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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2007. L'autore, Lilyana, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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x Riccardo
concordo pressochè in toto con ciò che dici, Riccardo. La tua analisi e la tua volontà di cercare sempre di preservare dignità e rispetto, anche qall’interno di quella che a volte è la “misera” condsizione umana va elogiata con tutto il cuore.
Te lo dice uno che ha capito bene il senso del tradimento e che ha capito benissimo che “ferire” un’altra persona per problemi propri è una cosa, come dici, davvero meschina e degna di persone incapaci di mantenere una seppur minima “umanità”!
Di persone come Lilyana ne è pieno il mondo anche se, credo, si debba loro comunque umana pena e compassione!
Errori ne faccaiamo molti, tutti, anche se poi alcuni di noi riescono davvero ad imparare dai propri errori!
Ma hai perfettamente ragione.
Anche a causa di quella invenzione disastrosa chiama del “femminismo” (per il quale in parte ho parteggiato, in passato) una tipologia di donna crede sempre (un certo tipo di donna, ovviamente, perchè altre donne sono le creature più splendide che la natura abbia creato, in tutti i sensi) di essere la regina che piò scegliere, pretendere, sputare su ciò che non le va ed avere sempre tutti ais uoi piedi, partendo da quel luogo comune idiota e insensato che dice “alla fine, è sempre la donna a scegliere”!!
Ma quando mai!!!
Certo, un certo tipo di donna seglierà sempre quando ha a che fare con un certo tipo di pseudo-uomini! E i pseudo-uomini sono tanti, come, ad esempio, quelli che con ipocrisia insopportabile (che loro chiamano invece libertà e mancanza di bigottismo!) si prostituiscono e portano le proprie mogli a prostituirsi in luoghi detti “privè”, dove si pratica il cosiddetto “scambio di coppia” che altro non è che l’abnorme e più grande pulsione sado-masochista per i drammi e le violenze che sicuramente gente del genere ha subìto nell’infanzia!
Alla prox…
ciao topodiddl, non ho parlato di automatismi nel mio post 48, anzi ho anche scritto “Ovviamente non è detto che a tutti nelle medesime circostanze vengano questi dubbi, ma a quelli cui vengono probabilmente o sono persone fragili o persone forti che sanno sempre mettersi in discussione, dipende dai punti di vista. Delle volte confondiamo la capacità di autocritica con la scarsità di autostima e viceversa, e cmq sai c’è chi la felicità la trova dentro di sè e chi nell’amore per l’altro, ma non credo che chi sceglie la seconda via sia poi così fragile”. 2) Secondo me poi in definitiva uno è libero di cercare e trovare la felicità dove più gli risulta congeniale, non capisco perchè escludi che uno possa trovare la felicità nell’amare. 3) La confusione fra l’essere stimati e l’essere degni di stima è puramente concettuale, ovvero essere degni (o non degni) di stima è un dato obbiettivo, essere stimati (o non stimati) è un dato soggettivo nel senso che dipende dalla soggettività dell’altro stimarci o meno…. sarebbe troppo bello se ciò che è obbiettivo coincidesse con ciò che è sogggettivo. Ciao e bacino
ciao mrossi00, non ti capisco , pensavo, dai post che hai scritto fino adesso , che per te partecipare a un forum non significasse certo dare “fiato alle trombe” di chi proprone un argomento anche se riguardante la sua sfera privata!…e invece cosa leggono gli occhi miei! :-(..e poi scusa tanto è ovvio che alla fine della fiera faccio come cavolo voglio io! come dovrei fare? e poi come ti permetti di giudicare la mia condotta di vita appellandola “sbandata sbadata”? che sai te della mia vita? se lo hai fatto in senso ironico ok…mi sta bene, ma nel contesto in cui hai espresso queste parole non è chiaro se lo dici con ironia benevola o con cinico sarcasmo. Se purtroppo non hai il piacere di ascoltare la campana del povero Paolo allora non dovresti partecipare per coerenza a questo forum e a nessun’altro in cui si manifesti una sola campana . Ma cos’è questo? un processo, in cui è necessario sentire la controparte? o un forum?..e poi che squallore!! ritenere utile e necessario sapere quali accordi c’erano fra me e Paolo!! (ma adesso l’intesa o non intesa fra due persone che hanno una relazione si chiamano accordi???)….siamo mica andati da un notaio il giorno che ci siamo buttati in questa storia! poi però ti contraddici quando dici che “…..Capisci che la vita ti offre un’altra opportunità, arricchisce i tuoi giorni..ti fà di nuovo vedere tutto a colori.E allora puoi decidere per la doppia esistenza ..integrativa e ti sembra di volare nuovamente” appunto mentre voli nuovamente che fai? stipuli accordi con il tuo lui/lei? e poi non ho capito cosa volevi dire con “Lilyana sono con te.Però tu 6 di quelle persone che non sentirai mai completamente tue”. Ciao!!!
Cara Lilyana, ti rispondo molto volentieri, perchè purtroppo a tutti noi nella vita capita di dover prendere atto che le persone su cui credevamo di poter contare, e che ritenevamo avessero umanità e sentimenti sono invece piccole e meschine.
Tra l’altro, io ho 46 anni come te, quindi credo che alla nostra età la cosa peggiore sia perdere tempo con chi non lo merita.
Per quanto riguarda la tua storia, e la gravidanza interrotta, direi che la prima cosa da notare è che il tuo (ex) amico Paolo avrebbe potuto essere lui più accorto, e prendere precauzioni se voleva evitare di trovarsi in quella situazione. Il fatto che tu avessi problemi di infertilità non escludeva del tutto che non ci potesse essere una gravidanza, quindi un uomo che vuole evitarla usa ugualmente le dovute precauzioni. Credo però che anche tu avresti dovuto chiarire prima con Paolo cosa ne pensava di eventuali figli che sarebbero potuti nascere dalla vs. relazione, perchè lì ti saresti potuta regolare anche tu, una volta preso atto che Paolo non voleva figli (non si può fargliene una colpa, l’importante è essere chiari).
Non mi è chiaro dalla tua lettera cosa avresti fatto se la gravidanza fosse andata a buon fine, e cioè come avresti gestito la cosa con tuo marito e con l’altro.
Capisco solo che avresti fatto ogni sforzo per tenere e crescere il bambino, pur con tutte le difficoltà a 46 anni, e questo è molto bello.
Per quanto riguarda Paolo, credo che non debba piangere molto su uno così, e l’unico “errore” sia stato “aprirgli il cuore”.
Più di un anno fa avevo conosciuto una donna che ritenevo amica sincera.
Poi, i suoi comportamenti e le cose che mi ha detto mi hanno fatto ricredere, ho preso atto della sua ambiguità e chiusura mentale, e mi è spiaciuto.
Le ho scritto dicendole solo che io credo nelle cose chiare e coerenti, e da parte mia il mio atteggiamento non è cambiato.
Le ho detto solo di farsi avanti lei, se vorrà riconoscere davvero il valore della mia amicizia e si comporterà di conseguenza. Però non l’ho più cercata, nè l’ho colpevolizzata, ho mantenuto la mia serenità e il mio buon umore.
Tutto qui, io lascio aperta la mia porta, ma non perdo tempo a correre dietro a chi a un certo punto dimostra meschinità o aridità, oppure si comporta in modo deludente.
Avendo 46 anni anch’io (ma è una cosa che faccio da parecchi anni) voglio evitare di perdere tempo, e preferisco guardare altrove senza drammi, se una persona in qualche modo mi delude. Ho imparato da molti anni che prima occorre volere bene a sè stessi, poi agli altri, ma non bisogna mai volerne troppo e fare “monumenti” alle persone cui vogliamo bene.
Ecco, ti auguro solo di incontrare persone affidabili e dotate di cuore, e se posso darti un suggerimento è solo quello di vivere i tuoi sentimenti con serenità e allegria, ma forse con meno intensità, senza buttarti a capofitto, mantenendo quel minimo distacco che può evitarti delusioni cocenti.
Un carissimo saluto.
ciao paolo cogitoergosum, forse dovresti cambiarti di pseudonimo, trovo che per te sia adatto disturboquindisono.
“Di persone come Lilyana ne è pieno il mondo anche se, credo, si debba loro comunque umana pena e compassione!” come è umano lei! grazie ..ma strano a dirsi anche io sono molto umana e provo molta pena e compassione per te.
Mi preme puntualizzare una cosa. Siamo usciti fuori dal tema proposto da questo forum. IL tema originario era sulle conseguenze dolorose di dire la verità all’interno di una realzione (clandestina o non clandestina che sia) un tema oserei dire con un sfondo molto pirandelliano..invece la discussione si è pilotata, ahimè soprattutto grazie ai signori maskietti, sull’elemento della infedeltà coniugale e della doppia vita annessa . Come mai???? Se vi preme tanto il discorso corna ci sono altri forum che parlano ampliamente di questo. Ciao a tutti!
Ciao Lilyana…
iniziamo dal commento n. 56: la mia risposta te l’ho data subito nel primo post… sincerità sempre e comunque perchè (io) credo che sia alla base di un rapporto pulito. Se manca quella non è un rapporto “vero”… (sempre pareri personali e quindi anche non condivisibili naturalmente). Mi sono anche sentito autorizzato a dire cosa ne pensavo sul resto delle cose scritte… se poi mi vengono chiesti pareri su altre cose è chiaro che se posso rispondo 🙂
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per quanto riguarda il n. 52 invece credo che sia giusto mettersi in discussione ma senza perdere di vista l’importanza che abbiamo noi stessi. Voglio dire quando qualcosa non va come avremo voluto (sia essa una relazione o qualsiasi altra cosa) ci troviamo bastonati dagli eventi a chiederci “perchè? cosa non ha funzionato? è colpa mia?” i tempi di reazione naturalmente variano di volta in volta solitamente più abbiamo investito in questa cosa e più tempo ci mettiamo a ripercorrerla… invece più volte abbiamo affrontato questo percorso di “autoispezione” e più rapidamente lo portiamo a termine la volta successiva perchè bene o male sappiamo dove guardare.
Possiamo trovare delle cose in noi che non “vanno bene” e che nessuno ci aveva mai fatto notare… come possiamo non trovare nulla… in fondo credo che ogni esperienza ci lasci un segno e ci cambia anche nel nostro modo di essere.
La felicità di cui parlo è quella “personale” se possiamo così definirla che può essere ricercata solo in noi stessi… chiamalo amor proprio… o come ti pare… capito cosa intendo?
Forse allora stiamo dicendo la stessa cosa sulla stima (meritarla e averla)… l’importante è che noi sappiamo di meritarla… perchè il nostro modo di comportarci e il nostro modo di fare ci piace e ne andiamo fieri per tanto riteniamo di poter essere stimati per quello che siamo… poi non è detto che tutte le persone che incontriamo nutrano stima per noi… ma fino a che noi sentiamo di meritarla la cosa un po “ci scivola addosso”
Grazie per il bacino… uno anche a te.
ciao albert innanzitutto volevo precisare che quando ho scritto il post 56, non era ancora giunto il tuo commento, quindi ti ringrazio per aver rportato la discussione sul suo tema originario.
Con paolo non mi è mai passato nemmeno per l’anticamera del cervello di parlare di cosa avremmo fatto se fossi rimasta incinta per la semplice ragione che per me la possibilità di una gravidanza era più remota del sole stesso. Quindi come è possibile parlare di ciò che praticamente ritieni inesistente ?…non avendo molto tempo a disposizione per noi, è ovvio che l’occupavamo a parlare e a fare cose fattibili e da noi ritenute esistenti, se permetti!! 🙂 .
Se la gravidanza fosse andata a buon fine mio marito a tutti gli effetti sarebbe stato il padre di questo bambino a sua insaputa, certo, lo so avrei cresciuto questo bambino nella menzogna . Dici che è meglio non nascere piuttosto che vivere nella menzogna sulle condizioni della tua venuta al mondo?
albert quello che tu chiami minimo distacco per me è paura di amare.
l’amore è il più grande rischio della vita , è l’amore stesso che ci fa vedere cose belle dove non ce ne sono e magari però riesce a farle nascere. L’innamoramento non è programmabile, non è che prima devi valutare se la persona è ok e poi te ne innamori. L’amore per fortuna è agli antipodi della razionalità, tu diresti per “sfortuna”. Se tu fossi stato innamorato di questa tua amica avresti saputo cogliere solo il bello di lei e abbelilre il brutto , ma poi in definitiva io sono certa che anche il brutto che c’è in ognuno di noi non è poi così inacettabile, basta “con amore” capire da dove ha avuto origine e perchè e alla finie ci apparirà molto meno brutto, anzi lo acceteremo come parte integrante della persona che amiamo, lo aceteremo nella sua complessità e lo includeremo in ciò che ci rende questa persona così speciale ai nostri occhi
Lilyana, forse c’è un piccolo equivoco sul significato di amore e amicizia. Tu mi dici: se fossi stato innamorato di questa tua amica…ma si può volere molto bene anche a un’amica, pur restando liberi e indipendenti, e senza pensare di dovere mettere su casa insieme e convivere.
Io conosco coppie che vanno avanti da decenni senza essere nè sposate, nè conviventi. Lo so che le convenzioni sociali, la pressione dell’ambiente, il conformismo, la volontà di avere figli a tutti i costi (io sono per l’adozione, ci sono milioni di bimbi infelici al mondo, senza bisogno di metterne al mondo altri, siamo già 6,5 miliardi e la Terra scoppia) spingono le persone a sposarsi e convivere, ma non è detto sia l’unica scelta, o per lo meno non è necessario vivere gomito a gomito sempre tutti i santi giorni.
Comunque, la mia amica ha già un compagno, e a me non importava nulla fare coppia fissa con lei.
Io ho avuto rapporti bellissimi con amiche, di cui almeno 5 sono rimaste tali, un paio da oltre 28 anni, mentre un fidanzamento di 6 anni poi è finito e mi ha convinto che la volontà di molti di vivere insieme a tutti costi è spesso una vera iattura.
L’amore passionale è una fregatura, ti spinge a idealizzare una persona, a camminare sulla “nuvoletta rosa”, a volerla tutta per te, e a crederla molto migliore di ciò che è, poi dopo qualche tempo vedi i primi difetti, cominciano le delusioni, e poi spesso si litiga per anni, tribunali, avvocati, si divorzia, ci si contende i figli, una schifezza insomma.
L’amicizia significa voler bene a una persona lasciandola libera, rispettando la sua autonomia, poi la cosa può finire, ma sicuramente non ci sono drammi, si può magari litigare e lasciarsi, ma la cosa non è così lacerante e fonte di drammi come gli amori passionali finiti male.
Insomma, per me l’amore passionale è stupido, l’amicizia è il vero amore intelligente.
Certo chi vuole stare male, vuole passare le notti insonni, vuole essere geloso, vuole controllare la vita della sua lei o del suo lui cadrà sempre nella trappola dell’amore passionale.
Io non ci casco, e vivo bene, questo posso dirti.