Soprattutto non fateli voi!! Non fate quest’errore fatale!!! Se volete essere amati, desiderati, coccolati e sì, perché no, anche un po’ viziati, la femmina dev’essere senza figli! Altrimenti riversa tutte le attenzioni, tutto il suo amore su di loro!!! Li stravizia, li cresce male accontentando tutti i loro capricci e voi non esistete più, venite relegati in un angolo, diventate solo un portafoglio, una noia per loro! Un passatempo per quando si annoiano, non hanno nulla da fare e solo in quei rari momenti si ricordano che esistete!! E si faranno sbattere dal primo stallone figo che capita loro sottomano!! Ricordatevi di queste mie parole!!! Non dite poi, di non saperlo! Di non esser stati avvisati! Siate voi il loro mondo, il centro della loro esistenza! Solo così sarete felici!!
Altrimenti vi ritroverete a fare come Berlino ne La casa di carta:
B: figlio mio, t’ho perdonato
F: di cosa, papà?
B: di essere nato
F: perché, papà?
B: perché prima che tu nascessi, io e tua madre eravamo felici!! Poi sei nato tu! Una testata atomica che ha distrutto per sempre le nostre vite
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia - Riflessioni
Essere padre è la cosa più bella che possa accadere nella vita di un uomo. Quando ho visto quel fagottino per la prima volta, undici anni fa, mi sono sentito scoppiare il cuore e quando lo aiuto a fare i compiti, lo porto a giocare a calcio, a equitazione, lo ascolto quando mi fa le sue confidenze, mi pone mille domande, quando ridiamo e giochiamo insieme e quando la sera lo vedo dormire nel suo letto, mi dico che la mia vita ha avuto e ha un senso.
Carissimo, mi ricollego anche alla tua lettera di più di due anni fa. Le donne non amano il proprio uomo ma i propri figli perché, secondo la natura e l’evoluzione, i figli rappresentano la prosecuzione della specie e essi stessi, se ben allevati e ben cresciuti, ne faranno altri. L’uomo, una volta che ha adempiuto alla propria funzione principale, ovvero di contribuire, questi figli, a farli, non serve più. O meglio, serve nella misura in cui può contribuire al loro allevamento, ma la sua persona in quanto tale, i suoi desideri in quanto tali perdono completamente di rilevanza, poiché di tutto questo la specie non ha più bisogno. Tant’è che questo benedetto uomo, nel momento in cui, ad esempio, perde il lavoro o viene colpito da una malattia che non gli permette più di essere produttivo come prima, non viene confortato e sostenuto, come un legame di amore e lealtà richiederebbe, ma viene più o meno esplicitamente messo da parte.
Inoltre, al giorno d’oggi i figli hanno assunto un valore ben diverso da quello di un tempo. Infatti in passato i figli si facevano in età più giovane e ne nascevano tanti, per cui a ciascuno di essi veniva attribuito un valore relativamente scarso, tant’è che non si faceva un dramma per i figli che morivano da piccolissimi, tanto c’erano i più forti che sopravvivevano. Adesso invece i figli si fanno in età più avanzata e se ne fanno molti di meno, spesso addirittura uno solo, magari cercato spasmodicamente con stimolazioni ovariche o fecondazioni assistite, per cui quel figlio assume un valore enorme, a lui si vuole assicurare tutto e il contrario di tutto, ogni cosa vien sacrificata per lui e ci si riduce sul lastrico pur di non fargli mancare non dico il necessario ma spesso, anche il superfluo. Questo aumenta e deforma fino all’inverosimile lo spirito materno indotto dalla natura, che ho spiegato prima. E in tutto questo, quale posto rimane per il legame di coppia?
Rospo, quello che tu dici è vero, essere padre è, o almeno può essere, una cosa meravigliosa. Il problema non è stabilire se è bello o meno essere padri, ma il fatto che spesso l’essere padri – o meglio, per le donne, l’essere madri – si porta via tutto il resto. Bisognerebbe ricordarsi che, oltre che essere genitori, si è coppia, che quella che ci sta vicino è una persona con dei suoi sentimenti, dei suoi desideri, una sua dignità e che se abbiamo scelto di averla al nostro fianco non dovremmo dimenticarci del perché abbiamo fatto questa scelta. Dire a un marito: Dimenticati di essere marito e limitati a fare il padre (anzi, al giorno d’oggi il papà) è profondamente umiliante e limitativo. Poi, se entrambi i coniugi son d’accordo nell’impostare la propria vita così, non mi permetto certo io di entrare nelle loro dinamiche, ma se uno dei due questo regime lo trova troppo strettoo per sé stesso, ritengo che abbia ragione.
si ma più che altro come fai a gestire nella società e nel mondo di oggi un figlio una relazione uma famiglia con il sistema di vita e lavoro che c’è nel mondo di oggi in generale? già le relazioni sono complicate così, figurati con un figlio mutuo affitto spese c.... e mazzi.. tutto sulla testa del padre con la donna che ti fracassa le palle e ti tradisce o ti molla se cali un attimo.. quindi per me se uno vuole fare un figlio deve veramente essere una roccia e avere il culo parato altrimenti ti aspetta una vita di sofferenza.
Vorrei specificare come le mie considerazioni sul comportamento di molte donne verso gli uomini non mirano a dimostrare che son stronze, poiché ritengo che a determinare questi loro modi di fare sia la miscela esplosiva fra gli impulsi naturali e gli stimoli provenienti dalla società. La natura, come ho detto, spinge a dare più importanza al figlio, che rappresenta il futuro, più che al marito e la società stimola al soddisfacimento, per sé stessi e per i figli, di bisogni indotti, che non sono gratuiti per cui richiedono lavoro, preoccupazioni economiche e tensioni generali che sicuramente non aiutano né la serenità di coppia né, tantomeno, quella della famiglia nel suo insieme. Peraltro vi sono molte donne che sanno essere ottime mogli e madri equilibrate, per cui non bisogna, io credo, fare di tutta l’erba un fascio. L’importante è che di queste dinamiche si prenda coscienza e che si cerchi di non lasciarsene governare ma di tenerle sotto controllo.
Già nel 1981,il compianto e illustre artista f. Battiato cantava:..”com’è difficile restare padre,quando i figli crescono e le mamme imbiancano”!
Comunque,come da proverbio,è importante che non si faccia di tutta l’erba un fascio,anche difronte ad infelici ed indiscutibili realtà,altrimenti vengono,per assurdo,giustificati i recenti fatti di cronaca nera come, ad esempio,il dramma verificatosi a sassuolo,provincia di Modena.
Per farsi amare da una donna non si deve provvedere ai suoi bisogni materiali.
Offrire massimo sostegno, mentale, emozionale, sessuale. Portare rispetto e considerazione per la sua persona, ma riguardo le necessita’ naturali, meglio evitare.
Fino a quando si provvedera’ alla sua casa, ai suoi alimenti, alle sue bollette, auto, cure, protezioni, si verra’ presi come bancomat umani. Di amore disinteressato ce ne sara’ ben poco, e il compagno sara’ sempre predisposto al rimpiazzo.
Ammetto che i figli complicano ulteriormente i rapporti. La madre li riconosce come un duplicato dei propri cromosomi e quindi ancor piu’ degni di accudimento.
Anche quando lei lavora, la faccenda non cambia; ha gia’ messo in conto che tutti i suoi averi saranno destinati alla propria cura e a quella dei sui discendenti. Solo i proventi del padre potranno essere condivisi; prima e dopo la separazione.
Quindi evitare le coabitazioni, e riguardo i figli, per il futuro sara’ meglio che ciascun genitore provveda per conto suo.
Continuiamo ad amare gli uomini anche dopo la nascita dei figli,ma come attenzioni verso la compagna voi uomini non cambiate mai?
Voi donne siete meravigliose, con o senza figli.