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Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2018. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Nip56.
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.. Ma sopratutto, gli uomini dediti ai suddetti comportamenti hanno davvero titolo per pretendere accanto a loro donne dal vissuto più o meno irreprensibile? Attendo cortese risposta..
Da fedele che pratica la ricerca spirituale, conosco bene il significato intrinseco della figura di Maria e lo ritengo un modello di riferimento ottimale per qualsiasi donna, che poi ognuna naturalmente applicherà in base al proprio innato temperamento. Ma secondo me non sono quelle caratteristiche che tu hai elencato ciò a cui il maschio medio fa riferimento quando si richiama alla Santa Vergine. O comunque, non ne sono il perno centrale in quel caso. Ciao.
Suzanne, per anni mi sono posta la stessa domanda. Credo che ciò sia dovuto al fatto che gli attuali maschi 30/40 enni non hanno la maturità e l’ esperienza necessaria per comprendere pienamente e lucidamente certi meccanismi umani e sociali, e di conseguenza non hanno la capacità di discernimento tipica degli uomini 50/60enni, che sembrerebbero invece aver già fatto una serie di step evolutivi che gli uomini più giovani di loro ( spesso anche a causa della presenza di madri inadeguate e soffocanti ) non hanno ancora compiuto.
“Vedi Bohemien, il presunto eccesso di potere femminile odierno è direttamente proporzionale all’incapacità maschile di seguire i cambiamenti culturali”
Golem, Golem…ma che dici. Intanto questo potere femminile chiamiamolo con il suo nome emancipazione. Il problema è che se a un bimbo compri troppi giocattoli li stuferà presto tutti e ne vorrà altri. Le femmine odierne pensano di essersi emancipate ma in realtà fanno solo sesso quando vogliono. L’ha detto pure Maria Grazia, sottolineando quando è libera da legami. Dimmi Golem, tu da libero puoi fare sesso quando vuoi? Si certo, a pagamento però. Ma qui non è un fatto di sesso. E’ un fatto di ruoli e le donne han dimenticato il loro ruolo e non voglio dire quello di fare figli, stare in casa e compiacere il marito padrone.
Proprio perché hanno un ruolo di dominanza (mai sentito dire “tira più un pelo di fi.. che un carro di buoi?) dovrebbero cercare di “trattenersi” ma non per essere confinate ad una posizione di inferiorità ma per rispetto in primis per loro stesse, per la loro dignità perché quelle che scopazzano a dx e sx fidati si sentono in colpa il giorno dopo ma non sanno frenarsi.
Rdf,
il mio dissenso verso buona parte delle giovani donne deriva proprio dalla perdita, nei loro atteggiamenti di coppia, di quello che considero l’insieme dell’essenza più preziosa della femminilità, da te ben descritto nel post 249. non credo che, per non farsi sovrastare, sia necessario aggredire o tendere a sottomettere.
a parte le debite (rare) eccezioni, secondo me negli ultimi anni le donne hanno invece incorporato i peggiori difetti del maschio, favorite dall’attuale situazione economica, sociale e legale che dà loro maggior potere rispetto ai partner. deludente aver lottato per assistere soltanto a un’inversione di posizione!
fortunata la generazione di uomini e donne che ora hanno più di cinquant’anni: in linea generale, per loro si è materializzato il miglior momento di positiva ed equilibrata interazione fra i generi, senza che nessuno dei due ambisse a tenere l’altro sotto i tacchi!
non che per questo l’unione fosse scevra di problemi e difficoltà, che venivano però gestiti con minor superficialità.
Suzy, forse ricorderai che mi sono laureato con tre donne e io l’unico uomo. Ma è stato il risultato di una selezione durata un anno, col “licenziamento” di tre uomini fannulloni. E sai anche che Sally è la mia migliore amica e amico insieme. Ma non è la sola amica che ho. Sono “femminiello” per questo? Qualcuno lo potrebbe pensare, invece è esattamente il contrario. La verità è che le donne non sono competitive con l’uomo, mentre molti uomini lo sono verso le donne. Per “debolezza”.
Oggi le donne possono essere “quasi” quello che vogliono, e questo è un guanto di sfida per certi maschi abituati a vivere di “rendita” su un’immagine maschile disegnata sulla figura del vincente, ulteriormente accentuata negli ultimi trent’anni dal bombardamento massmediatico.
Io non credo si tratti solo di maturità anagrafica quanto capacità di staccarsi dai canoni correnti, ai quali i più si rifanno, come hai potuto vedere dalla proposta di “ostensione della Sindrome” (del carapace).
Come vedi, un trentacinquenne si comporta come il maschio italiano medio ha ritenuto sino a ieri si dovesse fare per “interessare” una femmina.
Questo è un chiaro segno di assenza di attenzione della realtà, >>>
Inoltre specifico che questo mio senso del “trattenersi” non è davvero dettato da una visione maschilista ma da un’illusoria visione della donna come fiore raro che cresce nel luogo più impervio del pianeta e che solo chi darà prova di costanza e determinazione potrà raggiungere e cogliere.
Sono sicuramente per la parità dei sessi ma non totalmente ed in ogni ambito. Ma solo perché siamo diversi. Per es. non riesco a concepire le donne nelle forze armate. Ma non perché inferiori ma solo perché la donna in quanto creatura che genera vita, in quel ruolo, con un arma in mano rappresenterebbe l’antitesi vivente al concetto di vita stessa. Perché con le armi la vita la si toglie.
Non sono arrabbiato, certo un pò deluso si. Ma non ho ancora perso l’aurorale meraviglia che ho guardando gli occhi della donna di cui mi innamoro. Spero di non perdere ciò. RDF si mi sa che purtroppo non capiscono proprio questo tipo di sensibilità e igiene di pensiero..
Ancora una provocazione (Golem anche il mio carapace lo era) la serratura…se una serratura può essere aperta da ogni chiave esistente, che serratura è? Permettetemelo, una serratura di merda.
>>> ma soprattutto un palese disinteresse per la donna a favore dell’interesse per la femmina. Mi hai capito no?
Se la femmina nei millenni resta sempre la stessa, la donna cambia, e molto velocemente anche, come tutti i gruppi abituati a “guadagnarsi” l’identità. L’uomo, e il maschio che contiene, restano quasi sempre fusi l’uno nell’altro. Riuscire a fare l’uomo con una donna che ti parla alla pari, ma senza volertelo far pesare, richiede che uomo lo si sia davvero, che abbia cioè “secolarizzato” (come direbbe Rossye) la virilità a prescindere, per convogliarla nel confronto a quel “pari” al quale non è abituato; e da quello lo vedi debole e spiazzato. La vede come una competizione e si vede sconfitto.
Ecco allora che offre quello che È sicuro di avere: gli addominali, il macchinone, un lavoro prestigioso e via dicendo.
E poi li leggi qui, con le litanie di chi si sente tradito dalle donne che sono cambiate e non sono più come a mammà.
Anni fa un ambizioso ingegnerino mi tampinava perchè lo aiutassi a diventare dirigente il prima possibile. “Ma perchè, hai solo trent’anni, abbi pazienza, sei già quadro”; “si, ma mia moglie lo è già da un anno, capisci?”
Devo spiegare altro? Anche perché ho finito le batt…
Bohemien, lo so bene che si chiama emancipazione, potere lo hai usato tu nel 236, e io a quel termine mi riferivo. Devi ricordarti quello che scrivi.
Senti Boe, tu invece sei “carapace” di dire qual’è il ruolo dell’uomo? C’è un ruolo nel quale tu ti senti sicuramente “più meglio” di una donna? A me piace volare, ho un brevettino per i Piper, ma non ho mai guidato un jet che va due volte la velocità del suono, ma ci sono delle donne che lo fanno e vanno in orbita come astronaute. Tra i più coraggiosi aviatori russi della Seconda Guerra Mondiale spiccano le cosidette “Streghe della Notte”. Una squadriglia aerea formata da sole donne, che annovera decine di Eroine dell’Unione Sovietica. Io mi devo sentire una merda per questo? No, perchè faccio altre cose, magari bene. Poi naturalmente sono maschio, mi piacciono le femmine e mi comporto di conseguenza, ma oggi non mi interessano più le oche con con le zampe aperte; trascurando che sono felicemente sposato cercherei una “testa aperta”. Il resto viene di conseguenza.
Ma tu la butti sul potere sessuale che hanno le donne, e non su quello intellettuale che è eventualmente unisex. E lì non c’è partita: le donne hanno il potere di non dartela e possono sco....- a parole- >>>
>>> quando vogliono e tu no. Questo succede perchè tu vedi la cosa sotto il solo profilo sessuale e in quel campo noi proponiamo ma sono loro che dispongono. Dai Flintstone in poi è così e sarà sempre cosi. Rassegnati.
Ma questo non dovrebbe essere un motivo di risentimento di un uomo verso una donna, se quella parte prevale su quella di genere sessuale, come forse a 35 anni dovrebbe essere. Il fatto è che se il rapporto è stato incentrato su quegli aspetti di cui lamenti l’ingiusta distribuzione al consumo, non mi sorprende che una ti lasci per il migliore amico, ma perchè è una fessacchiotta come te e non in quanto donna, capisch?
Insomma Boem, qui si parla di “cilindrata” e quella come ho già detto è come gli angeli: non ha sesso.
Allora, se della vita non si è capito che va vissuta con la testa, e che i cliché e gli stereotipi servono a non voler vedere la realtà, è normale che ti lamenti del ruolo che secondo te e i tuoi desiderata dovrebbe avere una donna.
Ma il problema, come ho già detto in un altro intervento, non sono loro, siamo noi, quando non vogliamo accettare che a quarant’anni forse è il caso di cominciare a capire com’è la vita vera, e non lamentarsi che non ci piace com’è.
Ciavo
Hai ragione Golem: non c’è nulla che spaventa e destabilizza di più un uomo che il senso di competizione che lo assale di fronte ad una donna “emancipata”. Pochi lo ammettono e provano a gestirlo. Ancora meno sono quelli in grado di compiere una “rivoluzione culturale interiore” e scendere dal “gradino”per confrontarsi con la propria donna “da uomini”.
Le donne, al contrario, proveniendo da una situazione storica di costrizioni e sottomissione, non hanno paura di essere detronizzate e non desiderano mettersi in competizione con nessuno: semplicemente assaporano la libertà di pensare, fare e godere dei traguardi raggiunti. Non ambiscono a dominare sul maschio, ma solo a far fruttare i propri talenti e a sentirsi vive.
Bohemien, le donne intelligenti, come quelle con cui ti stai confrontando, non “accusano”, ma “ironizzano”; non “provocano”, ma “pongono domande”. Cercano, insomma, di mantenere un certo distacco emotivo dal proprio vissuto per essere più obbiettive.
Sia tu che rdf , invece, vi nascondete dietro ai concetti di “sensibilità”, “igiene del pensiero” e “verginità spirituale” perche’ non riuscite a mettervi in discussione e ad abbandonare certi evidenti stereotipi.
Rossana, ma tu sei sicura di conoscerle veramente queste donne di cui sparli? Io sono circondata da trentenni super in gamba, che nulla hanno da invidiare alle loro madri, anzi, ne hanno colto gli immensi limiti per andare oltre. A quanto mi risulta è proprio la nostra generazione ad essere cresciuta nel pieno e totale fallimento del nucleo familiare tradizionale, non è certo un processo iniziato ora. Ci avete lasciato in eredità tutte le vostre insicurezze, contraddizioni e ipocrisie; ora cerchiamo e speriamo di non riproporle ai nostri figli. Le battaglie sociali sono assolutamente sterili se non vengono perseguite in seguito ad una presa di coscienza individuale, e non come pecoroni privi di identità. Di Vergine Maria nella storia ne abbiamo avuta solo una, tutte le altre donne sono INDIVIDUI con peculiarità proprie, che nulla devono al genere di appartenenza. L’amore incondizionato, come donna, lo provo solo per mio figlio e non per il genere umano indistintamente. Certo che fino a quando il modello femminile verso cui tendere è la Madonna, maschietti miei vi prenderete delle grosse batoste!!!
Bohemien, io spero tu faccia uso di droghe che ti regalano trip avvincenti in altre epoche storiche. Le donne donano la vita