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Una compagna che abbandona per mettersi con un amico

di Nip56
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2018. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 464 commenti

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  1. 241
    Suzanne -

    Bohemien, la grande fortuna di questa epoca contemporanea è che esistono donne come Rossana, altre come Maria o Acqua o Suzanne e tante altre ancora. Se proprio ci tieni a saperlo, non ho mai tradito, ma ho lasciato e ho commesso pure diversi errori. Nonostante ciò, ho un ricordo dolcissimo delle mie due storie passate e un rapporto di stima reciproca coi miei ex. Per questo, a differenza tua, non sono arrabbiata. Bisogna imparare a scegliere bene nella vita.

  2. 242
    rossana -

    Rdf,
    “Nn vi è alcuna nobilitazione della ragione.” – anche per me la ragione è un supporto, dato dall’accumulo genetico di esperienza, utile spesso per aggiustare il tiro, ma la componenente traente resta quella animale dell’istinto. è lui che conduce all’innamoramento più sincero, che nella maggior parte dei casi altro non è che una proiezione di sé e di quel che si intuisce o si vorrebbe trovare nell’altro, benché spesso, soprattutto nel naso delle donne, anche sulla base della percezione olfattiva di determinati (o determinanti) feromoni maschili.

    poi, con l’avanzare dell’età, s’impara a dominare meglio le proprie pulsioni e a rivolgerle verso obiettivi che includono interessi pratici, sempre utili alla stabilità del rapporto di coppia, che difficilmente, però, in regime di reciproca piena libertà e di assenza di riprovazione sociale, si manterrà inalterato nel tempo.

    è soprattutto la corda del “per sempre” a essersi usurata parecchio, in particolare in Italia negli ultimi 30-20 anni.

  3. 243
    Golem -

    Vedi Bohemien, il presunto eccesso di potere femminile odierno è direttamente proporzionale all’incapacità maschile di seguire i cambiamenti culturali che accompagnano l’evoluzione dei costumi, e non certo la dimostrazione che le donne siano tutte streghe.
    Io personalmente scrivo qui da anni e -come nella vita vera- mi sono trovato meglio a ragionare con le donne, perchè oggi non hanno più bisogno di “fingere” una femminilità stereotipata, e quando hanno testa e cultura le mostrano. Non solo, al contrario di molti di noi sono anche capaci di cambiare nel tempo perché non hanno “status da immagine” come molti di noi “machi” da sostenere.
    Non te la prendere, ma quando ti ho visto broccoloare volendo ostentare la “tartatuga” mi hai fatto un po’ tenerezza. A certi livelli non attaccano certe ostentazioni, e per quello che posso conoscere le donne che hai citato, almeno tre di queste hanno certamente riso quando hanno letto la notizia del tuo carapace. Dovresti averlo capito ormai.
    Non serve lamentarsi dei cambiamenti al femminile, ma capirne le ragioni e soprattutto adeguarsi con quell’intelligenza che tu vedi solo usata in una direzione.
    Ciavo

  4. 244
    rossana -

    Bohemien,
    grazie per l’apprezzamento.

    mi piacerebbe tanto poter essere solidale con tutte le donne molto più giovani. negli anni ’70 mi sono battuta, attivamente, per i diritti di cui oggi godono, senza aver fatto granché per meritarli. le donne post ’68 non sono riuscite, in più di 40 anni, nemmeno a conquistare parità di salario a parità di mansioni. se non ricordo male, di recente, l’Islanda l’ha imposta PER LEGGE, non per movimento di massa.

    per me e per le mie esperienze di coppia, il confronto con il/la partner non dovrebbe mai scadere nello sforzo d’imporsi come leader, né al maschile, né al femminile. il dialogo dovrebbe essere soprattutto ascolto e impegno nell’immedesimarsi nell’altro, nel rispetto del suo modo di essere e di pensare e nel riconoscimento della sua diversità. così ho avuto la fortuna di sperimentare due rapporti di coppia, entrambi abbastanza lunghi, voluti e apprezzati, sia pure in aspetti diversi.

    in ambito sociale, è ancora il maschio a orientare stabilità e civile convivenza; in ambito famigliare, a mio avviso, dovrebbe continuare a essere la donna il perno fondante dell’unione di coppia e della famiglia. non per sottomissione ma per il PIACERE dell’armonia e dell’accoglienza.

  5. 245
    maria grazia -

    Rdf, non mi sono presentata in nessun modo, perchè non mi ammanto di alcun tipo di “etichetta”. Mi limito a dire, di volta in volta, quello che penso, ed eventualmente a riportare le mie presenti esperienze a puro titolo di “condivisione”. Per quel che mi riguarda puoi coniarti tutti i motti che vuoi, ma resta il fatto che quelli poco inclini al dialgo vi siete dimostrati voi maschietti che siete intervenuti in questo “confronto”. Come giustamente Suzy ha fatto notare ( e come penso anch’ io ) siete semplicemente persone rabbiose e ferite che vogliono venir qui a sfogare il loro dolore sentenziando sul genere femminile. Umanamente comprensibile, per carità, ma anche poco risolutivo.
    Io nelle ragazze che sono intervenute qui non ho visto nè aggressività e nè pochezza, ma solo vivacità intellettuale e divertente ironia. Altrettanto non posso dire di te e dei tuoi “camerati”, mi spiace.
    Non ho visto risposte serie e consistenti alle questioni da me poste, ma solo attacchi e battibecchi dettati da un’ ostilità cieca verso il genere femminile, ostilità che non ammette aperture e che è generata probabilmente da delusioni ancora cocenti che avete vissuto. Delusioni capitate forse anche per scelte poco avvedute, come…

  6. 246
    maria grazia -

    .. come qualcuno ha detto.
    Non disdegno affatto la figura di Maria, ma quella di Gesù la sento molto più vicina al mio intimo sentire.
    bisogna anche capire cosa rappresenta, nell’ immaginario maschile, la VERGINE Maria, perchè tanti uomini sembrano letteralmente ossessionati da questa icona. I motivi penso siano tuttaltro che “ecumenici”, e si richiamano secondo me a quella paura e avversione verso la donna emancipata che noi “ragazze di oggi” ben conosciamo e che emerge anche qui.
    La sensibilità per quanto mi riguarda non è un punto a sfavore, ma è un punto di forza. Ma da parte dei maschi che sono intervenuti qui io non ho intravisto VERA sensibilità, ma solo debolezza, sono sincera.

  7. 247
    Suzanne -

    Golem, sai che sono parca di complimenti, ma in questo caso non posso esimermi dal manifestare il mio apprezzamento per ciò che hai scritto. Mi domando però perché un uomo maturo riesca a restare al passo con le inevitabili trasformazioni storico-sociali, mentre I più giovani sembrano completamente smarriti. Insicurezza? Incapacità a reinventarsi un ruolo diverso da quello che è stato loro insegnato? Si mostrano così sprezzanti da fare quasi tenerezza, hai ragione. Ed è vero: la sensibilità è ben altra cosa rispetto alla debolezza…

  8. 248
    maria grazia -

    “negli anni ’70 mi sono battuta, attivamente, per i diritti di cui oggi godono, senza aver fatto granché per meritarli. le donne post ’68 non sono riuscite, in più di 40 anni, nemmeno a conquistare parità di salario a parità di mansioni. se non ricordo male, di recente, l’Islanda l’ha imposta PER LEGGE, non per movimento di massa.”

    Francamente, non so noi donne di oggi cosa avremmo dovuto fare di più, oltre a quello che abbiamo fatto ( coltivare una formazione, profondere grande abnegazione verso qualunque compito ci venisse assegnato, e clonarci in due tra lavoro e impegni casalinghi/familiari ), per conquistare diritti ed equità in campo sociale e lavorativo. Quelle della mia generazione, si sono dovute scontrare con una mentalità di massa ancora fortemente maschilista ( che preferisce vedere la donna a casa ), un sistema professionale che non premia certo il merito e che ti mette di fronte sempre allo stesso ricatto: o accetti di guadagnare poco o te ne stai a casa ( e non vale solo per le donne ), e tutte le discrepanze che una nazione come l’ Italia presenta, combattuta com’è da sempre tra conservatorismo e innovazione.

  9. 249
    Rdf -

    No maria grazia , la verginità non Conta nulla, mi spiace voi la vediate solo in questo modo. Io vedrei nella vergine Maria semmai il simbolo di una donna pura di cuore , benevola, con un carattere dolce, che emana serenità e pace . Una donna intelligente ma mai malevola o capace di provare astio verso il prossimo, comprensiva, buona d’animo e nelle intenzioni. Femminile nel vero senso della parola, che faccia della semplicità la sua eleganza estetiore ed “interiore “, capace di amare incondizionatamente e disinteressatamente.
    Mi spiace non riusciate neanche a comprendere queste peculiarità caratteriali e vi fermiate invece alla battaglia femminista rabbiosa da bava alla bocca sul tema della “verginità (spirituale ) di Maria” . Ti assicuro che la verginità non fa parte del mio immaginario, poi ovvio che mi piacerebbe incontrare una persona che non L abbia regalata a destra e sinistra a seconda del calore del momento , ma che si sia “concessa ” solo quando realmente coinvolta in un affetto sincero.

    Tutto qui, non mi pare proprio nulla di offensivo o patriarcale questa visione e mi spiace anzi che la tematica debba ridursi alla volgare e squallida polemica femminista sulla sessualità. La verginità di Maria e’ anzitutto spirituale.

  10. 250
    maria grazia -

    Rdf, io ho parlato di verginità in termini estremistici, ma è chiaro che il mio era un discorso a più ampio raggio e comprendeva anche maschi che, come te, non concepiscono che una donna possa fare sesso anche per motivi che esulano dall’ “amore”. mentre, da quanto asserite, il maschio sembrerebbe essere esonerato da quest’ obbligo “etico”. é questa appunto la visione maschilista che qui si sta contestando. Non escludo che qui possano esserci donne che condivideranno il tuo ultimo commento, ma questo non toglie il fatto che quella visione che tu proponi è comunque arretrata, in quanto fa capo ad un retaggio che in qualche modo condanna la sessualità ludica della donna, quella cioè disgiunta dall’ impegno sentimentale. Sia chiaro che non sto promuovendo la faciloneria dei costumi ( nè maschili nè femminili ). Sto solo obiettando all’ ipocrisia del maschio medio, il quale ( per vostra stessa ammissione ) è solito vedere i film porno, frequentare i night club e contattare le escort, ma poi però vuole accanto a sè fidanzate/mogli “angeliche”. E tutte le altre? condannate senza appello all’ eterna solitudine anche se poi a un certo punto cambiano vita e dimostrano di poter essere buone compagne?..

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