti che non è facile, se non impossibile, cambiare certi parametri emotivi.
Io e mia moglie abbiamo speso quasi tre anni per fare sparire un fantasma molto meno presente di questo Paolo. Paola c’è la può fare anche da sola, ma solo se lo vuole fortemente. Ma lo vuole? Io ne dubito.
Comunque Beetle, questo é l’ultimo thread con un minimo di spunti di interesse. Il sito é diventato una RSA.
Golem, infatti basta prendere come termine di paragone quando si è innamorati. È un’energia potente, che porta a cercare di vedere felice il partner e soprattutto si ha voglia di trascorrere più tempo possibile con lei/lui. È anche molto difficile non provare gelosia, così come è molto difficile che si voglia dare spazio ad altri/e. Quello che succede dopo lo sappiamo tutti, è fisiologico, si passa a qualcosa di diverso ed è a questo punto la vera sfida. Noto molte persone che per “giustificare” proprie “debolezze”, argomentano anche in modo molto efficace, ma come evidenzi anche tu, nel profondo qualcosa resta, istintivamente qualcosa non va.
Qual è il confine? Ogni coppia si da il proprio limite. Andare dall’ex ogni giorno? 3 volte a settimana? Una? Di certo non esiste solo il “tradimento” fisico e si può benissimo essere gelosi di una condivisione emotiva esclusiva.
“alla realtà del solito Meraviglioso Mondo di Amelie”
Golem chissà se riuscirai mai ad esprimere un opinione senza storpiare quella altrui,eppure non è così complicato.
Scopriresti che nessuno ha consigliato a Stukas di stappare una bottiglia di Champagne e di adottare Paolo(direi il contrario) ma molti sono state i consigli di cercare uno sguardo d’insieme della situazione.
Guarda, tornando al paragone (per me non completamente calzante) di Stukas:
Mutande (Rapporto Vecchio) vs Vestito Nuovo che tanto ti è piaciuto.
Nessuno ha gridato viva le mutande sporche, ma c’è chi ha fatto notare che il vestito (rapporto Stukas/Paola) cosi nuovo non è (8anni)
Per di + se lo sono cucito su misura a 4 mani e probabilmente entrambi senza cambiar d’intimo.
Ecco,magari semmai serve una bella gita di coppia alla lavanderia “dialogo”da entrarci spogli e non vestiti da pre-risposte.
Insomma nessuna campagna d’adozione pro-Paolo.
Al solito, cosa c’entrava Amelie?
Nulla
Secondo me il punto di svolta cruciale nelle risoluzione di questi problemi e’la volonta’ di mettersi a nudo davanti al partner e l’assunzione, da parte di quest’ultimo, di un atteggiamento di totale apertura mentale, ascolto e accantonamento di sentimenti di gelosia/fastidio/superiorita’. Non ci devono essere pressioni, ma solo una dimostrazione che l’obiettivo comune e’ stare meglio insieme. Golem, probabilmente nel caso tuo e di Sally, nonostante il percorso sia stato lungo, c’era in entrambi questa volonta’ di fondo di risolvere una situazione che era vista da entrambi come un ostacolo. Nel caso di Stukas non e’ chiaro se Paola voglia realmente staccarsi dal suo “oggetto” di gratificazione personale. Se non c’e’ questa forte motivazione anche da parte sua tempo che le sedute con lo psicot servano poco.
Adam, ma mi vuoi dire con semplicità quale sguardo d’insieme si può trovare in una relazione fatta di tre “angoli acuti”? Guarda che avevo capito benissimo i vostri discorsi, ma suonano come concessioni retoriche del tutto impraticabili sul lungo periodo. I due si saranno pure cuciti addosso il vestito senza cambiare le mutande, lui avrà abbozzato per compensare il suo bisogno di “libertà”, ma oggi Stukas si è rotto i maroni di fare il Raimondo Vianello di quella irresistibile scenetta,(https://www.facebook.com/musicultura/videos/864320240575493/) e sta ponendo una questione a lei che prima o poi suonerà “o lui o me”. Questo è il distillato della situazione, o ne vedi altri? Adesso chiedo a te come ti comporteresti se ti trovassi nelle sue condizioni, o nelle più modeste mie dell’epoca, quando scoprissi che c’è un fantasma nella vita di lei che interferisce con la vostra. Il Mondo di Amelie è quello che propone qualunque possibilità di trasformare un triangolo in due rette parallele, come dovrebbe essere in tutte le coppie degne di questo nome》