A soli pochi giorni dalle elezioni per i rinnovo del Parlamento Europeo gli elettori sono assediati non da dai programmi dei partiti concorrenti ma dalle continue scaramucce fra le due forze politiche di governo.
Gialli e Verdi si criminalizzano vicendevolmente occupando tutto il campo e facendo in modo che tutti gli altri schieramenti politici si mettano non a proporre ma a dire si o no alle proposte di quelli che sono i due attori principali. Gentile Direttore se ai lettori del suo giornale Lei dovesse chiedere quanti e quali sono i partiti in corsa per le prossime elezioni europee penso che la risposta La lascerebbe esterrefatto e più esterrefatto ancora se dovesse chiedere che Europa vogliono coloro che chiedono i voti: le risposte che verranno date dimostreranno che Verdi e Gialli hanno ottenuto il risultato voluto polarizzando l’attenzione solo su loro.
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Categorie: - Politica
In effetti, nessuno ha fatto la dichiarazione su cosa vuol fare in Europa. Nessuno.
Tanto varrebbe non votare.
Però in Italia il 26 èuna sorta di referendum sul nostro Governo, dell’Europa, in fondo, chissenefotte.
Queste elezioni sono viste soprattutto in chiave interna, una sorta di elezioni di metà mandato (come avviene negli Usa), essendo stavolta
dati ufficiali e non sondaggi che si fanno
ogni due o tre giorni hanno una valenza politica.
Chi avrà successo li potrà usare a suo vantaggio.
A grandi linee gli spartiacque sono queste:
Lega: 30% è un buon risultato.
Cinquestelle: la tenuta del 20% è un buon
risultato.
pd: la tenuta del 20% è un buon risultato.
Fi: la tenuta del 10% è un buon risultato
Gli altri partiti sono i cosiddetti “cespugli”
su una cosa sono d’accordo tutti gli elettori:
l’Europa deve cambiare , così com’è non funziona.
Ognuno però pensa che debba cambiare in modo diverso.
Le previsioni sono l’aumento di voti
sovranisti, ma in quantità linitata,
e se invece fosse sostanzioso?
Allora gli equilibri cambierebbero proprio,
o per l’europa dopo la brexit arriverebbe
il “game over” e quindi ognuno per sè.
Quali liti? “Hai presente quando signi di morire per vedere chi verrà al tuo funerale?” (Rosso, Nicolo Fabi)Il punto di vista rialzato è quello del trionfo della chiesa. Chi adora la morte si accontenta di vedere chi lo vuole bene… amico mio, da morti siamo tutti buoni! Lei aspetta di prendere le presenze? C’è chi è impegnato a fare soldi e non può lasciare, chi deve fare una cosa più importante per la sua vita… il resto è cinema. L’uomo ha bisogno di farsi i film.