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Una carta di credito per i minori

di AMOROSO FRANCESCO

Sistemando alcuni libri utilizzati cinquanta anni or sono durante il periodo universitario mi sono trovato fra le mani anche un testo che parlava di riforma fiscale. L’argomento di attualità allora è risultato di attualità anche oggi ma pare che tutti siano disposti a parlarne ma nessuno degli addetti ai lavori disposto ad affrontarlo. Evasione fiscale in primo piano allora, in primo piano oggi e così pure iniquità ed eccesso di pressione. Un sistema fiscale farraginoso come quello italiano è normale che non funzioni e dia la possibilità di trovare fra le maglie delle norme il sistema di evadere e di trovare escamotage per pagare poco o non pagare.
Non penso che sia poi così difficile prevedere un sistema che tassi il reddito al momento della sua produzione e la ricchezza al momento della sua utilizzazione. Il sistema delle detrazioni e dei bonus finisce con l’intasare il sistema mentre sarebbe molto più facile intervenire a monte.Da uomo della strada e qualunque mi permetto di indicare una strada percorribile per una specifica fattispecie: Per esempio ai minori e fino al raggiungimento della maggiore età o al completamento della formazione anche universitari si potrebbe attribuire una carta di credito gestita dall’esercente la patria potestà con una disponibilità mensile rapportata all’età eliminando contemporaneamente sgravi fiscali vari, assegni alle famiglie, incentivi e sconti vari, bonus pasti, ricoveri in istituti, bonus asili, scuola, refezione, libri, viaggi gratuiti, riduzioni tasse scolastiche, bonus diciottesimo anno etc etc. La stessa carta dovrebbe essere incrementata in presenza di eccezionali e particolari necessità derivati dalla condizione del minore con documentazione periodica delle spese sostenute e controllo anche a campione. In altri termini ogni essere venuto in esistenza dovrebbe avere una copertura completa tale da garantirgli una esistenza libera e dignitosa indipendentemente dalla condizione della famiglia di origine. Sarà forse una utopia ma potremmo provare ad effettuare una esercitazione scolastica ove ci venissero forniti i dati contabili necessari e possibilmente rimarremmo sorpresi nel verificare che anche i conti tornano e portano ad una riduzione di spese.

Lettera pubblicata il 22 Maggio 2019. L'autore ha condiviso 65 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Politica - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Yog -

    Oppure i conti ci darebbero torto, comunque ai figli ci pensino i genitori loro, a noi che ci frega, oggi già ci godiamo il Reddito di Cittadinanza.

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