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Un tuffo nel passato

di toroseduto
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Lettera pubblicata il 28 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 14 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 140 commenti

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  1. 121
    rossana -

    Toroseduto,
    hai letto i saggi di Montaigne? per me, sono il miglior libro in assoluto, scoperto solo un paio d’anni fa. forse per la sua capacità di non prendere posizione e di guardare ogni valore e ogni esperienza da diversi punti di vista.

    scarsa la sua vita di coppia, come forse era comune nel ‘500, ma ricchissima una sua amicizia, che, pur essendo rivolta a un uomo, aveva caratteristiche di affinità tali da renderla molto vicina all’amore, quello platonico, ovviamente, privo dell’impulso dei sensi.

  2. 122
    toroseduto -

    Allora Suzanne ho preso nota dei 2 libri che hai proposto.
    Rossana non ho letto i saggi di Montaigne, ma è il titolo di un libro o di vari libri? Illuminami.
    Fra qualche giorno vado alla Feltrinelli, mi preparo per l’estate. Per prima cosa devo allungare la libreria, ho libri sparsi dappertutto, voglio organizzare un archivio per ogni autore.

    Suzanne prima di leggere i vangeli apocrifi,devi leggere la bibbia. Dico questo per la mia esperienza. Molti anni fa comprai un libro, 8 volumi,Storia comparata delle religioni.Questo è un discorso a parte, ho fatto anche 3 anni di studi biblici dai gesuiti. In un’atmosfera strana, si doveva solo ascoltare, solo dopo si poteva parlare con qualcuno degli oratori. Scelsi il più autorevole e gli posi questa domanda: Da dove è saltata fuori la sceneggiata della via crucis? i 4 vangeli canonici, dicono la stessa cosa, gesù dopo la flagellazione non si reggeva in piedi, Non ha mai portato la croce! Le varie cadute sono un’invenzione, apriti cielo!

  3. 123
    toroseduto -

    Mi lanciò uno sguardo torvo, e gli risposi con altrettanta cattiveria. Mi disse che era una tradizione nata nel 600, e man mano era stata ampliata.
    Ma questo, secondo lui non giustificava la mia osservazione. Se hai un nuovo testamento puoi controllare, dicono tutti la stessa cosa.
    Dato che sono sempre stato irriverente, in tutte le questioni. Salutai il grande maestro e cominciai a leggere per conto mio. Sull’argomento ti propongo un libro molto illuminante I SEGRETI DEL VATICANO di Corrado Augias. Storie, luoghi, personaggi di un POTERE millenario. Insomma non puoi leggere gli apocrifi se non ci arrivi preparata. Te lo raccomando fortemente, ho molta stima di Augias, non è un romanzo, è storia. Alla prossima, Ciao

  4. 124
    rossana -

    Toroseduto,
    i “Saggi” di Montaigne sono raccolti in un solo libro, di più di mille pagine, rivisti a ogni nuova edizione (ce ne sono state tre).

    si tratta di un’analisi soggettiva dei più diversi aspetti e attitudini dell’essere umano in genere, partendo da episodi e concetti del passato classico. quasi un tentativo prima del tempo di maturazione sociale di una seria e profonda analisi di sé, con la conclusione che: «La sola certezza è che niente è certo e che nulla è più misero e superbo dell’uomo».

    l’opera è concepita in divenire, come in divenire è l’uomo e la sua storia.

    ho letto la Bibbia qualche anno fa e mi è parsa lontana nel tempo, a tratti poetica, in altri storica ma quasi sempre abbastanza arida. forse per la mia carenza di capacità d’approfondimento.

    grazie per la segnalazione del libro di Augias (un autore che mi piace e che ritengo attendibile). me lo procurerò dopo aver letto la “Morfologia della favola”, che dovrebbe essermi consegnata a breve.

  5. 125
    toroseduto -

    Ciao Rossana.
    Devo confidarti che purtroppo alla soglia dei 72 la memoria fa cilecca.Dico questo perché la citazione che hai riportato di Montaigne la conosco, ma non ho letto i saggi, forse è una citazione che ho letto da qualche altra parte. Comunque ho aggiunto anche questo ai 2 libri citati da Suzanne. Mi manca un quarto libro, ho 100 euro da spendere, ho ricevuto la rata bimestrale per una mia composizione musicale da una rete televisiva con cui collaboro.
    Ho un’abitudine che ai più può sembrare strana, ho sempre 2 libri sul comodino di genere diverso. Uno introspettivo e un’altro “leggero” a seconda dell’umore e del tempo a disposizione, mi capita di “entrare” visceralmente in quello che sto leggendo tanto che a volte mi alzo dal letto e mi siedo in cucina. Ricordo che alla prima lettura di “La montagna incantata” 1300 pagine, ho visto sorgere il sole, l’ho letta 2 volte. Ciao

  6. 126
    Suzanne -

    Ciao Toroseduto, hai ragione, ma la Bibbia al momento mi vedrebbe troppo ostile e poco aperta ad una visione più possibilista. Ho visto un video di Alessandro Barbero, uno storico veramente brillante, che esponeva un raffronto tra Antico Testamento e Corano, molto interessante!
    Io sono arrivata ora al quinto libro della Torre Nera, letti tutti di fila durante questo periodo di chiusura in casa, ma ora sento di dovermi staccare e vagare per altri mondi.
    Conosci Sepulveda? Io lo adoro, ti consiglio Le rose di Atacama e Patagonia Express.
    Sui libri introspettivi ultimamente sono poco preparata, forse perché sono stata troppo assorbita dalla realtà esterna per soffermarmi a riflettere su di me. Ti consiglio comunque Istruzioni per rendersi infelici, molto ironico e scorrevole.
    Cosa mi consigli invece tu di introspettivo?
    Ciao!

  7. 127
    rossana -

    ciao Toroseduto,
    mi fa piacere sapere che il tuo talento musicale riceve apprezzamenti anche economicamente quantificabili, che puoi liberamente spostare su altri interessi.

    anch’io ho quasi sempre due o tre libri sul comodino, di diverso orientamento, e passo dall’uno all’altro a seconda del momento e dell’umore. da qualche tempo limito la lettura seria a un’oretta dopo il risveglio, quando sono mentalmente più riposata.

    “La montagna incantata” per me è stato un testo troppo difficile, o forse l’ho letto troppo presto, non avendo ancora la necessaria maturità per meglio comprenderlo. mi è invece piaciuto molto “La cognizione del dolore”, che altri ritengono ostico.

    buona domenica!

  8. 128
    toroseduto -

    E’ domenica sera e piove. Dopo aver mangiato dalle mie sorelle maggiori, sono tornato a casa, ho preso un libro di Paulo Coelho ” Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto” forse lo conoscerai Suzanne. Ti propongo un libro di Bertrand Russell “Perché non sono cristiano” (il mondo non ha bisogno di dogmi, ha bisogno di libera ricerca). Te lo raccomando fortemente, credo di aver capito il tuo stato d’animo. Anche se è passeggero, sei alla ricerca di cose vere, i romanzi sono evasione, quello a cui aspiriamo noi fortunati che siamo nella media più alta di divoratori di libri, siamo sempre alla ricerca…
    Conosco bene Sepulveda, assieme a Gabriel Garcia Marquez, ho letto quasi tutto delle loro opere.
    Rossana, La montagna incantata prima o poi dovrai leggerla, forse eri troppo giovane quando c’hai provato. Mi viene in mente un episodio di molti anni fa. La mia primogenita ai tempi del liceo, aveva sui 16 anni, il professore gli diede da leggere per l’estate…

  9. 129
    toroseduto -

    Cent’anni di solitudine. Eravamo al mare, io suonavo in un villaggio a Sibari. Notai che era taciturna e tesa, gli chiesi il perché. Mi disse del libro che doveva leggere. Non ci capiva niente e ricominciava daccapo per la terza volta. L’avevo letto e apprezzato molto, mai avrei proposto ad una ragazza di 16 anni di leggere quel libro. Le dissi di metterlo da parte e all’inizio dell’anno scolastico l’avrei accompagnata a scuola per giustificarla.

    Mi presentò il professore, un tipo di quarantenne travestito da ventenne. Eravamo soli, andai direttamente sulla questione e gli chiesi se avesse letto il libro di Marquez, stava per dire si, poi, non ricordo, era in panne. Gli dissi che comunque non era un libro per adolescenti, gli citai alcuni argomenti e finalmente ammise che non l’aveva letto. Disse che dato che Garcia aveva ricevuto il Nobel per quel libro, doveva essere molto bello. Si scusò per la gaffe, tanto il libro non era obbligatorio. Happy End

  10. 130
    Suzanne -

    Toroseduto, l’episodio che hai raccontato è molto significativo! Non un solo libro di quelli che ero obbligata a leggere per la scuola mi ha mai fatto amare la lettura, anzi! Ho iniziato ad apprezzare la lettura come evasione dal mondo leggendo di nascosto i libri di King che portava a casa la compagna di mio padre. Ero poco più che una bambina e mi sembrava di fare qualcosa di proibito, ma fu un amore che non abbandonai più! Cent’anni di solitudine è un libro che dovrei rileggere, ricordo che ci misi un po’ ad entrare nella storia. Credo che sia questione anche di azzeccare il momento giusto…ho iniziato decine e decine di libri per poi abbandonarli dopo poco. Comunque, ho regalato “Trilogia dell’amicizia” di Sepulveda a una ragazzina che ormai ho un po’ “adottato” e sono felice che l’abbia molto apprezzato. Avrei voluto anch’io una guida culturale alla sua età, ma non l’ho mai avuta. Le tue figlie sono fortunate.

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