Rieccomi qui dopo circa 15 anni a scrivere una “Lettera al Direttore”. Preciso che non ho mai smesso di leggere le lettere pubblicate. Ormai è appannaggio dei giovani (per me che a settembre compirò 70 anni) pubblicare i patemi amorosi. Sembra quasi una cosa fuori dal mondo, chi scrive su questo sito oscilla tra i 16 e 30 anni, in altri tempi, ve lo assicuro, i temi spaziavano tra fasce di età più ampie, quindi lentamente mi sono eclissato. E, confesso, mi sento un poco fuori luogo. Le problematiche giovanili non possono risolversi con uno slogan o una presa per i fondelli dai vari abituè che commentano in modo frettoloso e dispersivo i patemi proposti. Non faccio nomi, sono un uomo di “altri tempi” abituato ad ascoltare e se è nelle mie corde consigliare in modo costruttivo i vari pellegrini che arrivano sul sito. Insomma voglio palesare apertamente che non noto più quell’accoglienza che si riservava a chi palesa nell’anonimato il proprio malessere.
La vita non è stata generosa con me, ho conosciuto i dolori più strazianti, ho un curriculum da folle guerriero che si ostina a scavare nelle proprie passioni per donare qualcosa di positivo a chiunque vive un problema che nel momento stesso in cui si presenta non riesce a trovare soluzioni. Statisticamente il 50% delle lettere pubblicate sono carenti, poco veritiere o scritte in un particolare momento in cui solo il pensiero che altri leggeranno quello che si esprime, condiziona lo scrivente. Una volta feci la proposta di abbandonare l’anonimato, usare nomi veri e rintracciabili in qualche modo. Mi resi conto che il direttore avrebbe chiuso il sito in pochi giorni. Non a caso, le vecchie amicizie che avevo qui adesso le trovo su face book.
Ho deciso di pubblicare questa lettera un po per nostalgia e un po per criticare l’attuale andazzo. A chi arriverà fino in fondo a quello che scrivo vorrei consigliare di abbandonare le battute o gli slogan di spirito che non servono a niente. Di intervenire con lo spirito costruttivo che una volta era palese, confrontarsi senza offendere scrivendo battute di spirito sterili e a mio avviso dannose.
Avere più rispetto per chi chiede un aiuto, creare un luogo in cui senza giochi dialettici o di scarsa volontà di approfondire, e crescere insieme in questa cosa meravigliosa che è la vita. Ho ancora in corrispondenza privata molti giovani, gli consiglio qualche libro, racconto qualche mia esperienza, senza invadere e senza creare false illusioni, siamo talmente diversi l’uno dall’altro che non mi sono mai permesso di giocare con la psicologia (mia materia di studio) o con la sconvolgente psichiatria. La semplicità e l’umiltà sono il mio credo. Ho vissuto intensamente, sbagliando, studiando, ripudiando, ho impiegato molti anni a raggiungere l’attuale equilibrio, ho imparato a conoscere e a dar corpo alle mie passioni in modo costruttivo. Insomma posso fornire una scorciatoia a chi ha preso sul serio quanto ho scritto. Attenzione, non sono un saggio, disponibile si, ad ogni tipo di confronto. Mi auguro che fra quanti prenderanno sul serio questa mia possa esserci anche qualcuno vicino alla mia età. Anche se mi rivolgo a tutti.
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni
Ciao Toroseduto, non sono vicina alla tua età e non conosco la storia di questo sito. Credo che ciascuno però vi si addentri con spirito e scopi molto diversi: chi per chiedere consiglio, chi per darne, altri per noia o per chissà quali motivazioni. Personalmente mi interessa di più confrontarmi su tematiche generiche piuttosto che intervenire su lettere intime in cui è difficile entrare in punta di piedi, senza ferire, ma creando una relazione empatica. Nell’ultimo anno ho seguito svariati corsi sulla comunicazione empatica che riguardano il telefono amico, un servizio telefonico in cui si cerca di offrire un ascolto attivo, ma non invasivo. La prima regola fondamentale è non dare consigli; qui invece chi scrive una lettera si aspetta eccome di essere in qualche modo “indirizzato”, ma ciò non è possibile e, anzi, può risultare addirittura negativo per l’autore della lettera. Quindi in parte mi trovi d’accordo sull’utilizzo di modalità espressive non sempre ortodosse, ma ci…
Un ottimo potenziale di scambio: circolazione di idee, non solo di problemi da risolvere. Ad esempio, per un periodo ho scambiato informazioni musicali con Adam ( purtroppo ora assente da tempo) che mi ha condotto a piacevoli scoperte, oltre che ad una condivisione di gusti comuni. Insomma, tutto sta a trovare il proprio spazio, qui come nella vita, possibilmente senza occupare e soffocare quello altrui.
Qua conta il soldo e siamo tutti sbrigativi. Non c è spazio per piangere, bisogna reagire e andare avanti, senza sprecare tempo a soffrire. I consigli sono sempre quelli: no contact, se stessi e the next.
Comunque c è anche Yog che ne ha 15: consolati, non sei l unico fuori fas(c)e. Infatti, lo chiamano Yog il piccolo, c è proprio un post su di lui.
Vabbè, alla tua età rispettabile puoi andare di narda ogni santa sera e tranquillizzarti con un sorriso beato. Soprattutto se non devi guidare. Il sito è in buone mani e la clinica ha il bilancio in attivo, poi se vuoi consigli su cosa leggere te ne posso dare io, anche se – a Iddio piacendo – sono piuttosto lontano dalla tua età. Basta che chiedi e mi dici il tema e ti darò pur anche il codice ISBN.
Ciao Suzanne, non so quale sia stata la molla che ti ha spinto a rispondere ma il caso ha voluto che ti sei imbattuta in un’altro musicista!
Ti do il Link di una mia composizione. Mi piace molto cercare cose nuove.
https://www.youtube.com/watch?v=BM9qdGj4RuE
Ho cominciato a studiare musica a 12 anni, e non ho ancora smesso. Ho girato la penisola in lungo e in largo, per un lungo periodo ho lavorato sulle navi da crociera.
Ora ho smesso di suonare in pubblico, solo qualche serata tra amici. Sono legato alla musica classica, ma a suo tempo ho suonato anche in formazioni jazz.
Quali sono i tuoi gusti musicali?
Ciao
toro, io ho messo piede in questo forum nel 2014, esprimendo fin da allora la mia vivace personalità, oltre che il mio malessere di allora. non ho ricevuto quella “calda e dolce accoglienza” di cui tu parli, tutt’ altro. Mi sono vista subissare di critiche e ingiurie, ben più pesanti di certi commenti un pò pungenti ( ma tutto sommato bonari ) che attualmente si leggono in questo spazio. Potrei sbagliarmi, ma ho l’ impressione che l’ utenza media viene in spazi come questo più che altro per consolarsi, per trovare chi la pensa allo stesso modo. Se non si cercano consigli, non si può però nemmeno pretendere che in uno spazio pubblico non si debbano ricevere osservazioni di alcun tipo su ciò che si esprime, altrimenti si evita di scrivere in un forum e ci si limita, al più, ad una corrispondenza privata solo con chi sappiamo che ci è affine in quanto a idee e modo di essere. per cui, non ne farei un dramma se LAD non è più “quello di una volta”.
Se poi ti aspetti che qui si possa parlare di temi interessanti confrontandosi con interlocutori di alto spessore.. beh, temo sia una vana speranza.
Be un uomo di 70 anni è vissuto in un epoca passata e con altri valori, forse migliori forse no io credo migliori degli attuali ma è una mia visione!!oggi la modalità è liquidare tutto e tutti in modo rapido come se prendendo alla lettera un abbandono di debba abbandonare noi stessi la persona amata per esempio che ci ha lasciato..purtoppo è un mondo che corre troppo rapido dove l’amore l’amicizia vera è merce rarissima; nelle dinamiche amorose poi la perdita dei valori che questa società ci impone è devastante e tutti non capendo il perché chiedono aiuto e vogliono compreso io consigli, quando moltissime volte non c’è nulla da consigliare vero però si cerca una ragione e una risposta a tutto perché ci hanno educato a voler trovare risposte e non a porci domande.
Quindi ritengo la tua lettere giusta e vera ma stai lottando in un mondo che va all’ opposto tuo..io sono giovane ma non trovo nessuno con il quale scambiare emozioni e credo bisognerebbe riflettere molto e a lungo.
Toroseduto, grazie per il link, è musica tua? Io non ho mai studiato, a parte strimpellare la chitarra da autodidatta e adorare l’armonica che però custodisco gelosamente non sapendola usare. Pur essendo cresciuta negli anni novanta, ho riferimenti musicali piuttosto vetusti: Pink Floyd, Pearl Jam, Leonard Cohen, Ben Harper, Patti Smith. E poi il grande cantautorato italiano : De André, Bertoli, De Gregori e il grande zio Guccio.
E poi sono affascinata dalla musica afroamericana, in particolare dal blues.