…al seguito della mia lettera datata 2 giugno
mi chiedo come sia possibile che una persona ti possa mancare cosi tanto?
Mi ritrovo solo, smarrito, svuotato con i ricordi che tornano a farmi visita senza pietà.
Sono stati solo 2 mesi è vero, ma forse dove abbiamo condiviso veramente tutto..
E ora mi manca, manca terribilmente e nonostante il no contact assoluto mi sento un vuoto che forse mai più nessuna potrà colmare.
Scrivo qui senza un senso apparente, o forse solo per condividere un po’ di questo periodo forse cosi tanto triste quanto nero.
Lettera pubblicata il 6 Giugno 2019. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore stifler83.
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Categorie: - Amore e relazioni
Come già scritto nell’altra lettera, il tuo vissuto non e’ mai stato amore, ma innamoramento che e’ qualcosa che ha che fare solo ed esclusivamente con te stesso e NON CON L’ALTRO. Tu e la tua mente, e inevitabilmente il tuo pisello, avete costruito l’altro su perfetta misura per soddisfare le tue aspettative. Avrebbe forse potuto diventare amore, ma allo stato attuale non e’ e non lo e’ mai stato.
Vissi la medesima identica situazione tua, qualche secolo fa quando mi “innamorai” perdutamente di qualcuno che in realtà viaggiava su piani emozionali e affettivi diversi dal mio. Furono esattamente “9 and 1/2 weeks” in heaven (proprio come il film), fino al giorno in cui uscendo dal mio letto mi disse, “da domani ci vediamo come amici”. Fu una craniata spaventosamente violenta quanto inaspettata. Un dolore lacerante che mi portai nel cuore per molti mesi. Non avevo mai amato nessuno come avevo amato lei, o almeno cosi pensavo all’epoca. (continua)
Ci volle tempo per comprendere che quel che “pensavo fosse amore era invece un calesse” (altro film illuminante di Massimo Troisi), ovvero una costruzione mentale a senso unico nella quale io ero l’attore unico di un film interpretato solo da me. L’altra non c’era e neppure voleva esserci.
Elaborato il lutto della “perdita”, e uso il virgolettato perché non puoi perdere qualcosa che non hai mai avuto, e liberati cuore e mente dal fantasma ingombrante di ciò che avevo costruito io stesso, ho incontrato una donna che voleva me per quel che sono, e non scappava di fronte al proprio sentire, ma al contrario voleva condividerlo. Quella donna divenne mia moglie, e lo rimase per 13 anni. Fu lei a insegnarmi la differenza tra amore, sentimento profondo che accoglie, nutre, accetta, cresce e fa crescere vs. il livello inferiore quello dell’innamoramento costruzione immaginaria individuale che può anche salire al piano successivo, ma nella maggior parte dei casi si auto castra e muore al cospetto della realtà.
Caro Stifler prima il cuore al nuovo che ti aspetta, prima tornerai a amare e a comprendere la differenza. Nel frattempo, non buttare tempo nel cesso delle cose inutili, ascolta il Dr. Yog, saggio e esimio primario di questa clinica.
@glosstar innanzitutto ne approfitto per ringraziarti dell’intervento.
Tu asserisci che io sia in fase di innamoramento, mentre io mi rendo conto che per quella persona ho dato tutto me stesso, lei veniva la primo posto, anche prima di me stesso e alla fine cosa mi sono ritrovato?
So che devo raccogliere i cocci perche sono stato fatto a pezzi e i ricordi mi stanno massacrando.
mi chiedo se questa sia una sensazione comune a tanti e passerà oppure sia destinato a morire dentro per sempre.
Purtroppo sono stato lasciato nella fase più forte del mio innamoramento e sono consapevole che fa un male cane..
Quando il dolore fa “un male cane”, come tu riferisci, il vero medicamento nonché veridica e balsamica teriaca risulta essere la dedicazione allo Spirito, che nel nostro caso non discende spontaneamente dal Cielo (purtroppo), ma va acquistato al super a 20 € la bottiglia.
Tra poco si celebra la festa celtica della Pentanarde, vedi di iscriverti (previa registrazione al sito).
Yog sto morendo ?????
caro yog, spero che un giorno possa tornare qui e riderci su, o meglio, fare del sarcasmo su questa storia, perché io al momento proprio non so dove sbattere la testa
Stifler, ti parlo da Professore: non avere dubbi.
Un giorno potrai tornare qui.
Ma quanto a riderci sopra, è affar tuo. Riuscire a prendere le cose con la giusta ironia (il sarcasmo è quasi equivalente, ma con connotazione negativa e quindi da evitarsi) dipende da un percorso di crescita che tu devi – con tutta evidenza – ancora compiere.
Poi, mica tutti ci riescono: c’è chi continua per decadi a cercare un oggetto dalla scarsa risposta elastica ove frantumarsi il cranio e chi si compra 20 € di narda al super, dormendo sonni tranquilli ed evitando spargimenti di materia encefalica e codici rosso al pronto soccorso.
Convengo che la fregatura te la sei presa, ma ti anticipo già che non sarà l’ultima. Tu puoi decidere solo come reagire.
In fondo, ti sto dicendo che – anche nel tuo specifico e spiacevole caso – vale sempre la Gran Legge del Menga.
Può fare del sarcasmo quando vuole, ma a voi passa il dolore prima o poi e da qua sparite, mentre lui sta qua dentro tutti i giorni a sparare scemenze senza provare alcun dolore…
Traete le vostre conclusioni su chi stia peggio.
j.j. bad non credo che tu sappia se io stia provando o meno dolore… anzi, secondo me non lo sai affatto
..
Sifler, l’unico dolore da cui si può guarire è quello degli altri.
Il Beddu me lo immagino come una specie di cingalese di seconda generazione che, dopo il turno di notte nella fabbrica di dentifricio Dentosplendid, mangia pop corn e ogni tanto scrive cose così, “inutili”, volendo essere magnanimi.
Tu, saggiamente, corri al super.