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Lettera pubblicata il 7 Ottobre 2005. L'autore, armida, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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il poeta “volgare” di cui parla matteo è sicuramente ferdinando russo, anche se ce ne sono altri sull’antologia “l’inferno della poesia napoletana”.
Ciao Papà..
Ho preso un foglio di carta bianca ,una penna …e stò scrivendo una lettera….Una lettera per te…
Chissà quante volte nei tuoi pensieri , nelle tue giornate scure,
aspettavi con la speranza un mio ritorno, un abbraccio o semplicemente un foglio di carta con scritto “ Ti voglio bene”..
Intanto i giorni passavano e con esso anche gli anni, ma la speranza del mio ritorno ,nel riabbracciarmi , o di quel semplice foglio di carta ,non ti passava mai .
Ti sentivi tradito nel cuore di papà .. Non accettavi la ferita ,ti rimproveravi , dove avevi sbagliato..mentre rivedevi e pensavi (anche solo per poco) tutti i giorni trascorsi .
Hai gettato via, in silenzio, il tuo orgoglio , accettando di perdonarmi ,senza aggiungere alcuna parola… Hai lasciato che fosse il tempo, a farmi capire dove sbagliavo . non voglio strapparti altre lacrime,i tuoi occhi hanno già pianto troppo.Adesso sono io.. ad essere senza parole..A tenere questa penna in mano , cercando nel mio inconscio le parole giuste.. Come posso scrivere tutto quello che provo dentro? Il rimorso , la paura e forse anche un po’ di vergogna. Nel mio silenzio cerco il tuo perdono per essermi allontanata da te.. cercando il giorno o il futuro che ci farà ancora ritrovare insieme ,come allora. Anche domani potrebbe succedere. Perchè no!..non sai quanto lo desidero.. Ti chiedo perdono se sono stata un ‘egoista , per non averti capito subito. Perchè tutto ciò che un padre vorrebbe per la propria figlia è , salute, fortuna, felicità, ed una famiglia serena., Anche nella povertà, hai dato tutto quello che potevi , il tuo grande amore. Ed io in cambio cosa ti ho dato?.. Nulla!. Ho cercato come figlia di coniugare solo , il lavoro,l’essere madre e donna ,dimenticando i veri valori che ci hai insegnato..Pensavo solo a cosa fosse stato meglio per me e per il mio futuro,, non cosa avresti voluto tu..Chiedevo al Signore, di non farmi soffrire, di aiutarmi sempre , di non abbandonarmi.. non mi rendevo conto che anche tu soffrivi, avevi bisogno di me..del mio affetto, del mio aiuto..Adesso so quanto tu sei importante . Sarei nulla , senza di te…Ti scriverei ancora tante pagine, milioni di pagine… per farti capire ,quando mi Manchi ,ma voglio semplicemente dirti:” TI VOGLIO BENE PAPA”
a CORTEZ: ‘O cunto ‘e ll’ova è una poesia di Ettore De Mura
a giulia gabbia: su youtube c’è una mia poesia da me recitata che
rispecchia la tua bella lettera. Cerca tra i video “o lassato è perduto”
Grazie il video è stupendo, sono commossa per tue parole… che rispecchiano lo stato d’animo di entrambi…
Se le parole che escono dalla bocca partono dal cuore
gli altri cuori sono sempre disposti ad accoglierle.
Armida, la poesia a cui ti riferisci è di Eduardo Nicolardi e si intitola : Testamento.
E’ di Mario Vastarella, la trovi solo su YouTube.
La poesia ė di Galdieri :quando moro ‘I chiagniteme ‘nu quarto d’ora e basta, Che m’atterrate all’unnece salute e bene a’ ‘e ddoie menate ‘a pasta………..ecc.ecc.