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Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2007. L'autore, Lilyana, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cara Lilyana
capisco che hai una situazione diffcile alle spalle ma devi reagire forse io faccio bello a parlare visto che sono ancora giovane vivo con i miei genitori e poi un lavoro ce l’ho.. ma tu non devi abbatterti.. vedrai che presto troverai un lavoro fisso.. o almeno te lo auguro vista la crisi del lavoro.. comunque sia non arrenderti.. non farlo mai.. buona giornata..
Ciao topodiddl e ciao sonia.
Sonia grazie per i tuoi incoraggiamenti. Kissssss.
Topodiddl ho provato come hai suggerito te a rileggermi il tuo precedente commento. Mi suggerisci di domandarmi se amo mio marito, la risposta è che non lo so, so solo che non provo per lui le emozioni che ho provato per paolo ma so che mio marito è IL MIO COMPAGNO DI VITA , così come io sono la sua compagna di vita. Ci conosiamo, ci capiamo meglio di chiunque altro e soprattutto ci accettiamo per come siamo. Fra noi c’è sempre stata una grande complicità e una grande trasparenza. Con mio marito riesco ad essere me stessa con tutti i miei limiti e lui altrettanto, siamo spontanei e naturali e ognuno a suo perfetto agio. Soprattutto siamo uniti da tutto ciò che abbiamo superato, tradimenti reciproci compresi, e costruito assieme, certo se avessimo avuto anche dei figli sarebbe stato davvero il massimo, sarebbe stata sicuramente una bella famiglia e probabilmente non sarei andata a innamorarmi di paolo. Tutto questo tu come lo chiami? ti pare sia un vincolo di cui debba liberarmi?
Paolo non mi ha mai voluta amare. Lui è uno di quelli che ha paura dell’amore. Ha il cuore chiuso e io non sono riuscita ad aprirlo ma questo non mi ha fatto arrendere e non ha compromesso i sentimenti che provo per lui . Lui ha due figli dalla moglie, l’idea di un figlio fuori dal matrimonio lo ha sconvolto…io per lui sono solo colei che porta catastrofi e anche se il bambino non è nato, io resto comunque una persona potenzialmente anche se non intenzionalmente pericolosa per la sua vita. Sapere che lui mi vede così ora mi fa un male terribile. Per questo ho il rimorso di avergli detto della mia gravidanza. Conoscendolo sarebbe stato meglio evitare.
invece penso che hai fatto benissimo così ti sei tolto dai piedi un “cogl..one” di uomo che non ha mai avuto rispetto ne per te, ne per la sua vita coniugale, ne per tuo marito, ne per il tuo bambino.
Tuo marito, il tuo compagno di vita.. parli così bene di lui.. hai una persona che ti sta accanto, perchè non provi a riscoprire il vostro rapporto di coppia?
Per me hai fatto benissimo, hai fatto quello che sentivi…non è andata…mi dispiace per il bambino, solo per questo, il resto è vita che scorre, tuo marito il rapporto con lui …questo Paolo che per il momento sembra nn voler più avere a che fare con te (si è preso una bella paura), ma poi chissà…hai ancora la tua vita cosa vuoi farne?Questa è la domanda…solo tu puoi rispondere…
Ciao Lilyana,
continuo ad essere schietto eh… non so se ti piaceranno le mie parole.
Come lo chiamo tutto quello che hai scritto?
Vuoi sapere cosa penso? Che quella che c’è tra te e il tuo compagno potrebbe al massimo essere una bella amicizia e che non ha nulla a che fare con l’amore. Penso (da quello che ho letto) che con lui tu ci stia davvero bene ma non lo ami… e penso che _io_ non potrei mai sposare o comunque continuare a stare con una persona che non amo per come sono fatto.
A questo punto mi viene da chiederti cosa è per te il matrimonio? Da certe parole mi sembra che tu sia molto religiosa… dubito che sia cristiana dal tuo atteggiamento e lo ammetto (visto che io non sono un credente) la mia conoscenza è limitata a quell’unica religione che non condivido. Ma nella tua religione quale essa sia è previsto sposare una persona che non ami?
Non so se hai amato Paolo… o se forse ti sei convinta di amare quello che ti dava e che ti mancava dal rapporto con tuo marito… che invece lui non ti amasse è superfluo dirlo vero? Avresti voluto un figlio da un’uomo che ti tratta a quel modo e ti dice quelle cose?
Detto questo io non sono proprio nessuno per dirti cosa devi o non devi fare… mi limito ad esprimere opinioni che possono essere condivise o meno.
ciao a tutti,
leiluna grazie per il consiglio, infatti l’unica cosa buona che mi è rimasta sembra strano ma è proprio il mio matrimonio.
Grazie anna, è vero ho ancora la mia vita che a momenti mi sembra invivibile…non sono riuscita ad ottenere molto, solo porte sbattute in faccia per non dire peggio, quando ho donato fiori ci hanno pisciato sopra, è sempre stato così. Non voglio piangermi addosso anche perchè quando soffri non puoi manco esternare il tuo dolore se no ti ritrovi tutti addosso a farti sentire in colpa perchè piangi invece di lottare, certo ci mancano solo i sensi di colpa per completare il quadro. Basterebbe qualcuno che mi dicesse “eccoti la mia spalla piangici sopra tutte le lacrime che vuoi, basta però che prima di farlo ti strucchi! ahahahahahah!…e se finisci i fazzoletti io ne ho una bella scorta, non temere” . In altri momenti penso che la vita continua, che ritroverò un po’ di serenità nn so come.La vita è un gioco di incastri, ogni situazione ti conduce a un’altra , è un tragitto che non conosciamo, ogni strada imboccata porta ad un incrocio….che faccio? vado a destra, sinistra o dritto? delle volte non ci sono incroci, come adesso, forse perchè mi sono fermata e non ce la faccio ad andare avanti. Forse sono ferma ad un incrocio a sinistra il suicidio o l’acool, a destra continuare come se non fosse successo nulla sperando di poter tornare con la stagione estiva a fare i lavori stagionali che ho sempre fatto, aspettando che il tempo curi le ferite del cuore, e dell’anima, sperando che mio marito mi stia sempre accanto, sperando di avere ancora buona salute sopportando pazientemente di sentirmi una fallita perdente, senza voltare le spalle a questa stronza di vita perchè anche gli stronzi qualche volta sorridono. Io non credo molto che siamo noi gli artefici del nostro destino, per esserlo dovremo avere la presunzione di essere potenti come Dio e io questa presunzione o sicurezza non l’ho mai avuta. Preferisco pensare che il mondo è selettivo e io non ne faccio parte, non perchè non abbia voluto farne parte , ma perchè sono stata scartata, non sono idonea…..all’esame di idoneità avevo studiato tutto per bene tranne un capitolo….ahimè purtroppo vengo interrogata proprio sull’unico capitolo che non avevo studiato, invece a un tizio che aveva dato l’esame prima di me e che mi a veva confidato che aveva studiato solo un capitolo , lo interrogarono proprio sull’unico capitolo studiato e così risultò idoneo per far parte del mondo. Funziona così, lui sa meno cose di me, prepara bouquet non particolarmente belli, li regala e tutti gli sorridono e lo ringraziano e gli offrono il caffè , qualche volta è lui a offrire il caffè perchè qualcuno gli regala un bouquet. Io fuori dal recinto del mondo preparo i miei bouquets, li sporgo ma regolarmente ci pisciano sopra quando vedono che provengono da una fuori dal mondo, non sono omologati
ciao topodiddl,
la favola del matrimonio d’amore è abbastanza recente. I miei 4 nonni non si sposarono certo per amore (e non furono certo li unici al mondo!)nemmeno alcuni miei zii, non sono nemmeno tanto sicura se lo abbiano fatto i miei. Ci si sposava per “sistemarsi” e mettere su famiglia e in questa “sistemazione” l’amore aveva lo stesso ruolo che può avere un bel copritavolo in una sala da pranzo, se c’è bene, abbellisce la stanza ma se non c’è ..pazienza, non è essenziale, l’importante è che ci siano il tavolo le sedie e la credenza. L’importante in un matrimonio era il desiderio di staccarsi dalla famiglia d’origine, di crearsi una famiglia prpria , di conquistare un ruolo nella società riconosciuto importante dalla società stessa cioè il ruolo del padre di famiglia e della madre d i famiglia. La famiglia aveva un valore nel bene e nel male e il matrimonio esisteva in funzione sua. Abbiamo voluto stravolgere la natura del matrimonio e infatti il matrimonio è in crisi. Io credo sia sulla strada dell’estinzione, non so se sia un bene o un male, forse è una conseguenza del cambiamento dei tempi, ma pensare oggi che il matrimonio si basi sull’amore è pura illusione, una favola diciamo pure abbastanza ideologizzata già prima dell’avvento del 68! i matrimoni d’amore laciamoli nei sogni, nei libri di favola e in certi bei film del passato, quello è il loro giusto posto. Se tu vuoi sposarti per amore preparati a un bel lavoro di disillusione che ti auguro il meno traumatico possibile. Ciao
Cara Lilyana, che gran casino!
Ti sei costruita una gabbia con le tue mani, forse non lo vedi? Ti sei rintanata in un matrimonio di comodo, hai cercato l’amore fuori, purtroppo con una persona “sbagliata” che ti ha fatto ancora più male, e adesso non sai cosa fare? Ma gioisci! Ora puoi, e secondo me ‘devi’, riprenderti la tua vita, con forza, con coraggio, con amore. Amore verso di te. Lascia stare tutto. Pensa a te. Lui, cioè l’altro, è un perdente. Cerca di non esserlo anche tu. Ma per fare ciò devi credere nelle tue possibilità, in quello che sei e in quello che vorresti essere. Impegnati al massimo per riuscire laddove credi ne valga la pena. Capisco il dolore che puoi provare. Prenditi tempo. Nessuno ti punta una pistola per decidere cosa è meglio fare. Vivi il tuo dolore, lascialo sfogare. Una volta che tutte le lacrime sono state piante, potrai ricominciare a vivere. Allora saprai dove vorrai andare e cosa vorrai fare della tua vita. Al momento, da quello che scrivi, vedo solo tanta confusione. Per cui, lasciati andare. Ogni sofferenza, grande o piccola che sia, si supera meglio se si ha una spalla su cui piangere.
Continua a scrivere su questo post, vedrai che ti sentirai meno sola. Ti faccio i migliori auguri. A.
Ciao Lilyana,
come ho già detto nel mio primo commento non intendo giudicarti… ognuno è libero di fare quello che vuole.
Parli di matrimonio come “via per staccarsi dalla famiglia di origine e farsi una vita propria” ma io non la vedo così. Se voglio staccarmi dalla mia famiglia prendo i piedi e me ne vado di casa… in affitto o mi prendo una casa mia con un mutuo… e non per questo devo sposare una persona che non amo… preferirei 10000 volte stare a casa dei miei fino a 90 anni piuttosto che fare una cosa del genere.
Se vado a vivere con una persona e arrivo a sposarla è perchè con quella persona voglio condividere il resto dei miei giorni… e se non la amo di sicuro non è quella la persona che deve stare accanto a me.
Tu consideri l’amore come una cosa marginale… che può esserci o non esserci… io invece la considero fondamentale… è il matrimonio che può esserci o non esserci… nel senso che se amo una donna non necessariamente devo sposarla… anche se penso che mi piacerebbe farlo e costruire con lei una famiglia.
Ti chiedo allora un’altra cosa: cosa è per te il rispetto?
Per rispondere all’altro tuo post invece ti dico che siccome siamo liberi di fare le nostre scelte… ed è una cosa davvero preziosa la libertà… la direzione che prenderà la nostra vita la scegliamo noi giorno per giorno con le scelte che facciamo.
Sgrano gli occhi quando leggo cose tipo “non faccio parte di questo mondo perchè non ne sono degna”… ma hai davvero un giudizio così basso di te stessa? Credi davvero di non valere nulla?
Beh se è così ti sbagli! Ognuno di noi vale quanto tutti gli altri che lo circondano… ne più e ne meno.
Chi ti dice che devi essere forte e che devi lottare lo fa per te… non ti dice di certo che non devi piangere e non devi sfogarti… anzi farlo è un bene… fallo finchè senti il bisogno di farlo… ma con la consapevolezza che non puoi piangere per sempre… che ad un certo punto bisogna stringere i pugni e rialzarsi. So che è facile a dirsi e che quando uno sta male non ha ne la voglia ne la forza di reagire ma vuole solo lasciarsi andare… chi ha provato un grande dolore sa cosa vuol dire soffrire.
Ma non devi mai arrenderti e provare a rialzarti ogni volta che hai un po di forza… magari non riesci alla prima… neppure alla seconda… ma a furia di provare ti troverai di nuovo in piedi e pronta a continuare la tua vita… difficile… carogna… ma che vale comunque la pena vivere.
ciao topodiddl,
scusami come al solito forse non mi esprimo molto chiaramente. Io parlavo del matrimonio al tempo dei miei nonni. Infatti ho usato i verbi al passato se rileggi bene. Mi sono solo permessa di evidenziare che l’istituzione matrimoniale ha avuto la sua evoluzione fino ai nostri tempi. E secondo me la formula al tempo dei nonni era dura ma sicuramente era più realista. Non tutti andavano via di casa volentieri e di propria volontà, tanti andavano via perchè i genitori per primi con le buone o con le cattive facevano capire ai figli che era ora di sloggiare; quale genitore ora metterebbe alla porta il figlio? E infatti sti figli non se ne vanno più di casa! E’ bello pensare che oggi ci si sposa per amore ma il punto è ” si resta poi sposati per sempre per amore?” La risposta è quasi seempre no e quando ci si accorge che l’amore è finito iniziano i guai, il matrimonio non ha più senso. . Insomma un matrimonio fondato sull’amore è vulnerabile, debole, destinato a fallire prima o poi. Nel complesso si vive meglio ora la vita di coppia, ma bisogna fare attenzione a non aspettarsi troppo dal matrimonio, insomma un pizzico di realismo dei nostri nonni non guasta. Perchè mi chiedi cosa è per me il rispetto? Rispettare per me è riuscire a mettersi nei panni altrui e agire di conseguenza. Cmq se rileggi bene quanto ho scritto non ho nessun giudizio negativo della mia persona, anzi. Il problema è far coincidere l’opinione che ognuno di noi ha di se stesso con la valutazione che il mondo dà a ognuno di noi … combinazione sto guardando la fiction rai su marco pantani, lui sicuramente è stato una vittima eccellente di questa mancata coincidenza.